Però ce la fanno, e quest'anno potrebbero anche arrivare ai playoff del Super Rugby. Per questo mi pare strano che le franchigie sudafricane non debbano farcela, la ragione di un loro abbandono probabilmente è dettata da mere ragioni economiche.Adryfrentzen ha scritto: Personalmente non ho idea di come facciano tipo i Jaguares. Pazzia.
PRO14... +3?
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Re: PRO14... +3?
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Re: PRO14... +3?
Beh sì farcela ce la fanno ma per quanto? E a quale prezzo (per i giocatori)?hardhu ha scritto:Però ce la fanno, e quest'anno potrebbero anche arrivare ai playoff del Super Rugby. Per questo mi pare strano che le franchigie sudafricane non debbano farcela, la ragione di un loro abbandono probabilmente è dettata da mere ragioni economiche.Adryfrentzen ha scritto: Personalmente non ho idea di come facciano tipo i Jaguares. Pazzia.
I viaggi che si pippano le franchigie kiwi vs i Jaguares o i Sunwolves non sono minimamente comparabili per altro...
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Re: PRO14... +3?
Poi si è osservato che non ci sarebbe il problema del jet lag nelle trasferte da e per il Sudafrica, ma nessuno ha pensato invece al temperature lag? Voglio dire, ad esempio a Bloemfontein, Durban, ecc... in gennaio si raggiungono agevolmente i 30°C, mentre da noi si è probabilmente vicini allo zero. Immagino che questo avrebbe un impatto sulle reciproche prestazioni in campo.
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Re: PRO14... +3?
Ma che vuoi che gliene freghi: portano soldi.hardhu ha scritto:Poi si è osservato che non ci sarebbe il problema del jet lag nelle trasferte da e per il Sudafrica, ma nessuno ha pensato invece al temperature lag? Voglio dire, ad esempio a Bloemfontein, Durban, ecc... in gennaio si raggiungono agevolmente i 30°C, mentre da noi si è probabilmente vicini allo zero. Immagino che questo avrebbe un impatto sulle reciproche prestazioni in campo.
Per la stessa logica è capitato che le partite dei mondiali di calcio in Usa o Brasile venissero giocate in orari assurdi, tipo mezzogiorno locale, con 35° di temperatura e 90% di umidità perchè per motivi di fuso orario si vendevano più cari i diritti televisivi in Europa. Il tutto senza alcun rispetto della salute dei giocatori e nonostante fosse ovvio che dal punto di vista tecnico il risultato sarebbe stato scadente. E' la logica del business e basta che stiamo seguendo e mi fa ribrezzo.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: PRO14... +3?
ripeto, il motivo per cui la Celtic è nata è perchè un campionato nazionale professionistico di Irlanda Galle e Scozia non è possibile. è già contro lo sport questo.
é diventato pro12 per scommettere sul mercato italiano, sulle TV e sui soldi che potevano essere fatti, per tenere il passo di Premiership e Top14. Non ha funzionato.
Top14 e Premiership hanno costretto i Celtici a rivedere anche gli introiti dalle coppe, non c'era altra via che cercare sviluppi e introiti ulteriori, altrimenti col cavolo che nel prossimo futuro Leinster piuttosto che Munster, Scarlets ecc riuscirà a tenere i migliori talenti in patria e ciao ciao alle vittorie in europa.
Cosa dovremmo fare per riuscire a respingere lo strapotere economico dei campionati nazionali Inglesi e Francesi?
il Pro12 così com'era stava naufragando nel professionismo, il torneo in sè non ha abbastanza base per competere e infetti ciò che lo sostiene, non sono gli introiti che arrivano dal campionato stesso, ma del 6 nazioni e in parte dalle Coppe europee.
Altre soluzioni?
é diventato pro12 per scommettere sul mercato italiano, sulle TV e sui soldi che potevano essere fatti, per tenere il passo di Premiership e Top14. Non ha funzionato.
Top14 e Premiership hanno costretto i Celtici a rivedere anche gli introiti dalle coppe, non c'era altra via che cercare sviluppi e introiti ulteriori, altrimenti col cavolo che nel prossimo futuro Leinster piuttosto che Munster, Scarlets ecc riuscirà a tenere i migliori talenti in patria e ciao ciao alle vittorie in europa.
Cosa dovremmo fare per riuscire a respingere lo strapotere economico dei campionati nazionali Inglesi e Francesi?
il Pro12 così com'era stava naufragando nel professionismo, il torneo in sè non ha abbastanza base per competere e infetti ciò che lo sostiene, non sono gli introiti che arrivano dal campionato stesso, ma del 6 nazioni e in parte dalle Coppe europee.
Altre soluzioni?
Re: PRO14... +3?
Massì, è banalmente ovvio che la soluzione può essere solo qualcosa di antietico e alienante dei sani principi di quel romanticone di jpr.speartakle ha scritto:Altre soluzioni?
C'è da anche dire che un giorno, quando sarò miliardario, sarà un'ottima scusa quella di seguire il Benetton in trasferta per visitare il SudAfrica, o chennesò, gli antipodi e sperimentare una colossale sbronza di alcolici dai nomi improbabili ed esotici.
Del resto, mi sembra di aver letto da qualche parte che stanno già sperimentando il teletrasporto con risultati incoraggianti...

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Re: PRO14... +3?
Senza contare che mò no ricordo a occhio per i Cheetas, ma a vedere i Kings ci sono LETTERALMENTE 5 gatti ad ogni partita.jpr williams ha scritto:Il tutto senza alcun rispetto della salute dei giocatori e nonostante fosse ovvio che dal punto di vista tecnico il risultato sarebbe stato scadente.
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Re: PRO14... +3?
Diciamo che oltre al business ci sono altre motivazioni più valide, in primis il bacino di utenza di queste nazioni, se si pensa al Galles che ha la stessa popolazione del Veneto ovviamente è impossibile per loro competere con le armate inglesi e francesi. Inoltre queste nazioni che fanno della formazione rugbistica scolastica uno dei capisaldi del loro movimento, si ritroverebbero a fare solamente da vivai o development club di altre realtà che puntualmente li scipperebbero dei loro giocatori migliori. Inoltre, se per preservare il loro movimento, è diventato vitale per tutti far si che i loro migliori giochino in casa, sia per una questione di marketing, che di prevenzione da infortuni in vista degli appuntamenti contano sul serio, 6N, Mondiali o fasi finali di coppe.
Se si pensa che è solo una questione di soldi non si capisce perchè allora francesi ed inglesi non vincano sempre le coppe, lo fanno spesso, ma quest anno però han perso entrambe le competizioni.
Il rugby italiano "Pro" continua ad esistere solo perchè ci hanno tirato sul carrozzone 6N prima e Celtic poi, altrimenti saremmo lentamente naufragati nell amatorialità, cosa che ancora persiste in Italia e difficilmente vedo via d uscita.
Si sta tanto a criticare o fare i preziosi, senza cogliere gli spunti di riflessione che certi modelli, vedi Leinster, riescono ad offrire. Eppure quello che dovrebbe essere il deus ex machina della nostra formazione lo abbiamo preso direttamente da lì, solamente che non riesce a mettere in pratica le sue idee...non mi venite a dire che i meriti delle vittorie delle U20 sono merito di Aboud perchè allora si crede agli asini che volano, la U20 di oggi raccoglie i meriti dei CDF e negli anni passati non vinceva perchè non aveva un allenatore adeguato, ecco la mano di Aboud sono convinto che si sia vista sul piano tattico lo scorso mondiale di categoria, ma il materiale umano è frutto dell ormai scomparso e rimpianto sistema di CDF.
Se si pensa che è solo una questione di soldi non si capisce perchè allora francesi ed inglesi non vincano sempre le coppe, lo fanno spesso, ma quest anno però han perso entrambe le competizioni.
Il rugby italiano "Pro" continua ad esistere solo perchè ci hanno tirato sul carrozzone 6N prima e Celtic poi, altrimenti saremmo lentamente naufragati nell amatorialità, cosa che ancora persiste in Italia e difficilmente vedo via d uscita.
Si sta tanto a criticare o fare i preziosi, senza cogliere gli spunti di riflessione che certi modelli, vedi Leinster, riescono ad offrire. Eppure quello che dovrebbe essere il deus ex machina della nostra formazione lo abbiamo preso direttamente da lì, solamente che non riesce a mettere in pratica le sue idee...non mi venite a dire che i meriti delle vittorie delle U20 sono merito di Aboud perchè allora si crede agli asini che volano, la U20 di oggi raccoglie i meriti dei CDF e negli anni passati non vinceva perchè non aveva un allenatore adeguato, ecco la mano di Aboud sono convinto che si sia vista sul piano tattico lo scorso mondiale di categoria, ma il materiale umano è frutto dell ormai scomparso e rimpianto sistema di CDF.
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Re: PRO14... +3?
mah questo è tutto da verificare, a mio parere invece averli ridotti di numero ha il suo perchè, certo uno in più al sud è necessario, ma che il sistema riorganizzato come ora sia meno efficacie del precedente, ripeto è tutto da verificare.Mr Ian ha scritto: scomparso e rimpianto sistema di CDF.
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Re: PRO14... +3?
Il problema della nascita del Pro14 intercontinentale siamo NOI
e in subordine le squadre europee di secondo livello
Se schierassimo 6 franchigie di livello pari a Connacht,Dragons, Kings, Zebre
, ma che facessero 10-15mila spettatori a partita a
Treviso, Padova, Milano, Brescia, Firenze, Roma
e con gli spettatori che seguono la nazionale in TV
al board del proX interesserebbe meno andare oltreoceano.
Se ne avessimo 4 noi, ma ne potessero schierare una i tedeschi e una gli spagnoli, con 15mila spettatori e le TV andrebbe bene uguale.
Si tratta di un campionato professionistico e come tale cerca di avere il business per avere i migliori attori, obiettivo che collima con quello delle federazioni di avere i miglior atleti nazionali in squadre pro più o meno controllate.
Noi come movimento siamo ancora sotto ciascuno di loro, come mercato siamo sotto ciascuno di loro.
Non bastiamo alle loro necessità, agonistiche ed economiche.
Non ci piace?
Opzioni.
1) Torniamo come novelli Cincinnato al domestico furore degli orti tra Adige e Piave, con le incursioni degli stranieri del mezzogiorno
2) Facciamo un EuroPro con russi, tedeschi, romeni , georgiani, spagnoli ma i soldi vanno trovati
3) Accettiamo il ProX ma negli USA giochiamo a NY e in Canada a Toronto
4) Facciamo le eurofranchigie : Padova-Heidelberg, Firenze-Valladolid, Roma-Bucarest, Milano-Mosca e giochiamo metà partite in Italia e metà partite nella sede gemella straniera, lista giocatori 50/50 con la federazione alleata, quota bilancio 50/50
e in subordine le squadre europee di secondo livello
Se schierassimo 6 franchigie di livello pari a Connacht,Dragons, Kings, Zebre
, ma che facessero 10-15mila spettatori a partita a
Treviso, Padova, Milano, Brescia, Firenze, Roma
e con gli spettatori che seguono la nazionale in TV
al board del proX interesserebbe meno andare oltreoceano.
Se ne avessimo 4 noi, ma ne potessero schierare una i tedeschi e una gli spagnoli, con 15mila spettatori e le TV andrebbe bene uguale.
Si tratta di un campionato professionistico e come tale cerca di avere il business per avere i migliori attori, obiettivo che collima con quello delle federazioni di avere i miglior atleti nazionali in squadre pro più o meno controllate.
Noi come movimento siamo ancora sotto ciascuno di loro, come mercato siamo sotto ciascuno di loro.
Non bastiamo alle loro necessità, agonistiche ed economiche.
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1) Torniamo come novelli Cincinnato al domestico furore degli orti tra Adige e Piave, con le incursioni degli stranieri del mezzogiorno
2) Facciamo un EuroPro con russi, tedeschi, romeni , georgiani, spagnoli ma i soldi vanno trovati
3) Accettiamo il ProX ma negli USA giochiamo a NY e in Canada a Toronto
4) Facciamo le eurofranchigie : Padova-Heidelberg, Firenze-Valladolid, Roma-Bucarest, Milano-Mosca e giochiamo metà partite in Italia e metà partite nella sede gemella straniera, lista giocatori 50/50 con la federazione alleata, quota bilancio 50/50
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Re: PRO14... +3?
Ti ingannano i megastadioni, ma non è proprio così, soprattutto per i Cheetas. A me la prospettiva che crescano i sudafricani non dispiace, i due team hanno portato un rugby diverso e buona competizione. Se si staccano dal Super Rugby per venire qua è anche motivo di orgoglio e di interesse sportivo. Certo poi il campionato va sistemato bene con le conference ma nonostante i dubbi quest'anno non è poi andata così male.Adryfrentzen ha scritto:Senza contare che mò no ricordo a occhio per i Cheetas, ma a vedere i Kings ci sono LETTERALMENTE 5 gatti ad ogni partita.jpr williams ha scritto:Il tutto senza alcun rispetto della salute dei giocatori e nonostante fosse ovvio che dal punto di vista tecnico il risultato sarebbe stato scadente.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
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Re: PRO14... +3?
Ho un po' di paura per l'anno prossimo. Per noi, intendo...JosephK. ha scritto:nonostante i dubbi quest'anno non è poi andata così male.
- Adryfrentzen
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Re: PRO14... +3?
Aggiornamento https://www.onrugby.it/2018/08/30/sudaf ... fero-nord/
In questi mesi, abbiamo notato che i nostri giocatori sono più soddisfatti di giocare in Europa: la struttura del torneo, i viaggi meno lunghi e i fusi orari molto meno accentuati hanno dato loro una forma di benessere che va considerata”.
MA DAI!
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MA DAI!
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Re: PRO14... +3?
Il ProX andava fatto prima, nel senso che la franchigia italiana (seguita da una seconda quando c'erano i presupposti) doveva iniziare a partecipare prima dell'allargamento al 6 Nazioni.
Prendere una federazione che viveva bene l'amatorialità ed annegarla di soldi, poteva solo creare scompensi che poi si sono verificati. Se si iniziava con il dare ai giocatori la possibilità di crescere, per poi far entrare la nazionale, il tutto sarebbe diventato più semplice.
Ora vogliono allargare alla Georgia: a parte che io preferirei andare in Sud Africa, senza fuso orario, che in Georgia, la cosa logica sarebbe dargli una franchigia, far si che i loro giocatori possano continuare uno sviluppo serio a casa loro e poi farli entrare in qualche modo nel 6 Nazioni, se provano di esserne capaci.
Su questo sono d'accordo con Jpr, il ProX dovrebbe essere il campionato di club collegato al 6 Nazioni.
Ma se come Scozia - Irlanda - Galles - Italia non riescono a sopravvivere, allora meglio l'allargamento al Sud Africa che la morte.
Purtroppo il professionismo ha portato una polarizzazione delle risorse che non può essere ignorata.
Prendere una federazione che viveva bene l'amatorialità ed annegarla di soldi, poteva solo creare scompensi che poi si sono verificati. Se si iniziava con il dare ai giocatori la possibilità di crescere, per poi far entrare la nazionale, il tutto sarebbe diventato più semplice.
Ora vogliono allargare alla Georgia: a parte che io preferirei andare in Sud Africa, senza fuso orario, che in Georgia, la cosa logica sarebbe dargli una franchigia, far si che i loro giocatori possano continuare uno sviluppo serio a casa loro e poi farli entrare in qualche modo nel 6 Nazioni, se provano di esserne capaci.
Su questo sono d'accordo con Jpr, il ProX dovrebbe essere il campionato di club collegato al 6 Nazioni.
Ma se come Scozia - Irlanda - Galles - Italia non riescono a sopravvivere, allora meglio l'allargamento al Sud Africa che la morte.
Purtroppo il professionismo ha portato una polarizzazione delle risorse che non può essere ignorata.