Garry ha scritto: ↑15 nov 2019, 18:52Visto adesso l'opera della tastiera creativa
Buona parte demerito = buona parte del merito ovviamente

Moderatore: Emy77
Garry ha scritto: ↑15 nov 2019, 18:52Visto adesso l'opera della tastiera creativa
Buona parte demerito = buona parte del merito ovviamente
Il punto è che hanno ragione entrambi. Le Zebre non sono affatto in salute e sono il club di rugby professionistico forse peggiore al mondo, al momento. Ma il confronto tra le nazionali regge eccome, e quelle che vengono bollate come puerili scuse ed alibi sono invece realtà consolidate e forse fatte passare in secondo piano perché tanto consolidate da essere ormai ovvie e scontate. L'Italcalcio si sta riprendendo bene, in maniera molto più dinamica dell'Italrugby. Il basket non ne ho idea perché mi annoia più del curling. Però finché si limiterà a giocare con Armenia e Liechtenstein, sarà difficile giudicare troppo positivamente l'Italcalcio. Se l'Italrugby giocasse sempre contro la Russia come avvenuto a agosto, sembrerebbe sicuramente la nazionale migliore del mondo...Man of the moment ha scritto: ↑11 nov 2019, 21:13Rugby bet (pagina bellissima che consiglio di seguire) ci va giù duro: (ma ha ragione, sono dati oggettivi)
ZEBRE, LA SQUADRA PEGGIORE D’EUROPA
Il quattro aprile di quest’anno sul sito della franchigia emiliana compariva un articolo delirante intitolato “Gli Azzurri del rugby più in salute dei colleghi di calcio e basket”. Era talmente illogico e inutile che non l’ho scordato: se non altro l’autore è riuscito nell’obiettivo di lasciare il segno. La sensazione di sconcerto mi aveva preso sin dal titolo poiché non capivo quale fosse la finalità dell’articolo: perché mai il sito di una squadra italiana dovrebbe difendere la nazionale italiana, inerpicandosi su per un percorso pieno di paragoni che non hanno motivo di esistere? La fine analisi pubblicata, in sostanza, sosteneva che gli Azzurri della palla ovale fossero meglio di quelli della palla tonda e della palla a spicchi semplicemente per il fatto che fossero in una posizione migliore nei rispettivi ranking. Sembra assurdo e impossibile ma questo era il succo, ovviamente condito qua e là con banali alibi (del tipo che l’Italrugby affronta solo squadre più forti) e strampalate suggestioni (del tipo che il match mondiale contro il Sudafrica sarebbe stato da dentro-fuori perché tre anni fa gli Springboks erano stati battuti). Gli Azzurri del calcio erano inferiori a quelli del rugby perché si trovavano al diciassettesimo posto del ranking, perché non si erano qualificati al Mondiale 2018 in Russia e perché non avevano superato la fase a gironi nelle due edizioni precedenti. Stesso discorso per gli Azzurri della pallacanestro: tredicesimi nel ranking, fuori dalle Olimpiadi da tre edizioni e qualificatisi a un Mondiale dopo aver saltato i due precedenti. Insomma, era un confronto tra situazioni e mondi totalmente differenti, sottolineando solo alcuni aspetti e omettendone altri forse più importanti.
Con il ko di sabato scorso in casa contro Glasgow, la franchigia “multicolor” ha completato dodici mesi di sole sconfitte in campionato. L’ultimo successo in Pro14 è datato 26 ottobre 2018, quando Edinburgh venne nettamente sconfitto a Parma. Dopodiché sono giunte venti sconfitte di fila. Le rivali hanno vinto con bonus in ben quindici di questi venti match, dunque hanno quasi sempre passeggiato. Il bottino totale delle Zebre è stato 6pt striminziti, frutto di tre bonus difensivi e di altrettanti bonus offensivi. Includendo anche i match di Challenge Cup disputatisi dal novembre scorso, il bilancio non migliora, anzi. Si scopre infatti che le uniche affermazioni sono state contro i russi dell’Enisei-STM. Un altro dato impressiona e non è confinato agli ultimi dodici mesi: quello dell’andamento all’estero. In campionato, l’ultimo successo lontano dall’Italia risale a quasi due anni fa, quello del febbraio 2018 contro Connacht; includendo le coppe, l’unica eccezione sarebbe comunque ancora rappresentata dal confronto col club di Kransojarsk. Dopo quel colpo a Galway, sono seguite sedici trasferte estere senza raccogliere alcunché in cui lo scarto medio è stato di -32pt. I numeri parlano, nonostante dai report ogni volta si leggano spesso scuse: una volta è l'arbitro, un'altra la sfortuna e così via.
Visto che in quel di Parma piace fare confronti, improbabili peraltro, dati alla mano confrontiamo allora l’andamento delle Zebre con squadre dello stesso sport e campionato, almeno. Non risulta esserci un club professionistico che in questi ultimi mesi abbia fatto peggio. Al Pro14 partecipano due compagini che, per i loro risultati fortemente negativi, soprattutto in trasferta, potevano contendersi la palma di peggiore: i Dragons e i Kings. La franchigia gallese però ha mostrato segni di miglioramento in quanto nel frattempo ha vinto cinque partite, di cui due nella stagione in corso; lo scorso ottobre ha interrotto il digiuno di vittorie esterne che durava dal 2015 imponendosi col bonus proprio a Parma e comunque aveva conseguito un pareggio lo scorso aprile e rimediato passivi in genere più decorosi. I sudafricani di Port Elizabeth, che per certi versi appaiono in condizioni ben più critiche rispetto ai ducali, espugnando il Liberty Stadium sabato scorso hanno centrato il primo colpo esterno da quando giocano nel Pro14; escludendo il blitz in casa degli Ospreys, erano comunque messi meglio poiché il loro ultimo successo era stato nello scorso gennaio. Faccio fatica a trovare un team con risultati peggiori delle Zebre non solo in Europa ma in tutto il mondo. Southland, che partecipa alla Mitre 10 Cup neozelandese e che non vinceva una partita da due tornei di fila, ha ritrovato il sorriso un mese e mezzo fa battendo Counties Manukau. Austin Elite nella Major League statunitense e i Coca-Cola Red Sparks nella Top League nipponica hanno perso tutti i match da un anno a questa parte, ma uscendone con le ossa meno rotte.
La premessa fatta all’inizio del post c’entra con le Zebre? Può darsi. Mi permette infatti di consigliare a chi di dovere di evitare tentativi mal riusciti e inutili di portare acqua a un mulino altrui ma bensì di concentrarsi solo ed esclusivamente sulle faccende di casa propria, soprattutto se c’è tanto di cui occuparsi a causa di risultati pessimi e figure imbarazzanti, tali da far mettere fortemente in dubbio l’utilità di un intero progetto.
Premesso che mica sceglie l'Italcalcio con chi giocare, e tutte le grandi nazionali giocano partite così perché le qualificazioni agli europei e ai mondiali prevedono questo tipo di gironi con tante squadre di tutti i livelli, l'Italcalcio post-fallimento mondiale ha già dato dei segnali con la Nations League, con Polonia e Portogallo. Per cui se vogliamo dirla tutta e seguire il ragionamento fatto, l'Italcalcio è ben più competitiva dell'Italrugby contro le big mondiali.enrico land ha scritto: ↑16 nov 2019, 22:45
Il punto è che hanno ragione entrambi. Le Zebre non sono affatto in salute e sono il club di rugby professionistico forse peggiore al mondo, al momento. Ma il confronto tra le nazionali regge eccome, e quelle che vengono bollate come puerili scuse ed alibi sono invece realtà consolidate e forse fatte passare in secondo piano perché tanto consolidate da essere ormai ovvie e scontate. L'Italcalcio si sta riprendendo bene, in maniera molto più dinamica dell'Italrugby. Il basket non ne ho idea perché mi annoia più del curling. Però finché si limiterà a giocare con Armenia e Liechtenstein, sarà difficile giudicare troppo positivamente l'Italcalcio. Se l'Italrugby giocasse sempre contro la Russia come avvenuto a agosto, sembrerebbe sicuramente la nazionale migliore del mondo...
Allora, per chiudere.Adryfrentzen ha scritto: ↑18 nov 2019, 11:00A me pare invece che si punti alla luna e tutti non guardino neanche il dito, ma proprio si voltino dall'altra. Se a voi stanno bene/piacciono i risultati delle Zebre (che inevitabilmente si riflettono sulla Nazionale) o pensiate che siano in chissà quale salute oh... non so seriamente che pensare. Il campo parla in un altro modo, poi la si può girare e pirlare tutte el volte che volete...
Decisamente no. Né i risultati, l'attitudine... nulla.Garry ha scritto: ↑18 nov 2019, 11:02Allora, per chiudere.Adryfrentzen ha scritto: ↑18 nov 2019, 11:00A me pare invece che si punti alla luna e tutti non guardino neanche il dito, ma proprio si voltino dall'altra. Se a voi stanno bene/piacciono i risultati delle Zebre (che inevitabilmente si riflettono sulla Nazionale) o pensiate che siano in chissà quale salute oh... non so seriamente che pensare. Il campo parla in un altro modo, poi la si può girare e pirlare tutte el volte che volete...
A te piacciono i risultati delle Zebre?