Prendendo il via da un articolo di Paolo Becchi (
) criticato da Matteo Villa sono andato a cercare i dati Istat citati, relativi alla mortalità del primo bimestre 2021, e ho notato che in effetti sono positivamente soprendenti. Ora non voglio dare ragione al Becchi (che dice sostanzialmente "riapriamo tutto perché il covid non è così pericoloso come dicono"), però liquidare i suoi dubbi come "cialtronate" mi pare troppo facile. E' pur vero che Villa per spiegare il proprio giudizio negativo sulla posizione di Becchi rimanda a proprie spiegazioni precedenti, che non mi va di cercare.
Questa qui sotto è la tabella Istat citata, relativa a gennaio-febbraio e credo pubbblicata proprio ieri. I decessi in questo bimestre sono aumentati di diecimila unità rispetto all'anno scorso ma di appena 1100 rispetto alla media degli anni precedenti; a fronte di 23mila decessi attribuiti al covid.
Questo non significa che stando così le cose allora dobbiamo riparire tutto; però se non altro possiamo dedurre che la malattia è per l'intera popolazione, se vigono le precauzioni eccezionali attualmente attuate, molto meno impattante del temuto come mortalità. In alcune regioni il numero di decessi è perfino inferiore alla media e molto simile a quello dell'anno scorso, che già era nettamente inferiore agli anni precedenti
https://www.ars.toscana.it/articoli/454 ... braio.html