Vecchie foto

La Storia del Rugby, le sue Tradizioni, le Leggende, attraverso documenti, detti, racconti, aforismi.

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jpr williams
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Re: Vecchie foto

Messaggio da jpr williams » 16 ott 2015, 15:15

Che meraviglia, grazie gorgo :P
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Ilgorgo
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Re: Vecchie foto

Messaggio da Ilgorgo » 24 ott 2015, 8:02

https://www.flickr.com/photos/rugby_pio ... ateposted/

Dal solito Rugby Pioneers, un'altra immagine di un secolo fa: il "diploma" rilasciato agli sportivi di un campo di internamento vicino a Berlino durante la prima guerra mondiale e sicuramente ideato dagli stessi prigionieri. L'azione illustrata sembra essere di una partita di calcio (immagine completa al link sopra), ma sono belli i due putti rugbisti dell'intestazione

Immagine

Ilgorgo
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Re: Vecchie foto

Messaggio da Ilgorgo » 22 dic 2015, 13:00

Una bella istantanea in bianco e nero anche dalla FIR. Nel maggio 1929 la nazionale azzurra debuttò con quattro fratelli in formazione, se non sbaglio si chiamavano Vinci

Immagine

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Re: Vecchie foto

Messaggio da jpr williams » 22 dic 2015, 13:11

Ma come facevano a correre con quei bragoni? :shock:
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Re: Vecchie foto

Messaggio da Garryowen » 10 gen 2016, 12:45

Ilgorgo ha scritto:Una bella istantanea in bianco e nero anche dalla FIR. Nel maggio 1929 la nazionale azzurra debuttò con quattro fratelli in formazione, se non sbaglio si chiamavano Vinci

Immagine
Allora forse era uno di loro quel Paolo Vinci il cui nome è stato utilizzato per decenni per portare sfiga al calciatore avversario mentre piazzava. Ricordo una volta un arbitro che durante una partita avendo sentito un giocatore pronunciare quel nome in occasione di un piazzato, gli disse: "Ahò, non scherziamo, non dite quel nome che potrebbe anche crollare la tribuna"
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
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Messaggio da mondOvALE » 15 gen 2016, 17:48

http://s28.postimg.org/vf3jcxtkd/124948 ... 6931_n.jpg

Qualcuno riconoscerà il signore a destra...

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Re: Vecchie foto

Messaggio da mondOvALE » 15 gen 2016, 18:31

mondOvALE ha scritto:http://s28.postimg.org/vf3jcxtkd/124948 ... 6931_n.jpg

Qualcuno riconoscerà il signore a destra...
Vabbè, va aperta...
Comunque sì. Si riconosce. E' anche argomento di discussione attuale in altro thread.
Parliamo del '75. Lo guardavo e riflettevo: pazzesco vedere l'evoluzione fisica dei rugbisti di oggi rispetto ad una volta. Al di là della pura forza, credo che essa non abbia aggiunto nulla a questo meraviglioso sport. Anzi... Tutt'ora amo riguardare le partite di un tempo e mi divertono di gran lunga di più di quelle contemporanee. E non è nostalgia ma estetica. Più agilità, più normalità, meno regole, più scorrevolezza.
Il rugby si evolve e paradossalmente io mi sto progressivamente, lentissimamente disinnamorando.
Giorni fa su Fb mi sono imbattuto in un brevissimo video postato dal mitico Norberto Cacho Mastrocola in cui lui era presente. Qui si parla dell'86, a Tolosa, nel MATRA MASTER. Se qualcuno avesse la pazienza di guardare tutto questo breve stralcio di rugby e di fare delle umane riflessioni, forse intuisce qualcosina sul perchè del mio leggero disincanto.
https://www.facebook.com/mastrocacho/vi ... 928813328/
Si noterà che non c'è nulla di Speciale. Non sono minuti che han fatto la Storia. Son solo normali minuti facenti parte della storia. Il rugby era così. Così sempre.
Quel frammento di passato, oggi, sarebbe irrealizzabile. L'arbitro avrebbe fischiato almeno 15 volte qualche infrazioncina. Magari interveniva anche il TMO a rompere maroni, ritmo e fuoco sacro.
Di certo qualche atleta sarebbe stato falciato o spiattellato prima ancora del solo immaginarsi di scartare con una veronica.
Negli ultimi Mondiali (quindi la crème de la crème del rugby) non ricordo una manciata di minuti così divertenti. Ho visto belle mete. Potenza e tecnica a pacchi. Ma mai tanta "semplice" ed incalzante scorrevolezza. Quindi non parlo di highlights con le azioni migliori ed ovviamente degne di nota ma dello svolgimento normale del gioco.
Ciò che vedo ora è spaventevole. Montagne di muscoli. Un'enormità. E Dio solo sa quanto dovuti al solo allenamento. E qui mi taccio.
Ma la corsa, i movimenti, la velocità d'esecuzione, la rapidità con cui la squadra (tutta) incalzava ogni azione, forse con meno ordine, meno posizionamento maniacale, ma con furore, con sveltezza, con isterica collaborazione collettiva.
Ho nostalgia di quel rugby, anche se praticamente non l'ho nemmeno sfiorato.
Oggi mi godo le partite di Eccellenza o Celtiche ma non trovo nulla di "quel" rugby, se non che molta più preparazione tattico-atletica e pause a non finire per regolamenti applicati in modo zelante o "chiarimenti" tra ipertrofici bestioni su chi ce l'abbia più lungo.
Non so... Lo seguo e continuerò a seguirlo. Ma con un velo di malinconia. Non quella del vecchio rugbysta che ricorda i tempi andati di uno sport più pane e salame e meno ammorbato da tv, sponsor, supercontratti etc... Io sono un semplice appassionato e spettatore. Però la malinconia di vedere che uno sport si è "evoluto involvendo" mi rimarrà.
Non per fare i soliti paragoni banalotti, triti e ritriti, ma anche il calcio si è evoluto con tv, sponsor e supercontratti ma il GIOCO ha guadagnato in velocità, in ritmo, in piacere visivo. I tempi morti si son ridotti al minimo e le regole son rimaste pressapoco le stesse, poche e semplici.
Che sia questa anche la chiave del perchè uno sport guadagna utenti (praticanti o televisivi) e l'altro molto meno?
Oggi dei genitori col desiderio di prospettare uno sport ai figlioli, se guardano in tv l'uno o l'altro, che sensazioni ne trae?
Se guarda allo stadio Zebre, Benetton, le Eccellenti o la Nazionale all'Olimpico, vede un bellissimo sport di cui innamorarsi, al di là dei valori che si porta con se?
Ognuno giudichi da se.

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Re: Vecchie foto

Messaggio da metabolik » 15 gen 2016, 19:30

mondOvALE ha scritto:http://s28.postimg.org/vf3jcxtkd/124948 ... 6931_n.jpg

Qualcuno riconoscerà il signore a destra...
Quello a destra l'ho riconosciuto, ma che era quella a sinistra ?

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Re: Vecchie foto

Messaggio da Garryowen » 15 gen 2016, 19:51

Dico IMHO all'inizio così vale per tutto quello che sta sotto
Avendo frequentato gli stadi del nostro sport dall'età di tre anni grazie a un papà appassionato e all'amicizia con una grande dinastia di rugbisti parmigiani, ed avendo anche calcato quegli stessi campi, dirò qui la mia opinione, anche se è quasi diametralmente opposta a quella di chi ha aperto la discussione.
Il rugby di oggi è molto più veloce e molto più "giocato" (nel senso di tempo di gioco effettivo) del rugby dell'epoca di Mastrocola e ancor di più di quello del '75. Credo che questo sia un dato di fatto incontrovertibile, a tutte le latitudini e a tutti i livelli.
Il TMO spezza il ritmo, è vero.
Quando se ne abusa è una schifezza, ma se utilizzato quando ce n'è veramente bisogno e soprattutto se il pubblico è "informato" da un tabellone luminoso, è un'interruzione anche gradita ed evita strascichi e polemiche.
Visto con gli occhi di chi vive il rugby odierno, il rugby degli anni '70, mediamente, è un casino. Confusione pura. Le touche, pazzesche, le mischie chiuse, idem. C'erano altre regole.
Le modifiche al regolamento (e anche quelle che stanno preparando) credo che siano state introdotte principalmente per l'incolumità dei giocatori, per velocizzare il gioco, per lo spettacolo.
Veramente faccio fatica a capire la posizione di mondOvALE, perché a me sembra abbastanza evidente.
Oggi c'è il professionismo, ci si allena di più, si "studia" di più, si allena anche la testa oltre ai muscoli, è diverso, ma non dobbiamo farci influenzare dalla nostalgia dei "bei tempi andati"...
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Hap
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Re: Vecchie foto

Messaggio da Hap » 15 gen 2016, 20:56

Essendo un neofita non sono in grado di esprimere un'opinione, non saprei.
Dico solo che quei due minuti del video postati da mondOvALE mi sembrano una partita di SuperXV sotto anfetamine :shock:
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.

stilicone
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Re: Vecchie foto

Messaggio da stilicone » 16 gen 2016, 7:46

La cosa migliore del filmato è il titolo "nessuno ci può togliere quello che abbiamo ballato", bellissimo.
Poi anch'io sono perplesso, ad esempio le touche senza ascensore sembrano una fiera paesana.
Ma il discorso di fondo sul rugby odierno lo capisco; spesso anche i partitoni tra le squadre forti conoscono lunghe fasi di autoscontro nelle quali grossi bestioni cozzano intorno alla linea di centrocampo.
Per me è una questione di spazio fisico, che manca con tutti quei corpi irreali in campo.
E penso che, se si facesse antidoping sul serio, ne sentiremmo delle belle.
MEMENTO MAROCCO.

Ilgorgo
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Re: Vecchie foto

Messaggio da Ilgorgo » 16 gen 2016, 11:44

Anch'io in quel video vedo un rugby forse più divertente ma anche zeppo di caos, tattico e in parte tecnico. Quei passaggi sbagliati, quelle mancate ricezioni farebbero sbollire l'entusiasmo a molti appassionati dei giorni nostri, anche se non sanzionate dall'arbitro, rendendo le partite poco godibili.
Ci vorrebbe la precisione di oggi combinata con i fisici "normali" di un tempo, ma come si fa a obbligare una squadra a non curare la preparazione in palestra solo per fare un gioco più divertente? Le nuove norme sperimentali, come quelle che attribuiscono 6 punti alla meta e solo 2 ai calci, intendono incentivare il gioco. E' difficile intervenire in altri modi per rendere più spettacolare il gioco; si potrebbe allargare i campi o ridurre il numero dei giocatori, ma penso che nessuna delle due strade sia praticabile.
Riguardo al doping, non sarei così certo che allora ne fossero del tutto immuni. In quegli anni alcuni sport erano imbevuti di doping fino al midollo e non si può essere sicuri che il rugby ne fosse esente; non doping potenziante ma magari doping per correre tutta la partita.

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Re: Vecchie foto

Messaggio da JosephK. » 16 gen 2016, 14:56

Non so, continuità del gioco, cambi di fronte, certamente è un rugby emozionante ma non saprei dire se è meglio. Si vedono anche cazzotti, stamping, ruck del tipo under 8 (= tutti sopra).
Si vede un bel riciclo di palla e voglia di attaccare, nessuno usa il piede. A me l'attuale rugby piace, però capisco che tutto sommato io sono arrivato senza conoscere il "prima" avendo 37 anni e quindi la mia prospettiva di percezione del gioco può essere "deformata" dall'aver visto, sostanzialmente, già il rugby moderno/professionistico.

La questione del peso e dei muscoli invece mi trova pienamente d'accordo. Non solo perché restringe l'accesso al gioco (quanto meno nelle serie "alte) ma soprattutto perché comporta rischi molto maggiori con una media altissima di infortuni gravi per gara.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

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Re: Vecchie foto

Messaggio da mondOvALE » 17 gen 2016, 15:42

Per ora ringrazio quelli che han partecipato alla discussione. Tutti pareri molto interessanti che, essendo tali, rimangono punti di vista.
Specifico poche cose: in quello spezzone di rugby è palese anche a me un bel pò di confusione. Anch'io penso che le touche di oggi siano più efficaci e ordinate di allora. Idem penso valga per le mischie.
Naturalmente non intendevo stabilire che quel rugby fosse MIGLIORE d'amblè di quello di oggi. Ne ho un pò nostalgia semplicemente per il fatto che, al contrario di come pensa Garryowen, io lo trovo estremamente più incalzante nelle azioni, nel ritmo e meno spezzettato... Si introduceva in una mischia, si tallonava e si partiva all'istante, tutto in pochi attimi. C'era meno ossessione del possesso del pallone. Lo perdevi e pochi secondi dopo potevi riconquistarlo senza tanti drammi. Oggi sembra debbano proteggere e possedere la pietra filosofale. I fisici erano più guizzanti. L'arbitro meno zelante. Non parliamo di TMO, poi... Tanto per fare un esempio: il Toniolatti di turno che punisce Treviso al Monigo e tutti a farsi segoni mostruosi chiedendosi se per un nonnulla il gomito ha sfiorato la linea prima che la palla sfiorasse l'erba. Io ero davanti alla Tv, allibito, mentre mi domandavo cosa ci fosse da pensare e riguardare. E' meta tutta la vita. Punto. Idem vale per certe mete in cui si perde il possesso dell'ovale 3 centimetri prima dell'impatto col terreno. E' meta. Non è che se 8 telecamere mostrano il particolarino incriminato che dimostra che per il solito nonnulla non è meta, allora va annullata. E' meta, cacchio. Lo sarebbe stata trent'anni fa in cui nemmeno si sarebbero posti la questione e deve esserlo oggi. Detesto la precisione portata allo sfinimento. La regolina applicata grazie a pluri-zoommate delle telecamere. Mi nausea l'ossessione del "giusto". Oggi si guarda il filo d'erba. Il dito. La punta della scarpa. In nome della perfezione e dell'essere il più precisi possibile, si sta davvero sbroccando con il risultato che in diversi momenti di un match ci sono pause assurde. E oggi anche la dinamica (o forse sarebbe meglio dire la statica...) il gioco in se contribuisce a questo sfinimento. Mischie ripetute, ripetute ancora, di nuovo ripetute perchè non si era perfettamente legati, perchè si anticipa, per falli e falletti quasi invisibili, perchè la palla non esce... Queste cose non le sopporto. Non sono visive, non sono televisive anche se il sacro regolamento va applicato alla perfezione perchè...va così.
Torno un secondo all'estetica.
Prendiamo il meglio del meglio. Il RWC appena giocato. Vi siete divertiti? Io no.
La squadra che ha vinto sono gli AB. Sento definirli gli AB migliori di sempre, probabilmente. A me han fatto venire il latte alle ginocchia per quasi tutto il mondiale, se non a sprazzi. Saranno anche i migliori di sempre, sicuramente stritolerebbero gli AB di trent'anni fa, ma a definirli belli occorre fegato...
Ho guardato tutti i loro match ogni volta con la speranza di vedere un rugby divertente, con azioni spumeggianti. Sono i migliori. Mi faranno vedere un rugby bellissimo, no? Ho visto solo folate, azioni brutali, devastanti quanto estemporanee. L'unica squadra che ho ammirato con il gusto di giocare sempre (ma sempre), son stati i Pumas. La voglia di muovere il pallone ce l'han dentro, come nel calcio. Quella di dare ritmo, di cercare l'estetica. In tutte le altre ho visto "solo" grandi fiammate in un contesto di forza e compattezza tanto organizzata quanto noiosa.
Ovviamente già so che non troverò dei consensi, ma per come vedo io il rugby che vorrei, è così.

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Re: Vecchie foto

Messaggio da jpr williams » 17 gen 2016, 15:44

Premesso che, pur essendo un nostalgico per età e per natura, non mi accodo a logiche del tipo "Qua una volta era tutta campagna", non si può negare che in quel minuto ci sia più divertimento che, ad esempio, nella IMHO orrida finale della RWC 2011.
E non si può negare nemmeno che il rugby dei fisici normali facesse divertire di più; parlo naturalmente di puro divertimento, cioè velocità, imprevedibilità, fantasia e rovesciamenti di fronte che ti lasciano senza fiato. Chi volesse farsene una (bella) idea potrebbe dare un'occhiata a questa meravigliosa partita che il tubo ci offre in versione integrale
https://www.youtube.com/watch?v=89h49kubZI4
Però prendersela col rugby moderno è un pò come prendersela con il riscaldamento globale o i terremoti: questa è l'epoca che ci è dato di vivere e vedere e possiamo farci poco.
Il professionismo ha ormai geneticamente cambiato tutto lo sport, non solo il rugby. Il fatto che con il professionismo si possano guadagnare molti soldi ha avvicinato ai vari sport molti che un tempo non lo avrebbero fatto. Un tempo lo sport era il regno di coloro che erano baciati dal talento e che mostravano nell'agone le doti di cui una natura benevola li avevano forniti. Oggi anche chi non ha particolari doti sa che, con il sacrificio e l'applicazione di metodi di allenamento scientifici (parlo di ciò che è lecito, il doping è un'altra roba, anche se c'entra con i molti soldi che si guadagnano e spingono all'assunzione di rischi) è possibile ottenere risultati. Ripeto, in tutti gli sport è così. Pensate a chi erano e come giocavano i tennisti di solo 30 anni fa; gente come il mio prediletto Jhn McEnroe, o Henry Leconte o il nostro Adriano Panatta. Poi cominciò ad arrivare una generazione di cristoni alti due metri con racchette come astronavi che tiravano bombe da 200 all'ora da fondo campo e gli artisti alla Mac scomparvero. Ogni tanto qualche campione uscì ancora (Pete Sampras, Stefan Edberg, adesso Federer), ma sempre guardati come mosche bianche.
Pensate nel calcio alla fioritura enorme di talenti negli anni '80; gente come Platini, Zico, Maradona, Falcao, Cerezo, Rummenigge, Van Basten e potrei continuare per capitoli. Allora sarebbe stato impossibile che due soli giocatori vincessero il pallone d'oro a turno per anni e anni, a segnalare l'assenza di altri talenti.

E' più brutto?
Ma, forse si, ma soprattutto è diverso e difficilmente tornerà indietro.
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