Se non ci fossero in gioco questioni etiche e il rispetto per la vita nonché il dovere e la vocazione per le cure e l'assistenza da parte dei sanitari, sarebbe la soluzione più giusta.
Libererebbe il mondo da una bella quota di imbecilli, che a parte il vaccino fanno danni anche in tutti gli altri aspetti della vita sociale.
Però non si può e non si deve. Non è giusto condannare a morte un assassino, figuriamoci un imbecille.
E allora i medici che si ostinano a cercare di assistere un imbecille che si strappa il casco dell'ossigeno, con i familiari che chiamano l'avvocato (caso di venerdì, potrei fare nomi e cognomi) devono rassegnarsi. Alcuni purtroppo non ci riescono e ne subiscono le conseguenze in termini di stress e depressione.