Che poesie leggete?
Re: Che poesie leggete?
Ricordati piccolo mio il lago era così calmo,
ogni tuo sorriso mi riempiva il cuore
mi hai mostrato il cigno, un leggero rumore di piedi palmati
e nei tuoi occhi rapiti leggevo la felicità.*
* M.H.
la notte era ovunque
eppure scivolava
rumori sordi
che se li senti
non ti riguardano
sono lontani
talmente lontani
morto l'uomo c'è lo scheletro
sotto il pesce, c'è la lisca
il pesce aspetta il pescatore
sotto l'essere umano, c'è la bestia
annidata in profondità
l'uomo aspetta il secondo salvatore
ogni tuo sorriso mi riempiva il cuore
mi hai mostrato il cigno, un leggero rumore di piedi palmati
e nei tuoi occhi rapiti leggevo la felicità.*
* M.H.
la notte era ovunque
eppure scivolava
rumori sordi
che se li senti
non ti riguardano
sono lontani
talmente lontani
morto l'uomo c'è lo scheletro
sotto il pesce, c'è la lisca
il pesce aspetta il pescatore
sotto l'essere umano, c'è la bestia
annidata in profondità
l'uomo aspetta il secondo salvatore
Re: Che poesie leggete?
"Addio Garry, schietto pupillo della vita! La tua storia è terminata. L'abbiamo narrata fino alla fine; non fu né divertente, né noiosa, fu una storia ermetica. [ ] non neghiamo la simpatia pedagogica che ci prese nel narrarla e potrebbe anche indurci a passare delicatamente il polpastrello su un angolo di un occhio al pensiero che non ti vedremo e non ti ascolteremo in avvenire. [ ]
Ci sono stati momenti in cui nei sogni che governavi sorse per te, dalla morte e dalla lussuria del corpo, un sogno d'amore. Chi sa se anche da questa mondiale saga della morte, anche dalla febbre maligna che incendia tutt'intorno il cielo piovoso di questa sera, sorgerà un giorno l'amore?"
Da una mia personalissima versione de "La montagna incantata"
Ci sono stati momenti in cui nei sogni che governavi sorse per te, dalla morte e dalla lussuria del corpo, un sogno d'amore. Chi sa se anche da questa mondiale saga della morte, anche dalla febbre maligna che incendia tutt'intorno il cielo piovoso di questa sera, sorgerà un giorno l'amore?"
Da una mia personalissima versione de "La montagna incantata"
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
Re: Che poesie leggete?
approfitto del momento di lock dow(w)n ( a a a ingliw! ) della discussione sulla politica - guerra guerra guerra - per inserire un Lorca*
Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell’aria tiepida
d’aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d’argento nuovo.
Vado pel cammino della sera,
tra i fiori dell’orto,
lasciando sulla strada
l’acqua della mia tristezza.
Sul monte solitario
un cimitero di paese
sembra un campo seminato
di semi di teschi.
E sono fioriti cipressi
come teste giganti
che con orbite vuote
e chiome verdognole
pensosi e dolenti
l’orizzonte contemplano.
Divino aprile, che vieni
carico di sole e di essenze,
colma di nidi d’oro
i teschi fioriti!
* autore sicuramente conosciuto dall'altro neurino partecipante unico, escluso meme desimo, a questa infausta discussione misconosciuta ai più.
Escono allegri i bambini
dalla scuola,
lanciando nell’aria tiepida
d’aprile tenere canzoni.
Quanta allegria nel profondo
silenzio della stradina!
Un silenzio fatto a pezzi
da risa d’argento nuovo.
Vado pel cammino della sera,
tra i fiori dell’orto,
lasciando sulla strada
l’acqua della mia tristezza.
Sul monte solitario
un cimitero di paese
sembra un campo seminato
di semi di teschi.
E sono fioriti cipressi
come teste giganti
che con orbite vuote
e chiome verdognole
pensosi e dolenti
l’orizzonte contemplano.
Divino aprile, che vieni
carico di sole e di essenze,
colma di nidi d’oro
i teschi fioriti!
* autore sicuramente conosciuto dall'altro neurino partecipante unico, escluso meme desimo, a questa infausta discussione misconosciuta ai più.
Re: Che poesie leggete?
Oddio, credo e spero che sia conosciuto da quasi tutti.
Non so però se sia mai stato tradotto in tirolese
Non so però se sia mai stato tradotto in tirolese
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
- jpr williams
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Re: Che poesie leggete?
Confesso di non essere affatto un cultore della poesia, ma la poesia di Garcia Lorca postata da @tonione è davvero bellissima.
Grazie
Grazie
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Re: Che poesie leggete?
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere il tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca, Valore
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere il tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.
Erri De Luca, Valore
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
Re: Che poesie leggete?
considera questo:
LA FAMIGLIA DEL PESCATORE
È notte: la capanna è ben meschina,
ma chiusa; e dentro è piena d’ombra, eppure
si sente quasi un tremolìo di luce
tra quel buio crepuscolo, che guizza.
Lenze di pescatori sono appese
alle pareti, e in fondo ove sull’asse
scintilla qualche povera stoviglia,
si vede un letto con lunghe cortine
abbassate. C’è poi, proprio d’accanto,
sopra di vecchie panche un pagliericcio,
dove sonnecchian cinque bimbi. È un nido.
Nido d’anime. Sopra il focolare
veglia qualche favilla, e pel soffitto
un subito baglior spesso ne corre.
Con la fronte sul letto, inginocchiata,
prega una donna, e pensa e impallidisce.
È la madre. Ed è sola. Di fuor, bianco
di schiuma, al cielo ai venti ed agli scogli
l’Oceano getta il suo cupo singhiozzo.
*
L’uomo è in mare. Durissima battaglia
sin da fanciullo, ei marinar, combatte
con la fortuna. Ei deve uscire, andare,
piova pur, tuoni pur, chè i suoi piccini
hanno fame. Di sera egli s’imbarca
quando l’acqua sormonta un po’ lo scalo,
e solo è della sua barca al governo.
La donna resta, e vecchie tele cuce,
e rassetta le reti, e appresta gli ami,
pur sorvegliando al focolar la zuppa
di pesce, e appena i bimbi han preso sonno,
pregando Dio. Lui, solo, erra frattanto
sbalzato e urtato dal continuo fiotto:
sol, l’abisso e le tenebre viaggia.
Dura fatica! Tutto è nero; tutto
è freddo, gelato, nulla che splenda.
Il posto buono per la pesca, il luogo
mobile oscuro ove s’accoglie il pesce,
nei frangenti, tra pazze onde che s’urtano,
nell’infinito dell’oceano, è un punto
grande due volte quella stanza appena.
Or la notte, in decembre, tra la bruma
e i marosi, ne va, di maestria
e di pazienza, a calcolare il vento
e la marea, timoneggiar sicuri
per r*** quel punto in quel deserto.
Strisciano lungo i fianchi orride l’onde
come verdi serpenti, e il cupo vortice
nelle sue spire smisurate aggirasi,
e spaventati fa cigolar gli argani
e fischiar le carrucole e le gomene.
Egli pensa a Lucia di tra la notte
del freddo mar. Lucia lo chiama e piange.
Ed ecco nella oscurità s’incontrano
i lor pensieri, come uccelli in via.
G.P. varie 1872-1880. fonte wikipedia.
LA FAMIGLIA DEL PESCATORE
È notte: la capanna è ben meschina,
ma chiusa; e dentro è piena d’ombra, eppure
si sente quasi un tremolìo di luce
tra quel buio crepuscolo, che guizza.
Lenze di pescatori sono appese
alle pareti, e in fondo ove sull’asse
scintilla qualche povera stoviglia,
si vede un letto con lunghe cortine
abbassate. C’è poi, proprio d’accanto,
sopra di vecchie panche un pagliericcio,
dove sonnecchian cinque bimbi. È un nido.
Nido d’anime. Sopra il focolare
veglia qualche favilla, e pel soffitto
un subito baglior spesso ne corre.
Con la fronte sul letto, inginocchiata,
prega una donna, e pensa e impallidisce.
È la madre. Ed è sola. Di fuor, bianco
di schiuma, al cielo ai venti ed agli scogli
l’Oceano getta il suo cupo singhiozzo.
*
L’uomo è in mare. Durissima battaglia
sin da fanciullo, ei marinar, combatte
con la fortuna. Ei deve uscire, andare,
piova pur, tuoni pur, chè i suoi piccini
hanno fame. Di sera egli s’imbarca
quando l’acqua sormonta un po’ lo scalo,
e solo è della sua barca al governo.
La donna resta, e vecchie tele cuce,
e rassetta le reti, e appresta gli ami,
pur sorvegliando al focolar la zuppa
di pesce, e appena i bimbi han preso sonno,
pregando Dio. Lui, solo, erra frattanto
sbalzato e urtato dal continuo fiotto:
sol, l’abisso e le tenebre viaggia.
Dura fatica! Tutto è nero; tutto
è freddo, gelato, nulla che splenda.
Il posto buono per la pesca, il luogo
mobile oscuro ove s’accoglie il pesce,
nei frangenti, tra pazze onde che s’urtano,
nell’infinito dell’oceano, è un punto
grande due volte quella stanza appena.
Or la notte, in decembre, tra la bruma
e i marosi, ne va, di maestria
e di pazienza, a calcolare il vento
e la marea, timoneggiar sicuri
per r*** quel punto in quel deserto.
Strisciano lungo i fianchi orride l’onde
come verdi serpenti, e il cupo vortice
nelle sue spire smisurate aggirasi,
e spaventati fa cigolar gli argani
e fischiar le carrucole e le gomene.
Egli pensa a Lucia di tra la notte
del freddo mar. Lucia lo chiama e piange.
Ed ecco nella oscurità s’incontrano
i lor pensieri, come uccelli in via.
G.P. varie 1872-1880. fonte wikipedia.
Re: Che poesie leggete?
quei tre * sono stati messi dal controllo ortografia. conoscete il discorso. a volte funziona ed è utile, a volte è osceno.
+++: r***.
+++: r***.
Re: Che poesie leggete?
non si vedeva bene. la nebbia era leggermente separata dal mare. se rivolgevi lo sguardo dove c'era l'aria non vedevi niente. se mettevi la testa sott'acqua vedevi tutto, nitidamente. scendo lentamente in pochissimo fondo, tengo l'arbalete vicino ma arretrato, in posizione di trasporto. devo ancora vedere del pesce da mangiarmi. una sagoma nera precipita nel campo visivo, l'arbalete non si è spostato di un millimetro, nemmeno una reazione nervosa. la sagoma nera tocca la sabbia del fondo e gira verso l'alto, verso l'aria e la nebbia. un cormorano ha nel becco una sfoia e cerca di ingurgitarla, è troppo grande per la sua minuscola bocca e il suo stretto collo. eppure non molla, la fame è tanta. rischia tutto lanciando la sogliola in aria per poi riprenderla con il becco; ora forse va giù. la sogliola si ribella con un movimento serpentino schienato e sfugge. il cormorano si rituffa per afferrarla in ripresa, commette un errore -non capisce la corrente-e perde di vista la sfoia.
L'interno dei polmoni
risale alla superfice;
trattamento con i raggi:
il dolore si sposta.*
*M.H. almeno spero che sia sua, potrei sbagliare.
L'interno dei polmoni
risale alla superfice;
trattamento con i raggi:
il dolore si sposta.*
*M.H. almeno spero che sia sua, potrei sbagliare.
Re: Che poesie leggete?
L'avevo messa ieri su facebook ma dopo un'ora aveva ricevuto solo un like, perciò sospettando fosse una bojata l'ho cancellata. Era una poesia leopardiana dedicata ai pali di notte
Canto notturno di un terza linea errante delle Zebre
(di Jake Leopardi, flanker oriundo)
Che fate voi, pali, in ciel? ditemi, che fate,
silenziosi pali?
Sorge la sera e svettate,
contemplando i notturni match; indi riposate.
Ancor non siete voi paghi
di riandare i sempiterni pick&go?
Ancor non prendete a schivo, ancor siete vaghi
di mirar queste ruck?
Somiglia alla vostra vita
la vita del rugbista.
Sorge in sul primo albore;
move li piedini pel minirugby, e sogna
mischie, vittorie e del Mondo coppe;
poi appagato si riposa in su la sera:
Altro ei non ispera.
Ditemi, o pali, e tu, candida traversa: ove tende
questa carriera mia breve,
il vostro ergersi immortale?
Pur voi, solinghi,
che sì pensosi siete, voi forse intendete,
questo giocar terreno,
il sudar nostro, l’ansimar, che sia;
che sia questo faticar, questo supremo
scolorar del sembiante,
e cader sulla terra, e venir meno
ad ogni usata, elegante compagnia.
Voi sapete, voi certo, a qual suo dolce amore
rida la primavera,
a chi giovi l'ardore, e che procacci
il vernale campo co' suoi ghiacci.
Spesso quand'io vi miro
star così muti in sul verde piano,
dico fra me pensando:
forse s'avess'io l'ali
e sapessi volar su le mischie,
e scavalcar i placcaggi a uno a uno,
più felice sarei, timidi pali?
Canto notturno di un terza linea errante delle Zebre
(di Jake Leopardi, flanker oriundo)
Che fate voi, pali, in ciel? ditemi, che fate,
silenziosi pali?
Sorge la sera e svettate,
contemplando i notturni match; indi riposate.
Ancor non siete voi paghi
di riandare i sempiterni pick&go?
Ancor non prendete a schivo, ancor siete vaghi
di mirar queste ruck?
Somiglia alla vostra vita
la vita del rugbista.
Sorge in sul primo albore;
move li piedini pel minirugby, e sogna
mischie, vittorie e del Mondo coppe;
poi appagato si riposa in su la sera:
Altro ei non ispera.
Ditemi, o pali, e tu, candida traversa: ove tende
questa carriera mia breve,
il vostro ergersi immortale?
Pur voi, solinghi,
che sì pensosi siete, voi forse intendete,
questo giocar terreno,
il sudar nostro, l’ansimar, che sia;
che sia questo faticar, questo supremo
scolorar del sembiante,
e cader sulla terra, e venir meno
ad ogni usata, elegante compagnia.
Voi sapete, voi certo, a qual suo dolce amore
rida la primavera,
a chi giovi l'ardore, e che procacci
il vernale campo co' suoi ghiacci.
Spesso quand'io vi miro
star così muti in sul verde piano,
dico fra me pensando:
forse s'avess'io l'ali
e sapessi volar su le mischie,
e scavalcar i placcaggi a uno a uno,
più felice sarei, timidi pali?
Re: Che poesie leggete?
non nascondo il pensiero del divertirmi quando i dialoghi sono frizzanti e c'è una certa contrapposizione. in un forum uno viene anche per questo. dico, direi, anche per questo. poi c'è il vero motivo. quale sarà? dove sarà? in chi sarà la verità?
comunicare attraverso la sola scrittura si dimostra un processo eccessivamente articolato, è come se uno debba sempre tenere presente qualcosa che sfugge sempre, a volte si arzigogola o arzigugola per cercare questa cosa sfuggente, il perchè uno debba scrivere agli altri in uno strumento desueto come un forum, per di più di rugby italiano, ancora non si capisce. la semplicità del linguaggio richiesta di questi tempi ha azzerato l'abitudine alla complessità semantica dei dialetti, in riduzione la nostra vera ( e va be ) origine linguistica. la nostra lingua madre sono i dialetti, sempre più dimenticati, prima per ottenere una lingua che non sia solo semplicemente complessa, sia anche una voce aulica ed angelica ( e ri va be ) insomma l'italiano ( e fu cosa buona e giusta ) per poi arrivare alle faccine ai cartoni animati semoventi, ai video di due secondi di sole chiappe o di quelli che mangiano una fetta incredibile di pizza, di almeno un chilo, in un unico soffocante boccone. una comunicazione a zero complessità. abbiamo lasciato dialetti e italiano per questo?
comunicare attraverso la sola scrittura si dimostra un processo eccessivamente articolato, è come se uno debba sempre tenere presente qualcosa che sfugge sempre, a volte si arzigogola o arzigugola per cercare questa cosa sfuggente, il perchè uno debba scrivere agli altri in uno strumento desueto come un forum, per di più di rugby italiano, ancora non si capisce. la semplicità del linguaggio richiesta di questi tempi ha azzerato l'abitudine alla complessità semantica dei dialetti, in riduzione la nostra vera ( e va be ) origine linguistica. la nostra lingua madre sono i dialetti, sempre più dimenticati, prima per ottenere una lingua che non sia solo semplicemente complessa, sia anche una voce aulica ed angelica ( e ri va be ) insomma l'italiano ( e fu cosa buona e giusta ) per poi arrivare alle faccine ai cartoni animati semoventi, ai video di due secondi di sole chiappe o di quelli che mangiano una fetta incredibile di pizza, di almeno un chilo, in un unico soffocante boccone. una comunicazione a zero complessità. abbiamo lasciato dialetti e italiano per questo?
Re: Che poesie leggete?
Metto la foto, avanzo di copiarla.
"Se volti il foglio ci vedi il denaro"
"Se volti il foglio ci vedi il denaro"
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
Re: Che poesie leggete?
Correggo.
Il titolo è "Ma se volti il foglio"
Il titolo è "Ma se volti il foglio"
"Il bello del sesso di gruppo è che se uno vuole, può anche dormire"
W. Allen
Re: Che poesie leggete?
prima dell'oscuramento preventivo, del bunker, di bombe esplose dentro i nostri occhi, lentamente il cielo azzurro chiaro vira all'azzurro scuro, e i tuoi occhi sono sempre uguali, la notte ritorna, fine del sole, sulla pineta inevitabile, e i tuoi occhi sono sempre uguali. tutto vibra il corpo è teso affamato di sorrisi e carezze, la solitudine della luce in mezzo al mare, il freddo avanza e chiude le palpebre, fino al giorno della nostra morte, sarà così? il corpo invecchiato non ha desideri meno violenti.
in nota Charles Baudelaire:
Perchè lo spettacolo del mare è così infinitamente ed eternamente piacevole?
Perchè il mare offre al tempo stesso
l'idea dell'immensità e del movimento.
in nota Charles Baudelaire:
Perchè lo spettacolo del mare è così infinitamente ed eternamente piacevole?
Perchè il mare offre al tempo stesso
l'idea dell'immensità e del movimento.