Presidenza Innocenti

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 1 apr 2023, 10:06

Ho premesso ieri e per me la chiave di svolta di tutto rimane la gestione del post formazione...
Qua non si tratta di arrivare all alto livello, ma almeno in eccellenza e in molti casi non è avvenuto neanche questo.
Per il resto possiamo stare a discutere qua anni interi, ma finché all interno del movimento non ci sarà comunione d intenti, sarà tutto lavoro sprecato.
Possiamo parlare di accademie, poli, metaverso, ma finché i numeri che ci sono in giro sono questi e le grandi società prediligono lo straniero al giovane da svezzare, è tutto tempo perso..
Aggiungo, volete sapere quante partite under 17 si giocheranno domani in Sicilia? 1.
In Campania, pensate sia diverso?
Puglia, Calabria e restante sud, neanche esistono..
Ma in queste strutture formative, chi dovremmo metterci?

speartakle
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle » 1 apr 2023, 10:20

Non è tutto tempo perso. Non è che perché non abbiamo il sistema migliore allora dobbiamo buttare in vacca il poco che riusciamo a fare.
Altrimenti chiudiamo baracca e burattini.

stilicone
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da stilicone » 1 apr 2023, 11:39

Però Ian, a me sembrano un po' le pere e le mele.
Se dobbiamo spendere più soldi per provare ad avvicinare molti più ragazzini al rugby giocato facciamolo, ma qui si sta parlando di che cosa si fa per i più promettenti tra i 18 e i 20 anni, o dopo.
Il reclutamento dei bambini e dei ragazzi fino ai 15-16 anni è cruciale, ma è un altra questione cruciale, non la stessa.
MEMENTO MAROCCO.

supermax
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da supermax » 1 apr 2023, 19:36

Mi sembra che l'esempio fatto qualche post fa da Mr Ian sia tutto tranne che calzante. Lucchesi, Zuliani..... averne di under che producono anche solo due giocatori così in un anno! È ovvio ed evidente che la maggior parte dei giocatori di una under non arriveranno all'alto livello. Ma le ultime under hanno, in media, dato molto di più di quelle che le precedevano. Questa nazionale e la Benetton sono state rimpolpate negli ultimi 4 anni da gente proveniente dal sistema di formazione come i Garbisi, i Cannone, Zuliani, Lamaro, Lucchesi, Nicotera, Menoncello, Riccioni, Fischetti e non so quanti me ne scordo. Vi pare poco? Prima non era così. Perché si continua a dire che il passaggio dalle under al livello superiore non funziona? È del tutto fisiologico che la maggior parte vada bene poi per l'eccellenza e non per altro. Vi sembra poco che le nazionali di Crowley abbiano una percentuale in media decrescente di equiparati e naturalizzati?

Panoramixxx
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Panoramixxx » 2 apr 2023, 16:37

stilicone ha scritto:
1 apr 2023, 7:58
Non lo dicono, ma è possibile che l'Accademia Francescato e quattro cdfp costassero di più rispetto al (non) sistema attuale?
Adesso,se ho capito bene, i cdfp sono due (non quattro) e tengono i ragazzi sino ai 19 anni (e non ai 18), E gli altri poli formativi sono, almeno formalmente, extra Fir.
I poli sono in carico ai club, parzialmente finanziati da FIR e con un coordinamento a livello federale.
Cifre e quante volte si sono effettivamente "trovati" non so. Credo almeno 2 incontri in presenza e un paio di call, ma non ho dati certi

jentu
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jentu » 2 apr 2023, 22:29

Beh, fa parte dello spirito della nazione cambiare ciò che va bene.
Lo fanno con il sistema sanitario, t'immagini se non si può fare con il sistema formativo nel rugby.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

jacoponitti
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jacoponitti » 3 apr 2023, 15:35

Mr Ian ha scritto:
1 apr 2023, 10:06
Possiamo parlare di accademie, poli, metaverso, ma finché i numeri che ci sono in giro sono questi e le grandi società prediligono lo straniero al giovane da svezzare, è tutto tempo perso..
Aggiungo, volete sapere quante partite under 17 si giocheranno domani in Sicilia? 1.
In Campania, pensate sia diverso?
Puglia, Calabria e restante sud, neanche esistono..
Ma in queste strutture formative, chi dovremmo metterci?
Due cose su questi macroargomenti.
Fino a un paio di anni fa nel Top10 giocavano tantissimi giocatori appena usciti dall'Accademia. Questo era un buon modo per farli crescere? Non lo so, ma, certamente, era meglio che giocassero lì anziché fare la muffa nelle Accademie delle Franchigie, come succede adesso. Nel frattempo nel Top10, come dici tu, i ragazzi sono stati sostituiti da stranieri di dubbia utilità per il nostro movimento, quasi tutti argentini con avi italiani che Innocenti ha deciso di equiparare ai nostri giocatori di formazione: quindi chi ha servito l'assist alle grandi società per preferire gli stranieri ai giocatori di formazione?

Con il vecchio sistema di formazione dal Sud Italia uscivano pochissimi giocatori, come del resto accade da ormai tantissimi anni, Ma prima dell'intervento di Aboud uscivano pochi giocatori anche dalle aree storicamente più prolifiche. I progressi sono stati innegabili e trovo ingiusto usare la scusa del Sud per giustificare cambiamenti radicali come quelli operati da Innocenti

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 3 apr 2023, 16:06

jacoponitti ha scritto:
3 apr 2023, 15:35
Mr Ian ha scritto:
1 apr 2023, 10:06
Possiamo parlare di accademie, poli, metaverso, ma finché i numeri che ci sono in giro sono questi e le grandi società prediligono lo straniero al giovane da svezzare, è tutto tempo perso..
Aggiungo, volete sapere quante partite under 17 si giocheranno domani in Sicilia? 1.
In Campania, pensate sia diverso?
Puglia, Calabria e restante sud, neanche esistono..
Ma in queste strutture formative, chi dovremmo metterci?
Due cose su questi macroargomenti.
Fino a un paio di anni fa nel Top10 giocavano tantissimi giocatori appena usciti dall'Accademia. Questo era un buon modo per farli crescere? Non lo so, ma, certamente, era meglio che giocassero lì anziché fare la muffa nelle Accademie delle Franchigie, come succede adesso. Nel frattempo nel Top10, come dici tu, i ragazzi sono stati sostituiti da stranieri di dubbia utilità per il nostro movimento, quasi tutti argentini con avi italiani che Innocenti ha deciso di equiparare ai nostri giocatori di formazione: quindi chi ha servito l'assist alle grandi società per preferire gli stranieri ai giocatori di formazione?

Con il vecchio sistema di formazione dal Sud Italia uscivano pochissimi giocatori, come del resto accade da ormai tantissimi anni, Ma prima dell'intervento di Aboud uscivano pochi giocatori anche dalle aree storicamente più prolifiche. I progressi sono stati innegabili e trovo ingiusto usare la scusa del Sud per giustificare cambiamenti radicali come quelli operati da Innocenti
Dobbiamo capire se i giovanissimi, tanti ma non tantissimi, giocavano per scelta o necessità, questo fa la sostanziale differenza.
Ma il problema reale non era tanto nel tempo di gioco del fine settimana, quanto della qualità degli allenamenti nel corso della settimana.
Ci si è resi conto che in atleta che saliva dal top10, in media ci metteva due stagione per adattarsi al livello.
Si spera che allenandosi regolarmente con chi invece il livello lo possiede, magari riduciamo ad una la stagione di adattamento.

Gli argentini nel post covid sono serviti a salvare le liste gare, altrimenti si facevano figure barbine..
I cambiamenti radicali non sono una giustificazione, ma un dato di fatto per uno sport che al sud ha perso appeal, perché se è vero che si è lavorato benissimo a livello di alta formazione, altrettanto vero è che durante quel periodo, poco o nulla si è fatto per la propaganda per il minirugby, lasciando spesso la palla ai club, con risultati non proprio eccellenti..
Ah, la partita di domenica in Sicilia non si è giocata, forse neanche in Campania...
E ribadisco, non sono un difensore di Innocenti.

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da crouchbindset » 3 apr 2023, 16:12

Ian peró non capisco, per me stai mescolando due cose: la formazione di alto livello e l'allargamento della base giovanile.

Non é che per fare l'allargamento della base giovanile si dovesse rimuovere o cambiare come veniva fatta la formazione d'alto livello , son due progetti completamente separati in partenza in cui la formazione arriva a raccogliere i frutti sull'allargamento della base eventualmente ma sono due progetti che potevano, anzi dovrebbero venir portati avanti separatamente.

L'allargamento della base giovanile é fondamentale ma non vedo allora al momento alcun progetto "propaganda" in corso perché si possano aumentare i numeri in maniera importante nei prossimi anni.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 3 apr 2023, 16:19

Non sto mescolando nulla, però non puoi considerarli due argomenti separati. Perché la qualità sta nella quantità e pensare che con i numeri attuali, se ci fossero le accademie, i risultati sarebbero diversi, diventa quasi un messaggio propagandistico, quasi populista.
Per inciso, per il reclutamento vero, non si sta facendo completamente nulla e men che meno ci sono all orizzonte progetti che lasciano sperare altro.

Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry » 3 apr 2023, 16:33

È questo il grande malinteso.
"Restituiamo la formazione per l'alto livello ai club". Perché?
E il reclutamento? Chi ci deve pensare, se non i club?
Certo, affiancati da iniziative della federazione, ma in prima battuta sono i club a doversene occupare.
I club, i comitati regionali, i responsabili provinciali e chi opera direttamente sul territorio.

Le accademie servono a noi più che agli altri. A noi che non abbiamo cultura rugbistica, che abbiamo difficoltà nel motivare i giocatori e trattenerli dall'abbandono, che abbiamo difficoltà a trasmettere alle famiglie un'immagine professionale di quelli che si occupano dei loro figli, a famiglie che magari cercano qualcuno che segua i ragazzi non esclusivamente nello sport.
Noi che di talenti ne abbiamo pochi abbiamo bisogno di curarli e seguirli da vicino, con grandissima attenzione.

"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen

speartakle
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle » 3 apr 2023, 16:41

Mr Ian ha scritto:
3 apr 2023, 16:19
Non sto mescolando nulla, però non puoi considerarli due argomenti separati. Perché la qualità sta nella quantità e pensare che con i numeri attuali, se ci fossero le accademie, i risultati sarebbero diversi, diventa quasi un messaggio propagandistico, quasi populista.
Per inciso, per il reclutamento vero, non si sta facendo completamente nulla e men che meno ci sono all orizzonte progetti che lasciano sperare altro.
ci sono o non ci sono queste accademie? (ho fatto il riepilogo poco fa)
ad ogni modo i risultati di questo "nuovo" sistema (che è un vecchio rimaneggiato, in peggio secondo me) li vedremo tra un po', di certo non adesso. la Prima annata che è stata pienamente coinvolta è la 2005.
C'è stato il COVID, ha influito anche quello, e proprio per quello non avrei toccato la struttura dei CDFP u18.

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 3 apr 2023, 16:46

Il problema però si pone quando il pubblico ed il privato entrano quasi in competizione.
Perché se il talento, lo mastico e sputo perché non ha magari mantenuto le aspettative, non ci lamentiamo poi che mancano i giocatori...
E se non siamo convinti di questo, chiedere a Franco Smith quando ha dovuto fare le convocazioni per il 6N..ha dovuto chiamare i ventenni perché una generazione si era completamente persa...
Federali e club dovrebbero lavorare a stretto contatto perché tanto sono una l espressione dell'altro..
Invece a noi piace sempre il campanile e allora nascono le scaramucce tra adulti e di mezzo ci vanno i ragazzi

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da speartakle » 3 apr 2023, 17:03

la generazione persa è la generazione che ha avuto come riferimento la sola Accademia Francescato u20 e le generazioni che hanno fatto da cavie nei vari CDFP u18, aperti in numero troppo alto e seguiti da allenatori e metodi non ancora all'altezza della situazione.
I giovani mollano perchè vengono illusi o perchè tornano al club e si rendono conto dell'abisso che c'è nel modo di fare rugby? Forse perchè si trovano in prima squadra con l'allenatore che insegna rugby anni 90, con le coreografie?
Perchè dobbiamo realizzare che lo sport è cambiato, se non hai un appeal (vittorie, fama ecc), resteranno solo i malati di rugby, che si fanno andare bene tutto pur di giocare. I club devono capire che ormai non basta essere il Vattelapesca Rugby perchè un ragazzo voglia giocarci da adulto, tanto per il paese di Vattelapesca sarai un nessuno. Devi creare altro, dai contenuti tecnici e atletici che devono essere all'avanguardia anche se rapportati ad una serie C, perchè altrimenti la gente si trova passatempi meno dispendiosi e che gli danno più soddisfazione personale (se il riconoscimento pubblico non c'è).
Lo sport di squadra sta diventando qualcosa che va bene per i giovani, per i professionisti o per gli invasati veri. Ma si scontra con il lavoro e l'università.
Se non dai qualcosa di diverso perderai sempre.

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 3 apr 2023, 17:07

Su questo sono d accordissimo con te.
In generale, lo sport amatoriale per adulti è destinato all estinzione...arriverà un momento dove sarà UISP per tutti..
Per questo dico che in Italia, il rugby si salverà solo se si legherà saldamente ai Cus, altrimenti sarà finita presto.

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