Benetton, Italia. (O no?)
Inviato: 3 mag 2019, 12:01
Interessante riflessione da "Fratelli di Rugby":
MA IL BENETTON, E' UNA SQUADRA DEL MOVIMENTO RUGBISTICO ITALIANO O NO?
A sentire molti "tifosi" barricarderi e la stessa dichiarazione di Amerino Zatta intrecciata di inutili accenni polemici, Treviso non deovrebbe ringraziare nessuno se non se stessa.
In punta di fioretto questo è vero. Pavanello e Crowley sono stati scelti dalla proprietà e a caduta loro hanno scelto staff e giocatori.
Ma in punta di fioretto, appunto.
Nella logica più stringente , facendo i conti della serva non è esattamente così.
Partendo dalla costituzione del budget.
Più della metà degli euro a disposizione di Pavanello e Zatta per la gestione della società arrivano dalla FIR. E perchè mai la FIR dovrebbe dare 4,5 milioni di euro ogni anno ad una società la cui proprietà appartiene ad una delle famiglie più ricche della Nazione?
Proprio perchè una franchigia vincente in PRO14 aiuta tutto il movimento italiano a crescere e a formare uno know how diffuso di capacità rugbistiche spendibili per la Nazionale e tutto il movimento. Diversamente, credo, che se l'obbiettivo fosse solo quello di far "divertire" gli appassionati di Treviso, il finanziamento FIR ( quasi 30 milioni ormai in sei anni) andrebbe sicuramente ridiscusso.
In secondo luogo, sono lontani i tempi in cui nel Treviso, così come nel Rovigo, nel Petrarca e ne L'Aquila giocavano solo gli "enfant du pays". Oggi per rendere competitive le due squadre italiane di Celtic League servono giocatori provenienti da tutto il bacino nazionale selezionati all'uopo dalla struttura accademiale.
Selezionare e portare a Treviso: Rizzi, Cannone, Lamaro, Alongi, Zanon, Ruzza, Pettinelli, Sperandio, costa ed è costato parecchio.
Io credo che anzichè chiudersi nella "turris eburnea" del tifo dei campanili sarebbe più realistico ed opportuno accettare e percepire la realtà dei fatti. Essa infatti prevede che le due squadre italiane di PRO14 saranno le uniche realta' che ci potranno rappresentare a livello internazionale per il prossimo decennio e, oltre a riempire lo stadio, Treviso e Parma dovranno poter contare sugli spettatori di tutta la nazione rugbistica che via WEB o in TV assicurino il loro costante appoggio.
Detto questo, onore al merito e forza Benetton e che gli dei del rugby illuminino la strada della semifinale in quel di Munster.
MA IL BENETTON, E' UNA SQUADRA DEL MOVIMENTO RUGBISTICO ITALIANO O NO?
A sentire molti "tifosi" barricarderi e la stessa dichiarazione di Amerino Zatta intrecciata di inutili accenni polemici, Treviso non deovrebbe ringraziare nessuno se non se stessa.
In punta di fioretto questo è vero. Pavanello e Crowley sono stati scelti dalla proprietà e a caduta loro hanno scelto staff e giocatori.
Ma in punta di fioretto, appunto.
Nella logica più stringente , facendo i conti della serva non è esattamente così.
Partendo dalla costituzione del budget.
Più della metà degli euro a disposizione di Pavanello e Zatta per la gestione della società arrivano dalla FIR. E perchè mai la FIR dovrebbe dare 4,5 milioni di euro ogni anno ad una società la cui proprietà appartiene ad una delle famiglie più ricche della Nazione?
Proprio perchè una franchigia vincente in PRO14 aiuta tutto il movimento italiano a crescere e a formare uno know how diffuso di capacità rugbistiche spendibili per la Nazionale e tutto il movimento. Diversamente, credo, che se l'obbiettivo fosse solo quello di far "divertire" gli appassionati di Treviso, il finanziamento FIR ( quasi 30 milioni ormai in sei anni) andrebbe sicuramente ridiscusso.
In secondo luogo, sono lontani i tempi in cui nel Treviso, così come nel Rovigo, nel Petrarca e ne L'Aquila giocavano solo gli "enfant du pays". Oggi per rendere competitive le due squadre italiane di Celtic League servono giocatori provenienti da tutto il bacino nazionale selezionati all'uopo dalla struttura accademiale.
Selezionare e portare a Treviso: Rizzi, Cannone, Lamaro, Alongi, Zanon, Ruzza, Pettinelli, Sperandio, costa ed è costato parecchio.
Io credo che anzichè chiudersi nella "turris eburnea" del tifo dei campanili sarebbe più realistico ed opportuno accettare e percepire la realtà dei fatti. Essa infatti prevede che le due squadre italiane di PRO14 saranno le uniche realta' che ci potranno rappresentare a livello internazionale per il prossimo decennio e, oltre a riempire lo stadio, Treviso e Parma dovranno poter contare sugli spettatori di tutta la nazione rugbistica che via WEB o in TV assicurino il loro costante appoggio.
Detto questo, onore al merito e forza Benetton e che gli dei del rugby illuminino la strada della semifinale in quel di Munster.