La rinascita di Tito

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Garryowen
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da Garryowen » 17 ott 2013, 0:14

Mi permetto di smentirti.
Proprio perché è la patria del rugby sono molto esigenti e sono molto attenti.
Gli errori che facciamo noi, quando ci prendiamo calci contro perché non conosciamo bene il regolamento, o perché non eseguiamo bene dei movimenti che in Galles ti insegnano fin dal minirugby, per loro sono più gravi di una meta sbagliata.
Se becchi un calcio di punizione in mezzo ai pali perché non rotoli via (a meno che tu non lo faccia per salvare una meta sicura), per noi è quasi un peccato veniale, per loro è peggio che prendere una meta perché hai lisciato un placcaggio.
I britannici li conosco abbastanza bene, se non altro perchè seguo i loro commenti e le loro trasmissioni
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

parega
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da parega » 17 ott 2013, 13:18

Garryowen ha scritto :
Mi permetto di smentirti.
Proprio perché è la patria del rugby sono molto esigenti e sono molto attenti.
Gli errori che facciamo noi, quando ci prendiamo calci contro perché non conosciamo bene il regolamento, o perché non eseguiamo bene dei movimenti che in Galles ti insegnano fin dal minirugby, per loro sono più gravi di una meta sbagliata.
Se becchi un calcio di punizione in mezzo ai pali perché non rotoli via (a meno che tu non lo faccia per salvare una meta sicura), per noi è quasi un peccato veniale, per loro è peggio che prendere una meta perché hai lisciato un placcaggio.
I britannici li conosco abbastanza bene, se non altro perchè seguo i loro commenti e le loro trasmissioni
sei stato molto logico e sul fatto che apprezzino o no le skills di un giocatore che per loro sono importantissime sono d'accordo anche io , pero' io ti ricordo che l'errore e' stato non un problema di skill ma di esuberanza ....e' partito da solo sperando di bucare la difesa o avere suoicompagni attorno , l'errore madornale e' questo ...cioe' non si tratta di sklill , poi per quanto riguarda i calci nel box a mio parere non mi sebmravano sbagliati , vedevo piu' che altro una gran difesa nei giocatori del leinster che vanificava gli attacchi degl'ospreys , io sono sempre dell'idea che bisogna anche valutare contro chi giochi quando non fai una bella gara e soprattutto non vinci ....con un leinster cosi' davanti ci voleva SOLO SHANE !!!

pam
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da pam » 24 ott 2013, 18:13

Bah, siamo sempre alle solite. Tito è nocetano, quindi sostenuto dai nocetani e automaticamente avversato dai non nocetani. Se poi è un giocatore di 26 anni che gioca titolare in una squadra gallese, chissenefrega!
Piccoli campanili... :P
Il problema maggiore di Tito è di non esser stato patrocinato nelle nazionali giovanili come altri fenomeni di cui oggi non ci si ricorda più nemmeno il nome. Qualcuno ha presente quale fosse lo staff tecnico delle nazionali giovanili di qualche anno fa? E poi certe valutazioni "incerte" ti rimangono attaccate (quando lo fecero giocare ala...) e pari sempre lì lì per cadere. Se giochi bene "è un caso fortuito", se giochi male "l'avevo detto" 8-) e un po' ci si gode.
Tito ha avuto la sua chance in nazionale, e se l'è ben giocata con prestazioni buone e altre meno, poi, il rugby è talmente bello e difficile per cui vale tutto e il suo contrario. Chi si ricorda il suo drop a San Siro? C'è stato anche chi ha avuto il coraggio di criticarlo.
Ha i suoi difetti, ma ha anche i suoi lati molto positivi e di certo non mi sembra inferiore a nessuno dei MM che stanno stabilmente in nazionale.
Io posso augurargli una carriera importante e di non crucciarsi e di non cadere nei tranelli se non lo convocano. E' un ragazzo che conosco fin da bambino, che vive per il rugby e da rugbista si comporta.
Secondo me non era morto prima e non è rinato adesso. Non potremmo dire lo stesso di Benvenuti? O di Orquera?
Se poi vogliamo spenderci in paragoni anche impegantivi con celebrati campioni che hanno incontrato non solo partite, ma intere stagioni storte...però quelli sono alglosassoni e hanno rispetto dell'impegno dell'atleta e comprendono l'errore. Noi invece TUTTI geni! :rotfl:
pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.

parega
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da parega » 24 ott 2013, 21:10

pam ha scritto :
Bah, siamo sempre alle solite. Tito è nocetano, quindi sostenuto dai nocetani e automaticamente avversato dai non nocetani. Se poi è un giocatore di 26 anni che gioca titolare in una squadra gallese, chissenefrega!
Piccoli campanili... :P
Il problema maggiore di Tito è di non esser stato patrocinato nelle nazionali giovanili come altri fenomeni di cui oggi non ci si ricorda più nemmeno il nome. Qualcuno ha presente quale fosse lo staff tecnico delle nazionali giovanili di qualche anno fa? E poi certe valutazioni "incerte" ti rimangono attaccate (quando lo fecero giocare ala...) e pari sempre lì lì per cadere. Se giochi bene "è un caso fortuito", se giochi male "l'avevo detto" 8-) e un po' ci si gode.
Tito ha avuto la sua chance in nazionale, e se l'è ben giocata con prestazioni buone e altre meno, poi, il rugby è talmente bello e difficile per cui vale tutto e il suo contrario. Chi si ricorda il suo drop a San Siro? C'è stato anche chi ha avuto il coraggio di criticarlo.
Ha i suoi difetti, ma ha anche i suoi lati molto positivi e di certo non mi sembra inferiore a nessuno dei MM che stanno stabilmente in nazionale.
Io posso augurargli una carriera importante e di non crucciarsi e di non cadere nei tranelli se non lo convocano. E' un ragazzo che conosco fin da bambino, che vive per il rugby e da rugbista si comporta.
Secondo me non era morto prima e non è rinato adesso. Non potremmo dire lo stesso di Benvenuti? O di Orquera?
Se poi vogliamo spenderci in paragoni anche impegantivi con celebrati campioni che hanno incontrato non solo partite, ma intere stagioni storte...però quelli sono alglosassoni e hanno rispetto dell'impegno dell'atleta e comprendono l'errore. Noi invece TUTTI geni! :rotfl:
pam
non sono di noceto ....di tito ho apprezzato di piu' il fatto che a 19 anni e' passato a un ruolo come mediano di mischia , agl'aironi si vedeva che non aveva le skills giuste per quel livello , e , lui si e' messo ad allenarsi di brutto per arrivare ad essere il gran mediano di mischia che e' oggi ....ha sopportato tanti momenti difficili , ricordiamoli , con la nazionale , con agli aironi postato in ruoli diversi che ricopriva in giovanile , e l'ultimo anno disgraziato con le zebre !!!! fate voi !! onore a tito e gli auguro di diventare sempre piu' forte ..le potenzialita' le ha tutte come la sua grande professionalita' !!!!!

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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da Garryowen » 24 ott 2013, 22:45

Non capisco certi discorsi. Tebaldi è la prova vivente che i tecnici della nazionale ogni tanto ci imbroccano. Hanno investito su di lui e lui li ha ripagati. Dico "ogni tanto", perchè se si leggono i nomi dei nazionali giovanili di pochi anni fa si trova una bella schiera di carneadi che non hanno mai visto il rugby che conta. Questi sì che sono stati investimenti fallimentari. E più si va indietro e più aumentano di numero (almeno qualche miglioramento c'è stato... :-) ).
Tornando a Tito, devo dire che all'esatto contrario di quello che ha scritto pam credo che sia più apprezzato fuori da Noceto che nel suo paese. Che io sappia non ha avuto nessun riconoscimento pubblico o inviti a presenziare a manifestazioni ufficiali dal Comune o altro. Eppure credo che sia oggi lo sportivo nocetano più affermato in assoluto. Ma mi sembra che anche il grandissimo Giovanelli non abbia goduto di miglior sorte. Magari va a finire nella hall of fame del Millennium stadium, ma al Comune di Noceto magari pensano che sia francese...
Fra gli "emigrati" nel cuore dei nocetani resiste ancora Ferrarini, ma aspettate che si affermi definitivamente anche lui fuori dal paesello e vedrete...

parega, Tito era mediano di mischia anche prima dei 19 anni. Era solo in nazionale che gli preferivano Wilson e allora doveva giocare ala.
Non condivido nemmeno il discorso che prima non fosse all'altezza e dopo gli allenamenti alle Zebre ha fato il salto di qualità. Il suo ingaggio agli Ospreys Tito se lo è guadagnato innanzi tutto con gli Aironi. Lì si è fatto conoscere da Gruff Rees e probabilmente è stato quest'ultimo a mettere una parolina con il club gallese. Se la memoria non mi inganna ha pure preso il premio di man of the match giocando fuori casa contro una squadra gallese fatto decisamente raro, se si considera che gli aironi avevano perso la partita.
Insomma, io non vedo alcun "salto" da un punto di vista tecnico, ma una grande continuità. Il vero salto l'ha fatto andando in Galles perchè sembra (ma è ancora presto per esserne sicuri) aver acquisito quell'equilibrio caratteriale e quella costanza che forse prima gli mancava
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da Squilibrio » 25 ott 2013, 17:05

Garryowen ha scritto:parega, Tito era mediano di mischia anche prima dei 19 anni. Era solo in nazionale che gli preferivano Wilson e allora doveva giocare ala.
Non condivido nemmeno il discorso che prima non fosse all'altezza e dopo gli allenamenti alle Zebre ha fato il salto di qualità. Il suo ingaggio agli Ospreys Tito se lo è guadagnato innanzi tutto con gli Aironi. Lì si è fatto conoscere da Gruff Rees e probabilmente è stato quest'ultimo a mettere una parolina con il club gallese. Se la memoria non mi inganna ha pure preso il premio di man of the match giocando fuori casa contro una squadra gallese fatto decisamente raro, se si considera che gli aironi avevano perso la partita.
Insomma, io non vedo alcun "salto" da un punto di vista tecnico, ma una grande continuità. Il vero salto l'ha fatto andando in Galles perchè sembra (ma è ancora presto per esserne sicuri) aver acquisito quell'equilibrio caratteriale e quella costanza che forse prima gli mancava
Concordo ma probabilmente prima non è che gli mancava qualche cosa, proprio non era cagato da nessuno, quando ha esordito nel gran e in nazionale le scelte giuste erano 99 su 100, agli aironi qualche cappella l'ha fatta ma ricordiamoci che lui è stato frozato a rientrare (nel gran per la verità) ancora infortunato, ha iniziato una parabola discendente da li perchè era sempre sotto pressione e sempre sotto la croce per le sconfitte (un pò come marcato, lui a dir la verità in nazionale non ha demeritato, eppure...) ma soprattutto non pronto per rientrare

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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da parega » 27 ott 2013, 20:28

Garryowen ha scritto :
Non capisco certi discorsi. Tebaldi è la prova vivente che i tecnici della nazionale ogni tanto ci imbroccano. Hanno investito su di lui e lui li ha ripagati. Dico "ogni tanto", perchè se si leggono i nomi dei nazionali giovanili di pochi anni fa si trova una bella schiera di carneadi che non hanno mai visto il rugby che conta. Questi sì che sono stati investimenti fallimentari. E più si va indietro e più aumentano di numero (almeno qualche miglioramento c'è stato... :-) ).
Tornando a Tito, devo dire che all'esatto contrario di quello che ha scritto pam credo che sia più apprezzato fuori da Noceto che nel suo paese. Che io sappia non ha avuto nessun riconoscimento pubblico o inviti a presenziare a manifestazioni ufficiali dal Comune o altro. Eppure credo che sia oggi lo sportivo nocetano più affermato in assoluto. Ma mi sembra che anche il grandissimo Giovanelli non abbia goduto di miglior sorte. Magari va a finire nella hall of fame del Millennium stadium, ma al Comune di Noceto magari pensano che sia francese...
Fra gli "emigrati" nel cuore dei nocetani resiste ancora Ferrarini, ma aspettate che si affermi definitivamente anche lui fuori dal paesello e vedrete...

parega, Tito era mediano di mischia anche prima dei 19 anni. Era solo in nazionale che gli preferivano Wilson e allora doveva giocare ala.
Non condivido nemmeno il discorso che prima non fosse all'altezza e dopo gli allenamenti alle Zebre ha fato il salto di qualità. Il suo ingaggio agli Ospreys Tito se lo è guadagnato innanzi tutto con gli Aironi. Lì si è fatto conoscere da Gruff Rees e probabilmente è stato quest'ultimo a mettere una parolina con il club gallese. Se la memoria non mi inganna ha pure preso il premio di man of the match giocando fuori casa contro una squadra gallese fatto decisamente raro, se si considera che gli aironi avevano perso la partita.
Insomma, io non vedo alcun "salto" da un punto di vista tecnico, ma una grande continuità. Il vero salto l'ha fatto andando in Galles perchè sembra (ma è ancora presto per esserne sicuri) aver acquisito quell'equilibrio caratteriale e quella costanza che forse prima gli mancava
per me il salto di qualita' c'e' stato eccome , il raccogliere la palla e il passaggio , si e' velocizzato tantissimo , prima era titubante e lento , e , spesso sbagliava passaggi, per quanto riguarda il calcio era gia' forte prima si e' solo affinato ,ma secondo il mio modesto parere che mi sono perso solo una partita nei due anni degl'aironi , la sua qualita' e' cambiata in modo nettamente positivo
cmq dai contenti tutti per lui ,potra' essere utile alla nazionale e speriamo che continui ancora a migliorarsi , le qualita' le ha tutte per farlo e poi e' nel posto giusto !!!

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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da Garryowen » 27 ott 2013, 22:42

Però che soddisfazione di leggere nella cronaca testuale degli Ospreys un tifoso che commenta l'ingresso in campo di Tito al posto del mediano titolare dicendo: "Era ora".
Forse sta entrando nelle simpatie dei tifosi, anche se mi pare di capire che questi di Swansea siano particolarmente esigenti, se mettono in discussione anche Biggar...
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da pam » 28 ott 2013, 15:32

Garryowen ha scritto:Non capisco certi discorsi. Tebaldi è la prova vivente che i tecnici della nazionale ogni tanto ci imbroccano. Hanno investito su di lui e lui li ha ripagati. Dico "ogni tanto", perchè se si leggono i nomi dei nazionali giovanili di pochi anni fa si trova una bella schiera di carneadi che non hanno mai visto il rugby che conta. Questi sì che sono stati investimenti fallimentari. E più si va indietro e più aumentano di numero (almeno qualche miglioramento c'è stato... :-) ).
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Fra gli "emigrati" nel cuore dei nocetani resiste ancora Ferrarini, ma aspettate che si affermi definitivamente anche lui fuori dal paesello e vedrete...

parega, Tito era mediano di mischia anche prima dei 19 anni. Era solo in nazionale che gli preferivano Wilson e allora doveva giocare ala.
Non condivido nemmeno il discorso che prima non fosse all'altezza e dopo gli allenamenti alle Zebre ha fato il salto di qualità. Il suo ingaggio agli Ospreys Tito se lo è guadagnato innanzi tutto con gli Aironi. Lì si è fatto conoscere da Gruff Rees e probabilmente è stato quest'ultimo a mettere una parolina con il club gallese. Se la memoria non mi inganna ha pure preso il premio di man of the match giocando fuori casa contro una squadra gallese fatto decisamente raro, se si considera che gli aironi avevano perso la partita.
Insomma, io non vedo alcun "salto" da un punto di vista tecnico, ma una grande continuità. Il vero salto l'ha fatto andando in Galles perchè sembra (ma è ancora presto per esserne sicuri) aver acquisito quell'equilibrio caratteriale e quella costanza che forse prima gli mancava
Garryowen, leggi bene il mio, per favore e, come ricordi giustamente, Tu in nazionale giovanile ha trovato più porte chiuse che aperte, ricordo che fu fatto giocare dal grande stratega di Guidi anche ala...
Su tutto il resto sono d'accordissimo.
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Re: La rinascita di Tito

Messaggio da pam » 28 ott 2013, 15:34

Garryowen ha scritto:Però che soddisfazione di leggere nella cronaca testuale degli Ospreys un tifoso che commenta l'ingresso in campo di Tito al posto del mediano titolare dicendo: "Era ora".
Forse sta entrando nelle simpatie dei tifosi, anche se mi pare di capire che questi di Swansea siano particolarmente esigenti, se mettono in discussione anche Biggar...
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