Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Per curiositá sono andato a vedere i risultati, Edinburgh A ha vinto tutte le partite che ha giocato (ricordo sono solo 3) mentre Glasgow ne ha vinta 1 e perse 2.
Non cambia nulla ai fini della discussione ovviamente, solo una curiositá.
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"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Questa potrebbe essere un'esperienza nuova (non so se se ne sta già parlando da qualche parte...): BRIXIA (non un gran nome, imho, ma è un dettaglio), la sinergia fra Centurioni, Brescia e Franciacorta, "per riportare in alto il rugby bresciano".
Coach Mandelli (gnaro doc) e dt Properzi.
Sentivamo la mancanza di una franchigia...
A parte gli scherzi, perché non far salire sul carro anche il Calvisano?
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A parte gli scherzi, perché non far salire sul carro anche il Calvisano?
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Il quale Calvisano annuncerà il suo progetto venerdì
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Amerei capire secondo te a cosa dovrebbe mai servire un campionato e in vista di quale motivazione le società ci dovrebbero impegnare denaro ed energie.speartakle ha scritto: ↑8 giu 2023, 16:38Quando sei impostato sulla mentalità "Ci ho messo i soldi e devo vincere lo scudetto" qualsiasi cosa in mezzo è un ostacolo.
Le dirigenze dei club che in questo momento la fanno da padrona sono impostate così. sul modello calcio.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Una società non è solo faccio una squadra per vincere il campionato. Il successo e la popolarità di una squadra non è solo la vittoria del campionato.jpr williams ha scritto: ↑9 giu 2023, 11:17Amerei capire secondo te a cosa dovrebbe mai servire un campionato e in vista di quale motivazione le società ci dovrebbero impegnare denaro ed energie.speartakle ha scritto: ↑8 giu 2023, 16:38Quando sei impostato sulla mentalità "Ci ho messo i soldi e devo vincere lo scudetto" qualsiasi cosa in mezzo è un ostacolo.
Le dirigenze dei club che in questo momento la fanno da padrona sono impostate così. sul modello calcio.
Esistono risultati sportivi, risultati economici, risultati sociali.
Il campionato si fa perchè giocare ad uno sport è ciò che piace, misurarsi con gli altri è ciò che paice, poi c'è chi riuscirà a vincerlo e chi no. Ma se si giocasse solo per vincere il campionato probabilmente metà delle squadre smetterebbero.
Anche l'epica e il modo in cui partecipo/vinco fa parte del successo della squadra/società. Posso anche non vincerlo ma esistere e avere notorietà/leggittimità/popolarità perchè perseguo altri obiettivi.
Però invece sembra che esista solo il modello quanti schei ho, chi compro durante il rugbymercato, se alla fine vinco il campionato.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Indipendentemente dagli schei, che fanno la classifica, però mi sembra ovvio che una società partecipi al campionato per obiettivi agonistici PROPRI e commisurati alle sue possibilità.
Non per far piacere a qualcun altro o per necessità esterne al suo campionato.
O no?
Non per far piacere a qualcun altro o per necessità esterne al suo campionato.
O no?
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
È esattamente quello che intendo quando parlo di un club sportivo.speartakle ha scritto: ↑9 giu 2023, 13:06Una società non è solo faccio una squadra per vincere il campionato. Il successo e la popolarità di una squadra non è solo la vittoria del campionato.
Esistono risultati sportivi, risultati economici, risultati sociali.
Il campionato si fa perchè giocare ad uno sport è ciò che piace, misurarsi con gli altri è ciò che paice, poi c'è chi riuscirà a vincerlo e chi no. Ma se si giocasse solo per vincere il campionato probabilmente metà delle squadre smetterebbero.
Anche l'epica e il modo in cui partecipo/vinco fa parte del successo della squadra/società. Posso anche non vincerlo ma esistere e avere notorietà/leggittimità/popolarità perchè perseguo altri obiettivi.
Sono un po' le cose per le quali ho più volte manifestato il mio apprezzamento verso il Colorno.
Altrimenti non avrebbe senso sprecare tempo e denaro nel settore giovanile.
L'eventuale vittoria del titolo è una conseguenza di tutto il resto.
Non sono semplicemente dei cavalli da corsa.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
si anche per qualcun altro se è connotato nella propria identità e anche per necessità esterne.jpr williams ha scritto: ↑9 giu 2023, 13:11Indipendentemente dagli schei, che fanno la classifica, però mi sembra ovvio che una società partecipi al campionato per obiettivi agonistici PROPRI e commisurati alle sue possibilità.
Non per far piacere a qualcun altro o per necessità esterne al suo campionato.
O no?
è una questione culturale e di approccio.
non è una legge di natura.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Forse è stato già discusso in passato ma vi sono 2 esempi in cui la presenza o meno della "franchigia per l alto livello" è stata più o meno ininfluente o deleteria per il movimento di un paese.
Non tutte le esperienze portano necessariamente ad avere Munster o i Bulls in ogni nazione. Mi riferisco alla breve esperienza dei Sunwolves giapponesi; la sparizione della franchigia per motivi economici (e per lo scarso interesse che aveva suscitato in patria) ha portato ad aumentare le risorse per il campionato nazionale giapponese con ottimi risultati di filiera per tutto il loro movimento comprovato dal fatto che il giappone è stabilmente davanti a noi nel ranking.
Poi cè l'esperienza Jaguares del tutto diversa in cui la necessità era di mantenere in patria il nucleo dei giocatori della nazionale argentina ed allenarli più o meno per tutto l'anno e per far si che non fossero attratti da contratti migliori disperdendosi all'estero. Jaguares spazzati via da Covid che ha fatto venir meno la loro sostenibilità economica con il blocco dei campionati. Risultato; l'esodo (forse si dovrebbe parlare di export) dei giocatori argentini continua ed è continuato anche con i Jaguares, la nazionale e la qualità dei giocatori non ne ha risentito e non mi pare ci sia grande nostalgia delle partite allo stadio Amalfitani.
Senza poi che ci addentriamo nella situazione gallese.
Non tutte le esperienze portano necessariamente ad avere Munster o i Bulls in ogni nazione. Mi riferisco alla breve esperienza dei Sunwolves giapponesi; la sparizione della franchigia per motivi economici (e per lo scarso interesse che aveva suscitato in patria) ha portato ad aumentare le risorse per il campionato nazionale giapponese con ottimi risultati di filiera per tutto il loro movimento comprovato dal fatto che il giappone è stabilmente davanti a noi nel ranking.
Poi cè l'esperienza Jaguares del tutto diversa in cui la necessità era di mantenere in patria il nucleo dei giocatori della nazionale argentina ed allenarli più o meno per tutto l'anno e per far si che non fossero attratti da contratti migliori disperdendosi all'estero. Jaguares spazzati via da Covid che ha fatto venir meno la loro sostenibilità economica con il blocco dei campionati. Risultato; l'esodo (forse si dovrebbe parlare di export) dei giocatori argentini continua ed è continuato anche con i Jaguares, la nazionale e la qualità dei giocatori non ne ha risentito e non mi pare ci sia grande nostalgia delle partite allo stadio Amalfitani.
Senza poi che ci addentriamo nella situazione gallese.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Quindi se eliminiamo le franchigie avremo un campionato nazionale al livello di quello giapponese.
Bene! Allora facciamolo subito!
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Garry, da capitano e terza linea della squadra degli N, arriva immediatamente con solerzia a placcare con durezza ed efficacia ogni tentativo di incursione della squadra avversaria.
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
ripartire dalla serie A ha alleviato i tuoi dolorijpr williams ha scritto: ↑10 giu 2023, 11:47Garry, da capitano e terza linea della squadra degli N, arriva immediatamente con solerzia a placcare con durezza ed efficacia ogni tentativo di incursione della squadra avversaria.
Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
jpr williams ha scritto: ↑10 giu 2023, 11:47Garry, da capitano e terza linea della squadra degli N, arriva immediatamente con solerzia a placcare con durezza ed efficacia ogni tentativo di incursione della squadra avversaria.
Va bene, però era anche un'affermazione abbastanza assurda.
Semmai è la prova del contrario di quello che voleva dimostrare.
I giapponesi avevano lanciato una franchigia per il SR, e il campionato nazionale non aveva fatto una piega. Non era calato il pubblico, il livello tecnico non si era abbassato, aveva giocatori stranieri che noi ce li sognamo ecc...
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Tutt'altro.
La considero una decisione insensata e velleitaria e probabilmente foriera di ulteriori catastrofi.
Ma non è questo il luogo per parlarne
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Re: Dove stiamo andando? Dirigenti, organizzazione e futuro.
Ma sai, io ormai non "gioco" più questa partita. Dalla tribuna tifo per la mia ex-squadra, ma da ex-rugbysta (ma si diventa mai ex?) plaudo ai gesti tecnici pregevoli dell'avversarioGarry ha scritto: ↑10 giu 2023, 12:57
Va bene, però era anche un'affermazione abbastanza assurda.
Semmai è la prova del contrario di quello che voleva dimostrare.
I giapponesi avevano lanciato una franchigia per il SR, e il campionato nazionale non aveva fatto una piega. Non era calato il pubblico, il livello tecnico non si era abbassato, aveva giocatori stranieri che noi ce li sognamo ecc...
E tu sei "de classe". Di quelli per cui dici "peccato che giochi dall'altra parte".
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