Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

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nooza11
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da nooza11 » 20 giu 2010, 21:13

Buonasera a tutti
ho finito ora di leggere le 6 pagine di thread.
Tolte le prime due piene di : "E' una vergogna" "Si stava meglio quando si stava peggio" "Quando c'era lui le partite iniziavano in orario" e via dicendo...
Si è passati ad una discussione più seria e si è arrivati ad una comunione di intenti che il post di totorugby e successivamente quello di gramal_cs ha ratificato in una proposta delineata e a mio parere ben argomentata.
Ora il discorso si deve spostare in un altro ambito: vogliamo battere il record mondiale di lamentele scritte su un forum o possiamo tirarne fuori una proposta formale, facendo sentire il nostro peso?
Continuando così finiremo per fare una guerra tra poveri senza fine.
Vi ricordo che trenta o quarant'anni fa non avevamo Internet, i gruppi su Facebook e i Forum, ma se per motivi anche più nobili del nostro si è riusciti a far sentire la propria voce unanime contro un problema, perché non dovremmo farcela noi?
Scusate ma sono un po' stufo di vedere qui solo degli attivisti che si lamentano. Passiamo ai fatti.
Come inizio, per chi sarà presente, se ne potrebbe discutere seriamente a Bologna sabato prossimo.
Max

lupomar
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da lupomar » 21 giu 2010, 19:15

Sono completamente d'accordo con nooza11.

Vogliamo partire dalla proposta di gramal_cs?

Per me in linea di massima può andar bene, anche se naturalmente avrei un bel po' di cose che avrei scritto in maniera diversa...

1. Per quanto riguarda il discorso C1, C2 e D. Mi sembra importante cercare di tramutare in una categoria vera e propria la C1 (ovviamente solo al centro nord, al sud a causa delle distanze penso non sia il caso di farlo, ma li mi affido all'opinione di chi conosce la realtà).

2. Scelta libera delle 2 categorie (1 tra 10, 12 e 14 + 1 tra 16 e 18).

3. No al numero minimo di 15 in campo per iniziare la partita nelle giovanili. (PUNTO FONDAMENTALE)


4. Abolizione delle deleghe. (Da valutare i casi in cui le società si dividono per puri problemi organizzativi). Di fatto qui esistono già dei limiti nella circolare informativa.

5. Conseguimento dell'obbligatorietà anche nell'anno precedente oltre che mantenimento nella stagione in corso (almeno per le promozioni in serie B e superiori). (Non ho capito cosa significa).

6. Eventuale blocco retrocessioni dalla C alla D e inviti a serie C per le squadre di D con organizzazione e giovanili (io qui vedo una problema di numeri al sud... gira addirittura l'ipotesi che qui il prossimo anno non si faccia la C elite (o C1) per le grandi distanze geografiche .....). (Da ricondurre al punto 1).

7. Multe per chi non fà giovanili (difficilmente applicabili se non c'è fideiussione ad inizio stagione) da redistribuire come "premio di base" (di fatto c'è già)

8. Agevolazioni/premi per chi fa minirugby (inferiore all'under14). (I premi ci sono già, semmai sono da ampliare).

Altri punti.

9. Poi c'è il discorso che riguarda gli stranieri che vogliono giocare nell'ultima categoria (Che sia C non elite, C2 o D). Io qui lascerei che un extracomunitario che lavora o studia in Italia e che non sa poi tanto giocare a rugby (altrimenti perché giocherebbe nell'ultima categoria, senza, tra l'altro, poi poter andare in categorie superiori?), possa essere tranquillamente tesserato e giocare con gli altri. Non farlo giocare mi sembra una forma di discriminazione. Se penso che poi i veri stranieri giocano in nazionale :evil: .

10. Under pari o dispari.
Qui vedo già Ascione e Dondi a giocarsela ogni anno: Alle bombe del canòn, bin, bun, bon!!! :shock:
Dopo la trasferta in Francia (dove giocano con le under dispari) mi chiedo il perché siamo andati a cambiare (nuovamente) gli anni. Qui però vorrei capire se nel resto d'Europa si gioca con under pari o dispari.

nooza11
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da nooza11 » 22 giu 2010, 10:34

Bene,
in linea di massima la riforma secondo me deve essere improntata sull'incentivo verso le società che investono tempo e denaro sulle giovanili e non sulla repressione.
Mi rendo conto che è una pratica comune nel nostro paese (meglio guadagnare con 30.000 multe in un paesino di 5000 anime che scoraggiare l'uso dell'auto spingendo verso i mezzi pubblici, per dare un idea) ma multare una società di serie C con budget risicatissimo è una follia.
Le idee che sono uscite da questa discussione sono molto buone, ma per favore non fermiamoci qui, cerchiamo di promuovere la nostra proposta.

Radagast
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da Radagast » 22 giu 2010, 12:10

1. Per quanto riguarda il discorso C1, C2 e D. Mi sembra importante cercare di tramutare in una categoria vera e propria la C1 (ovviamente solo al centro nord, al sud a causa delle distanze penso non sia il caso di farlo, ma li mi affido all'opinione di chi conosce la realtà).
le categorie dovranno essere comunque "nazionali"...al limite gestiamoci delle deroghe degradanti dal primo anno di iscrizione

2. Scelta libera delle 2 categorie (1 tra 10, 12 e 14 + 1 tra 16 e 18).
2 categorie in C1..per la B almeno 3...a salire

3. No al numero minimo di 15 in campo per iniziare la partita nelle giovanili. (PUNTO FONDAMENTALE)
neanche da discutere...e se nel tempo vogliamo arrivarci almeno dell'elite, equiparare espulsioni ed infortuni

4. Abolizione delle deleghe. (Da valutare i casi in cui le società si dividono per puri problemi organizzativi). Di fatto qui esistono già dei limiti nella circolare informativa.
A mio avviso inderogabile....tolte le scuole le problematiche sul punto sono molteplici e le società devono smetterla di frantumarsi per motivi fiscali

5. Conseguimento dell'obbligatorietà anche nell'anno precedente oltre che mantenimento nella stagione in corso (almeno per le promozioni in serie B e superiori). (Non ho capito cosa significa).
semplice...fino allo scorso anno per avere accesso alla C1 bastava dichiarare la volontà di fare le categorie, iscriverle al campionato e poi ritirarle dopo due giornate
in questi termini la penalizzazione dell'anno successivo è una ridicola foglia di fico

6. Eventuale blocco retrocessioni dalla C alla D e inviti a serie C per le squadre di D con organizzazione e giovanili (io qui vedo una problema di numeri al sud... gira addirittura l'ipotesi che qui il prossimo anno non si faccia la C elite (o C1) per le grandi distanze geografiche .....). (Da ricondurre al punto 1).
bisogna partire da un punto Zero..i tgironi e le categorie siano organizzate ex-novo partendo dai risultati storici

7. Multe per chi non fà giovanili (difficilmente applicabili se non c'è fideiussione ad inizio stagione) da redistribuire come "premio di base" (di fatto c'è già)
..a mio avviso se dopo sei anni non hai proprio alcun risultato sulle giovanili allora ci fai...ed allora se continui a destinare i tuoi fondi all'allenatore della seniores ed alle trasferte, io, custode dell'interesse generale ti costringo a pagare i tecnici per chi sui ragazzi ci lavora.è fuori dal mondo??

8. Agevolazioni/premi per chi fa minirugby (inferiore all'under14). (I premi ci sono già, semmai sono da ampliare).
come sopra

Altri punti.

9. Poi c'è il discorso che riguarda gli stranieri che vogliono giocare nell'ultima categoria (Che sia C non elite, C2 o D). Io qui lascerei che un extracomunitario che lavora o studia in Italia e che non sa poi tanto giocare a rugby (altrimenti perché giocherebbe nell'ultima categoria, senza, tra l'altro, poi poter andare in categorie superiori?), possa essere tranquillamente tesserato e giocare con gli altri. Non farlo giocare mi sembra una forma di discriminazione. Se penso che poi i veri stranieri giocano in nazionale :evil: .
Chi non si rende conto che a Milano (romatorinogenovapadova.....) è pieno di muratori rumeni che possono giocare è un pirla..che facciamo?..non ci globalizziamo ma continuamo a mangiare in sushi bar condotti da cinesi e di proprietà degli egiziani??

10. Under pari o dispari
completamente ininfluente sul movimento...non muoverei neanche la coda
Immagine
…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..

manuel04
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da manuel04 » 22 giu 2010, 13:22

Il tam tam dei forumisti si fa sempre più ...IMPORTANTE .... E' ORA DI FARE SUL SERIO ...insieme al Triveneto , alla TOSCANA ed a ...tutti stendiamo questo documento e mettiamo DONDESCU e ASCIONE con le spalle al muro...BASTA SOLO LAMENTARSI ...E' ORA DI AGIRE....!!!!!

JosephK.
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da JosephK. » 22 giu 2010, 14:48

Scusate: la regola del singolo "straniero" per la C non doveva valere solo per i giocatori già formati/tesserati?
Mi spiego con un esempio: con noi attualmente giocano un ragazzo ucraino e un ragazzo albanese, uno dei due ha giocato a football americano ma mai nessuno dei due a rugby e tanto meno mai sono stati tesserati in patria. Potranno in futuro giocare insieme (se mai riusciremo ad iscriverci al campionato...)?
Se non potrenno farlo mi pare veramente un boiata mostruosa, tanto più che è gente che lo fa per puro divertimento...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

Toumas
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da Toumas » 22 giu 2010, 15:01

JosephK. ha scritto:Scusate: la regola del singolo "straniero" per la C non doveva valere solo per i giocatori già formati/tesserati?
Mi spiego con un esempio: con noi attualmente giocano un ragazzo ucraino e un ragazzo albanese, uno dei due ha giocato a football americano ma mai nessuno dei due a rugby e tanto meno mai sono stati tesserati in patria. Potranno in futuro giocare insieme (se mai riusciremo ad iscriverci al campionato...)?
Se non potrenno farlo mi pare veramente un boiata mostruosa, tanto più che è gente che lo fa per puro divertimento...
Stesso discorso per un ragazzo (neanche 20 anni) ghanese che si allena con noi da un anno e che proprio non riusciamo a tesserare. Il suo primo pallone da rugby l'ha visto a ottobre 2009, la FIR non ce lo lascia tesserare perchè ha paura che lo trattiamo da professionista. Dimenticandosi degli argentini già presenti, immagino...

Il punto saliente? Lui è qui al seguito della famiglia. Il padre lavora, lui ha regolare permesso di soggiorno anche se non lavora (di questi tempi è dura per tutti...). Dalla FIR rispondono che condizione sine qua non per poterle tesserare in Serie C sia il possesso di un contratto di lavoro. Ma perchè?

Questo vuole solo giocare. Sarebbe anche bravo perchè come ala ha una velocità pazzesca, e ha anche un discreto piede (sfido, in Ghana giocava a calcio). Ma da Roma è un anno che aspettiamo di sapere qualcosa di più...

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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da totorugby » 22 giu 2010, 16:05

Toumas ha scritto:
JosephK. ha scritto:Scusate: la regola del singolo "straniero" per la C non doveva valere solo per i giocatori già formati/tesserati?
Mi spiego con un esempio: con noi attualmente giocano un ragazzo ucraino e un ragazzo albanese, uno dei due ha giocato a football americano ma mai nessuno dei due a rugby e tanto meno mai sono stati tesserati in patria. Potranno in futuro giocare insieme (se mai riusciremo ad iscriverci al campionato...)?
Se non potrenno farlo mi pare veramente un boiata mostruosa, tanto più che è gente che lo fa per puro divertimento...
Stesso discorso per un ragazzo (neanche 20 anni) ghanese che si allena con noi da un anno e che proprio non riusciamo a tesserare. Il suo primo pallone da rugby l'ha visto a ottobre 2009, la FIR non ce lo lascia tesserare perchè ha paura che lo trattiamo da professionista. Dimenticandosi degli argentini già presenti, immagino...

Il punto saliente? Lui è qui al seguito della famiglia. Il padre lavora, lui ha regolare permesso di soggiorno anche se non lavora (di questi tempi è dura per tutti...). Dalla FIR rispondono che condizione sine qua non per poterle tesserare in Serie C sia il possesso di un contratto di lavoro. Ma perchè?

Questo vuole solo giocare. Sarebbe anche bravo perchè come ala ha una velocità pazzesca, e ha anche un discreto piede (sfido, in Ghana giocava a calcio). Ma da Roma è un anno che aspettiamo di sapere qualcosa di più...
Questo succede quando si sbaglia la procedura di tesseramento...
Se un cittadino straniero viene tesserato per la prima volta nella sua vita in Italia non ci dovrebbero essere problemi. Oltretutto dovrebbe anche risultare di F.I.
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da totorugby » 22 giu 2010, 16:21

Notizie del battibecco tra Dondi ed i rappresentanti delle società lombarde?
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da Piacio » 22 giu 2010, 16:35

a quello che so, ma non vorrei dire cazzate, Dondi si è alzato dando dei c******* a tutti!!!

http://rugby1823.blogosfere.it/2010/06/ ... furbi.html

questa è la mia fonte...

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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da totorugby » 22 giu 2010, 18:22

Piacio ha scritto:a quello che so, ma non vorrei dire cazzate, Dondi si è alzato dando dei c******* a tutti!!!

http://rugby1823.blogosfere.it/2010/06/ ... furbi.html

questa è la mia fonte...

Altre news?
... forse Tanu, che era presente, ha qualche chicca in più :twisted: :twisted: :twisted:
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da IlVermicida » 23 giu 2010, 10:24

totorugby ha scritto: Questo succede quando si sbaglia la procedura di tesseramento...
Se un cittadino straniero viene tesserato per la prima volta nella sua vita in Italia non ci dovrebbero essere problemi. Oltretutto dovrebbe anche risultare di F.I.
Quello che tu dici riguarda il buon senso e non la FIR.
A noi è successo che per tesserare 2 ragazzi sud americani con cittadinanza italiana, adottati appena nati anzi di uno il padre adottivo aveva dichiarato di essere anche il padre naturale, abbiamo dovuto produrre il certificato storico mentre per un ragazzo francese, mai tesserato prima con chicchessia, abbiamo dovuto attendere la dichiarazione negativa della FFR.
Fra l'altro se il ragazzo francese fosse stato tesserato in precedenza in Inghilterra non so se la FIR lo avrebbe mai saputo.

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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da Toumas » 23 giu 2010, 10:56

totorugby ha scritto:
Toumas ha scritto: Stesso discorso per un ragazzo (neanche 20 anni) ghanese che si allena con noi da un anno e che proprio non riusciamo a tesserare. Il suo primo pallone da rugby l'ha visto a ottobre 2009, la FIR non ce lo lascia tesserare perchè ha paura che lo trattiamo da professionista. Dimenticandosi degli argentini già presenti, immagino...

Il punto saliente? Lui è qui al seguito della famiglia. Il padre lavora, lui ha regolare permesso di soggiorno anche se non lavora (di questi tempi è dura per tutti...). Dalla FIR rispondono che condizione sine qua non per poterle tesserare in Serie C sia il possesso di un contratto di lavoro. Ma perchè?

Questo vuole solo giocare. Sarebbe anche bravo perchè come ala ha una velocità pazzesca, e ha anche un discreto piede (sfido, in Ghana giocava a calcio). Ma da Roma è un anno che aspettiamo di sapere qualcosa di più...
Questo succede quando si sbaglia la procedura di tesseramento...
Se un cittadino straniero viene tesserato per la prima volta nella sua vita in Italia non ci dovrebbero essere problemi. Oltretutto dovrebbe anche risultare di F.I.
Eh fosse semplice contattare la Federazione Ghanese (esiste?)... Tranquillo che problemi ce ne sono. E molti anche.
E se pensi che qualcuno faccia mezzo passo per aiutarti, forse succede se ti chiami Benetton, non certo se stai in Serie C.

JosephK.
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da JosephK. » 23 giu 2010, 12:23

Lo possiamo dire che sono regole totalmente assurde oltre che inutilmente discriminatorie?
Cioè uno per giocare a rugby, se non cittadino italiano, deve avere un contratto di lavoro mentre io "italiano" se non lavoro posso "giocare" a rugby?

Cioè si tratta di sport, gioco, divertimento... Veramente una follia...

Ma al di là del tesseramento, se si riescono a tesserare i due "stranieri" mai tesserati prima a casa loro quindi "formati in Italia" poi potranno giocare insieme in partita vista la regola del "singolo straniero" per la C?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...

JosephK.
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Re: Ci sarà la sospirata riforma della Serie C?

Messaggio da JosephK. » 23 giu 2010, 12:28

E aggiungo: ci si può autocertificare per ogni cosa e uno deve aspettare che la federazione del suo paese certifichi che uno mai stato tesserato veramente non sia mai stato tesserato? Per l'esempio del mio compagno albanese: co che c'è una nazionale albanese appena organizzata in Italia (hanno giocato con una rappresentativa del Veneto mi pare) ma esiste un federazione albanese che potrebbe certificare?
Dai sono cose dell'altro mondo...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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