considerando che negli anni della formazione, le vittorie sono un di più che non devono influenzare l obiettivo. Si può dire che la femminile è l unica nazionale vincente perchè è una squadra alla fine di un percorso che raccoglie quello che ha seminato.Ilgorgo ha scritto: ↑10 dic 2021, 10:07Si dice "è più cool", non "va di moda" : )RigolettoMSC ha scritto: ↑9 dic 2021, 22:31Che vuoi che ti dica, hai ragione, ma in Italia va di moda così...parisgino ha scritto: ↑9 dic 2021, 18:21Nota a margine.SilverShadow ha scritto: ↑7 dic 2021, 18:07
Ascione presenterebbe il suo progetto “Italian Qualified Exiles”...
Un progettone che prevede Talent Camp in UK alimentati da un gruppo di Talent Scout
Si stanno cercando gli elegibbili e intanto si è equiparato il vocabolario.
Vabbeh, forse sono un rompi... Pero' se capisco benissimo che in italiano (o in francese) ci siano degli "manager" e che, in modo piu' ampio, una lingua incorpori vocaboli oppure espressioni provenienti da un'altra lingua, veramente, leggere in un contesto italiano "il progetto Italian Qualified Exiles”...
che prevede "Talent Camp" in UK alimentati da un gruppo di "Talent Scout" un po' mi (dis)turba.
Anche perché sembra che usando queste espressioni tutto sia molto piu' tecnico, piu' credibile, che dia autorità al discorso (che sia in ambito rugbistico o in TV o nella stampa).
Scusatemi, fine OT.
Intanto il Nero ha pubblicato un nuovo articolo sugli IQE (Italian Qualified Exiles)
https://ilneroilrugby.it/2021/12/10/ita ... -perdenti/
Mi pare che ecceda nel portare avanti la propria tesi, come spesso gli accade: non è vero che l'Italia femminile è l'unica nostra nazionale vincente, lo sono più o meno altrettanto -ultimamente- la U20, la U18 e la U17
Il Nero poi è sempre esagerato nelle sue analisi...è vero, fa storcere il naso affidare ad Ascione un lavoro che metterebbe ancora di più in evidenza i suoi fallimenti in FIR. Ma in fondo in Italia noi vogliamo gli Ascione, per cui è meglio farsene una ragione