Lo strano caso del Rugby ad Ostia

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Roundtrip
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Lo strano caso del Rugby ad Ostia

Messaggio da Roundtrip » 25 ott 2018, 17:32

Ciao a Tutti,
Utilizzo questo strumento per far conoscere le discirminazioni effettuate al nostro sport nel territorio del X municipio di Roma (Ostia).

questo il link del counicato della società NeaRugbyOstia https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 5355258820

che riporto qui sotto.


Nea Ostia Rugby FC

COMUNICATO SOCIETARIO

Lo strano caso del Rugby ad Ostia

Ovvero, quello che sta succedendo alla Nea Ostia Rugby, florido club rugbystico risorto nel 2010 dalle ceneri di associazioni sportive che già nei primi anni ’80, avevano fatto conoscere il rugby ad Ostia.
La Nea Ostia Rugby, per tutti NOR, ha sempre avuto come casa lo stadio Pasquale Giannattasio (ex Stadio della Stella Polare).
Casa in affitto, intendiamoci, l’impianto è comunale ed il suo stato fatiscente sotto gli occhi di tutti, visto che negli ultimi anni e per vari motivi, non ha goduto di investimenti per la sua manutenzione.
O perlomeno non per spogliatoi, campo e tribune.
Si perché in realtà un grosso investimento c’è stato, quello previsto dal fondo “Sport e Periferie”, utilizzato per il rifacimento della pista di atletica, poiché nel luglio 2016 a concessione ormai scaduta per FIDAL Lazio, si pensava ancora alla candidatura di Roma per le olimpiadi, inaugurare una bella pista di atletica leggera prima ancora che necessario, sarebbe stato la vetrina ideale per i politici di turno. Inaugurazione, grandi pacche sulle spalle e complimenti per il nostro lavoro da parte del Sig. Malagò che ci disse: ”Bravi, lavorate bene!” e dall’allora Ministro Lotti: “...poi a ottobre cominciano i lavori e vi rifacciamo gli spogliatoi!”.
Ma pensa...
In occasione dell’inaugurazione, ricordiamo poi gente mai vista al campo; atleti che indossavano la tuta di associazioni sportive di atletica leggera invitati li per l’occasione a fare numero, tanto che qualcuno vagamente spaesato, ci chiese se lo stadio Giannattasio fosse quello.
Si, perché lo Stadio “Pasquale Giannattasio” è gestito dalla FIDAL Lazio, la quale sebbene la sua assegnazione ufficiale sia scaduta nel giugno del 2016, per consuetudine e grazie a cavilli e pastoie burocratiche, continua a gestirlo, fino ad oggi.
Così, noi della NOR, paghiamo puntualmente dal 2010 un canone di utilizzo alla stessa FIDAL Lazio, di diverse decine di migliaia di euro ogni anno, per 9 mesi di utilizzo e per poche ore settimanali.
Ad onor del vero bisogna però rilevare come anche FIDAL Lazio, paghi un canone di affitto.
Qualche decina di euro annui, per l’utilizzo dell’intero impianto sportivo, 365 giorni l’anno e con diritto di prelazione su tutti gli eventi che vi si svolgono.
Tuttavia, la NOR non ha velleità, noi vogliamo solo giocare a rugby e nonostante tutte le difficoltà, abbiamo sempre rispettato i paletti fissati da FIDAL , pagando puntualmente e con non pochi sacrifici, il canone da loro richiesto. Ma oggi, se possibile, la situazione è ancora peggiorata.
I successi sportivi della NOR e la naturale crescita sportiva che ne è derivata, hanno finalmente consentito la formazione di una prima squadra al suo debutto in serie C: Ostia ha la sua squadra di Rugby, da tifare la domenica, che orgogliosamente porta il nome della nostra città sui campi da Rugby Nazionali. Il PrimoQuindici.
Ci si aspetterebbe un plauso da chi ha nel suo statuto e come missione, la propaganda e la diffusione dello sport. Sarebbe stato gratificante avere due parole di merito, per chi fa sport su un territorio difficile, commissariato per mafia, senza strutture e contando sui propri mezzi. Evidentemente, però, i nostri sforzi ed i successi, non sono stati graditi da qualcuno, o peggio non sono stati visti, da altri.
Lo scorso giugno la Direzione Impianto e la FIDAL Lazio, infatti, hanno deciso che il nostro PrimoQuindici, la nostra squadra senior di serie C e la squadra OLD, la categoria veterans over 35 (un manipolo di papà e di ex giocatori che giocano in tornei spesso benefici per raccolta fondi e che sovente sono anche allenatori nelle nostre categorie) non si sarebbero potuti allenare al Giannattasio.
Inutile dirvi che siamo rimasti basiti, alla vigilia di un campionato di serie C, da questa decisione calata dall’alto e senza alcun tipo di ragione pratica, visto che nulla era cambiato rispetto a qualche mese prima.
Sorpresi e delusi da questa forma di “apartheid sportivo”, ci siamo affrettati a chiedere spiegazioni ed eventualmente a cercare accordi di compromesso, che potessero consentire la ricerca di un’alternativa allo Stadio Giannattasio.
Apprendere che la motivazione a tale diniego è l’impossibilità dell’impianto di sostenere un aumento di attività, ha trasformato la nostra delusione in rabbia.
L’ira di chi si sente preso in giro, ingannato e vessato senza motivo reale.
Si, perché noi, avremmo usato il campo da gioco solo 3 ore e mezzo in più a settimana, considerato che la OLD già si allenava al Giannattasio, durante le stagioni precedenti.
Immaginate come ci si possa sentire, per di più di fronte ad un muro di gomma impermeabile a domande, chiarimenti, appelli e richieste di accordo.
Allora ci si domanda: perché negare l’accesso a determinate categorie quando, per esempio, una Under 18 che (per ovvi motivi di prestanza fisica) sollecita il campo molto più della OLD ed almeno come una prima squadra? Perché la Under 18 si può allenare senza alcuna riserva? Per noi sarebbe stato decisamente più comprensibile, vederci negato l’aumento del numero di ore, piuttosto che un vero e proprio bando sportivo all’uso del campo da parte di due categorie specifiche. In quel caso, la NOR avrebbe potuto organizzarsi al suo interno, modificando gli orari degli allenamenti di ogni categoria. Con quale diritto e con quale cognizione di causa, si può entrare a gamba tesa dall’esterno, nella gestione tecnico sportiva di una società autonoma e indipendente!? Ed invece, succede che al Giannattasio gli OLD, i veterani, ma soprattutto il PrimoQuindici, la prima Squadra, non devono entrare.
Ed allora noi, siamo comunque usciti dal campo a testa alta, rispettosi delle regole, come siamo abituati a fare sul terreno di gioco nel nostro sport.
Abbiamo preso la forza, la tenacia, la nostra amarezza e siamo andati ad allenarci in pineta, fino a che c’era luce ed oltre. Perché trovare un campo da Rugby è impossibile ad ostia ed affittarne uno da calcio, due volte a settimana non è così facile.
I veterans, gli OLD invece, per non gravare sul bilancio societario e destinando la loro quota sociale alle altre categorie si allenano la sera, dopo il lavoro, su un pezzo di spiaggia libera, quello più vicino ai lampioni del lungomare.
Giunti a questo punto, ci siamo visti costretti a far pubblicamente riferimento al CONI, alla FIR (Federazione Italiana Rugby) ed alle altre Istituzioni comunali (Municipio X e Assessorato Sport di Roma Capitale) in quanto proprietari dell’impianto .
Sapete allora cosa è successo in concreto?
Il CONI comprende le difficoltà della NOR e cerca di farsi garante della tutela dello sport. La Federazione Italiana Rugby si affianca alla NOR in questa battaglia.
Il Municipio X si informa, acquisisce documenti, verifica con FIDAL la possibilità di trovare un compromesso favorevole al territorio, ma viene rispedita al mittente: Il Giannattasio è di Roma Capitale ed il X Municipio non ha pertinenza. Bene, anzi no. Ci rivolgiamo quindi al proprietario dello stadio, ovvero l’Assessorato allo Sport di Roma Capitale. Dopo mesi di telefonate, lettere, email, PEC si apprende che Roma Capitale, sebbene proprietaria dell’impianto, non può influenzare la FIDAL poiché concessionaria (...anche se proprio così non è, ricordate...? una vera assegnazione è scaduta nel Giugno 2016 ). Insomma alla fine ed in concreto, dopo tutti questi giri di giostra, il PrimoQuindici e gli OLD rimangono fuori dallo stadio.
Ma non basta!
A fine settembre il Dipartimento Sport, per poter autorizzare la nostra società a giocare le partite di campionato nell’impianto che ci vede presenti dal 2010, ci chiede una serie di documenti e garanzie tali da far impallidire il Manchester City Football Club...
Nonostante ciò, noi della NOR che siamo rugbysti non ci facciamo intimorire.
Produciamo tutto quanto da loro richiesto: tutto e il contrario di tutto, compresa una polizza assicurativa di 5 milioni di euro per danni a cose o persone (...si sa mai, dovessimo organizzare un concerto dei Pink Floyd).
L’unica cosa che manca alla NOR è a questo punto una Polizza Fideiussoria, per danni a cose, di 50 mila euro.
Ora, ci si domanda: perché chiedere una polizza fideiussoria, quando si ha un assicurazione senza franchigia per un importo di 100 volte superiore?
Mistero, ma va bene, se ce lo chiedono le istituzioni... Il rugby insegna a rispettare le regole, la NOR è rugby e di conseguenza vuole rispettare le regole!
Quindi, disposta a stipulare questa polizza fideiussoria, ma nell’impossibilità materiale di farlo, chiede a Roma Capitale di avere tutte le informazioni di dettaglio, relative ad analoghe polizze stipulate dal gestore dell’impianto o dalle società di atletica che nel mese di settembre, hanno organizzato gare al Giannattasio. Del resto il regolamento per gli Impianti di Roma Capitale è uno ed uguale per tutti, per cui, senza ombra di dubbio, Roma Capitale lo applica indistintamente nella stessa maniera. Questo ci diciamo, sicuri che gli stessi documenti chiesti alla NOR siano stati richiesti anche agli altri utilizzatori dell’impianto, per cui cosa fare di meglio se non chiedere lumi riguardo chi, questa polizza, l’ha stipulata prima di noi?
Cosi facciamo, tuttavia avere queste informazioni (“sicuramente” già in possesso di Roma Capitale) richiede del tempo. Oltre 20 giorni e poiché, ad oggi, queste informazioni non sono state ancora ricevute i ragazzi della NOR non hanno ancora potuto giocare nemmeno una partita sul loro campo.
Così, oltre alle due categorie bandite dalla struttura, ovvero prima squadra ed Old, anche tutte le altre “ammesse” in campo, di fatto non possono disputare partite ufficiali in casa.
Il campionato è iniziato e sul campo per il quale paghiamo DECINE DI MIGLIAIA DI EURO per 9 mesi l’anno, non abbiamo ancora potuto giocare con NESSUNA delle nostre categorie!
Per cui a campionato iniziato, siamo partiti dovendo chiedere cambi di campo, favori e persino solidarietà da parte di altri club! Il campionato è iniziato e sul campo per il quale, negli ultimi anni, abbiamo pagato circa 160.000€ (solo per il canone, per 9 mesi all’anno), NESSUNA delle nostre categorie ha ancora potuto giocare.
A campionato iniziato siamo partiti dovendo chiedere cambi di campo, favori, persino solidarietà da parte di altri club!
A questo punto ci domandiamo: quanto è importante lo sport per un territorio come Ostia?
Quanto sono importanti le attività di integrazione e di sostegno che la NOR opera da anni a favore di giovani con difficoltà, familiari e sociali, nel complesso e difficile territorio di Ostia?
Dove finisce la ormai evidente sindrome da “burocrazia difensiva” ed inizia invece la malafede e la vessazione?
La NOR, comunque, non si arrende.
Noi siamo Rugbysti e voi siete tutti benvenuti ai nostri terzi tempi!
Tanto dovevamo ai nostri atleti, ai genitori, ai sostenitori ed ai cittadini lidensi.
Perché nel nostro nome c’è quello della Nostra città, del nostro quartiere, che dovunque rappresentiamo con Onore ed Orgoglio ovunque.
Ed anche nei confronti di chi ci vede solo come una “Suburra”.
La Nea Ostia Rugby è leale e trasparente e custodisce gelosamente tutti i documenti e la corrispondenza, che provano quanto afferma.
Grazie per la lettura.
W il Rugby W la NOR

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