Cappero ha scritto:in un certo senso si potrebbe anche dire che questo "innamoramento" del fascismo x il rugby (ricordo un pò di tempo fa qualcuno postò una cartolina illustrata con un placcaggio ed accanto una "massima" di Farinacci) abbia di fatto danneggiato l'immagine del rugby nel nostro paese difronte alla massa calciofilizzata che lo abita, ghettizzandolo ancora di+ e dandogli dei connotati totalmente diversi dal reale.
No , non credo sia successo... d'altra parte il Fascismo usò tutti gli sport per i propri scopi, primo fra tutti il Calcio (vedi mondiali anteguerra..) l'atletica , la scherma , lo sci e l'alpinismo ....
Invece da non sottovalutare l'influenza delle truppe alleate -in particolare SANZAR, ma per la semplice conoscenza del gioco del rugby, certo non come inizio di attività strutturata .
Poi è da notare che lo sviluppo del Rugby sembra essere del tutto scollegato dalla presenza o meno del calcio ad alti livelli ... infatti sia a Parma che Padova la grande crescita del Rugby nel dopoguerra è contemporanea a momenti forti del calcio locale (credo anche a Catania) ... mentre a Treviso e Rovigo no ...
Alla fine credo che il successo del rugby sia stato legato soprattutto a persone o gruppi , persone che sono riuscite a "seminare e coltivare ,non del grano da falciare subito ma frutteti che produrrano per anni".