bobrock ha scritto:Capisco ancora meglio quanto deve fare scalpore e anche un po' di rabbia nei tifosi quando giocatori bravi e famosi come Sonny Bill o Gasnier lasciano per venire in Franca a giocare rugby union. C'è però un fatto da considerare. Qui in Europa ormai il rugby union non è più uno sport per ricchi, o meglio, in Francia e Italia non lo è mai stato, lo giocavano tutti, bastava la passione. Lo stesso era in Galles, era giocato da operai e minatori. In Inghilterra effettivamente la differenza tra league e union era identica a quella che c'era in Australia di cui hai parlato tu, ma ormai con lo union professionale da 15 anni le cose dovrebbero cambiare anche lì.
proprio oggi interessante un articolo di Eddy Jones sul "Courier Mail" dove fa' una differenza tra i giocatori di League che cambiano codice perche' in cerca di un "challange" nella loro carriera professionale e fa' l'esempio di Sailor, Tuqiri, e Rogers. E poi dice di altri che invece cambiano per soldi (ne ha citato solo uno esplicitamente, Gasnier, che a detta di Jones la ARU gli offri un contratto ma lui voleva di piu' ed ando' in Francia).
E poi cita Folau e Thurston che a detta sua usano l'arma union per alzare i loro contratti nel League.
Poi naturalmente lui cita gli agenti dei giocatori di league. Infatti lui continua dicendo che quando lui tratta con giocatori di league, vede prima chi sono gli agenti, ma in definitiva cerca sempre prima di parlare con il giocatore, per capire se lo fanno per soldi o per esperienza personale.
Riguardo a Sonny Bill c'e' stato davvero grande "disappointment" nella NRL, era un loro figlio prediletto, davvero non se lo perdoneranno mai. Gasnier potrebbe tornare quest'anno a giocare lo state of Origin, ma dopo non sanno se continuera' con il league o lo union....
Per quanto riguarda Inghilterra ed Australia, ma anche Sud Africa ti posso solo dire che ancora oggi nei college privati e piu' esclusivi si gioca soltanto a rugby union. Infatti la maggior parte dei giocatori dei club cittadini provengono tper il buon 90% da college privati. Ad esempio nel mio nuovo club di appartenza una grande fetta di giocatori proviene dal Marist College, e cosi' via.
Poi qui c'e' un altro aspetto, il fatto che il league passa sui canali privati in chiaro gia' dagli anni '70, mentre lo union non e' mai passato in tv. Quindi tra la gente c'e' davvero poca consapevolezza per lo union. Vedremo in futuro.
Intanto grande polemica tra Queensland e NSW riguardo a chi deve comprare i diritti delle finali di NRL, pare che il QLD sia disposto a pagare cifre astronomiche, ma il NSW potrebbe aver fatto un accordo sottobanco con la tv e la NRL, cosa che ha fatto infuriare adirittura il premier del QLD. E' storia di oggi, quindi poco credibile ancora, fin quando non si avranno ulteriori dettagli.