Il nuovo presidente

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 25 nov 2021, 7:42

speartakle ha scritto:
25 nov 2021, 0:03
Mr Ian ha scritto:
24 nov 2021, 20:31
Ovviamente non era un attacco nei tuoi confronti, ci mancherebbe altro...però quello che percepisco è un atteggiamento attendista quando di fondo manca la volontà
I club non sono cambiati, quelli sono, la Fir è cambiata, ha detto che cambia il sistema, che darà nuove priorità, nuovi parametri. Uno si aspetta che dalle parole seguano i fatti.
Allora le mie paure sono sempre più fondate, se han fatto storie sul tmo, che alla fine per loro sarebbe un grande aiuto, figurati non appena gli chiederanno di potenziare i settori giovanili. Soprattutto se si renderanno conto che il loro budget dovrà cambiare radicalmente rispetto ai fondi destinati alla prima squadra.
Quanto poi alla mission e agli obiettivi, io penso che ogni club in funzione del territorio e del livello debba avere i propri, se poi si sposano con quelli della federazione...
Si troverà sempre qualcosa che non va...

jentu
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jentu » 25 nov 2021, 7:53

speartakle ha scritto:
25 nov 2021, 0:03
Mr Ian ha scritto:
24 nov 2021, 20:31
Ovviamente non era un attacco nei tuoi confronti, ci mancherebbe altro...però quello che percepisco è un atteggiamento attendista quando di fondo manca la volontà
I club non sono cambiati, quelli sono, la Fir è cambiata, ha detto che cambia il sistema, che darà nuove priorità, nuovi parametri. Uno si aspetta che dalle parole seguano i fatti.
Questo è quanto sostegno anch'io. Sono i club di vertice, su cui si fonda la base di consenso in termini di voti di Innocenti, che non hanno interesse ad alcun cambiamento che non sia nel dirottare parte del bilancio federale verso di loro.
Rispetto al concetto di attendismo, caro Mr Ian, normalmente lo si utilizza diversamente da come lo utilizzi tu, ovvero l'attendismo è la caratteristica di chi ha I potere di fare delle scelte e non lo fa. Non di chi non può che aspettare che queste siamo operate. Fra l'altro i cambiamenti si fanno bene a inizio mandato, non già a fine.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
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tonione
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da tonione » 30 nov 2021, 23:15

in questo momento il forum è vuoto al punto che un unico messaggio produce un eco solitario incontrastato come fossimo in una valle. ooo iii aaa.

il Marzio ha detto un paio di cose a cui non è seguito nessun commento. la prima riguarda l'ipotesi di esclusione dell'Italia dal sei nazioni. ha cancellato con un paio di frasi un quinquennio di strunzate. non esce nessuno dal sei nazioni a meno che uno non voti contro se stesso. e siccome in questo luogo alcuni avrebbero anche pensato di farlo, votare contro se stessi, ecco il silenzio. quelli che l'avrebbero fatto stanno zitti. perchè non vi ribellate e palesate la vostra contrarietà a questa posizione di Marzio? ora conio un acronimo n.s. ( non spostare ).

jentu
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jentu » 1 dic 2021, 8:50

Diciamo che questo argomento, peraltro molto esplorato, è stato sovrastato da altri più cogenti e di attualità.
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Mr Ian
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Mr Ian » 1 dic 2021, 9:27

l assist per l exit strategy ad Innocenti la forniscono direttamente i giornalisti con la domanda sulla permanenza dell italia al 6N, su questo tema tutto il resto, che al momento secondo me sarebbe più interessante, passa in secondo piano e anzi rafforza la figura del presidente nel conferma l Italia come partner ufficiale..
E' come se oggi in tutto il clima di instabilità politica si chiedesse a Draghi se l Italia vuole uscire dall europa, ma che domanda sarebbe? è questo il tema importante di oggi?

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da SilverShadow » 1 dic 2021, 12:54

In tema, articolo opinionistico di questa settimana su The Rugby Paper, a firma Colin Boag

It’s confirmed: Italy must leave the Six Nations
[...]
Finally, we had it confirmed that the Six Nations is a flawed concept, as it has been from the moment Italy was added. The Italians were hammered by an understrength New Zealand, lost comprehensively to the Pumas who are still a fair bit below the best, and then managed their first win in a while when seeing off Uruguay who are ranked four places below them in the World Rugby rankings.
Italy must go, and we must revert to a Five Nations run over five weekends, with each team having two home and away games. The calendar would be improved at a stroke, and the quality would be better – an elite competition needs elite teams, not cannon fodder.
[...]

Garry
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Garry » 1 dic 2021, 13:20

Come si fa a non essere d'accordo.
La sciocchezza è quella di metterci qualcun altro, ma se tornassero al Cinque Nazioni, come rifarebbe a dargli torto.

Però non sempre una cosa ragionevole è anche "giusta".
Oltretutto noi tendiamo sottolineare ovviamente le vociti chi non ci vuole, ma ci sono anche voci autorevoli che vogliono che il Sei Nazioni sia mantenuto così com'è

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da supermax » 1 dic 2021, 14:17

Tutto questo parlare di Italia dentro o fuori dal 6N mi sembra più che altro "vecchio". Vecchio come l'ingessatissima maniera in cui viene governato questo sport. Ultimo fra tutti gli sport di squadra, il rugby ha "ceduto" all'idea di un mondiale solo nel 1987 e la semplice idea di assegnare anche un titolo europeo nemmeno sfiora i gestori del Board. Già adesso almeno 8 squadre "credibili" (le sei del 6N più Georgia o Spagna o Romania, ecc. ecc) potrebbero contendersi un titolo europeo e stabilire la lista delle partecipanti ad un 6N eventuale nei tre anni successivi. Così tutte queste chiacchiere sui diritti sportivi verrebbero meno. Ma uno sport che ha, fra tutti quelli principali, il ranking più immutabile non si piega facilmente a nessun tipo di cambiamento se non con cadenze ventennali. L'unica cosa che cambia in maniera sorprendentemente veloce sono le regole (ogni anno ce ne sono almeno un paio di nuove).

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Ilgorgo » 1 dic 2021, 15:52

Non sono d'accordo, sotto diversi aspetti. Provo a elencarli per punti:
- sensazione solo personale: non sento molto il fascino degli Europei, in tutti gli sport, perciò non mi mancano nel rugby
- sempre a mio avviso, è più interessante un torneo fuori dal tempo come il Sei Nazioni che un campionato europeo già patrimonio, come struttura, di tanti altri sport
- cosa darebbe in più un Europeo a otto squadre? Senza contare la difficoltà di immaginare un format attraente, è probabile che avremmo sempre le due squadre attualmente appartenenti al REC eliminate prima delle semifinali. Insomma al vertice della classifica non cambierebbe nulla, cambierebbe solo il modo con il quale quel vertice si forma
- un Europeo in fondo esiste già, anche nominalmente, ed è appunto quello di Georgia, Romania & C. Il fatto che non abbia grande successo può essere, forse, un'indicazione sulla non eccelsa attrattività di un torneo Europeo. Negli altri continenti la situazione è simile: in Nord America il Canada non partecipa ai campionati continentali e gli USA vi prendono parte, e solo saltuariamente, con una selezione regionale (quella degli stati del Sud-Est); in Sud America nelle ultime edizioni, se non sbaglio, l'Argentina entrava in corsa solo dalla finale e schierando una selezione minore (Jaguares o XV o Pampas); in Asia il Giappone ha smesso di partecipare ai campionati asiatici per eccessivo scarto sulle altre contendenti e ora il torneo è ridotto a un girone di vertice con solo tre nazioni; in Oceania ai campionati continentali non prendono parte né NZ, né Aus, né Fij, né Sam, né Ton e le sparute rimanenti (dalla Papua Guinea in giù) vi si iscrivono non costantemente; solo in Africa il campionato continentale sembra suscitare un più che discreto interesse e avere una certa solidità di partecipazione, ma anche qui l'unica Tier1 del continente, il Sud Africa, non partecipa per gli stessi motivi delle altre T1
- non mi pare che il rugby mondiale sia così ingessato, ho anzi quasi la sensazione opposta: lo spazio dedicato al 7s, la ricerca costante (come dicevi tu) di nuove regole, lo sforzo (non facile, visti i rischi di mettere in crisi la natura stessa di questo sport) di far fronte ai problemi legati ai danni cerebrali a lungo termine derivanti dall'attività agonistica, il nascere di nuovi tornei internazionali per club e franchigie, l'attenzione dedicata al rugby femminile con zelo fin esagerato (ormai nei programmi dei match non si capisce più se una partita è maschile o femminile poiché non viene specificato)... e forse altro che non mi viene in mente mi sembrano dimostrare un certo impegno, seppur forse un po' disordinato, nel mantenersi al passo con il mutare dei tempi

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da supermax » 1 dic 2021, 16:17

Provo a risponderti:
- non si sentiva nemmeno la mancanza di un mondiale prima che fosse istituito. Sembrava che il fascino dei test match e delle tournéés agli antipodi fosse sufficiente;
- a mio avviso un europeo "costringerebbe" a confrontarsi, almeno una volta ogni 4 anni, mica parliamo di chissà che cosa, con le realtà ai margini del 6N che ambiscono ad un salto di categoria. E poi si potrebbe risolvere finalmente la questione del "diritto tecnico" a partecipare al 6N. Se noi arriviamo ottavi, tanto per dire, ne veniamo esclusi fino a nuovo europeo;
- magari potremmo vedere quello che ora è considerato un assurdo dai soloni del board: un arbitro italiano, che ha i requisiti di capacità per farlo, che arbitra la nazionale inglese. Il rugby è ingessatissimo anche negli arbitri;
- quando parlo di sport bloccato intendo dire che qualcuno dovrebbe domandarsi come mai in nove edizioni dei mondiali partecipano sempre le solite 16-20 squadre ed il ranking è praticamente immutabile se raffrontato a quello di qualsiasi altro sport di squadra;
- in definitiva, il rugby a XV fatica ad uscire dai soliti schemi mentre, come ricordavi tu, quello a 7 appare molto più vivace per quanto concerne il coinvolgimento di nuove realtà;
- lo spazio dedicato a regole, salute degli atleti, sviluppo del rugby femminile è encomiabile. Sono d'accordo. Ma se non si allarga l'area di interesse il rugby imploderà e già ce ne sono i segnali in un torneo, l'URC, con poco pubblico, e nel super rugby, giocato spesso e volentieri con stadi vuoti in Australia e Sudafrica. Siamo sicuri che non ci sia un'altra strada?

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jpr williams » 1 dic 2021, 16:39

Va detto che ranking e gerarchie non sono bloccati per decisione di qualche oscura e malvagia conventicola di grandi vecchi.
E' che sono proprio le più forti e le altre se e quando ci giocano contro fanno figure barbine.

Sulla vexata quaestio Italia resta nel 6N si/no per me la questione è semplice. Penso che sia priva di senso la nostra permanenza se si eccettua l'aspetto economico. Dal punto di vista tecnico-agonistico non esistiamo più da anni e dubito torneremo ad esistere.
Perciò resteremo lì finchè agli altri non parrà più conveniente cacciarci. Ove mai ciò avvenisse non avremmo titolo per lamentarci della cosa.
Chiedere noi di uscire avrebbe poco senso. Sportivamente non esistiamo, però ci pagano, quindi...
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Rugbysti per sempre » 1 dic 2021, 21:04

jpr williams ha scritto:
1 dic 2021, 16:39
Va detto che ranking e gerarchie non sono bloccati per decisione di qualche oscura e malvagia conventicola di grandi vecchi.
E' che sono proprio le più forti e le altre se e quando ci giocano contro fanno figure barbine.

Sulla vexata quaestio Italia resta nel 6N si/no per me la questione è semplice. Penso che sia priva di senso la nostra permanenza se si eccettua l'aspetto economico. Dal punto di vista tecnico-agonistico non esistiamo più da anni e dubito torneremo ad esistere.
Perciò resteremo lì finchè agli altri non parrà più conveniente cacciarci. Ove mai ciò avvenisse non avremmo titolo per lamentarci della cosa.
Chiedere noi di uscire avrebbe poco senso. Sportivamente non esistiamo, però ci pagano, quindi...
A questo punto tanto vale ritirare la Nazionale da qualsiasi tipo di competizione. Se non avremo mai prospettive di crescita, non ha più senso andare avanti...

jentu
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da jentu » 1 dic 2021, 22:41

Ma non si doveva parlare di un altro argomento qui?
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)

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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da metabolik » 1 dic 2021, 23:33

jentu ha scritto:
1 dic 2021, 22:41
Ma non si doveva parlare di un altro argomento qui?
Hai ragione, ma la dichiarazione ufficiale che siamo soci 6N a tutti gli effetti e non invitati a scadenza (come pensavo io e credo molti altri) giustifica l'ennesima ripresa dell'argomento più cruciale.
Anch'io vorrei commentarlo alla luce di quanto reso noto dal Presidente, lo faccio col minimo numero di parole possibile :
nessuno ci butterà fuori dal 6N, anzi sarà molto difficile uscirne anche volendo
l'unico modo che offrirebbe un escamotage sarebbe una presa di posizione sindacale dei giocatori, evento altamente improbabile
per evitare comunque una situazione del genere useranno (e già usano) l'equiparazione a stramazzo
qualunque cosa accada col 6N, che ci stiamo o che usciamo, le sorti del rugby italiano dipenderanno da altri fattori.

Il rugby non è uno sport come gli altri e non sarà mai uno sport per tutti.

Luqa-bis
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Re: Il nuovo presidente

Messaggio da Luqa-bis » 2 dic 2021, 13:19

Mmm

Quindi noi abbiamo troppi tutti e pochi rugbisti?

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