loverthetop_86 ha scritto: ↑13 apr 2021, 10:07
Secondo assunto (sempre da TE usato): "Il gruppo Benetton era da playoff anche quest'anno".
Seguo il rugby da più di 20 anni e non mi era mai capitato di vedere un gruppo così forte a parole fare così male. Perché parliamo di ZERO vittorie in Pro14. Due sono le cose: o la sorte ha nettamente girato le spalle a tutti o forse non hai letto bene la rosa di Treviso. Rosa di Treviso che è corta in alcuni ruoli (centri su tutti), logorata dagli infortuni (soprattutto in prima linea), e con altri che hanno tarli grandi come una casa, soprattutto quando le partite arrivano in volata.
è che stiamo a discutere su Smith/Crowley cercando di far passare il primo come incapace, il secondo come ottimo tecnico. Ovviamente le cose sono un pelo più complicate, Smith rimane un ottimo tecnico, forse non un bravissimo selezionatore, sicuramente quelli che vanno bene per ogni contesto sono pochi o quasi nessuno. Demonizzare Smith non ha alcun senso, ha le sue riesponsabilità in negativo e verrà silurato da hc anche per questo come è giusto che sia quando uno ricopre un ruolo di responsabilità (poi te lover lo hai scritto mille volte giustamente come sarebbe dovuto andare il dopo 6N di Smith)
Detto questo che è banale ma ci si trova costretti a puntualizzare l'ovvio con alcuni...
Come per Smith, Crowley è un buon allenatore, non è un innovatore o guru, ma uno che cucina con ciò che ha, magari non ha i metodi più contemporanei o all'avanguardia dei suoi connazionali del SR.
L'anno dei playoff Crowley l'ha raggiunto con una rosa messa in piedi che dal super 10 ad oggi forse nessuno aveva avuto a disposizione per qualità di componenti italiani e acquisti esteri.
Ha messo su un gioco semplice e ripetitivo ma efficace, fare sbari (per i diversamente veneti fare a capocciate) sulla linea del vantaggio sfruttando i ballcarrier del primo pod e poi far arrivare il pallone velocemente a Ioane o Tavuyara. Con Halafihi, Faiva, Herbst, Ioane, Tavuyara, Duvenage in forma e al top della condizione erano l'ossatura portante del Treviso, completata ovviamente da ottimi italiani che non sto a citare.
La stagione dopo si è usato praticamente lo stesso spartito, solo che gli avversari avevano capito abbastanza l'antifona e i giocatori citati prima non erano più in forma come la stagione prima. Questa stagione lo spartito iniziale è stato ancora quello, solo che senza i giocatori chiave via o per nazionale o per infortuni vari o anceh con poca condizione (mettiamoci anche il covid ovviamente) il risultato è stato pessimo purtroppo. Crowley è un pirla? ovviamente no. Si possono muovergli delle critiche? certamente.
Però direi che mi sarei aspettato una evoluzione nel gioco che sinceramente non ho notato e che era credo necessaria per poter riuscire a fare passi in avanti. Qualcosina da gennaio in poi si è visto (opzioni in più sul primo pod rispetto al classico prendo e sbatto) ma purtroppo ormai la stagione è andata.
Io ricordo la stessa dinamica più o meno dell'avventura di Smith a Treviso, l'apice trovato con un gioco consolidato e abbastanza basico, la stagione successiva andata a rotoli in parte per le nuove regole sulla mischia, in parte perchè il gioco di Treviso quello era e ormai era abbastanza sgamato.
Basterebbe discutere non per averla vinta ma perchè ci piace discutere di rugby, questa frase ovviamente non è per te lover...