Laporte ha scritto:A sembra di ricordare che le federazioni sportive per legge devono essere uniformate a criteri di democrazia elettiva. Non sono messi membri NON eletti nei direttivi, se non per cariche meramente onorarie e senza diritto di voto.
Giusto.
Inizialmente la FIRL aveva 12 membri NON eletti e facenti parte del Board senza scadenza e senza poter decadere, se non per propria volontà.
Ora hanno subito una riforma e il board è così formato:
- 8 membri area Nord Ovest: Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia, Emilia
- 8 membri area Nord Est: Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Romagna
- 8 membri area Centro: Toscana, Umbria, Marche,Lazio, Abruzzo
- 8 membri area Sud: Campania, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna
- 1 membro comitato Australiano
- 1 membro comitato Francese
- 1 membro comitato Inglese
Questa ripartizione dei voti non tiene conto del numero di società affiliate, ovvero se ce ne fossero 30 a Sud e 10 a Nord Est, il peso dei due comitati sarebbe uguale.
Nella situazione attuale ci sarebbe stallo tra i due blocchi e deciderebbero i comitati esteri (che quindi assumono un ruolo preponderante). Non di meno se una società dissentisse dal resto del comitato non potrebbe far pesare il suo voto perché è il comitato e non la società che esprime il potere decisionale. Ovviamente cozza terribilmente con l'art 1 del regolamento Coni per le DSA che ho riportato nel post precedente.
In FIRFL ogni società esprime un voto e nello statuto è previsto, ma non credo sia mai stato ancora attuato

che le società con più di 100 iscritti abbiano un surplus di voti, così come le società che meglio si classificano nelle competizioni.
Vi devo confessare che in FIRFL spesso e volentieri non partecipano tutte le società, ma è un fattore di interesse, non di statuto, a tutti - quelli che arrivano in fondo alla stagione sportiva - è concesso di pesare come gli altri.
Questo ve lo assicuro perché ho scritto io lo statuto FIRFL ...

... ora non dite che non vi fidate
Saluti PR-WSM