Dario84 ha scritto:Il_Gabbia_ ha scritto:Denis ha scritto:
E' ridicolo invece.
Ridicolo perchè da regolamento dovrebberero essere essere organizzati 13 concentramenti al 25 aprile e 14 al 16 maggio (obbligatorietà assolta con 12 concentramenti fatti 25 aprile e 13 al 16 maggio) invece cosi non è stato.
Infatti alcune squadre si sono trovate ad aver saltato un solo concentramento (o magari si sono anche presentati ma con "solo" 14 bambini) come concesso dal regolamento ma siccome alcuni concentramenti sono stati dallo stesso comitato rinviati per neve/ghiaggio e ripianificati sempre dallo stesso comitato dopo il 25 aprile si sono trovati senza i requisiti.
Se non è ridicolo questo.....
se come dici venisse confermato che il comitato ha usato 2 pesi e due misure non sarebbe solo ridicolo ma anche grave:
fermo restando che, come ho detto anche su altri post, a mio parere i play off (almeno per l'accesso ai gironi interregionali che sono sottocategorie della c) dovrebbero essere giocati da chi effettivamente ha vinto i gironi, se il comitato ha inserito dell regole queste devono essere uguali per tutti e rispettate
Allora perchè ci sono società che sono state ammesse ai play off e altre no? Perchè ci sono tutte queste lamentele (spesso anche legittime o comprensibili) nonostante un regolamento presente da anni che è stato accettato d'ufficio da tutti ad inizio stagione?
L'obbligatorietà da svolgere nella medesima stagione mi risulta esser stata chiesta dalle società e non dalla federazione (ma non ne sono sicuro)
In ogni caso non trovo giusto lamentarsi dal momento che ci sono società, anche giovani e poco strutturate, che sono riuscite a raggiungere l'obbligatorietà investendo molto sul settore giovanile.
Dovremmo lavorare tutti insieme con i comitati per raggiungere una chiarezza nei regolamenti, suddividendo magari le società non solo per livello tecnico ma anche in base all'obbligatorietà e quindi al livello (quantità- qualità) del settore giovanile.
Cordiali saluti
Chissà come mai per accedere alla Magners League si sono dovuti presentare bilanci, progetti, garanzie di introiti e di strutture adeguate?
Forse perchè, dal super professionista all'amatore sfigato, gestire un'attività sportiva SERIA (anche se puramente ludico-sociale) necessita di solide basi.
Io non sono sicuro che rendere obbligatorie le giovanili faccia crescere il movimento; sono però sicuro che senza le obbligatorietà il 90% delle società non avrebbe nemmeno un bambino tesserato (come avveniva 20 anni fa) o quasi.
Non capisco nemmeno come mai il rugby, di cui tanti ne decantano i valori morali, sia l'unico sport in cui si comincia da seniores e ci si sviluppa (forse) con le giovanili.
Non capisco come mai ci siano società che sono anni che fanno attività ed hanno cominciato dall'U8 ed hanno meno problemi economici che squadre di adulti.
Nel corso dei decenni abbiamo sperperato un patrimonio umano incredibile solo perché i padri non potevano far giocare i figli nel loro club; perché il rugby "non piace alle mamme" ed altre amenità varie.
In realtà a pochi il rugby interessa come sport. Quello che piace è passare un'oretta sul campo a darsele di santa ragione per poi gozzovigliare nel terzo tempo e questa non è pratica per un bambino....
Guarda caso i soldi per i ragazzini non ci sono mai ma, non appena si sente aria di promozione, comincia a comparire sul campo l'argentino di turno attorniato da 4/5 giocatori "d'esperienza". Chissà per merito di quale magia....
Sarà il "potere delle parole" al nominare: "serie B!"