Sport minori

[Man of the moment]

MA COS'È QUESTO 2021 COS'ÈEE

[RigolettoMSC]

Mi sto riprendendo ora... Moscon davvero sfortunato e Colbrelli eccezionale, per me che amo il ciclismo su tutti gli altri sport quella di oggi è stata un'emozione grandissima. Oh, mi sono messo a piangere anch'io...
Alla mia età!

P.S. Anche Sinner porta il suo mattoncino, ha battuto a Sofia Mofils in due set...

[Man of the moment]

Mi sto riprendendo ora... Moscon davvero sfortunato e Colbrelli eccezionale, per me che amo il ciclismo su tutti gli altri sport quella di oggi è stata un'emozione grandissima. Oh, mi sono messo a piangere anch'io...
Alla mia età!

P.S. Anche Sinner porta il suo mattoncino, ha battuto a Sofia Mofils in due set...

Ormai i vicini conoscono le mie urla

[metabolik]

Visto che roba ?
A Moscon sarebbe bastato subire solo o la foratura o la caduta e avrebbe vinto ugualmente , con tutte e due era impossibile.
Colbrelli ha dimostrato un controllo da super campione, la tensione nell'ultimo km era alle stelle.
Ha vinto per una spanna e subito dopo la tensione è esplosa.
Siamo ormai ai limiti delle possibilità umane.

[Man of the moment]

Siamo ormai ai limiti delle possibilità umane.

In che senso? A me sembra invece di vedere finalmente corridori più umani rispetto alle corse tutto computerini e trenino della Sky. Ora attaccano a 180 km dall'arrivo con tutti i rischi del caso

[RigolettoMSC]

I grandi sconfitti di questo stralcio di stagione, che comprendeva corsette come Europei, Mondiali, Roubaix, sono indubbiamente i belgi, oggi a tenerne alti i colori e stato il giovanissimo Vermeersch, mentre le varie stelle si erano eclissate durante la corsa.
Mentre sulla vittoria di Ganna a cronometro, grandissimo, non potevano farci nulla (troppo forte lui), sciaguratissimo è stato l'impiego come un gregario qualunque di un Evenepoel in gran forma al mondiale su strada di domenica scorsa, i belgi, con quella tattica dissennata, hanno apparecchiato la corsa perfetta per Alaphilippe.

[metabolik]

Siamo ormai ai limiti delle possibilità umane.

In che senso? A me sembra invece di vedere finalmente corridori più umani rispetto alle corse tutto computerini e trenino della Sky. Ora attaccano a 180 km dall'arrivo con tutti i rischi del caso

Mi riferisco specificamente alla performance individuale, che , secondo me, è preparata, atleticamente e tecnicamente, a livelli altissimi, tendenzialmente insuperabili. Il fisico dei ciclisti internazionali ottimizza la muscolatura delle gambe minimizzando tutto il resto ed azzerando il grasso. Atleti che superano mediamente il metro e 80 non superano i 70 kg, vedi Nibali 65 kg.
Al livello tecnologico del mezzo si è aggiunto l'analisi scientifica del consumo calorico, la programmazione del cibo in corsa, il monitoraggio real-time...; l'ultima notizia che mi ha colpito quest'anno è il calcolo fatto sulla borraccia, il cui trasporto, mi sembra di ricordare, comporta, soprattutto in salita, la penalizzazione di 1 km ogni 50, per cui la borraccia se la ciuccia il gregario.
Tornando ad oggi, sia il ns. Sonny, sia Van der Poel dopo il traguardo hanno avuto immediatamente un crollo nervoso, non solo fisico, sono caduti in uno stato di obnubilazione fuori controllo che indica quello che penso : siamo ai limiti.
Riguardo alla tua osservazione 'più umani' nel senso di più liberi, si può essere solo d'accordo.

[jaco]

Filotto per il volley azzurro: dopo gli europei i maschietti bissano anche il successo delle ragazze nei mondiali U20.
https://www.gazzetta.it/Volley/03-10- ... amp.shtml

[jpr williams]

Sono nato troppo tardi per apprezzare appieno la grandezza di Eddy Merckx (che credo sia stato il più forte di tutti i tempi, sempre che classifiche siffatte abbiano un senso) e quindi il più grande ciclista che ho visto all'opera in vita mia è il Tasso bretone, al secolo Bernard Hinault. Per me un vero mito. Hinault ha vinto tutto, ma proprio tutto dall'alto di una superiorità ed una classe sublimi. Era solito dire che la Parigi-Roubaix, anzi, la Roubaix e basta come chi la ama la chiama, era una corsa indegna di questo nome e per rafforzare il concetto lo disse solo dopo averne vinto un'epica edizione nel 1981.
Su questo non sono d'accordo col mio eroe.
Per me la Roubaix è "il ciclismo" nella sua vera accezione fatta di eroismo, epos, sangue e fango. E' la corsa che ho sempre amato.
Va detto, però, che esistono due Roubaix: quella vera col brutto tempo e quella light col sole.
Ieri un mio conterraneo, il "Cobra" Colbrelli ha vinto una delle più mitiche Roubaix vere. Spero che adesso si correrà sempre in ottobre!
La sua incredula esultanza dopo l'arrivo, coperto di fango piangente ed urlante in quest'epoca di algido professionismo fighetto è LO SPORT.

[RigolettoMSC]

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Tornando ad oggi, sia il ns. Sonny, sia Van der Poel dopo il traguardo hanno avuto immediatamente un crollo nervoso, non solo fisico, sono caduti in uno stato di obnubilazione fuori controllo che indica quello che penso : siamo ai limiti.
Riguardo alla tua osservazione 'più umani' nel senso di più liberi, si può essere solo d'accordo.

Ho letto da qualche parte che l'eccesso di riduzione di massa grassa può portare a squilibri dell'umore fino alla depressione, mi pare che il limite accettabile fosse il 6%, Colbrelli ieri è partito (sua dichiarazione) con una massa grassa al di sotto del 5% (e non oso pensare a che livello potesse essere all'arrivo) e lui non è di sicuro un'eccezione. Questi ragazzi ci fanno gioire, ma secondo me fanno dei sacrifici oltre il limite che per chi vince in qualche modo vengono ricompensati ma vince sempre uno solo.

[metabolik]

Il dato che ci fornisce Rigoletto è un solido sostegno alla mia impressione, che parte dalle esplosioni dei vincitori a fine gara. Non ho mai visto prima robe del genere.
Colbrelli solleva la bicicletta urlando a squarciagola, poi si butta a terra, prima crolla poi piange e poi ride senza alcun controllo, si vede che non c'è alcun controllo. Nemmeno pensabile una roba del genere da parte di Merckx o Gimondi, ma neanche di parte di Indurain o Contador o Moser, Bettini e tutti quelli che volete fino a pochissimi anni fa.
Non è una critica al comportamento, mi sembra di essere stato chiaro.
Il fatto è che i vincitori di oggi 'producono' performance sconvolgenti.

[tonione]

lo spostamento del limite. il livello di resistenza alla sofferenza. la pericolosa contiguità con la sofferenza. sono tutte caratteristiche dello sport, e delle prestazioni umane, assurgenti all'eternità. intesa come assenza del tempo cronologico, calendarizzato.

condizioni estreme del fisico per menti estreme. alcune menti estreme sono sostenute da corpi così estremi, e dalla possibilità che gli viene offerta. l'estremo è una caratteristica di alcuni sport, per non dire di tutti, quando si arriva al massimo livello.

il sacrificio, e la relativa sofferenza, è estremo e il limite è solo il visibile. però l'occhio cade sul fango nella faccia. a questo punto dovrebbe essere solo una maschera, una conseguenza insignificante. tutti i bambini, prima o poi si infangano. non può essere cosi meramente estetica questa società.

sofferenza, abitudine alla stessa, limite sconosciuto.

[metabolik]

Mah..., limite sconosciuto mica tanto, il limite è la morte o uno stato di grave danno fisico e/o mentale.
Forse per Walter Bonatti il limite è rimasto sconosciuto; lo sherpa che passò con lui la notte all'addiaccio sul K2 tornò gravemente menomato nel corpo e nella mente, Bonatti no, sopravvisse, a 19 anni, integro.
Sono d'accordo che il limite ha anche una caratterizzazione individuale, ma per una quota comunque determinata.
In tutta la storia umana di Bonatti ce n'è stato uno solo; per lui possiamo effettivamente dire 'limite sconosciuto'.
Per tutti gli altri OCIU, le batoste estreme non sempre si recuperano.

[tonione]

mah puntinato ad apertura del discorso non lo scriverei.

il limite di tutti è la vita. la cui fine è la morte.

[Luqa-bis]

Io volo più basso, a sfiorare con le zampe il guano e lo sterco.

Grazie leoni da gradinata, per la immane braunfighiur concessa alla fine di Fiorentina-Napoli.