
Parlo della Benetton, che ho seguito dal vivo e, ove possibile, in video. Spero qualcuno tratti anche gli Aironi, magari a mente fredda, senza lasciarsi condizionare da un'annata partita storta e...basta!
Cose positive:Ero abituato alla Benetton dell'eccellenza: strapotere in mischia, opportunismo, killer instinct (con le italiane...), poco altro. In HC partenze alla grande, qualche buon risultato, poi il buio... Non amavo troppo Smith

Quest'anno devo soprattutto ricredermi sulla figura del coach. Probabilmente, anzi sicuramente ben supportato da Goosen e Van Zyl ha costruito un'organizzazione di squadra ineccepibile. E' vero che a tratti la difesa è apparsa inadeguata, ma non dimentichiamo che a livello individuale tutti i giocatori, anche nazionali, provenivano da una routine maturata nel nostro campionato. Con tutto il rispetto, un conto è contrarre i trequarti del Granducato o di Roma, un conto è opporsi ai trequarti di Ospreys, Scarlets, Munster ecc. ecc. Nel primo caso un singolo errore individuale si può recuperare, nel secondo caso... nulla!
Di contro partita dopo partita si è visto il tentativo di apportare miglioramenti all'organizzazione ed agli schemi. All'ultima giornata, contro Edimburgo, era chiaro che i nostri avversari ancora non sapevano come contrastare le nostre touches...
La preparazione fisica poi è stata sicuramente all'altezza. Partiti fortissimo (eravamo la matricola e dovevamo partire bene) vi è stato poi un calo progressivo di condizione culminato con gli impegni della nazionale. Recuperata la rosa dopo il 6N Smith non ha riproposto subito i nazionali, responsabilizzando e dando spazio alle seconde (?) linee e dando possibilità ai nazionali di recuperare gradualmente la condizione (forse anche su indicazione della FIR?). Morale: a fine campionato correvano tutti come schegge...
I giovani hanno avuto il loro spazio e la loro responsabilizzazione. Farsi tre partite partendo da titolare e giocando 60-80 minuti è a mio modesto avviso più importante che entrare otto volte a 15 minuti dalla fine, magari a punteggio compromesso...
Quando hanno giocato i Benvenuti, Pratichetti, Filippucci, Minto, Muccignat,ecc. ecc. lo hanno fatto perché in quel momento erano la migliore scelta. E' così che si cresce... Gli Scarlets non fanno gicare North perché è giovane, ma perché è forte e corre come una freccia... Sotto questo profilo Smith ha gestito e dato spazio a tutti quelli che se lo meritavano.
A proposito dei giovani, non capisco questa bramosia di vederli sempre e comunque in campo. In campo vanno i migliori. Punto e basta, di qualsiasi età e nazione (ovviamente entro i limiti delle regole). I giovani se sono all'altezza giocano, e se non lo sono ancora si fanno il mazzo in allenamento, e quando a forza di correre dietro a Dingo Williams o di provare a placcare Wosawai mostrano di essere pronti allora entrano in campo.
Infine il pubblico

Cose negative Maddox, non so cosa abbia avuto, ma da un giocatore con le sue credenziali si dovrebbe pretendere di più.
La sfiga che ha colpito Gori, Picone, Wosawai, una certa rassegnazione in alcune trasferte "abbordabili" magari alla caccia di un punticino di bonus, l'incapacità di mantenere la concentrazione su tutti gli 80', Dahlia, la pioggia negli occhi sulla tribuna scoperta...
