Non ho nulla contro il professionismo come concetto, ma ho tantissimo contro la sua attuale applicazione pratica che scimmiotta in modo deleterio quella di sport come il calcio.RigolettoMSC ha scritto: 26 dic 2020, 0:30Credo che jpr sia ormai irriducibile al professionismo, certe sue prese di posizione che potremmo definire "manichee" sono altrimenti inspiegabili, oppure provocatorie. Ora io non lo conosco bene, ma è un po' che lo leggo su questo forum ed escluderei senz'altro l'ultima ipotesi, quindi credo che ogni tentativo di fargli accettare questa Coppa Arcobaleno sia piuttosto inutile. Ci ho provato anch'io ma giuro che non lo faccio più...
Creare competizioni artificiose e senza altro senso che non sia quello di moltiplicare gli eventi (senza rispetto alcuno per l'aspetto sportivo e per la salute psicofisica dei giocatori) per aumentare i profitti è un'applicazione deteriore del professionismo. Mi fa ribrezzo.
Non sono contro il professionismo tout court, tant'è vero che finchè c'era il Pro12 lo seguivo andando regolarmente al Lanfranchi a tifare Zebre (saltavo solo quando c'era concomitanza con Calvisano). Il passaggio da 12 a coso, come ho scritto più volte, è stato un punto di non ritorno come quello dei buchi neri. Si è stravolto il concetto stesso per cui il torneo esisteva: permettere alle partecipanti al 6N non in grado di allestire un campionato nazionale pro la possibilità di competere con le inglesi e le francesi che questa possibilità l'avevano.
Si è allestito un torneo con una struttura astrusa: i campionati seri sono quelli in cui ogni squadra affronta tutte le altre. Si sono fatte entrare squadre senza alcun rapporto con il continente in cui il torneo si svolge. Si aggiunga la tara di base di un torneo senza retrocessioni, che è quanto di meno meritocratico si possa immaginare. E per cosa? Soldi. Solo soldi e nient'altro.
Non sono contro il professionismo. Sono contro QUESTO professionismo in cui si fa sport solo per fare soldi. Ed in nome di questo si passa sopra a tutto. Merito sportivo, salute, logica, tutto.
Poi come ho detto più volte quando faccio questi ragionamenti alzo un pò i toni: quello che può sembrare provocatorio è in realtà il comportamento di chi alza i decibel per farsi sentire essendo uno che si deve confrontare con una specie di pensiero unico. Perciò se tutti dicono le stesse cose devi strillare un pò per farti sentire.
Peccato perchè io sono più da sommessi ragionamenti nella vita di tutti i giorni.
