Garry ha scritto: ↑7 nov 2022, 13:55
Per me sono due argomenti diversi.
La scarsità di ragazzi, aggravata durante la pandemia, e il percorso per l'alto livello.
Si parlava del risultato della nostra under 18, ragazzi che all'inizio della pandemia avranno avuto più o meno 16 anni e che quindi facevano già parte di un gruppo allargato nel mirino della FIR.
Questo gruppo, secondo me, dai provvedimenti anti-Covid ha avuto gli stessi problemi degli altri Paesi. Non credo ci si debba fissare sulla questione pandemia, quando c'è stato un cambiamento grosso come una casa nella struttura della filiera di formazione
Invece è proprio quella fascia d età che ha sofferto più di tutti e soffrirà nell' alto livello.
Ammesso e non concesso che si possano attribuire colpe al sistema, che sembra più un attacco gratuito che altro, ma questi contro chi avrebbero potuto giocare?
Anche se erano in Accademia, la domenica tornavano a giocare nei propri club e va da sé che quando si ritira l più di un terzo delle squadre che fino all' anno prima componevano l elite, anche i giocatori soffriranno di queste perdite, perché i miglioramenti avvengono e sono tangibili sono quando si gioca con regolarità e ad un livello sempre più alto.
Per avere un quadro ancora più chiaro e completo, basta andare a vedere lo stato comatoso delle under 19 o i festival regionali under 15, dove sono poche le regioni d Italia dove si possono fare dei campionati, nel resto festival a tipo minirugby...ma va bene così, l importante è esserci