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Son passati già otto anni....

Inviato: 19 gen 2007, 18:37
da megan
Alle 3 del mattino di 8 anni fa se ne andava per sempre Ivan Francescato, mi sembra giusto dedicargli un pensiero nell'anniversario della sua scomparsa.

RE: Son passati già otto anni....

Inviato: 19 gen 2007, 18:43
da bluffer
già....
.....il silenzio e il ricordo di emozionanti corse, con quel fare da indiano, lungo quei campi verdi. quei placcaggi. quella simpatia contagiosa.

quella commozione che ha preso tutto il nostro mondo alla tragica notizia.

I grazie Ivan, sono superflui. l'importante era divertirsi......e ci manca tanto quel divertimento, quella passione, quella voglia di "andare oltre" che emanavi tu....

RE: Son passati già otto anni....

Inviato: 19 gen 2007, 18:53
da prisilla
Ciao Ivan ovunque tu sia... spero che sia un posto bellissimo...un posto dove ci sia qualcuno con cui giocare e parlare di rugby ...la tua passione il tuo spirito..ancora li ricordo..non credo mi abbandoneranno mai ...ecco quindi il mio pensiero rivolto a te.... e subito gli occhi si lucidano.... un brivido sulla pelle..e un sorriso mi solca il viso per un grande uomo un grande rugbysta.
Ciao Ivan.



"Ivan Francescato non è morto, a quest’ora sarà con i Barbarians, o con gli All Blacks, o su qualsiasi campo di terra, i capelli al vento, i calzettoni abbassati, le cicatrici come cerniere lampo, un pallone bislungo, che ha appena passato, e due pali che - basta crederci - portano in paradiso".

RE: Son passati già otto anni....

Inviato: 19 gen 2007, 22:27
da Satiro
scusa prisilla...ma posto tutto l'articolo

Ivan Francescato: una vita per il rugby

Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci dalle orecchie che sembrano fiori di zucca), ce l’hai nel sangue. Si tramanda di padre in figlio, si trasmette tra fratelli, unisce nipoti e cugini. Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci dalle cicatrici a forma di cerniera lampo), ce l’hai addosso: quel profumo di terra e fango, quell’orgoglio di lividi e croste, quel senso dello stare insieme, bere insieme, giocare insieme. Squadra unita: tutti insieme. Mischia compatta: giù, insieme. Prima linea: braccia che si intrecciano, insieme.

Il rugby, dicono i vecchi giocatori (li riconosci anche dai cognomi che sovente danno di bosco e di stalla: Spaccamonti, Scanavacca,Torchio, Troncon) è come una guerra, ma di trincea, quando in genere le munizioni sono finite da un pezzo e la conquista del terreno, metro dopo metro, si fa sulla propria pelle, all’arma bianca. Per tutto questo, dicono i vecchi giocatori (li riconosci anche quando sono in giacca e cravatta: infagottati), i rugbisti non muoiono mai, al massimo passano la palla. Il 19 Gennaio 1999 Ivan Francescato non è morto: ha solo passato la palla. Perché Ivan era uno di quelli che non perdeva mai l’ovale, lo teneva sempre vivo, e se era affossato in una mischia, lo tirava fuori e lo giocava, via, di nuovo dentro, oppure al largo verso l’ala, o ancora dietro, in sostegno, o in un soffio, verso la bandierina o in mezzo ai pali. Ivan Francescato, ultimo di 6 fratelli, tutti rugbisti, tutti tre-quarti centro.

Ivan, “Tarzan” da ragazzino, quando si divertiva a scalare muri, cancellate, alberi. Ivan “Il Selvaggio”, per una timidezza naturale combattuta con l’esuberanza e la spavalderia, ed un riserbo che era soprattutto ritrosia a mettersi in mostra. Ivan il “Terribile”, sul campo, con il Benetton Treviso e la Nazionale, per quello scatto repentino con cui bruciava gli avversari, quell’ardore che lo portava a placcare le seconde linee, quei guizzi imperiosi che sfruttò presto trasformandosi in centro dopo aver lasciato la maglia n.9 all’amico Troncon.
Sono passati sei anni ma Ivan non è morto, adesso sarà con i Barbarians, o con gli All Blacks, o su un qualsiasi campetto di terra, i capelli al vento, i calzettoni abbassati, le cicatrici come cerniere lampo, un pallone bislungo che ha appena passato, e due pali alti che - basta crederci - portano in paradiso.

Donato Biancofiore

Inviato: 20 gen 2007, 0:01
da parega
bravo megan !!!!!!!
vorrei scrivere tanto ma tanto del nostro ' grande ivan ' , come lo chiamava affettivamente il commentatore televisivo Paolo Rosi , tutti lo ricordano per la sua umilta' , generosita' dentro e fuori dal campo , in campo lo vidi per la prima volta a Parma nel 1994, penso fosse l'inaugurazione della nuova tribuna , ho proprio in mano l'opuscoletto che ricorda l'evento :
ITALIA SPAGNA per la coppa eruopa
parti' per parma come al solito per sostenere gli azzurri , ma anche e soprattutto per ammirare quel ' fenomeno ' di mediano di mischia il nostro buon Ivan
entro' a 20 minuti dalla fine se non mi ricordo male , e , fece di tutto , finte saltando giocatori come birilli , buoni passaggi anche se non era la sua migliore particolarita' , i suoi lunghi capelli gli davano quell'aria di selvaggio cosi' affascinante per un giocatore con la sua tempra !!!
sei stato un bravo giocatore Ivan !!!!!!
da mediano di mischia di basso livello qual'ero all'inizio della mia carriera seguivo le gesta di Gareth Edwards , poi tu caro Ivan , cercavo di imitare il tuo modo di gestire la partita , placcando come un matto ogni avversario ,
attaccando di sorpresa gli avversdari al lato del pacchetto , tua specialita' ,
e che dire della meta che hai rifilato agli stati uniti ai mondiali del 91 ?
un capolavoro , ogni tanto ritiro fuori il dvd della partita e mi godo la tua meta , che spettacolo !!!!
l'equipe alla fine dei mondiali del 91 inseri' Ivan nel XV ideale come mediano di mischia
la tua fine mi ha colto di sorpresa e ancora adesso non riesco ancora a crederci , mannaggia Ivan !!!!!
ciao e non fare troppe finte agl'avversari !!!! ormai si sono stancati di cercare di placcarti !!!!
ciao ivan

Inviato: 20 gen 2007, 3:25
da billingham
:cry:

Inviato: 20 gen 2007, 6:18
da supermax
L'Accademia dei giovani è dedicata a lui, andatosene via giovane. E anche questo non ce lo farà dimenticare mai.