Il loculo di jpr

Per discutere di qualsiasi cosa che NON riguardi il Rugby...
Luqa-bis
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da Luqa-bis » 4 mag 2021, 13:27

Si , però Slackboy dovrebbe chiarire quella frase

"conosco un ambiente in cui nei raggruppamenti under 12 l'uso (e abuso) di alcol è completamente normalizzato se non addirittura esaltato"

Normale e incoraggiato tra i genitori/accompagnatori come hai scritto tu o tra i ragazzini?
Sono due cose diverse, una poco formativa, una criminale.
Io ho due figli e sugli alcolici sono stato chiaro dicendo che non è una bizza il fatto che la legge ne viete la vendita ai minorenni.
Anche se penso che al mio maggiore (15 anni, 1,76 x80 kg) un radler da 2° faccia meno male di una RedBull o di una Monster drink.
E che il proibizionismo più severo fa gli stessi danni del liberalismo più spinto.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 14:24

La frase di slackboy che copioincollo era questa

io ho parlato di un'ambiente in cui nei raggruppamenti under 12 l'uso (e abuso) di alcol è completamente normalizzato se non addirittura esaltato; è una cosa che da genitore trovo problematica e non sono il solo. conosco diversi genitori che han deciso di cambiare aria per quello.

Per me questo ha un significato ben preciso e segnala che ci sono ragazzini under 12 che abusano di alcool.
Se la questione è questa, come scritto più sopra, non è una cosa da forum, ma da telefonata al 112.
E soprattutto non ha nulla a che fare con il vituperato (chissà poi perchè) terzo tempo che è una cosa che si fa a fine partita.
Ma se ci sono educatori che non meritano questa definizione e incoraggiano ragazzini infradodicenni a ubriacarsi non sono i bambini e i loro genitori a dover cambiare aria, ma i carabinieri a dover prendere in consegna quegli indegni educatori.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 14:31

speartakle ha scritto:
3 mag 2021, 15:19
state parlando di due contesti diversi, da due punti di vista diversi. Chiaro che sembriate descrivere due mondi diversi.

Io molte cose che vede slackboy le vedo: nei ragruppamenti ci sono i gruppi di genitori che alle 11 di mattina mettono il banchetto del salame con le bierrette, che loro ovviamente non sono li per il rugby ma per stare assieme e passare il tempo fino a che il concentramento è finito e portare a casa i boccia, che altrimenti se dovessero stare a guardai i figli giocare tutto il tempo credo si martellerebbero le palle (giustamente anche). Finchè non rompono le balle non fanno eccessi ecc. si può soprassedere, vero che mangiare e bere non è esattamente educativo per lo sport, se questi restano per le loro meglio.
Si, però non è nulla di diverso da quello che accade in qualsiasi area picnic per famiglie. Il punto è se l'alcool viene fatto consumare a dei ragazziini o no.
Io non credo che accompagnare un panino con la birretta sia un crimine. Il crimine è offrire la birretta al 12enne
speartakle ha scritto:
3 mag 2021, 15:19
Poi ci sono quelli che fanno la spola tra il campo di gioco e i gazzebo, magari su cuccano la birretta e non possono non mettersi a commentare o incitare anche un po' a c4$$o i figli e la squadra, anche li finchè rimangono nel loro e non eccedono si può chiudere far finta che non esistano. Poi ci sono quelli che rompono il c.zzo a prescindere, poco importa se hanno bevuto la birretta o no, urlano commentano contestano fanno casino non richiesto e inutile, i ragazzi stanno giocando tra di loro, mica è una finale di mondiale, danno messaggi sbagliati, creano tensioni e pressioni ulteriori non richieste.
Questi sono perniciosissimi.
Il grande ec campione di calcio Paolino Pulici fece scalpore qulalche tempo fa sostenendo che lui, da istruttore di una scuola calcio, vorrebbe allenare solo squadre di orfani...
speartakle ha scritto:
3 mag 2021, 15:19
In tutto questo ci sono i genitori che non gli frega più di tanto di dover passare una domenica con altra gente che magari è caciarona, fa casino, parla spara cavolate come sempre negli ambienti x e che o è completamente scollegata dallo sport e dal motivo per il quale la gente è li (portare i ragazzi a giocare a rugby) o deve sorbirsi gente che parla a caso di rugby e della squadra del figlio ecc.
Li capisco non dev'essere facile se a te interessa solo che i figli giochino e che vengano allenati bene, a prescindere da quanto il loro allenatore sbraiti durante le partite (come sapete per molti genitori gli allenatori si valutano sul grado passione che ci mettono e l'indicatore chiave è quanto urlando durante le partite).
Ecco, un concentramento di minirugby è anche questo, purtroppo, o anche per fortuna perchè ovviamente mi sono concentrato sugli aspetti più negativi ma ce ne sono anche ovviamente di positivi che non starò qui ad elencare. Però ad un esterno al modo del rugby tutte queste cose messe assieme possono sembrare stranianti o repellenti come pure una cosa bellissima. Sta molto nel modo di approcciare alle cose di ognuno di noi.
é vero però che nel rugby anche il contorno ha una sua importanza e che nel nostro rugby c'è spesso una quota di persone, genitori o volontari non addetti al campo, che per loro la competizione che si svolge in campo non è la cosa più importante.
Conosco l'ambiente. Ma, ti giuro, io ragazzini che si inciuccano non ne ho mai visti né allo stadio per le partite, né ai concentramenti.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da RigolettoMSC » 4 mag 2021, 14:39

Boh, a me dal contesto pare chiaro che slack' si riferisca all'abuso degli adulti che, se di questo si tratta, anche per me non rappresentano certo il "modello" di educatore che vorrei intorno alle mie figlie (o meglio avrei voluto, oramai sono grandi e in grado di guardarsi da sole).

P.S. jpr, la frase "incriminata" non la pronunciò Pulici ma Spinosi (comunque il senso non cambia) https://tinyurl.com/3y8mntz3 , ricordo come ora l'intervista pubblicata a suo tempo sulle pagine sportive di Repubblica.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da speartakle » 4 mag 2021, 14:43

jpr williams ha scritto:
4 mag 2021, 14:31
Conosco l'ambiente. Ma, ti giuro, io ragazzini che si inciuccano non ne ho mai visti né allo stadio per le partite, né ai concentramenti.
ma a me sembra palese che non si stia discutendo di alcolismo minorile ma della cultura alcolica del rugby anche nel minirugby.
A te potrà sembrare normale una birretta con un panino. Però non è così, primo perchè per alcuni le birrette in un concentramento sono più di una o due secondo perchè dovresti trasmettere anche cultura del cibo che sulla base atletica è importante.

E posso capire dei genitori che vorrebbero più attenzione su questi aspetti, perchè ci parliamo tanto di valori ecc ma anche questa è cultura e via anche prevenzione sanitaria (buona alimentazione).

Soprattutto chi non ha grandissimo interesse iniziale per la parte aggregativa che spesso è focalizzata su birra e cibo, su questi fattori può trovarsi a disagio. Capita, mi è capitato.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da slackboy » 4 mag 2021, 14:44

jpr williams ha scritto:
3 mag 2021, 14:02
Stop, rewind, play.
Sposto la chiacchierata qui perchè là dov'era mi sembrava OT e non voglio inquinare oltre quel thread.
Questo è un loculo franco e qui si può ragionare di tutto.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
non sono in contraddizione fino a che un aspetto diventa chiaramente predominate rispetto all'altro.
Frequento questo mondo da quando avevo 8 anni. Oggi ne ho 56. In tanti anni e in varie vesti (oggi solo come appassionato) ho visto tanti posti, tante società, tanti momenti diversi. MAI mi è capitato un posto in cui il terzo tempo fosse "predominante" o in cui avesee un senso purchessia porsi il problema che lo fosse semplicemente perchè non c'era la materia prima del contendere, cioè questa supposta "predominanza".
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ti ripeto che parlo da laico, non appartenenete alla combricccola. normalmente davanti ad un ritorno discordante con le proprie convinzioni ci si ferma a riflettere, ma per il rugby italiano qualunque invasione del sacro tempio è intollerabile. spiace, perchè rimanendo i soliti 4 gatti che se la cantano e se la suonano da soli c'è il concreto rischio di perdere delle opportunità di crescita.
Permettimi di dirti che queste sono frasi fatte e luoghi comuni conditi da un minimo sindacale di vittimismo da esclusi che non ha ragion d'essere. In tanti anni ho accolto nel "nostro mondo" un sacco di gente. Tanta altra ne ho portata. E quando entri in un ambiente nuovo e che non conosci sarebbe intelligenza, oltre che buona educazione, ambientarsi un attimo prima di criticare senza conoscere.
Per farti un esempio: immagina per chissà quale motivo di provare curtiosità ed interesse per la culutra degli ebrei ortodossi haredim. Immagina di avvicinarti alla loro comunità e 5 minuti dopo che sei lì ti metti a dirgli che con quelle treccine e quegli strani cappelli sono tanto ridicoli. E che magari l'attenzione che dedicano alle regole sul'abbigliamento è predominante rispetto allo studio della Torah, come il terzo tempo nel rugby. Secondo te come verrebbe accolta questa tua considerazione?
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ferma 100 non rugbisty e chiedi.
Ne conosco anche di più fra attuali ed ex. E c'è dentro di tutto. Di sicuro non conosco nessuno che pensi che il terzo tempo sia più importante dei primi due. Semplicemente è una questione che nemmeno si pone.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo al dopo partita: io personalmente sono del team vado a casa e non rompo i c******* a nessuno (e sopratutto non me li faccio rompere da chi non sa limitarsi nei consumi)
E nessuno te lo vieta. Ma proprio perchè te ne vai a casa subito mi piacerebbe sapere in base a che cosa giudichi chi si ferma ed i suoi comportamenti ai quali non assisti. In decenni di terzi tempi nei più disparati stadi d'Italia e no io non ho visto nulla di quel che racconti. Non so quali terzi tempi hai frequentato, e soprattutto quanti. Io al terzo tempo mi faccio un paio di birre (di solito porto le mie che autoproduco e le offro a tutti), mangio un panino e magari qualche specialità portata dagli ospiti e conosco un sacco di gente, giocatori, allenatori, tifosi, giornalisti, chiacchierando del nostro sport di oggi, del passato e del futuro. Le migliori persone di questo nostro mondo le ho consociute in un terzo tempo. E sono persone che mi hanno insegnato tanto e non solo del rugby. Perchè chi sa solo di rugby non capisce niente di rugby.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ma spiace notare che glissi sul punto. io non parlo di adulti me se i seniores voglion sfondarsi dopo la partita non importa.
Ma dove mai li hai visti? Ma che stadi frequenti? Non so, francamente parli di cose che in quasi 50 anni non ho mai visto da nessuna parte. Qualche embreago giusto a feste scudetto e stop. Tipo semel in anno licet insanire. Ma punto e basta.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
io ho parlato di un'ambiente in cui nei raggruppamenti under 12 l'uso (e abuso) di alcol è completamente normalizzato se non addirittura esaltato; è una cosa che da genitore trovo problematica e non sono il solo. conosco diversi genitori che han deciso di cambiare aria per quello.
Ma questa non è roba da forum. E' roba da denuncia ai carabinieri. Se esiste un posto dove accade questo si fanno intervenire i carabinieri e si fa allonatnare chi, deputato a compiti di sorveglianza ed educazione, li esercita in un modo così scellerato. Sono quei personaggi a dover essere allontanati perchè commettono dei reati, essendo dei minori affidati alla loro opera di educatori. Non i bambini, ma quegli adulti debbono andarsene via. Dopodichè se un bambino di 12 anni si inciucca mi domanderei anche che tipo di educazione ha ricevuto a casa e che tipo di attenzione i genitori dedicano a lui e ai suoi problemi.
Comuqnue io un posto in cui accadano cose simili con bambini NON L'HO MAI VISTO NE' SENTITO IN QUASI 50 ANNI!
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo alla terminologia: uso quella che sento nelle cronache sportive da 40 anni.
E allora ti consiglio di ascoltare altri giornalisti. Cerca ad esempiop ciò che sul rugby scrivono ed hanno scritto giornalisti "vecchi" come Marco Pasronesi o "giovani" come Cristian Lovisetto, che è anche un frequentatore del forum
Io non ho voluto figli, ma se ne avessi avuti li avrei incoraggiati verso il rugby: ma se mi fossero tornati a casa dicendomi che il loro allenatore gli vuole far benire l'istinto da killer andrei a farci due parole con quell'allenatore.

Spero di essere stato chiaro, ma se vuoi sono sempre qui.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da slackboy » 4 mag 2021, 14:45

jpr williams ha scritto:
3 mag 2021, 14:02
Stop, rewind, play.
Sposto la chiacchierata qui perchè là dov'era mi sembrava OT e non voglio inquinare oltre quel thread.
Questo è un loculo franco e qui si può ragionare di tutto.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
non sono in contraddizione fino a che un aspetto diventa chiaramente predominate rispetto all'altro.
Frequento questo mondo da quando avevo 8 anni. Oggi ne ho 56. In tanti anni e in varie vesti (oggi solo come appassionato) ho visto tanti posti, tante società, tanti momenti diversi. MAI mi è capitato un posto in cui il terzo tempo fosse "predominante" o in cui avesee un senso purchessia porsi il problema che lo fosse semplicemente perchè non c'era la materia prima del contendere, cioè questa supposta "predominanza".
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ti ripeto che parlo da laico, non appartenenete alla combricccola. normalmente davanti ad un ritorno discordante con le proprie convinzioni ci si ferma a riflettere, ma per il rugby italiano qualunque invasione del sacro tempio è intollerabile. spiace, perchè rimanendo i soliti 4 gatti che se la cantano e se la suonano da soli c'è il concreto rischio di perdere delle opportunità di crescita.
Permettimi di dirti che queste sono frasi fatte e luoghi comuni conditi da un minimo sindacale di vittimismo da esclusi che non ha ragion d'essere. In tanti anni ho accolto nel "nostro mondo" un sacco di gente. Tanta altra ne ho portata. E quando entri in un ambiente nuovo e che non conosci sarebbe intelligenza, oltre che buona educazione, ambientarsi un attimo prima di criticare senza conoscere.
Per farti un esempio: immagina per chissà quale motivo di provare curtiosità ed interesse per la culutra degli ebrei ortodossi haredim. Immagina di avvicinarti alla loro comunità e 5 minuti dopo che sei lì ti metti a dirgli che con quelle treccine e quegli strani cappelli sono tanto ridicoli. E che magari l'attenzione che dedicano alle regole sul'abbigliamento è predominante rispetto allo studio della Torah, come il terzo tempo nel rugby. Secondo te come verrebbe accolta questa tua considerazione?
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ferma 100 non rugbisty e chiedi.
Ne conosco anche di più fra attuali ed ex. E c'è dentro di tutto. Di sicuro non conosco nessuno che pensi che il terzo tempo sia più importante dei primi due. Semplicemente è una questione che nemmeno si pone.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo al dopo partita: io personalmente sono del team vado a casa e non rompo i c******* a nessuno (e sopratutto non me li faccio rompere da chi non sa limitarsi nei consumi)
E nessuno te lo vieta. Ma proprio perchè te ne vai a casa subito mi piacerebbe sapere in base a che cosa giudichi chi si ferma ed i suoi comportamenti ai quali non assisti. In decenni di terzi tempi nei più disparati stadi d'Italia e no io non ho visto nulla di quel che racconti. Non so quali terzi tempi hai frequentato, e soprattutto quanti. Io al terzo tempo mi faccio un paio di birre (di solito porto le mie che autoproduco e le offro a tutti), mangio un panino e magari qualche specialità portata dagli ospiti e conosco un sacco di gente, giocatori, allenatori, tifosi, giornalisti, chiacchierando del nostro sport di oggi, del passato e del futuro. Le migliori persone di questo nostro mondo le ho consociute in un terzo tempo. E sono persone che mi hanno insegnato tanto e non solo del rugby. Perchè chi sa solo di rugby non capisce niente di rugby.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
ma spiace notare che glissi sul punto. io non parlo di adulti me se i seniores voglion sfondarsi dopo la partita non importa.
Ma dove mai li hai visti? Ma che stadi frequenti? Non so, francamente parli di cose che in quasi 50 anni non ho mai visto da nessuna parte. Qualche embreago giusto a feste scudetto e stop. Tipo semel in anno licet insanire. Ma punto e basta.
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
io ho parlato di un'ambiente in cui nei raggruppamenti under 12 l'uso (e abuso) di alcol è completamente normalizzato se non addirittura esaltato; è una cosa che da genitore trovo problematica e non sono il solo. conosco diversi genitori che han deciso di cambiare aria per quello.
Ma questa non è roba da forum. E' roba da denuncia ai carabinieri. Se esiste un posto dove accade questo si fanno intervenire i carabinieri e si fa allonatnare chi, deputato a compiti di sorveglianza ed educazione, li esercita in un modo così scellerato. Sono quei personaggi a dover essere allontanati perchè commettono dei reati, essendo dei minori affidati alla loro opera di educatori. Non i bambini, ma quegli adulti debbono andarsene via. Dopodichè se un bambino di 12 anni si inciucca mi domanderei anche che tipo di educazione ha ricevuto a casa e che tipo di attenzione i genitori dedicano a lui e ai suoi problemi.
Comuqnue io un posto in cui accadano cose simili con bambini NON L'HO MAI VISTO NE' SENTITO IN QUASI 50 ANNI!
slackboy ha scritto:
2 mag 2021, 15:03
riguardo alla terminologia: uso quella che sento nelle cronache sportive da 40 anni.
E allora ti consiglio di ascoltare altri giornalisti. Cerca ad esempiop ciò che sul rugby scrivono ed hanno scritto giornalisti "vecchi" come Marco Pasronesi o "giovani" come Cristian Lovisetto, che è anche un frequentatore del forum
Io non ho voluto figli, ma se ne avessi avuti li avrei incoraggiati verso il rugby: ma se mi fossero tornati a casa dicendomi che il loro allenatore gli vuole far benire l'istinto da killer andrei a farci due parole con quell'allenatore.

Spero di essere stato chiaro, ma se vuoi sono sempre qui.
perdonami la struttura, i multi quote dei multi quote son una rottura di scatole che non ho tempo ne voglia di gestire ora.
io ho frequentato, sicuramente marginalmente, il mondo rugbistico da quando ho preso in mano un pallone la prima volta nell'86, attraverso qualche squadra, qualche stadio (locale, nazionale e internazionale) e molta tv e da un paio di anni di nuovo i campi in cui giocano i miei figli. marginalmente ripeto, il rugby non è mai stato la mia vita ma solo uno sport che trovavo divertente da giocare e da vedere (da vedere sempre meno ultimamente, ma questa se vuoi è una discussione per un altro giorno). questo mio esser marginale credo tolga alla competenza, che non ho, ma aggiunga un briciolo di prospettiva a chi ci vive immerso completamente.
non pretendo di portare la verità, ma di contribuire con la mia opinione e con quella che è la mia esperienza del mondo di cui parlate da un angolo diverso dal solito. per me questo è sempre un valore.

terzo tempo: io non dico che tu hai torto, non dico che nelle squadre non importi vincere. io parlo della mia esperienza che da appassionato "marginale" si interfaccia con un mondo che del rugby sa a malapena che esiste. la mia esperienza è che questo mondo del rugby percepisce come il terzo tempo sia più importante dei primi due perchè tanto si perde sempre. nota che questo è il mondo che del rugby sente parlare solo in occasioni delle notizie che arrivano ogni febbraio dal 6 nazioni. se vedessero pure il pro14 sospetto non migliorerebbe. è giusto? naturalmente no, ma la federazione qualche domanda sulla strategia di comunicazione dovrebbe pure farsela, secondo me, se si vuole attirare qualcuno in più e cambiare la visione che il mondo ha di te.

interessante la reazione al fatto che io sarei arrivato senza ambientarmi in un ambiente nuovo. mah. io leggo qui da oltre 15 anni, non avevo mai sentito il bisogno di iscrivermi prima. se non volete contributi nuovi basta non autorizzare nuovi utenti. io non ho fatto altro che portare la mia esperienza diretta per offrire un punto di vista diverso, ciò è bastato per eccitare la sensibilità di qualcuno. saranno anche frasi fatte, però i luoghi comuni non diventan tali a caso.

a proposito di terzi tempi: ne ne vado presto perchè qualcuno l'ho visto. mica dico che sian da vietare anzi, ma non fa per me; vero è che io son particolarmente misantropo.

riguardo a chi beve ai raggruppamenti: son bastati pochi minuti perchè qualcuno dicesse che ste robe succedono, quanto sian visibili e quanto dian fastidio dipende dalle sensibilità individuali: io prima di avere figli non ci avrei fatto caso, probabilmente mi sarei unito: non sono un puritano astemio. converrai con me che in italia polizia e carabinieri hanno cose più impegnative da fare, nonostante i problemi di alcolismi fra minori sia in costante crescita da anni, da quando il nostro modo di bere si è avvicinato al binge drinking anglosassone.
poi io ai miei figli parlo, sarebbe interessante cosa dicon altri.

riguardo al killer instinct: continuo a non vederci niente di male, nel contesto ha un significato ben preciso e ben diverso dallo spirito di competizione vero è però che io non mi faccio problemi a regalar pistole giocattolo ai bambini (che perlappunto ci giocano senza diventare dei killer da adulti, perlopiù).

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da slackboy » 4 mag 2021, 14:48

speartakle ha scritto:
4 mag 2021, 14:43
jpr williams ha scritto:
4 mag 2021, 14:31
Conosco l'ambiente. Ma, ti giuro, io ragazzini che si inciuccano non ne ho mai visti né allo stadio per le partite, né ai concentramenti.
ma a me sembra palese che non si stia discutendo di alcolismo minorile ma della cultura alcolica del rugby anche nel minirugby.
A te potrà sembrare normale una birretta con un panino. Però non è così, primo perchè per alcuni le birrette in un concentramento sono più di una o due secondo perchè dovresti trasmettere anche cultura del cibo che sulla base atletica è importante.

E posso capire dei genitori che vorrebbero più attenzione su questi aspetti, perchè ci parliamo tanto di valori ecc ma anche questa è cultura e via anche prevenzione sanitaria (buona alimentazione).

Soprattutto chi non ha grandissimo interesse iniziale per la parte aggregativa che spesso è focalizzata su birra e cibo, su questi fattori può trovarsi a disagio. Capita, mi è capitato.
grazie.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 15:02

RigolettoMSC ha scritto:
4 mag 2021, 14:39
Boh, a me dal contesto pare chiaro che slack' si riferisca all'abuso degli adulti che, se di questo si tratta, anche per me non rappresentano certo il "modello" di educatore che vorrei intorno alle mie figlie (o meglio avrei voluto, oramai sono grandi e in grado di guardarsi da sole).
1 a me non sembrava chiarissimo, tanto che ho fatto un salto sulla sedia immaginando un allenatore che fa imbriacare dei dodicenni.
2 Io sono figlio di un sommelier e sin da giovane, diciamo 15-16 anni mi sono avvicinato (guidato) alla cultura del vino. Direi che non trovo nulla di disdicevole nel fatto che ad un concentramento di minirugby piuttosto che ad un area picnic per famiglie si possa consumare alcool, naturalmente in maniera tranquilla e normale come avviene fra persone civili: l'adulto con birretta non lo trovo più diseducativo di quello con la sigaretta. Anzi, sarà forse perchè mia madre è morta di tumore a causa del fumo, ma sono più sensibile su quello che non su un consumo equilibrato di alcool. Per inciso io bevo alcool regolarmente ed in vita mia mi sono ubriacato una volta a 22 anni per una delusione d'amore.
RigolettoMSC ha scritto:
4 mag 2021, 14:39
P.S. jpr, la frase "incriminata" non la pronunciò Pulici ma Spinosi (comunque il senso non cambia) https://tinyurl.com/3y8mntz3 , ricordo come ora l'intervista pubblicata a suo tempo sulle pagine sportive di Repubblica.
Evidentemente sono in molti a pensarla così

https://www.tuttotritiumgiana.com/setto ... rfani-5618
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 15:06

speartakle ha scritto:
4 mag 2021, 14:43
A te potrà sembrare normale una birretta con un panino. Però non è così, primo perchè per alcuni le birrette in un concentramento sono più di una o due secondo perchè dovresti trasmettere anche cultura del cibo che sulla base atletica è importante.

E posso capire dei genitori che vorrebbero più attenzione su questi aspetti, perchè ci parliamo tanto di valori ecc ma anche questa è cultura e via anche prevenzione sanitaria (buona alimentazione).

Soprattutto chi non ha grandissimo interesse iniziale per la parte aggregativa che spesso è focalizzata su birra e cibo, su questi fattori può trovarsi a disagio. Capita, mi è capitato.
Capisco, ma non condivido.
E credo che sia più cultura una buona birra o del buon vino che non qualche schifezza di bibita gassata e zuccherata che credo non faccia sollevare alcun sopracciglio.
Nella demonizzazione dell'alcool vedo un eccesso eguale e contrario alla celebrazione dell'abuso.
Sono per consumi equilibrati.
Quanto alla parte aggregativa e relativo disinteresse: ce ne si può disinteressare senza criticare chi la apprezza.
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da speartakle » 4 mag 2021, 15:17

jpr williams ha scritto:
4 mag 2021, 15:06
speartakle ha scritto:
4 mag 2021, 14:43
A te potrà sembrare normale una birretta con un panino. Però non è così, primo perchè per alcuni le birrette in un concentramento sono più di una o due secondo perchè dovresti trasmettere anche cultura del cibo che sulla base atletica è importante.

E posso capire dei genitori che vorrebbero più attenzione su questi aspetti, perchè ci parliamo tanto di valori ecc ma anche questa è cultura e via anche prevenzione sanitaria (buona alimentazione).

Soprattutto chi non ha grandissimo interesse iniziale per la parte aggregativa che spesso è focalizzata su birra e cibo, su questi fattori può trovarsi a disagio. Capita, mi è capitato.
Capisco, ma non condivido.
E credo che sia più cultura una buona birra o del buon vino che non qualche schifezza di bibita gassata e zuccherata che credo non faccia sollevare alcun sopracciglio.
Nella demonizzazione dell'alcool vedo un eccesso eguale e contrario alla celebrazione dell'abuso.
Sono per consumi equilibrati.
Quanto alla parte aggregativa e relativo disinteresse: ce ne si può disinteressare senza criticare chi la apprezza.
non so perchè ti senti preso in causa direttamente. Però è così, una birra media è comunque una botta di calorie come giustamente una cocacola o un panino con salsiccia e salse varie.
Tu sei grande e vaccinato lo sai ti prendi i tuoi rischi, ma non toglie che comunque lo sport, soprattutto se giovanile dovrebbe invece accompagnarsi anche ad educazione alimentare.

Mangiare bene e non essere sovrappeso è un obiettivo di salute pubblica che più o meno tutti gli stati di sto pianeta si pongono. Guarda con il Covid, chi è sopra un certo peso è più esposto.

Stiamo dicendo di vietare il terzo tempo e di bere birra e mangiare cibo grasso? no, ma che nel nostro ambiente ci siano margini di miglioramento su questi temi mi sembra palese.
Anch'io sono ancorato al campo da rugby dove mi bevo le mie birrette e mi mangio se capita un panino, però se parliamo di rugby educativo e per ragazzi forse questo è un aspetto da prendere in considerazione.
E oggi anche la cultura dell'alimentazione è educazione.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 15:35

slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
perdonami la struttura, i multi quote dei multi quote son una rottura di scatole che non ho tempo ne voglia di gestire ora.
Capisco. E' faticoso, ma aiuta l'interlocutore a capire meglio ed equivocare meno. O se vuoi a fare meno fatica per capire.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
non pretendo di portare la verità, ma di contribuire con la mia opinione e con quella che è la mia esperienza del mondo di cui parlate da un angolo diverso dal solito. per me questo è sempre un valore.
Assolutamente. In questo sei il benvenuto. Ma ti invito a considerare quale sarebbe la tua reazione se uno venisse per la prima volta nel circolo che frequenti da anni e per prima cosa si mettesse a criticare i quadri, il colore delle pareti e l'abitudine di tenere la finestra socchiusa per cambiare aria. E poi magari ti dicesse che quel tizio seduto là secondo lui è un poco di buono per come porta i capelli. Est modus in rebus.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
terzo tempo: io non dico che tu hai torto, non dico che nelle squadre non importi vincere. io parlo della mia esperienza che da appassionato "marginale" si interfaccia con un mondo che del rugby sa a malapena che esiste. la mia esperienza è che questo mondo del rugby percepisce come il terzo tempo sia più importante dei primi due perchè tanto si perde sempre.
No. Recisamente e decisamente no. Il terzo tempo per un rugbysta è il ritorno alla vita di relazione normale dopo la competizione. E' una questione che nemmeno si pone. Non esiste. Sarebbe come dire che uno va a sentire un concerto per la pizza del dopo concerto. Non c'entra un tubo. Il terzo tempo viene dopo: è una cosa di persone che si incontrano. Si chiama socialità. Non è né in competizione, né in alternativa allo sport. Mi piacerebbe capire da dove ti possa essere venuta questa idea.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
nota che questo è il mondo che del rugby sente parlare solo in occasioni delle notizie che arrivano ogni febbraio dal 6 nazioni. se vedessero pure il pro14 sospetto non migliorerebbe. è giusto? naturalmente no, ma la federazione qualche domanda sulla strategia di comunicazione dovrebbe pure farsela, secondo me, se si vuole attirare qualcuno in più e cambiare la visione che il mondo ha di te.
Mi piacerebbe capire cosa mai c'entri questo con il fatto che dopo aver visto una partita e sostenuto la propria squadra ci sia un momento di convivialità comunitaria in cui si ripone la competizione e si condivide la vita con altre persone conoscendole e passando del tempo con loro a scambiarsi idee, racconti e, si, anche sperimentare il potenziale di socializzazione di un bicchiere e due fette di salame condivise. Da duemila anni si socializza a tavola. Non capisco cosa ci sia di demoniaco in questo. Pure Gesù Cristo preferiva il vino all'acqua per festeggiare un matrimonio
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
interessante la reazione al fatto che io sarei arrivato senza ambientarmi in un ambiente nuovo. mah. io leggo qui da oltre 15 anni, non avevo mai sentito il bisogno di iscrivermi prima. se non volete contributi nuovi basta non autorizzare nuovi utenti. io non ho fatto altro che portare la mia esperienza diretta per offrire un punto di vista diverso, ciò è bastato per eccitare la sensibilità di qualcuno. saranno anche frasi fatte, però i luoghi comuni non diventan tali a caso.
Ennò. Se ti decidi a scrivere il tuo parere hai tutto il diritto che esso venga ascoltato, ma non hai alcun diritto a che tutti lo condividano e approvino. I contributi nuovi o vecchi che siano sono sempre benvenuti, il che non è sinonimo di condivisi. Mi va bene che tu scriva una cosa tua, ma tu devi accettare che a me non piaccia e che ti dica che non mi piace e perchè. Qui non c'è per nessuno la garanzia dell'approvazione di quel che si dice. Se pretendi l'applauso a prescindere hai sbagliato posto. Qui uno scrive quel che pensa e si prende le approvazioni e le disapprovazioni, le critiche e gli applausi. E soprattutto non c'è posto per i permalosi che si adontano se quel che scrivono non piace e quindi se ne vanno con frasi tipo "allora se non mi volete, cazzi vostri, me ne vado". Se vuoi restare e discutere assumendo il rischio del dissenso, sei dei nostri e mi fa molto piacere, altrimenti non ti trattiene nessuno. Scusa la brutale franchezza.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
a proposito di terzi tempi: ne ne vado presto perchè qualcuno l'ho visto. mica dico che sian da vietare anzi, ma non fa per me; vero è che io son particolarmente misantropo.
E non mi sentirai mai dire "guarda quello s*****o che se ne va invece di fermarsi per il terzo tempo". E' una tua scelta che non definirei neanche legittima perchè non ha senso valutarne la legittimità. Ma non hai il diritto di disprezzare chi si comporta diversamente, né di dire che è per questo che si perdono le partite, perchè non c'entra una beneamata fava.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
riguardo a chi beve ai raggruppamenti: son bastati pochi minuti perchè qualcuno dicesse che ste robe succedono, quanto sian visibili e quanto dian fastidio dipende dalle sensibilità individuali: io prima di avere figli non ci avrei fatto caso, probabilmente mi sarei unito: non sono un puritano astemio. converrai con me che in italia polizia e carabinieri hanno cose più impegnative da fare, nonostante i problemi di alcolismi fra minori sia in costante crescita da anni, da quando il nostro modo di bere si è avvicinato al binge drinking anglosassone.
poi io ai miei figli parlo, sarebbe interessante cosa dicon altri.
Qui però bisognerebbe capire di cosa parli. hai assistito a scene di ubriachezza molesta, a risse fra sbevazzoni, a cori di fegati spappolati o solo a famiglie che sul tavolo insieme alla grigliata e alle patate aveva la birra ed il vino al posto di una redbull, una coca o una fanta?
No, perchè non sono proprio la stessa cosa.
slackboy ha scritto:
4 mag 2021, 14:45
riguardo al killer instinct: continuo a non vederci niente di male, nel contesto ha un significato ben preciso e ben diverso dallo spirito di competizione vero è però che io non mi faccio problemi a regalar pistole giocattolo ai bambini (che perlappunto ci giocano senza diventare dei killer da adulti, perlopiù).
Questione di opinioni.
A me questo sembra più diseducativo di una birra d'abbazia o un buon Barbaresco.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da jpr williams » 4 mag 2021, 15:38

speartakle ha scritto:
4 mag 2021, 15:17
non so perchè ti senti preso in causa direttamente. Però è così, una birra media è comunque una botta di calorie come giustamente una cocacola o un panino con salsiccia e salse varie.
Tu sei grande e vaccinato lo sai ti prendi i tuoi rischi, ma non toglie che comunque lo sport, soprattutto se giovanile dovrebbe invece accompagnarsi anche ad educazione alimentare.

Mangiare bene e non essere sovrappeso è un obiettivo di salute pubblica che più o meno tutti gli stati di sto pianeta si pongono. Guarda con il Covid, chi è sopra un certo peso è più esposto.

Stiamo dicendo di vietare il terzo tempo e di bere birra e mangiare cibo grasso? no, ma che nel nostro ambiente ci siano margini di miglioramento su questi temi mi sembra palese.
Anch'io sono ancorato al campo da rugby dove mi bevo le mie birrette e mi mangio se capita un panino, però se parliamo di rugby educativo e per ragazzi forse questo è un aspetto da prendere in considerazione.
E oggi anche la cultura dell'alimentazione è educazione.
E' sempre questione di misura.
E trovo che l'assenza di misura sia fondamentalista almeno quanto quello che non ti piace delle comunitù ortodosse. :wink:
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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da Luqa-bis » 4 mag 2021, 15:40

@ Speartakle

Certo lo sport dovrebbe accompagnarsi ad educazione alimentare
Ma nei terzi tempi non ho mai visto fare la guerra alle bevande gassate (e nemmeno negli altri sport in assoluto - anzi qualcuno non osteggia gli energy drink.)

Vogliamo dire che la grigliata di Sesto o la pastasciuttata del "sabbione" le dovrei scoraggiare perché non inclini ad una rigorosa dieta sportiva ?
Io ce li ho due figli. Quando il modello salutistico va oltre una certa soglia, in epoca adolescenziale il "si si, tanto poi..." è nel preventivo, se non cerchi di spiegargli che un conto è una volta ogni tanto , un conto è l'abuso continuo. E di cattive abitudini tra gli amici e non , ne vedono a bizzeffe.

Mi è bastata la questione "i giovani non usano le mascherine e si assembrano" nell'ultimo periodo.

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Re: Il loculo di jpr

Messaggio da RigolettoMSC » 4 mag 2021, 15:44

jpr williams ha scritto:
4 mag 2021, 15:02
...................
https://www.tuttotritiumgiana.com/setto ... rfani-5618
L'intervista di Spinosi è dei primi anni '90.
Riccardo

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