E\' IN QUESTO MODO CHE NACQUE IL RUGBY.

La Storia del Rugby, le sue Tradizioni, le Leggende, attraverso documenti, detti, racconti, aforismi.

Moderatore: Emy77

billingham
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Messaggio da billingham » 29 set 2005, 14:29

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 29-09-2005 alle ore 14:00, Radagast wrote:
<BR>su una maglietta di qualche tempo fa campeggiava la scritta..
<BR>...\"GOD CREATED BEER TO PREVENT FORWARDS FROM TAKING OVER THE WORLD\"....credo fosse il 10° giorno dalla creazione, anche allora come oggi, dei 3/4 nessuno sente la necessità...neanche Webb Ellis.
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>io la sento...d\'altronde sono un pilone imprigionato nel corpo di un\'ala :-]
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Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)

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bragopiteco
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Messaggio da bragopiteco » 30 set 2005, 9:21

il mio vecchio allenatore di rugby, un padre, un fratello maggiore e un quasi mio suocero (quasi) diceva una frase che comprende tutto il nostro movimento:
<BR>il rugby? lo sport più bello del mondo gestito da degli incompetenti!
<BR>
<BR>aspetto vostri commenti.
<BR>ma prima ne metto uno io.
<BR>all\'entrata dell\'Italia nel 6 nazioni, un qualcuno disse che tutte le risorse della federazione saranno messe nella nazionale maggiore.
<BR>e mio mi sono chiesto dopo qualche anno come si potesse competere con certi colossi del rugby senza pima creare una solida base di movimenti dei giovani.
<BR>purtroppo ne ho avuto la conferma più volte, senza base potremo servire zuppa e minestra a tutti i tesserati (vedi cucchiai di legno)

Petolo
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Messaggio da Petolo » 30 set 2005, 11:15

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 30-09-2005 alle ore 09:21, bragopiteco wrote:
<BR>il mio vecchio allenatore di rugby, un padre, un fratello maggiore e un quasi mio suocero.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Eh, quanti incesti in una botta sola. :-]
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.

pam
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Messaggio da pam » 30 set 2005, 11:43

Bell\'argomento, iniziato simpaticamente e andato in una deriva trita e ritrita:
<BR>1. mannaggia al professionismo, evviva birra e salsicce;
<BR>2. i soliti deficienti ei ncompetenti, probabilmente disonesti, al potere.
<BR>Ho dimenticato qualche schizzo di merda?
<BR>Faccio fatica a capire, e ne chiedo scusa, come si possa contrapporre il rugby professionistico al terzo tempo? Mai visto delle squadre di vertice (e non parlo solo di quelle italiane) passare un terzo tempo a birra e salsicce? Mai?! Peccato, a me è capitato più di una volta. Comunque, l\'argomento è stantio e, chissà perchè , sono proprio i campioni del passato che benedicono il professionismo di oggi che ha dato mezzi adeguati non solo per giocare, ma anche adeguate tutele sanitarie e permettere di costruirsi una vita post rugby.
<BR>
<BR>Circa gli imbecilli al potere, poichè sono eletti e non nominati da alcun dio, invito quanti sono sicuri di far meglio a farsi coinvolgere per migliorare le cose. Sono sicuro troveranno ampi spazi per fare e altrettanti detrattori una volta che avranno fatto. Auguri. La critica è una cosa lo sberleffo becero un\'altra.
<BR>
<BR>buona giornata
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.

Petolo
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Messaggio da Petolo » 30 set 2005, 11:49

Altola\', fellone: non cambiamo le carte in tavola. Il problema di \"costruirsi una vita dopo il rugby e\', semmai, un risultato del professionismo che tratta il rugby come un lavoro a tempo pieno. Un rugbysta amatoriale e\' perfettamente in grado di lavorare e costruirsi una vita anche \"durante\" il rugby.
<BR>
<BR>Sul fatto di assicurazioni e copertura sanitaria, questo e\' un problema che si poteva benissimo affrontare senza il professionismo.
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
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...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.

pam
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Messaggio da pam » 30 set 2005, 12:03

Che palle, Petolazzo! Non puoi tirarmi per i capelli (che peraltro sono un attributo a me sconosciuto) al venenrdì pomeriggio prima di affrontare 600 km in auto... echecazzo!?
<BR>Allora sarò breve, perchè, nonostante tutto sembri dire il contrario...Tu sei uno che capisce.
<BR>Il dilettantismo Ti dava laureandi o dipendenti che continuavano a giocare, ma a che livelli? Vogliamo vedere del bel rugby? Vogliamo far crescere il ns. livello? Allora non puoi che avere i lprofesionismo. (Adesso non tirarmi fuori che andava meglio quando andava peggio perchè spaccavamo il c*** ai passeri ecc....Tutte palle! Noi siamo cresciuti, ma lo sono, e molto più rapidamente, anche gli altri!). Sulle coperture assicurative, +è ovvio che chiunque ha sempre avuto la possibilità di stipularsi privatamente delle assicurazioni, ma cosa ben diversa èun astruttura sanitaria che segue il giocatore dla punto di vista alimentare, della preparazione atletica, della gestione dellinfortunio, della riabilitazione e quant\'altro...cose che l\'assicurazione sanitaria privata copre in modo parziale oltre che non continuativo.
<BR>Circa il dopo rugby, credo sia più facile per un ragazzo che ha fatto il profesionista e che ha da parte qualche soldo reintrodursi nella vita \"reale\", piuttosto che per quello che, per obblighi sportivi, non ha fato altro che giocare, ma che non ha nel contempo potuto impegnarsi nè nel lavoro né nello studio...quindi ZERO! Inoltre, il professionista è colui che vale e che deve poter vivere del suo lavoro, sempre che non parliamo di papà dai cordoni lenti dell\'ampia borsa.
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.

AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia » 30 set 2005, 18:14

Nel 1815 la piccola Mary Sue, una povera bimba orfana di madre e con il padre ubriacone, chiese a Dio di aiutarla. Era molto triste, il prosciuttificio di famiglia stava andando in bancarotta ed il suo babbo, disperato, aveva iniziato a bere ed a fare a botte. Così, una sera, alla luce tremolante di un lumino dove bruciava quel poco di grasso di porco che si riusciva a ricavare dai gracili maiali di famiglia, Mary Sue si ingonocchiò ai piedi del suo umile letto riempito con ghiande e foglie di quercia ed implorò il Signore: \"Dio benevolentissimo ed aulentissimo, la fabbrica di carne di maiale di mio papà lavora pochissimo perché i nostri maiali non hanno niente da mangiare ma solo da bere e nessuno vuole i nostri prosciutti striminziti; mio papà bighellona tutto il giorno, si ubriaca, si infila in ogni zuffa rotolandosi nella melma e nelle pozzanghere, torna a casa alterato dai fumi dell\'alcool e per di più mostra una insana attrazione verso i suoi compagni di sbornie. Puoi Tu nella Tua infinità bontà risolvere i suoi problemi e ridare serenità alla mia famiglia?\". Dio, asciugandosi una lacrima con furtiva mano, promise di sì, e si mise al lavoro. \"Dunque\", pensò Dio: \"devo creare qualcosa che permetta a quel povero padre di famiglia di guadagnare e che gli consenta di godersi tutte le sue passioni: rotolare nel fango come un suino, fare a botte con quindici persone alla volta, infilare la testa fra le chiappe dei suoi amici, bere come un canterano, mangiare come un orso bruno e sentirsi perfino superiore a tutti quelli che non si comportano in questa maniera. Cosa diamine potrò mai inventare? Ma sì, caspita, ho trovato! Creerò il rugby!\". Così Iddio, colmo di rinnovato entusiasmo anche perché il giorno prima aveva creato il Petolo e non è che gli fosse venuto molto bene, chiamò subito uno dei suoi figli per portare a compimento la faccenda: \"Gesù, vieni qua che c\'è da fare una cosa sulla Terra!\" \"Ah no\", disse Gesù che era molto fiaccone e se ne stava stravaccato sul divano a guardare Six Feet Under: \"io ci sono già stato l\'ultima volta, ricordi? Mandaci lui piuttosto, che non fa mai niente!\", aggiunse indicando Guglielmo Elias, il più tonto dei suoi fratelli. Elias, al quale nessuno dava mai corda e che aveva per amico solo il figlio occhialuto di una piccola divinità buddista, fu molto felice di poter compiere una commissione per il Padre, che lui venerava quasi come un Dio: \"dove devo andare, o Padre?\" \"Secondo te dove devi andare, asinaccio, se il gioco che ho inventato si chiama rugby? A Rugby, no?\" (\"mamma mia che figlio zuccone e tontolone che ho! Tanto meglio, così nessuno lo distinguerà dagli altri rugbisti\", pensò Dio sfregandosi le mani). Guglielmo Elias scese così sulla terra, adottò il nome di William Ellis, andò a Rugby, prese il pallone in mano, corse fra i pali ed inventò il rugby, proprio come gli aveva insegnato suo Padre. Tutti corsero a comprare i maiali del papà di Mary Sue, che non potevano far altro che bere tutto il giorno e quindi avevano delle vesciche gonfie gonfie perfette per farci dei palloni ovali. Il padre di Mary Sue non solo iniziò a guadagnare bene ma si mise anche a giocare al nuovo gioco e presto trovò l\'amore con un seconda linea educato e sensibile che aveva conosciuto durante una ruck. Tutto risolto felicemente? Quasi, poiché purtroppo Dio non si era spiegato perfettamente, anche perché quando in testa si hanno tutti i pensieri passati, presenti, futuri, possibili ed impossibili è difficile distinguerli nitidamente l\'uno dall\'altro. Così Webb Ellis fece un po\' di casino ed inventò anche i trequarti, che da 190 anni partecipano ad ogni singola partita che Dio mette in terra senza che nessuno abbia ancora capito a cosa servano.

THAKER
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Messaggio da THAKER » 30 set 2005, 23:34

\"Pallone ovale: per non essere banale come quello del calcio. Dicono che così sia imprevedibile come una donna, o alticcio come dopo un boccale di birra.\"
<BR>
<BR>\"Borsa:.Gioco a Rugby perchè mi hanno regalato la borsa, perchè mi hanno regalato una borsa nuova, perchè mi hanno regalato una borsa vecchia e lo si capisce dallo sponsor, perchèlo si capisce anche se lo sponsor non l’abbiamo mai avuto, e se non era stato ancora inventato, perchè nella borsa in trasferta ci mettiamo pane salame e vino, perchè ogni volta che faccio la borsa è un po’ come partire per le vacanze, perchè la mia borsa stà in piedi da sola, perchè chiudo la borsa per non far uscire i calzettoni che camminano da soli, perchè c’è ancora dentro il fango di un inverno fa, perchè dentro alla borsa c’è una borsetta e dentro la borsetta c’è una corsettina con tacchetti lacci ed elastici, perchè sono l’unico della squadra che gioca in borsa, perchè è come l’Aids se la conosci la borsa la eviti, perchè la mia borsa sa di mercato, perchè la mia borsa sa di stalla, perchè nella mia borsa ho messo l’Arbre Magique.\"
<BR>
<BR>\"Doccia: Gioco a rugby perchè la doccia fredda la fanno solo gli uomini veri, perchè un giorno o l’altro sarà anche calda, perchè io sono furbo e a ogni allenamento cinque minuti prima della fine m’invento un leggero infortunio e rientro negli spogliatoi e faccio subito la doccia e così c’è ancora l’acqua calda, perchè se ci fosse la vasca farei un bel bagno caldo altrochè, perchè a giocare a rugby non guadagno una lira in compenso risparmio sulla doccia, perchè la doccia scozzese è prima l’acqua e poi la birra, perchè d’inverno fuori fa così freddo che se poi l’acqua della doccia è gelida neanche te ne accorgi, perchè c’è un mio amico che si chiama Pigliafreddo, perchè la società non ci passa niente ma almeno potrebbe passarci lo shampoo, perchè da quando gioco non ho ancora comprato lo shampoo, perchè di shampoo ne faccio fuori uno ad allenamento, perchè quello fa lo shampoo anche se è pelato da almeno dieci anni, perchè una volta ho portato la bottiglietta di shampoo vuota e l’ho riempita io con un liquido che sembrava shampoo alla camomilla e poi l’ho data a tutti gli scrocconi.\"
<BR>
<BR>\"Gioco a rugby perchè in tutte le lingue tranne l’italiano giocare e suonare si dice nello stesso modo, perchè\' se in italiano giocare e suonare non si dice nello stesso modo un motivo ci sarà e sul campo si vede eccome, perchè il mio allenatore dice che il rugby è come un pianoforte ma anche come un fortepiano e non abbiamo ancora capito cosa mai vorrà dire però nel suo genere suona bene, perchè sarà per via dei tasti bianchi e neri o per via dei pedali o per via dello spartito, perchè se giocato bene il rugby è fior di musica, perchè in Francia dicono che a rugby c’è chi suona il piano e chi lo sposta.\"
<BR>
<BR>\"Come nella vita nessun momento è fine a sè stesso, così ogni azione non è mai finita, nessuna palla è mai perduta e ogni situazione può sempre avere un seguito.\"
<BR>
<BR>\"Ogni volta che cerchi di inoltrarti nello spazio avversario, ogni volta che cerchi di guadagnare terreno, ogni volta che ti proietti verso la linea di meta, dovresti avere un compagno in sostegno dietro di te. Se è un amico, meglio.\"
<BR>
<BR>\"Li riconosci al volo, i rugbisti. Anche qui. Collo taurino? Pilone. Bisogno di affetto? Tallonatore. Orecchie a cavolfiore? Seconda linea. Gente che ti lascia un caffè già pagato al bar? Terza ala. Una quercia dove appoggiarsi per fare un pisolino, leggere “La Gazzetta dello Sport“ e baciare la morosa? Terza centro. Due occhi da furbetto? Mediano di mischia. Il proprietario di una spider? Mediano di apertura. c*** basso? Trequarti centro. c*** alto? Trequarti ala. Uno cui affidare i bambini da portare all’asilo? Estremo.\"
<BR>
<BR>\"Se fossi Dio...rimanderei indietro quelli che non hanno mai giocato a rugby. Gli direi: ragazzi non sapete cosa vi siete persi, tornate giù e riprovate, la prossima volta sarete più fortunati.\"
<BR>
<BR>\"Il rugby è una voce del verbo dare...a ogni allenamento, a ogni partita, a ogni placcaggio, a ogni sostegno, dai un po\' di te stesso. Prima o poi qualcosa ti tornerà indietro.\"
<BR>
<BR>\"Un giorno, all’improvviso, è arrivato un ragazzo che, a prima vista, sembrava aver sbagliato reparto, o girone: capelli lunghi, aria da zingaro, una parolaccia via l’altra. Ma quando ha preso in mano il pallone, allora ho capito perchè è stato spedito quassù...potevi metterlo mediano o centro, al limite anche ala, e giocava come un angelo. Per curiosità l’ho messo tallonatore...fantastico...non sta fermo un attimo. Non ha paura di ninete e di nessuno. E\' un anarchico, ma non mi sentirei di bocciare nenche una delle sue iniziative. La sua vitalità è così contagiosa che anche i piloni hanno smesso di pascolare e si sono messi a correre...questo fenomeno si chiama Ivan Francescato, mi ha giurato che a casa sua tutti giocano a rugby, e come mi sarebbe piaciuto averlo con noi a Rovigo. Ma adesso basta. Vi devo lasciare. Vado al campo a sgranchirmi un po’, magari ci scappa anche una partitella. Perche’ se non ci sono io, gli altri neanche cominciano.\"
<BR>Maci Battaglini
<BR>-nazionale Italiana frasi tratte dal libro LA LEGGENDA DI MACI-

THAKER
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Messaggio da THAKER » 30 set 2005, 23:39

\"Sai che e\' stato un carabiniere a inventare il gioco del rugby?\"
<BR>\"E come e\' successo?\"
<BR>\"Durante una partita a calcio un giocatore gli ha detto: Allungami quella palla\"

Petolo
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Messaggio da Petolo » 1 ott 2005, 0:28

\'azzo, aquilante - almeno potevi metterlo in versione da copione cinematografico, per allargare la saga \"aladipollo, petolo e l\'urbanista\"... :-]
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.

boro
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Messaggio da boro » 13 apr 2006, 8:45

anche così è nato il rugby...
Immagine

AquilanteDaNorcia
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Messaggio da AquilanteDaNorcia » 13 apr 2006, 8:58

8) toghissimo!

(e per far vedere che ho capito il riferimento storico-cultural posto l'immagine ispiratrice:
Immagine)

boro
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Messaggio da boro » 13 apr 2006, 10:35

il riferimento c'è, sicuramente! ma ti assicuro che la foto non è stata "preparata"...negli anni 70 era normale doversi montare i pali in un campo da calcio, per poter giocare!!pali poi..classico tubo innocenti (impalcatura da muratore!!)

scennadepollo
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Messaggio da scennadepollo » 13 apr 2006, 12:26

boro ha scritto:il riferimento c'è, sicuramente! ma ti assicuro che la foto non è stata "preparata"...negli anni 70 era normale doversi montare i pali in un campo da calcio, per poter giocare!!pali poi..classico tubo innocenti (impalcatura da muratore!!)

...ad avezzano in abruzzo questa consuetudine di montare i pali è rimasta fino agli anni 90 inoltrati anche all' anno 2000... :roll: :roll:
Oggi per fortuna è un poco diverso ma quella foto mi ricorda i bei tempi neanche troppo andati... :shock: :shock:

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