Pro14 2018/19, 21 giornata

[jpr williams]

Beh, se è come dici tu ho un motivo in più per non seguire il pro>12

Ecco, stavi cercando un pretesto e lo hai trovato.
Torna la citazione di doublegauss: "Still a man hears what he wants to hear, and disregards the rest"

Apprezzo molto la citazione, ma ho la presunzione che non mi riguardi: io gli argomenti a favore continuo ad ascoltarli e talvolta mi mettono anche alla prova, ma finora non ne ho sentito uno che vincesse le mie (mie, sia chiaro) obiezioni.

[Aironifan]

... i tuoi argomenti li lascio a te e mi sono del tutto estranei.

Guarda che non sono i 'miei' argomenti. Io sono un semplice osservatore. Mica le ho inventate io certe dinamiche. E neanche le inchieste della magistratura (sul calcio).

In realtà, ti confesso che anch'io sono un manicheo come te ... a cui piacciono i comportamenti limpidi e le cose pulite (nello sport e non solo).

[jpr williams]

... i tuoi argomenti li lascio a te e mi sono del tutto estranei.

Guarda che non sono i 'miei' argomenti. Io sono un semplice osservatore. Mica le ho inventate io certe dinamiche. E neanche le inchieste della magistratura (sul calcio)..

Sia chiaro, dicevo tuoi perchè tu li sostieni. Sei nella grandissima compagnia degli apoti.
I miei sul pro>12 invece sono proprio miei! Sono originale, almeno. Magari astorico e manicheo, ma originale.

[ruttobandito]

Apoti mi mancava.

[Garry]

Sei nella grandissima compagnia degli apoti.

Su questa potevi mettere un'emoji. Perché eri ironico, vero?

[jpr williams]

Sei nella grandissima compagnia degli apoti.

Su questa potevi mettere un'emoji. Perché eri ironico, vero?

Beh, ho preferito lasciare libera l'interpretazione.

[jpr williams]

Apoti mi mancava.

Beh, dai, l'ho messo in una compagnia non proprio disprezzabile.
Prezzolini, Montanelli...Aironifan

[metabolik]

Mi dimostri ancora una volta che non hai capito il rugby.
Non è vero che l'impegno/agonismo/attitudine al sacrificio è uguale in tutti gli sport.

Meta penso d'aver capito dove sta il problema più grosso: hai una visione decisamente ignorante e irrispettosa di qualsiasi altro sport.

Vai a parlare di impegno e attitudine al sacrificio a chi finisce una tappa con una clavicola fratturata dopo 6 ore di corsa a 50 di media, a chi corre un Gran Premio imbottito di antidolorifici con le viti nella mano rotta la settimana prima, a chi passa 6/8 ore al giorno tutti i giorni in piscina, in palestra, su un campo da tennis, da atletica o in un palazzetto, a chi passa anni e anni senza toccare un dolce per la paura degli urli alla "pesa" settimanale se è aumentato di 1 etto.

L'esempio del Gran Premio fa calare il sipario , per me, su questa discussione; anche gli altri esempi, che per te sono argomenti a favore, per me sono esempi contrari alla tua tesi, ma quello del Gran Premio è la dimostrazione massima della diversità e non della somiglianza.
Il Treviso ha vinto meritatamente per due fattori in cui è stato superiore, non per un placcaggio sbagliato.

[ruttobandito]

@meta, ti apprezzo quasi sempre, ma stavolta mi lasci davvero perplesso...
...e la storia del biscotto c'entra niente.

[metabolik]

... allora non hai seguito il filo logico della discussione...

[GrazieMunari]

La discussione sbanda pericolosamente.
Non si parla di maggiore o minore impegno, non si parla di motivazione e obiettivi diversi.
Si parlava di biscotto, di accordi fra le due contendenti.
Si parte da lì e poi il calderone diventa sempre più grosso creando un minestrone in cui le cose non si distinguono.

Ma sì Garry, ridimensioniamo la cosa dandole i giusti contorni, sembra abbia parlato di un omicidio.
E' chiaro che si basa tutto su un minore impegno.
E' come quando, con vostro figlio piccolo, giocate a biliardino e dovete lasciargli segnare 10 gol: cosa fate, tenete palesemente il portiere fuori dalla porta o lo tenete in porta senza però riuscire a prender la pallina in alcuni tiri?

Quando ci si trova in queste situazioni NON PENSO ci siano riunioni massoniche e chissà quali piani, è quasi superfluo parlarne perchè tutti sanno da per loro come "devono andare le cose" (e anche perchè parlarne non è la cosa più intelligente).
Se non ci fossero le intercettazioni e fossimo ad un livello amatoriale, probabilmente i cellulari dei giocatori di Treviso sarebbero pieni di "baghino/me**a/cog****e mi devi una "gatta" pesante eh" e robe varie prima/dopo la partita.

Biscotto è semplicemente la definizione che, di recente, si dà alla partita decisiva che "deve" finire in un certo modo, non a chissà quali piani e stratagemmi. Se non vi piace il termine cambiatelo, per questo io ho usato "delitto perfetto"

PENSO si riduca tutto ad un
"Oh raga sabato tranquilla?"
"Sì dai, poi gliela facciam sentire quando facciam serata. Stiamo in partita, non facciam c*****e, ma ricordiamoci che ne devono far 4 (di mete)"
(dialogo in settimana nello spogliatoio Zebre. Sì, ovviamente tra di loro ne parlano)
Fine.

Chiaro che non è bello, non è etico nè sportivo, che ti incazzi quando ti trovi nei panni di Edimburgo/Scarlets.
Però son sempre dell'idea che ti ci devi trovare in quella situazione prima di giudicare.
Al loro posto, nello spogliatoio Zebre, saltereste fuori con un "ragazzi la partita di oggi dobbiamo vincerla a tutti i costi e il primo che non sputa il sangue in campo fa i conti con me"?

[Garry]

La discussione sbanda pericolosamente.
Non si parla di maggiore o minore impegno, non si parla di motivazione e obiettivi diversi.
Si parlava di biscotto, di accordi fra le due contendenti.
Si parte da lì e poi il calderone diventa sempre più grosso creando un minestrone in cui le cose non si distinguono.

Ma sì Garry, ridimensioniamo la cosa dandole i giusti contorni, sembra abbia parlato di un omicidio.
E' chiaro che si basa tutto su un minore impegno.
E' come quando, con vostro figlio piccolo, giocate a biliardino e dovete lasciargli segnare 10 gol: cosa fate, tenete palesemente il portiere fuori dalla porta o lo tenete in porta senza però riuscire a prender la pallina in alcuni tiri?

Quando ci si trova in queste situazioni NON PENSO ci siano riunioni massoniche e chissà quali piani, è quasi superfluo parlarne perchè tutti sanno da per loro come "devono andare le cose" (e anche perchè parlarne non è la cosa più intelligente).
Se non ci fossero le intercettazioni e fossimo ad un livello amatoriale, probabilmente i cellulari dei giocatori di Treviso sarebbero pieni di "baghino/me**a/cog****e mi devi una "gatta" pesante eh" e robe varie prima/dopo la partita.

Biscotto è semplicemente la definizione che, di recente, si dà alla partita decisiva che "deve" finire in un certo modo, non a chissà quali piani e stratagemmi. Se non vi piace il termine cambiatelo, per questo io ho usato "delitto perfetto"

PENSO si riduca tutto ad un
"Oh raga sabato tranquilla?"
"Sì dai, poi gliela facciam sentire quando facciam serata. Stiamo in partita, non facciam c*****e, ma ricordiamoci che ne devono far 4 (di mete)"
(dialogo in settimana nello spogliatoio Zebre. Sì, ovviamente tra di loro ne parlano)
Fine.

Chiaro che non è bello, non è etico nè sportivo, che ti incazzi quando ti trovi nei panni di Edimburgo/Scarlets.
Però son sempre dell'idea che ti ci devi trovare in quella situazione prima di giudicare.
Al loro posto, nello spogliatoio Zebre, saltereste fuori con un "ragazzi la partita di oggi dobbiamo vincerla a tutti i costi e il primo che non sputa il sangue in campo fa i conti con me"?

Sciocchezze che non dicono nemmeno i tifosi di Edimburgo. Chissà perché vengono fuori qui...

[jpr williams]

E' come quando, con vostro figlio piccolo, giocate a biliardino e dovete lasciargli segnare 10 gol: cosa fate, tenete palesemente il portiere fuori dalla porta o lo tenete in porta senza però riuscire a prender la pallina in alcuni tiri?

Questa me l'hai chiamata.
Minuto 1 e 05

[RigolettoMSC]

Beh, se è come dici tu ho un motivo in più per non seguire il pro>12

J'... secondo me te stanno a pija' pe' culo...


E comunque questa discussione oramai è una vera barba.