Ance i Libri sono MEDIA, e questo è fantastico e ben fatto. 20 euro spesi bene
https://www.mondadori.it/libri/non-puoi ... -calandri/
Libro sul Tour del 1973
Moderatore: Emy77
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Re: Libro sul Tour del 1973
Condivido, l'ho letto di recente e la Fir lo sta pubblicizzando sui propri canali social. Un libro che ogni vero appassionato di rugby italiano dovrebbe leggere
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
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Re: Libro sul Tour del 1973
Io non ho letto il libro, però l'impostazione generale che emerge dal sottotitolo e dalla breve presentazione mi lascia qualche perplessità
"Storia della squadra di rugby che sfidò l'apartheid".
Gli altri si rifiutano di giocare in Sud Africa, noi ci andiamo e siamo noi che sfidiamo l'apartheid? Sì, lo sfidiamo nel senso che ne accettiamo la sfida sportiva, ma mi sembra un modo un po' sofistico ed edulcorato di dipingere lo scenario.
La presentazione del libro al link sopra
"Nel 1973, il Sudafrica dell’apartheid cerca di rompere il boicottaggio e l’isolamento grazie al rugby, sport di cui è maestro, ma le nazionali di tutto il mondo rifiutano l’invito ad affrontare gli atleti di un Paese razzista. Solo l’Italia accetta, anche se molti dei giocatori convocati rinunciano. Nasce una squadra improbabile, giovane e inesperta, che ha un duplice desiderio: conoscere i campioni di questo gioco e usare lo sport come strumento di fratellanza universale. Infatti l’Italia pone un’unica condizione: incontrare anche i Leopards, la selezione “negra” sudafricana. Quel mese di rugby si rivela un’eccezionale avventura sportiva, umana e politica, che Massimo Calandri, valente giornalista di “Repubblica”, ha ricostruito con un preciso lavoro di archivio e con una serie di interviste ai co-protagonisti ancora in vita. La spedizione sudafricana fa scoprire ai giocatori e al grande pubblico la bellezza mozzafiato e le disumane ingiustizie di una terra straordinaria. La squadra italiana incrocia Ian Smith, suprematista bianco e dittatore dell’allora Rhodesia, poi i leader della lotta all’apartheid, Nelson Mandela e Steve Biko, trasformando ogni partita in una lotta per i diritti umani. Nove battaglie in meno di un mese contro giganti famosi per la loro violenza in campo. Un solo, storico successo: proprio coi Leopards, e l’incontro che al fischio finale diventa una grande festa nella township di Port Elisabeth. E l’improvvisa consapevolezza che lo sport può contribuire a cambiare i destini del mondo"
Quella qui sotto invece è la pagina wikipedia sul tour, che racconta che la tournée nacque dai buoni rapporti tra la FIR e la federazione segregazionista sudafricana e che l'anno dopo si cercò di organizzare le partite "di ritorno" in Italia per ricambiare il favore, ma le proteste popolari costrinsero a mettere in campo solo il match con i Leopards. Insomma, niente contro gli azzurri ma (non avendo letto il libro) mi pare che ci sia nell'impostazione di Calandri (l'Italia coraggiosa che va nella tana dell'apartheid per sfidarlo) un ribaltamento un po' acrobatico della realtà. Sbaglio?
https://it.wikipedia.org/wiki/Tour_dell ... st%20match.
"Storia della squadra di rugby che sfidò l'apartheid".
Gli altri si rifiutano di giocare in Sud Africa, noi ci andiamo e siamo noi che sfidiamo l'apartheid? Sì, lo sfidiamo nel senso che ne accettiamo la sfida sportiva, ma mi sembra un modo un po' sofistico ed edulcorato di dipingere lo scenario.
La presentazione del libro al link sopra
"Nel 1973, il Sudafrica dell’apartheid cerca di rompere il boicottaggio e l’isolamento grazie al rugby, sport di cui è maestro, ma le nazionali di tutto il mondo rifiutano l’invito ad affrontare gli atleti di un Paese razzista. Solo l’Italia accetta, anche se molti dei giocatori convocati rinunciano. Nasce una squadra improbabile, giovane e inesperta, che ha un duplice desiderio: conoscere i campioni di questo gioco e usare lo sport come strumento di fratellanza universale. Infatti l’Italia pone un’unica condizione: incontrare anche i Leopards, la selezione “negra” sudafricana. Quel mese di rugby si rivela un’eccezionale avventura sportiva, umana e politica, che Massimo Calandri, valente giornalista di “Repubblica”, ha ricostruito con un preciso lavoro di archivio e con una serie di interviste ai co-protagonisti ancora in vita. La spedizione sudafricana fa scoprire ai giocatori e al grande pubblico la bellezza mozzafiato e le disumane ingiustizie di una terra straordinaria. La squadra italiana incrocia Ian Smith, suprematista bianco e dittatore dell’allora Rhodesia, poi i leader della lotta all’apartheid, Nelson Mandela e Steve Biko, trasformando ogni partita in una lotta per i diritti umani. Nove battaglie in meno di un mese contro giganti famosi per la loro violenza in campo. Un solo, storico successo: proprio coi Leopards, e l’incontro che al fischio finale diventa una grande festa nella township di Port Elisabeth. E l’improvvisa consapevolezza che lo sport può contribuire a cambiare i destini del mondo"
Quella qui sotto invece è la pagina wikipedia sul tour, che racconta che la tournée nacque dai buoni rapporti tra la FIR e la federazione segregazionista sudafricana e che l'anno dopo si cercò di organizzare le partite "di ritorno" in Italia per ricambiare il favore, ma le proteste popolari costrinsero a mettere in campo solo il match con i Leopards. Insomma, niente contro gli azzurri ma (non avendo letto il libro) mi pare che ci sia nell'impostazione di Calandri (l'Italia coraggiosa che va nella tana dell'apartheid per sfidarlo) un ribaltamento un po' acrobatico della realtà. Sbaglio?
https://it.wikipedia.org/wiki/Tour_dell ... st%20match.
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Re: Libro sul Tour del 1973
Mi sa di sì, e la risposta è proprio nella prefazione citata...
"La vita è quello che non esisterà mai sotto il fascismo: libertà, creazione, sincerità, verità, bellezza e volto umano"
R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Libro sul Tour del 1973
Il sottotitolo è un po' forzato e secondo me strizza l'occhio al lettore più attento ai temi sociali.
Detto questo, ci sono diversi piccoli episodi a sostegno della tesi, soprattutto il post partita coi Leopards.
Ripeto, da leggere
Detto questo, ci sono diversi piccoli episodi a sostegno della tesi, soprattutto il post partita coi Leopards.
Ripeto, da leggere
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.