Sistema di formazione d'alto livello FIR

[jpr williams]

Anche per me sarebbe una soluzione intelligente, se si pensa alla crescita della nazionale.
Però è dall'ingresso Celtic che se ne parla. Dal tempo di Benetton ed Aironi.
I club si sono sempre opposti e non credo che la cosa possa cambiare, avendo un presidente federale che vuole riportare in cabina di comando i club

Infatti è una questione di priorità.
Io credo che lo scopo di un campionato sia quello di determinare un campione nazionale. Questo è quanto succede a mia notizia in tutti i campionati di tutti gli sport, che infatti sono molto più seguiti del nostro che interessa a pochi intimi essendo stato trasformato in una specie di allevamento.
Certo, per chi pensa che la Nazionale debba assorbire qualunque energia esistente e che tutto possa essere annullato per la nazionale l'allevamento è una scelta coerente.
Solo che un allevamento non attira l'interesse di nessuno.
Un campionato forse si.
Io penso che la nazionale sia una cosa importante, ma non sia l'unica cosa importante.
La più importante?
Non saprei. Credo che tutto sia importante e soprattutto tutto debba essere vitale perchè se una parte del corpo va in cancrena l'organismo muore.

[Garry]

Certo, per chi pensa che la Nazionale debba assorbire qualunque energia esistente e che tutto possa essere annullato per la nazionale l'allevamento è una scelta coerente.

Fra questo che hai scritto (e che non ho mai sentito o letto da parte di nessuno, nemmeno dal GAV) e l'estremo opposto, che so, un ultrà che dice che non bisognerebbe mai dare giocatori importanti alla nazionale perché ci sono gli infortuni e la nazionale dovrebbe essere composta dagli scarti del campionato, esiste tutta una gamma di sfumature a seconda della quantità di intelligenza che si decide di impegnare nei vari pensieri.

Quanti saranno quelli che dicono "Meglio vincere un derby che un match Italia - Inghilterra"?

Se però i nostri club hanno paura a trovarsi di fronte le seconde squadre di due franchigie che viaggiano nelle posizioni basse della classifica, lasciamo pur perdere le velleità europee che ogni tanto vengono riproposte anche qui.
Mi riferisco a una partecipazione fuori classifica, ovviamente.

Comunque ci sono problemi più pressanti. Credo che nei prossimi mesi qualche club anche di prima fascia paleserà le proprie difficoltà economiche, e allora è chiaro che è questa la priorità

[RigolettoMSC]

È anche vero che, escludendo Francia e Inghilterra, la Nazionale è la fonte principale di finanziamento del rugby europeo per tutte le federazioni. È vero pure che un campionato giocato solo in funzione di fornire giocatori alla Nazionale difficilmente potrà essere avvincente, ma senza quei soldi non ci sarebbe neppure quel tipo di campionato. Trovare soldi "freschi" è difficile se non impossibile. Secondo voi come se ne esce?

[giuseppone64]

È sempre una coperta corta. Io al momento sarei per concentrare le risorse sulla formazione giovanile, gli skills si apprendono sino ad una certa età.
Le zebre ,al momento, non hanno granché senso…

[speartakle]

Io sostengo che avere un sistema a franchigie e non avere uno scambio tra i livelli (franchigie e campionato) sia uno spreco di risorse e di tempo. Che siano permit o altro deve esserci un meccanismo che esponga il più possibile i giocatori al più alto livello a cui possono aspirare, soprattutto chi è in formazione.
Gestire le due cose separate in modo che non si infastidiscano gli interessi di una o l'altra parte non può che portare a risultati sub ottimali. Se il campionato è troppo importante chiudiamo le franchigie. Chi potrà permettersi i giocatori migliori ben per lui, gli altri andranno all'estero.
La nazionale si arrangerà.
Potremo tornare a preoccuparci tutti dei torti arbitrali subiti da Manghi. Dello strapotere del Petrarca, di quanto è bella la tifoseria del Rovigo e se Calvisano si Viadanerizzerà o il Viadana si Calvinerizzerà.

[Mr Ian]

Potremo tornare a preoccuparci tutti dei torti arbitrali subiti da Manghi. Dello strapotere del Petrarca, di quanto è bella la tifoseria del Rovigo e se Calvisano si Viadanerizzerà o il Viadana si Calvinerizzerà.

Non so quanto riuscierei a sostenerlo...salvo poi prendere sonore scoppole non appena mettiamo fuori il naso dai confini

[jentu]

Il top sarebbe creare una sorta di urc U20, oppure le zebre e Benetton creino una squadra sempre di u20 in top10

c'è già per le u23 ed è stato giocato da gallesi ed irlandesi...penso che adesso entreranno italiani e scozzesi

Penso e spero ...

[jentu]

Io sostengo che avere un sistema a franchigie e non avere uno scambio tra i livelli (franchigie e campionato) sia uno spreco di risorse e di tempo. Che siano permit o altro deve esserci un meccanismo che esponga il più possibile i giocatori al più alto livello a cui possono aspirare, soprattutto chi è in formazione.
Gestire le due cose separate in modo che non si infastidiscano gli interessi di una o l'altra parte non può che portare a risultati sub ottimali. Se il campionato è troppo importante chiudiamo le franchigie. Chi potrà permettersi i giocatori migliori ben per lui, gli altri andranno all'estero.
La nazionale si arrangerà.
Potremo tornare a preoccuparci tutti dei torti arbitrali subiti da Manghi. Dello strapotere del Petrarca, di quanto è bella la tifoseria del Rovigo e se Calvisano si Viadanerizzerà o il Viadana si Calvinerizzerà.

I sistemi campionato italiano para-professionistico e franchigie come obiettivo finale della formazione prima della nazionale sono incompatibili.
La Fir sembrava avesse deciso per il primo con l'elezionediInnocenti, ora pare virare sulle seconde. Ma qui hai ragione il modello franchigie prevede l'interscambio con il campionato. Altrimenti è monco.
Solo che è saltato, come previsto, anche l'accordo con le FFOO

[Mr Ian]

Anche all estero hanno capito che il livello tra i due sistemi è troppo sbilanciato ed infatti di interscambio se ne vedono pochi ovunque...tutti tendono a lavorare dentro la franchigia, con numeri giocaforza importanti

[jentu]

Allora il contributo al campionato nazionale andrebbe giustificato su criteri diversi e più legati alla capacità delle società di Top10 ed A (altrimenti il sud è tutto escluso) di essere traino per il territorio sulla formazione giovanile di qualità.

[Mr Ian]

Allora il contributo al campionato nazionale andrebbe giustificato su criteri diversi e più legati alla capacità delle società di Top10 ed A (altrimenti il sud è tutto escluso) di essere traino per il territorio sulla formazione giovanile di qualità.

Infatti i poli di eccellenza dovrebbero essere condizione minima per accedere al massimo campionato...chi non si piazza nelle varie franchigie giovanili o accademie rimane nel club per ambire a giocare il massimo campionato..contestualmente i club non si ritrovverebbero a piangere se finiscono i soldi o se va via il patron di turno...
I modi ci sono per fare sistema, è questione di volontà.

[Luqa-bis]

Come al solito stiamo un po' mescolando i vari temi.

Comunque:

1. per rispondere alla domanda di Garry.
Se il Club in Top10 fosse il mio club o uno della mia zona, sceglierei il club.
Se comunque dovessi trasferirmi in altri territori, allora accademia di franchigia.
Peraltro mi pare più facile scendere in Top10 che salire dal Top10 in Franchigia .

2. Dove giocano gli accademici di franchigia. Si spera con quelli di categoria gallesi, e scozzesi. In fondo con 8 squadre si può fare.
Se non c'è l'accordo, allora bisogna trovare qualcosa, fosse anche una coppa europea di III livello o la Coppa Italia

3. Top10 e partecipazione.
Visto che i club "poveri" non vogliono le accademie dei "privilegiati", ma che non son (in larga parte) ostili ad una circuito chiuso per loro, io rivisiterei Top10 e serie A sul modello della A femminile.
Anche perché con 10 poli giovanili e basta con il polo come vincolo, di fatto si metterebbe uno sbarramento alle squadre minori.