TommyHowlett ha scritto:stefanot ha scritto:
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Gli under 20 attuali forse è meglio se si fanno un altro anno di super10 possibilmente da titolari (cosa difficile credo per Callori e Benettin), direi più importante il discorso per Petillo, Ravalle D'Apice che però potrebbero essere presi a gettone durante le finestre internazionali (ammesso che non vengano convocati in nazionale A)
Concordo, ma ancora meglio sarebbe stato se la miope FIR non avesse imposto quell'assurdo divieto a far ruotare i giocatori delle franchigie nelle squadre del Super-qualcosa; in tal modo i giovani come appunto Ravalle potrebbe giocare nel campionato nazionale con magari più di qualche presenza nella CL, traendone esperienza e mettendo alla prova le loro qualità. Tutte le altre federazioni della Magners fanno così da sempre, perché noi dobbiamo continuamente distinguerci? Poi ci lamentiamo se la nazionale becca il servizio completo di legno...
Pppure che le
Federazioen Italiana Rovinatori non avesse assegnato i posti in "Magnar lìg" mediante "appalto", facendo in modo che due realtà ricche, ma minoritarie diventassero "il rugby italiano" in aperto contrasto con il resto del movimento.
Cosa se ne ottiene lo sponsor magari concorrente a che la sua squadrata si privi di un suo giocatore giochi con Treviso o Viadana ? E magari si rompa ?
la FIr da i soldi alla pseudo-franchigie percbhè facciano giocare gli italiani9, e queste cosa avrebebro dato ai club ?
Diverso se fosse come nel resto del mondo (altre federazioendella celtic, ma anche SANZAR) in cui le franchigie squadre della CL sono squadre leagte a territori e con rapporti BEN definiti con i club . Anche per qunto riguarda i giocatori. perchè anche i giocatori del S14 hanno club di riferiemnto, in cui (talvolta ) giocano.
In Italia si è scelta una via diversa: io faccio la Celtic e voi no e duqnue se ne prende lati postivi e lati negativi.
Io avrei accettatio la Celtic se fosse stata organzizata con due squadre federali ognuno delle quali legata ai club di eiferimento. Una sorta di due mini nazionali.
Si è scelta una strada diversa: di fatto due clubb sono passati ad altro campionato. Ne più e nemeno di come fece l'Hockey Milano, all'epoca della Coppa Italo-Francese. ma non pretese i giocatori del Bolzano in prestito.