Benetton, Italia. (O no?)

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Fantasyste
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da Fantasyste » 3 mag 2019, 21:27

Garry ha scritto:Interessante riflessione da "Fratelli di Rugby":

MA IL BENETTON, E' UNA SQUADRA DEL MOVIMENTO RUGBISTICO ITALIANO O NO?
A sentire molti "tifosi" barricarderi e la stessa dichiarazione di Amerino Zatta intrecciata di inutili accenni polemici, Treviso non deovrebbe ringraziare nessuno se non se stessa.
In punta di fioretto questo è vero. Pavanello e Crowley sono stati scelti dalla proprietà e a caduta loro hanno scelto staff e giocatori.
Ma in punta di fioretto, appunto.
Nella logica più stringente , facendo i conti della serva non è esattamente così.
Partendo dalla costituzione del budget.
Più della metà degli euro a disposizione di Pavanello e Zatta per la gestione della società arrivano dalla FIR. E perchè mai la FIR dovrebbe dare 4,5 milioni di euro ogni anno ad una società la cui proprietà appartiene ad una delle famiglie più ricche della Nazione?
Proprio perchè una franchigia vincente in PRO14 aiuta tutto il movimento italiano a crescere e a formare uno know how diffuso di capacità rugbistiche spendibili per la Nazionale e tutto il movimento. Diversamente, credo, che se l'obbiettivo fosse solo quello di far "divertire" gli appassionati di Treviso, il finanziamento FIR ( quasi 30 milioni ormai in sei anni) andrebbe sicuramente ridiscusso.
In secondo luogo, sono lontani i tempi in cui nel Treviso, così come nel Rovigo, nel Petrarca e ne L'Aquila giocavano solo gli "enfant du pays". Oggi per rendere competitive le due squadre italiane di Celtic League servono giocatori provenienti da tutto il bacino nazionale selezionati all'uopo dalla struttura accademiale.
Selezionare e portare a Treviso: Rizzi, Cannone, Lamaro, Alongi, Zanon, Ruzza, Pettinelli, Sperandio, costa ed è costato parecchio.
Io credo che anzichè chiudersi nella "turris eburnea" del tifo dei campanili sarebbe più realistico ed opportuno accettare e percepire la realtà dei fatti. Essa infatti prevede che le due squadre italiane di PRO14 saranno le uniche realta' che ci potranno rappresentare a livello internazionale per il prossimo decennio e, oltre a riempire lo stadio, Treviso e Parma dovranno poter contare sugli spettatori di tutta la nazione rugbistica che via WEB o in TV assicurino il loro costante appoggio.
Detto questo, onore al merito e forza Benetton e che gli dei del rugby illuminino la strada della semifinale in quel di Munster.
In breve, NO.
E mai rappresenterà l'Italia. Visto che è stata scelta a discapito di altre squadre titolate (contento il Benetton ..) ancora meno.

tonione
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da tonione » 3 mag 2019, 21:48

non demorde mai il sentimento di appartenenza ad una squadra piuttosto che ad un altra. però non dovrebbe essere una cosa da infoiati, sul modello dell'intervento di fantasyste.

RigolettoMSC
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da RigolettoMSC » 3 mag 2019, 23:39

Una breve rilettura di un passo dei "Promessi Sposi", in particolare quello (breve ma denso) della descrizione del tragitto che fa Renzo per andare dall'avvocato Azzeccagarbugli, sarebbe utile a molti appassionati; sembra che quasi duecento anni (prima edizione 1827, ma il "Fermo e Lucia" nasce nel '21) neanche siano passati...
Riccardo

jentu
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da jentu » 4 mag 2019, 14:56

speartakle ha scritto:che bello tornare dopo un po' di tempo e vedere che le cose stanno sempre alla stessa maniera, una diatriba più sterile non ce l'abbiamo? è perchè non vedo lo zappa in giro?
:-] :-]
:D
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ruttobandito
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da ruttobandito » 5 mag 2019, 10:24

Treviso patrimonio nazionale, altroché.
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stilicone
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da stilicone » 5 mag 2019, 11:14

Forse Zatta voleva semplicemente rivendicare la bontà delle scelte manageriali e tecniche che hanno portato a questi reali e tangibili miglioramenti (Pavanello GM, l'allenatore, gli ottimi stranieri ultimamente acquistati).
In questo non si dovrebbe necessariamente vedere una contrapposizione alla FIR.
Lui,come Presidente, vuole solo rimarcare che la sua società ha grandi meriti, al di là dei milioni FIR.
In effetti gli va dato atto di avere messo su qualcosa di davvero importante, cosiccome invece avevano fatto un po' schifo dopo Franco Smith e fino al campionato scorso.
Competenza, senz'altro. Ma avendo anche il doppio dei piccioli che hanno le povere Zebrette...
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ruttobandito
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da ruttobandito » 5 mag 2019, 11:29

stilicone ha scritto: Competenza, senz'altro. Ma avendo anche il doppio dei piccioli che hanno le povere Zebrette...
Li si potrebbe costringere a devolvere parte del budget in beneficenza...
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia

Garry
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da Garry » 5 mag 2019, 11:36

stilicone ha scritto:Forse Zatta voleva semplicemente rivendicare la bontà delle scelte manageriali e tecniche che hanno portato a questi reali e tangibili miglioramenti (Pavanello GM, l'allenatore, gli ottimi stranieri ultimamente acquistati).
In questo non si dovrebbe necessariamente vedere una contrapposizione alla FIR.
Lui,come Presidente, vuole solo rimarcare che la sua società ha grandi meriti, al di là dei milioni FIR.
In effetti gli va dato atto di avere messo su qualcosa di davvero importante, cosiccome invece avevano fatto un po' schifo dopo Franco Smith e fino al campionato scorso.
Competenza, senz'altro. Ma avendo anche il doppio dei piccioli che hanno le povere Zebrette...
E per sottolineare questo doveva tirare fuori la storia dei Pretoriani?

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Garry
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da Garry » 5 mag 2019, 11:41

La mia domanda era: perché festeggiare dovendo per forza andare contro qualcuno o qualcosa?
Di solito si fa per compattare i propri sostenitori o per trovarne di nuovi (in Italia se vai contro alla cosiddetta Autorità, sei sicuro del successo), ma non credo che ne abbiano bisogno, non sono mica i cinquestelle.
Forse è solo campagna elettorale, ma credo che si sia resoconto di averla fatta fuori dal vaso, basta leggere i commenti di ieri, molto più corretti

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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da stilicone » 5 mag 2019, 11:42

Non sapevo che Zatta avesse rivangato i Pretoriani (l'articolo riportato in corsivo non li cita).
Boh, in tal caso bisogna dargli atti di avere una luuunga memoria...
(anche se effettivamente quella roba dei Pretoriani fu veramente grottesca).
MEMENTO MAROCCO.

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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da Garry » 5 mag 2019, 11:55

stilicone ha scritto:Non sapevo che Zatta avesse rivangato i Pretoriani (l'articolo riportato in corsivo non li cita).
Boh, in tal caso bisogna dargli atti di avere una luuunga memoria...
(anche se effettivamente quella roba dei Pretoriani fu veramente grottesca).
Certo, ma altra gestione, altro presidente, altri anni, eccetera.
Mi sembra un tentativo di perpetrare il solito confronto Noi contro Loro. Beghe politiche, dirigenziali, quando al contrario a livello tecnico c'è collaborazione (non "biscotti", intendiamoci... :lol: )

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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da acarraro306 » 7 mag 2019, 15:45

Guarda caso però il 90% della struttura federale del cd alto livello è sempre la stessa dell’epoca dei pretoriani. La stessa che ha garantito le elezioni di Dondi e Gavazzi . È sempre li e comanda.
A questo punto , rovesciamo la domanda : visto che i risultati della nazionale NON sono migliori dell’epoca pre-franchigie , se ci fossimo limitati a solo la Benetton , usando il resto delle risorse per il movimento tutto ?
Guardando i puri numeri , ovvero i fatti e non la propaganda, dal post-Aironi in poi quanto è stato FALLIMENTARE l’investimento nelle Zebre? Ha pagato qualcuno errori e omissioni ?

stilicone
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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da stilicone » 7 mag 2019, 18:46

A lungo sono stato convinto che fosse sufficiente una franchigia sola (su questo forum c'era una discussione che si riapriva ciclicamente).
Adesso, forse perchè nel complesso ci sono più giocatori presentabili ad alto livello, non sono più così convinto.
Se il Benetton avesse i 40 migliori italiani, cui doverosamente aggiungere qualche straniero forte là dove siamo deboli (mediano di mischia, estremo, seconda linea, apertura), avrebbe una rosa di 50 giocatori, 20 dei quali (presumibilmente tutti italiani) non vedrebbero mai il campo.
Poi, poco ricambio: per i 30 posti di quelli che giocano si creerebbero gerarchie dure da scalzare, perchè i giocatori (salvo sfortune) restano all'apice mediamente per quattro-cinque anni, o più.
Con due squadre c'è senz'altro più spazio, e più possibilità d sperimentare qualche giovane non troppo pronto.

Altro discorso riguarda la notizia (letta altrove su questo forum) per cui al rugby di base è destinato l'8% del bilancio federale.
Posto che sia vero, sembrerebbe effettivamente pochissimo.
Si trovi il modo di incrementare quella percentuale, indipendentemente dalle Zebre.
MEMENTO MAROCCO.

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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da Garry » 7 mag 2019, 19:04

acarraro306 ha scritto:Guarda caso però il 90% della struttura federale del cd alto livello è sempre la stessa dell’epoca dei pretoriani. La stessa che ha garantito le elezioni di Dondi e Gavazzi . È sempre li e comanda.
A questo punto , rovesciamo la domanda : visto che i risultati della nazionale NON sono migliori dell’epoca pre-franchigie , se ci fossimo limitati a solo la Benetton , usando il resto delle risorse per il movimento tutto ?
Guardando i puri numeri , ovvero i fatti e non la propaganda, dal post-Aironi in poi quanto è stato FALLIMENTARE l’investimento nelle Zebre? Ha pagato qualcuno errori e omissioni ?
Prima erano sprecati anche i soldi per la Benetton. Adesso l'investimento va bene.
Adesso sono sprecati i soldi per le Zebre, domani l'investimento andrà bene.

Il Petrarca deve cercare di vincere lo scudetto con le proprie forze, non con i soldi di tutto il movimento, o degli altri club (leggi: FIR)

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Re: Benetton, Italia. (O no?)

Messaggio da metabolik » 7 mag 2019, 19:14

E' vero, Stilicone, questa discussione ritorna ciclicamente, anche se si presenta con starter diversi, e acarraro306 ripropone ogni volta la stessa domanda centrale, o meglio, ripropone la stessa critica : sarebbe meglio investire sulla/alla base invece che su una elite, cioè sulle due franchigie e su Accademia U20.
Innegabilmente, la sua è una critica razionale, è vero che da anni le risorse destinate 'in basso' sono minime.
Io non riesco a dare una risposta, per due motivi.
Del primo sono sicuro : il livello della Nazionale diminuirebbe per un decennio prima di risollevarsi, una franchigia non basterebbe.
Del secondo non sono sicuro, non so valutare se un cambio di scelta , da elite ad una espansione della base, darebbe alla lunga migliori risultati perchè il livello internazionale è cresciuto spaventosamente ed anche perchè un reclutamento di massa nel rugby ha difficoltà intrinseche : il Rugby , che lo vogliamo o no, non è uno sport per tutti. Fino agli anni '80 la gioventù italiana era ancora abbastanza ruspante, oggi il reclutamento è molto più difficoltoso.
Quest'ultimo, però, mi rendo conto, è anche un argomento a favore di un cambio della politica FIR :?

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