ecologia politica e apolitica

Per discutere di qualsiasi cosa che NON riguardi il Rugby...
tonione
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 31 mag 2019, 22:17

anche questa volta mi sento deviato rispetto alle intenzioni che avevo. il mio reale argomento di discussione erano le terre rare. poi sono entrato e ho letto l'intervento di jpr, prima, e quello di time vortex, dopo. esserei umani estinzionisti. con pensieri di annientamento della razza umana come fatto in qualche modo positivo. e si, la natura si riprende e smetteranno di estinguersi le specie animali! la terra senza esseri umani è bella, bellissima!

vi lascio, affranto, con una frase attribuita a Greta Thunberg: la mollate de rompé i coioni o ve devo fa' stà cor piumino fino a ferragosto?

VANZANDT
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da VANZANDT » 1 giu 2019, 10:04

le terre rare indispensabili per smartpone pc e amennicoli vari sono disponibili in molti posti sulla terra. la cina ne detiene il monopolio commercialmente perchè le fornisce a prezzi bassi. è un problema di costi mi sembra che in america stiano correndo ai ripari in vista di una guerra commerciale che si prevede lunga ... ammesso che quella sia la vera guerra.
estinzionismo ha una sua valenza come argomento se lo inquadriamo all interno del fatto che la scienza ha preso una deriva teologica gnostica di cui forse non comprendiamo le implicazioni profonde.

ruttobandito
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da ruttobandito » 1 giu 2019, 18:21

Tutti fissi lì a contare le tessere del mosaico e nessuno che mette la cornice al quadro...
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speartakle
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da speartakle » 2 giu 2019, 22:30

supercazzole prematurate con scappellamento a destra come se fosse antani

VANZANDT
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da VANZANDT » 3 giu 2019, 19:40

avanti tracciate il big picture ... è il modo corretto di porre il problema

tonione
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da tonione » 3 giu 2019, 21:57

i discorsi-i discorsi- dovrebbero avere un divenire di tipo almeno conseguenziale, non dovrebbe frantumarsi in continui menefrego e metto la prima roba che mi passa per la testa e se sono arrabbiato pure una sorta di sfogo fancazzista. le parti nervose e personalistiche dovrebbero sostenere le conversazioni ma non dovrebbero averne il sopravvento. se ognuno inserisce quello che gli pare, dovrebbe perlomeno, dopo uno o due incontenibili battute, cercare di dare uno sviluppo al processo creativo. cercando perlomeno di avere un suo proprio filo logico. non si può affrontare questi temi con l'animo delle chat su uozap e dopo rammaricarsi se i discorsi non hanno contenuti interessanti. in ultima: vanz, ad un certo punto ha cominciato ad inserire link senza commentarli e senza dare una prospettiva che permettesse di capire perchè ha inserito quel link o detto quella cosa. probabilmente vanz è l'unica persona interessata a questo argomento, ho compreso le sue intenzioni. solo che così non contribuisce a fare in modo che questa discussione inter pocos perduri per più di un altra manciata di interventi.

speartakle
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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da speartakle » 4 giu 2019, 10:14

tonione ha scritto:i discorsi-i discorsi- dovrebbero avere un divenire di tipo almeno conseguenziale, non dovrebbe frantumarsi in continui menefrego e metto la prima roba che mi passa per la testa e se sono arrabbiato pure una sorta di sfogo fancazzista. le parti nervose e personalistiche dovrebbero sostenere le conversazioni ma non dovrebbero averne il sopravvento. se ognuno inserisce quello che gli pare, dovrebbe perlomeno, dopo uno o due incontenibili battute, cercare di dare uno sviluppo al processo creativo. cercando perlomeno di avere un suo proprio filo logico. non si può affrontare questi temi con l'animo delle chat su uozap e dopo rammaricarsi se i discorsi non hanno contenuti interessanti. in ultima: vanz, ad un certo punto ha cominciato ad inserire link senza commentarli e senza dare una prospettiva che permettesse di capire perchè ha inserito quel link o detto quella cosa. probabilmente vanz è l'unica persona interessata a questo argomento, ho compreso le sue intenzioni. solo che così non contribuisce a fare in modo che questa discussione inter pocos perduri per più di un altra manciata di interventi.
ma che commenti si possono fare con questi presupposti? uno chiede pure di spiegare la posizione e del perchè di certi link messi a casaccio, senza costrutto e boh sembra che ci sia dall'altra parte uno con il cappello di stagnola in testa! Spero di sbagliarmi ma non mi pare che si cerchi di un dialogo basato su dati. Pensa mi ero perfino preso la briga di cercare i dati sull'incidenza delle emissioni di CO2 dei trasporti marittimi (il 15% delle emissioni dei trasporti totali e il 2,5% sulle emissioni totali) e delle iniziative della EU e di altri organismi internazionali per incidere anche in questo settore.
Ma che senso ha andare a parlare dei contenuti se poi tanto si passa ad altro argomento così, alla ca z zo di cane (cit Boris) mi par di capire che non ce ne sia abbastanza per parlare un pelo più seriamente di questi argomenti. Poi pure io ho preteso troppo da me, non ce la farei a sostenere (nell'impegno) una discussione approfondita sull'argomento.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 4 giu 2019, 10:52

Io quando hanno citato la “big picture” ho pensato a Picasso, a Guernica.
Ho commesso peccato?

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 11 giu 2019, 22:23

Questo tweet che viene direttamente da lassù, spiega come risolvere il problema dello sterminio mondiale della fauna ittica:


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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da time vortex » 12 giu 2019, 13:09

Viste le nostre attitudini, se diventassimo tutti vegetariani finiremmo comunque per disboscare la foresta amazzonica per far posto ai campi di insalata, e nell'aria ci sarebbe così tanto glifosato da farci rimpiangere l'inquinamento da diesel... Ho paura che siamo senza speranza :shock:
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 12 giu 2019, 16:18

time vortex ha scritto:Viste le nostre attitudini, se diventassimo tutti vegetariani finiremmo comunque per disboscare la foresta amazzonica per far posto ai campi di insalata, e nell'aria ci sarebbe così tanto glifosato da farci rimpiangere l'inquinamento da diesel... Ho paura che siamo senza speranza :shock:
Spero che tu stia scherzando.
Se per assurdo mangiassimo tutti solo vegetali si libererebbero per l'alimentazione umana campi sterminati, attualmente utilizzati per l'alimentazione animale.
Seriamente. Oggi abbiamo il problema opposto. In Africa si muore di fame ma sono costretti a convertire i campi di grano e coltivare reali per alimentazione animale, per produrre le bistecche che ci mangiamo noi.

E questo è solo uno dei tanti problemi legati al nostro mangiare cadaveri

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da Garry » 12 giu 2019, 18:06

Riletto solo adesso...

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da jpr williams » 13 giu 2019, 9:14

https://www.corriere.it/animali/bonnie- ... fe50.shtml

Direi che più chiaro di così circa il fatto che la nostra scomparsa rappresenterebbe solo la nostra scomparsa e non certo quella del pianeta (anzi) non si potrebbe essere.
Noi, i dominatori del creato, siamo in realtà degli agenti patogeni. Nulla di più e, purtroppo, nulla di meno.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: ecologia politica e apolitica

Messaggio da time vortex » 13 giu 2019, 21:07

Garry ha scritto:
time vortex ha scritto:Viste le nostre attitudini, se diventassimo tutti vegetariani finiremmo comunque per disboscare la foresta amazzonica per far posto ai campi di insalata, e nell'aria ci sarebbe così tanto glifosato da farci rimpiangere l'inquinamento da diesel... Ho paura che siamo senza speranza :shock:
Spero che tu stia scherzando.
Se per assurdo mangiassimo tutti solo vegetali si libererebbero per l'alimentazione umana campi sterminati, attualmente utilizzati per l'alimentazione animale.
Seriamente. Oggi abbiamo il problema opposto. In Africa si muore di fame ma sono costretti a convertire i campi di grano e coltivare reali per alimentazione animale, per produrre le bistecche che ci mangiamo noi.

E questo è solo uno dei tanti problemi legati al nostro mangiare cadaveri
In realtà dicevo sul serio, perchè ho l'impressione che ridurre il problema ad una mera questione geometrica (tanti ettari non più usati per gli animali = tanti vegetali per sfamare il mondo intero) sia troppo semplicistico, quanto meno allo stato attuale.

Intanto c'è da considerare che questi campi sterminati sono quasi tutti negli USA, in Brasile e in Argentina. Anche ammesso sia possibile coltivarli tutti a ortaggi, le verdure non sono come la soia, che stivi su un cargo e porti ovunque nel mondo in viaggi che durano anche diverse settimane. E anche ammesso che ci sia il modo di conservarle fresche per tutto quel tempo, non è che le navi cargo siano esattamente ecologiche; ce ne sarebbero anche molte di più in circolazione, perchè si dovrebbero garantire approvvigionamenti quotidiani a tutte le altre nazioni non autosufficienti nella produzione di vegetali, con buona pace di Greta Thunberg e della lotta ai gas serra.

Bisogna anche considerare che se proprio vogliamo sfamare 7 miliardi di persone solo con le verdure, ogni tipo di coltura deve essere necessariamente disponibile 365 giorni all'anno, indipendentemente dalla stagione (leggi: serre in inverno) e dalle condizioni ambientali locali che potrebbero non consentire determinate coltivazioni. Riscaldare le serre che coprono i campi sterminati che costi economici e ambientali avrebbe? E se la tal coltura nel campo sterminato proprio non si può fare?

Un'altra mia perplessità nasce dal fatto che queste coltivazioni dovrebbero per forza essere intensive per massimizzare le rese, con tutto quello che questo tipo di agricoltura comporta in termini di inquinamento da pesticidi (senza andare troppo lontano, avete letto questo? https://ilsalvagente.it/2019/05/22/alto ... -e-meleti/ )

E poi c'è anche un piccolo dettaglio che tende sempre a sfuggire quando si parla di questo argomento: se togliamo tutti gli allevamenti di animali, con cosa cavolo la concimiamo la terra? Perchè nel nostro orticello possiamo pure metterci il compost casalingo fatto con i suddetti cavoli, ma se dobbiamo coltivare per sfamare un mondo intero vi assicuro che la cacca serve eccome... L'alternativa sono i concimi chimici prodotti chissà come e i fanghi di depurazione carichi di metalli pesanti e residui di idrocarburi. Vogliamo davvero mangiare qualcosa prodotto in questo modo?

Quindi è vero, gli allevamenti sono brutti, sporchi e cattivi e mangiare i cadaveri è deplorevole, ma le alternative non mi sembrano esenti da problemi.

PS: per il mio modo di intendere il mondo, anche i vegetali sono esseri viventi, quindi ogni insalatona è tecnicamente il risultato di una strage, ed è un pasto di cadaveri non dissimile dallo spezzatino con le patate.
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.

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