Consulente ha scritto: ↑16 nov 2020, 11:41
Chiudere il collegamento in faccia al presidente dicendo che e' un bugiardo e' gravissimo. Lo si lascia finire ed eventualmente si fa una indagine circostanzaiata sulle affermazioni. Se l'indagine rivela che e' un bugiardo, allora lo si puo' dire in pubblico.
Su questo sono sorprendentemente d'accordo con te. E' la regola minima del fact cheking. Regola che, peraltro, Trump non accetta.
Consulente ha scritto: ↑16 nov 2020, 11:41
Guarda, nemmeno a me piace particolarmente Trump
Questo mi sorprende.
Consulente ha scritto: ↑16 nov 2020, 11:41
e non mi piace Biden
Questo non mi sorprende.
Consulente ha scritto: ↑16 nov 2020, 11:41
ma pongo la democrazia sopra ogni altra cosa in politica. Non gioisco nemmeno se vinco, se la democrazia, ove il metodo e' sostanza, non e' stata rispettata.
Questo è nobile. Ricorda la mia posizione sugli equiparati.
Consulente ha scritto: ↑16 nov 2020, 11:42
Il dataset e' completo e le anomalie sono sempre a favore di Biden.
Non ho se non una vaghissima idea di cosa tu intenda per dataset, ma osservo che:
-Trump ha cominciato a vaneggiare di brogli mesi fa (peraltro copiando da ciò che faceva a suo tempo Berlusconi)
-Già allora si riferiva al voto postale ben sapendo che i dem sono più abituati a ricorrervi e che il covid lo avrebbe incoraggiato
-Ha depotenziato il servizio postale nominando di recente un suo fedelissimo alla direzione e tagliando pesantemente i fondi ad esso dedicati
-In un primo momento non ha parlato di brogli, ma di "voti illegali" (non si sa perchè illegali se non perchè lo dice lui) riferendosi a quelli postali, salvo poi lasciar perdere dopo che TUTTI i suoi ricorsi sono stati rigettati al fulmicotone per il semplice motivo che non esiste legge che vieti di votare per posta ed ogni stato avesse delle norme che chiarivano entro quanti giorni i voti sarebbero stati ritenuti validi (regole esistenti da anni e chiarite in largo anticipo sulle elezioni proprio per rispondere a polemiche già montanti in campagna elettorale).
-Ha quindi lasciato perdere la cretinata del "voto illegale" ed ha lanciato il suo avvocatone Giuliani in quella grottesca conferenza stampa nel parcheggio di un sexy shop (a margine: uno che non sa nemmeno prenotare un albergo per una conferenza stampa dovrebbe essere credibile quando parla di complessi meccanismi legali) nella quale l'oggetto della polemica sono diventati i "brogli" dimostrati (si fa per dire) mediante 1 (UN) sedicente osservatore repubblicano che lamentava di non aver potuto avvicinarsi agli scrutatori a meno di un metro e mezzo. Norma di sicurezza valida sia per i repubblicani che per i democratici.
-Adesso, visto che la menata degli scrutatori, così come quella dei voti illegali, si è rivelata un ballon d'essai nuova virata e salta fuori la faccenda del sistema informatico Dominion che sarebbe (dice l'avvocatone del sexy shop) "proprietà della sinistra radicale". Salvo il particolare che era in uso in ben 30 stati equamente divisi fra stati vinti da Trump e da Biden. Salvo il particolare che l'appalto a quell'azienda è stato dato sia da stati "rossi" che "blu". Salvo il particolare che l'amministrazione "incumbent" avendo il controllo delle agenzie di sicurezza avrebbe potuto facilmente avvisare per tempo di questa "provenienza radicale" del sistema informatico, se solo fosse stato vero. Salvo il particolare che il dipartimento informatico dell'amministrazione "incumbent" ha definito sicure dal punto di vista informatico le recenti elezioni (smentendo il proprio boss).
Quindi, per usare un tecnicismo, maddeche stamo a parlà?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)