effetto del mondiale sul rugby in Italia
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
Io credo che anche sport poco seguiti possano diventare popolari a condizione che: abbiano grade diffusione sulle reti nazionali (li possano vedere tutti) e sopratutto che siano vincenti per un arco di tempo almeno decennale. Un esempio su tutti lo sci alpino, così come lo sci di fondo........da Thoeni a Tomba sono circa vent'anni di elite mondiale dello sci italiano
Uno sport per diventare seguito e popolare (ad esclusione del calcio che rimane sull'olimpo) deve passare dalla scuola: negli ultimi 10 anni la FIR non ha mandato niente nella scuola superiore, ogni 5/6 mesi, pallavolo e pallacanestro, offrono pacchetti sia tecnici che didattici di aggironamento per noi insegnanti di educazione fisica (qualcuno anche molto ben fatto e stimolante, generalmente a prezzi molto molto competitivi, in un paio di occasioni anche gratuiti). Significa che gli studenti del mio liceo (850 tra maschi e femmine) conoscono bene la pallavolo e la pallacanestro; soltanto i miei 180 (tra maschi e femmine) giocano a rugby a scuola e qualcuno lo segue su sky. Nei 2 licei più vicini al mio, i circa 1800 studenti conoscono solo pallacanestro e pallavolo.
Come fai a pensare che diventi popolare?
Uno sport per diventare seguito e popolare (ad esclusione del calcio che rimane sull'olimpo) deve passare dalla scuola: negli ultimi 10 anni la FIR non ha mandato niente nella scuola superiore, ogni 5/6 mesi, pallavolo e pallacanestro, offrono pacchetti sia tecnici che didattici di aggironamento per noi insegnanti di educazione fisica (qualcuno anche molto ben fatto e stimolante, generalmente a prezzi molto molto competitivi, in un paio di occasioni anche gratuiti). Significa che gli studenti del mio liceo (850 tra maschi e femmine) conoscono bene la pallavolo e la pallacanestro; soltanto i miei 180 (tra maschi e femmine) giocano a rugby a scuola e qualcuno lo segue su sky. Nei 2 licei più vicini al mio, i circa 1800 studenti conoscono solo pallacanestro e pallavolo.
Come fai a pensare che diventi popolare?
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
in italia per tutti gli sport che non siano il calcio (purtroppo) se non si vince non meriti visibilita' in tv e quindi notorieta' ed espansione sul territorio. Volley, tennis, vela, pallanuoto, ecc hanno avuto il loro momento di gloria con i risultati, quando sono finiti questi sport sono rimasti conosciuti solo per i soli appassionati. Se a rugby non si vince e' dura avere nuovi appassionati anche se col 6N e la celtic cmq non e' male considerando i risultati. Diverso e' il discorso basket perche' anche se la nazionale fa schifo( come ora) c' e' sempre il traino della NBA.
il galles non perde mai in casa al massimo concede 1 punto in piu'
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
io credo che noi dobbiamo prender coscienza del fatto che è uno sport per certi aspetti elitario.Non è una questione economica, anzi.So per averlo personalmente chiesto in giro per l'Italia ai diretti interessati che le quote che si pagano annualmente per giocare variano dai 150 euro ai 500 euro con variabili relative al materiale più o meno incluso.Alla Benetton Treviso si pagano le quote tra le più basse in Italia e questo lo scrivo perchè se ci pensate è fantastico potersi iscrivere nel club forse meglio strutturato d'Italia così, semplicemente.Ad Arezzo dove alleno l'under 14 i ragazzini pagano 300 euro all'anno, più circa un altro centinaio per il materiale. Si allenano 4 volte la settimana che significa più di 160 allenamenti all'anno.Con le partite, i tornei, le amichevoli diciamo che li incontriamo circa 200 volte.hanno a disposizione 2 allenatori con il 1° livello, un preparatore atletico, e il direttore della scuola che li allena personalmente una volta la settimana ha il 3°livello o forse più.Pagano dunque diciamo 2 euro ogni volta che ci incontriamo.
Siamo per le nostre possibilità economiche discretamente organizzati , credo, come società.
Arrivo al punto. In formazione il rapporto deve essere 1 tecnico 10 ragazzi o poco lontano per fare un buon lavoro.Noi ad Arezzo riusciamo a mettere in campo 2 tecnici per categoria, ma non è che ne avanzino.Quando poi arrivano giocatori nuovi, come per esempio è successo alla mia under dove ne sono arrivati 6/8 "a provare", ti accorgi subito che la coperta diventa corta.Abbiamo l'ossatura della squadra che ha cominciato in under 7, quindi in 14 hanno già 5-6 anni di vissuto ew per inserire i nuovi devi fare parecchi passi indietro a discapito dei "veterani".Nelle under superiori il problema si accentua ancor più.
Tutto ciò per dire che la crescita deve essere lenta, graduale,uniforme.
Io sono spesso critico con la f.i.r., principalmente perchè sento di farne parte e cerco di portare il mio apporto anche stimolando
chiamiamola la creatività.
Scrissi un paio d'anni orsono un suggerimento riguardante il fatto di portare il 1° livello a svolgersi in un corso suddiviso in due fine settimana allungati e così è stato fatto tanto che anche io ho potuto fare il corso finalmente, e così come il sottoscritto in molti son finalmente riusciti a fare la stessa cosa.e tecnicamente devo dire che è stato veramente molto formativo grazie anche ai crediti che si sono dovuti acquisire frequentando gli aggiornamenti.
spero faranno presto un qualcosa di simile magari anche per il 2° livello, magari portandolo a 3 fine settimana allungati spalmati su un anno anzichè una settimana tutta d'un fiato così come è ora.
Arrivo al punto.Più visibilità farebbe aumentare probabilmente i numeri dei nuovi tesserati, forse anche mantenendo la posizione attuale nel ranking. E io suggerisco alla f.i.r. di comperare i diritti della ex celtic e di darli alla 7 che rugbysticamente ha un bbuon seguito.
Ma vorrei anche sottolineare il fatto che i genitori che portano i ragazzi a giocare, alla domanda perchè si sono avvicinati al rugby, rispondono al 90% per gli aspetti educativi di cui hanno sentito parlare bene.quindi, noi, dobbiamo anche aumentare il numero dei tecnici.Meglio se lo facciamo presto.
Siamo per le nostre possibilità economiche discretamente organizzati , credo, come società.
Arrivo al punto. In formazione il rapporto deve essere 1 tecnico 10 ragazzi o poco lontano per fare un buon lavoro.Noi ad Arezzo riusciamo a mettere in campo 2 tecnici per categoria, ma non è che ne avanzino.Quando poi arrivano giocatori nuovi, come per esempio è successo alla mia under dove ne sono arrivati 6/8 "a provare", ti accorgi subito che la coperta diventa corta.Abbiamo l'ossatura della squadra che ha cominciato in under 7, quindi in 14 hanno già 5-6 anni di vissuto ew per inserire i nuovi devi fare parecchi passi indietro a discapito dei "veterani".Nelle under superiori il problema si accentua ancor più.
Tutto ciò per dire che la crescita deve essere lenta, graduale,uniforme.
Io sono spesso critico con la f.i.r., principalmente perchè sento di farne parte e cerco di portare il mio apporto anche stimolando
chiamiamola la creatività.
Scrissi un paio d'anni orsono un suggerimento riguardante il fatto di portare il 1° livello a svolgersi in un corso suddiviso in due fine settimana allungati e così è stato fatto tanto che anche io ho potuto fare il corso finalmente, e così come il sottoscritto in molti son finalmente riusciti a fare la stessa cosa.e tecnicamente devo dire che è stato veramente molto formativo grazie anche ai crediti che si sono dovuti acquisire frequentando gli aggiornamenti.
spero faranno presto un qualcosa di simile magari anche per il 2° livello, magari portandolo a 3 fine settimana allungati spalmati su un anno anzichè una settimana tutta d'un fiato così come è ora.
Arrivo al punto.Più visibilità farebbe aumentare probabilmente i numeri dei nuovi tesserati, forse anche mantenendo la posizione attuale nel ranking. E io suggerisco alla f.i.r. di comperare i diritti della ex celtic e di darli alla 7 che rugbysticamente ha un bbuon seguito.
Ma vorrei anche sottolineare il fatto che i genitori che portano i ragazzi a giocare, alla domanda perchè si sono avvicinati al rugby, rispondono al 90% per gli aspetti educativi di cui hanno sentito parlare bene.quindi, noi, dobbiamo anche aumentare il numero dei tecnici.Meglio se lo facciamo presto.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
GPgiampi ha scritto:ma scusate, in questo momento storico e politico, come si può sperare che uno sport basato sul rispetto dell'avversario, delle regole, dell'arbitro, possa avere seguito?
siamo culturamente inadatti al rugby, che non sarà mai uno sport di massa ma sempre di pochi.
l'unico obiettivo possibile è quello di attirare quei pochi e non farseli scappare.
Condivido la conclusione sull'obiettivo possibile, ma non la premessa. Tutti gli sport si basano sul rispetto delle regole, dell'avversario e dell'arbitro. Se vediamo spesso cose diverse su campi di calcio, basket o quello che vi pare, non è per colpa della natura "inferiore" di quegli sport, ma solo della scarsa cultura sportiva dei protagonisti.
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
non sto parlando delle regole in generale, ovviamente, ma di quello che tu definisci cultura sportiva, dell'approccio alle regole e di quello che ti insegnano sulle regole quando fai uno sport.bobrock ha scritto: Condivido la conclusione sull'obiettivo possibile, ma non la premessa. Tutti gli sport si basano sul rispetto delle regole, dell'avversario e dell'arbitro. Se vediamo spesso cose diverse su campi di calcio, basket o quello che vi pare, non è per colpa della natura "inferiore" di quegli sport, ma solo della scarsa cultura sportiva dei protagonisti.
non credo che ci siano sport inferiori, ma sportivi inferiori si.
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
Se fossero 10 anni che tutte le estate il 3nation fosse trasmesso dal La7, come è successo nei primi anni, non credo che avrebbe fatto male al rugby!alex74 ha scritto:Diverso e' il discorso basket perche' anche se la nazionale fa schifo( come ora) c' e' sempre il traino della NBA.
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
GPgiampi ha scritto:ma scusate, in questo momento storico e politico, come si può sperare che uno sport basato sul rispetto dell'avversario, delle regole, dell'arbitro, possa avere seguito?
siamo culturamente inadatti al rugby, che non sarà mai uno sport di massa ma sempre di pochi.
l'unico obiettivo possibile è quello di attirare quei pochi e non farseli scappare.
Assolutamente vero...
Se per avere i grandi numeri, i super-sponsor, le folle osannati alle partita, l'attenzione mediatica concentrata sul rugby,
bisogna dover svendere i valori fondanti di questo sport (rispetto in campo e fuori, sopra tutto) e accettare che si riduca ad una versione ovale del sistema calcio attualmente in essere, allora personalmente preferisco 1000 volte che il rugby rimanga uno sport di nicchia...
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
Non ho idea di quale sia la popolazione immigrata ad Arezzo ma sarei curioso di sapere quanti figli di Rumeni, Polacchi o Nigeriani, (gente grossa ... per capisrsi) frequentino la vostra società! Non credo sia solo una questione economica, magari in quelle famiglie nemmeno ci pensano al Rugby come sport, ma se fossero incentivati ...?!bep68 ha scritto:Ad Arezzo dove alleno l'under 14 i ragazzini pagano 300 euro all'anno, più circa un altro centinaio per il materiale. Si allenano 4 volte la settimana che significa più di 160 allenamenti all'anno.Con le partite, i tornei, le amichevoli diciamo che li incontriamo circa 200 volte.hanno a disposizione 2 allenatori con il 1° livello, un preparatore atletico, e il direttore della scuola che li allena personalmente una volta la settimana ha il 3°livello o forse più.Pagano dunque diciamo 2 euro ogni volta che ci incontriamo..
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
mischiare la nazionale con il campionato italiano è come mischiare pesche con le patate ...Ilgorgo ha scritto: Se come capacità di attrazione il rapporto nazionale/eccellenza fosse di 8/1 potremmo dire che i bacini di utenza di Sky e RaiSport si equivalgono.
E' anche vero che l'anno scorso l'Eccellenza andava in onda su RaiSport2; spero che il passaggio a RaiSport1 porti risultati migliori.
Analogamente, Italia-Irlanda andò su SkySport2
... la celtic league, che a quanto pare RaiSport trasmetterà quest'anno è sicuramente un altro discorso, però ci vorranno almeno dieci anni perché la trasmissione tv crei interesse, e poi ci vorranno vittorie e poi .... chiaro che se non appena la celtic league crea un po' di interessa Sky se la compra, come è successo col sei nazioni, siamo da capo a dodici!
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
E' da chiedersi cosa abbia fatto il movimento basket italiano per sfruttare al meglio la medaglia olimpica!LukeK27 ha scritto:Rispondo con una domanda, la cui risposta ovvia vi farà capire come la penso:
la medaglia d'argento alle olimpiadi 2004 della nazionale di basket, seguita da parecchi milioni di spettatori in diretta sulla Rai (la finale mi pare fosse addirittura su Rai2 e fece ascolti senza precedenti per il basket italiano), cos'ha regalato al movimento del basket italiano?
Avete risposto? Bravi. Ora pensate che l'Italia di rugby è arrivata tra il 9° ed il 12° posto al mondiale, mostrato solo su un'emittente a pagamento.
2+2=...
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
Non ho idea di quale sia la popolazione immigrata ad Arezzo ma sarei curioso di sapere quanti figli di Rumeni, Polacchi o Nigeriani, (gente grossa ... per capisrsi) frequentino la vostra società! Non credo sia solo una questione economica, magari in quelle famiglie nemmeno ci pensano al Rugby come sport, ma se fossero incentivati ...?![/quote]
è una strada che già stiamo percorrendo.ci sono parecchi ragazzi ,non solo nella mia under ma praticamente in tutte, che sono figli di immigrati.nelle situazioni "particolari" non pagano assolutamente nulla e gli viene fornito anche il materiale.spesso sono anche i migliori in campo in termini di assiduità, agressività positiva ed impegno, al punto da essere sempre presenti quando gli impianti sono aperti..
io personalmente se potessi sponsorizzerei i ragazzi e non tanto la società in senso stretto: se tu giochi a rugby hai una borsa di studio e io ti garantisco la laurea se vieni ad allenarti o cose simili a questa.
è una strada che già stiamo percorrendo.ci sono parecchi ragazzi ,non solo nella mia under ma praticamente in tutte, che sono figli di immigrati.nelle situazioni "particolari" non pagano assolutamente nulla e gli viene fornito anche il materiale.spesso sono anche i migliori in campo in termini di assiduità, agressività positiva ed impegno, al punto da essere sempre presenti quando gli impianti sono aperti..
io personalmente se potessi sponsorizzerei i ragazzi e non tanto la società in senso stretto: se tu giochi a rugby hai una borsa di studio e io ti garantisco la laurea se vieni ad allenarti o cose simili a questa.
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
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Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
come al CEPU.bep68 ha scritto:...e io ti garantisco la laurea se vieni ad allenarti o cose simili a questa.
La laurea te la garantisce solo il personale impegno sui libri e le ore di studio sottratte al tempo libero.
Piuttosto come società ti posso agevolare (come dici anche tu) in altro modo, magari procurando l'alloggio per studenti universitari fuori sede che giocano in club di una città universitaria (come da tempo fanno quelli del Lido Venezia). Oppure individuando degli spazi e del personale nelle strutture del club per proporre una sorta di doposcuola per i ragazzi delle giovanili durante i pomeriggi di allenamento (anche questa cosa mi sembra di ricordare che è stata portata avanti da qualche società).
Per degli incentivi monetari (borse di studio...) la vedo dura, innanzitutto per un discorso di principio e poi per le ristrettezze economiche in cui i club oggigiorno si trovano ad operare....
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Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
beh quest anno la nazionale under 20 è arrivata a giocarsi il titolo europeo e abbiamo 3 giocatori in NBA ( ok quelli derivavano dall'onda lunga della nazionale di Myers e Tanjevic probabilmente). Se solo avessimo un allenatore e un gruppo piu coeso penso che l'italbasket potrebbe ambire a molto di più del gramo europeo che ha fatto (ciò dimostrato anche dal partitone fatto coi francesi).pierrebi ha scritto:E' da chiedersi cosa abbia fatto il movimento basket italiano per sfruttare al meglio la medaglia olimpica!LukeK27 ha scritto:Rispondo con una domanda, la cui risposta ovvia vi farà capire come la penso:
la medaglia d'argento alle olimpiadi 2004 della nazionale di basket, seguita da parecchi milioni di spettatori in diretta sulla Rai (la finale mi pare fosse addirittura su Rai2 e fece ascolti senza precedenti per il basket italiano), cos'ha regalato al movimento del basket italiano?
Avete risposto? Bravi. Ora pensate che l'Italia di rugby è arrivata tra il 9° ed il 12° posto al mondiale, mostrato solo su un'emittente a pagamento.
2+2=...
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
intendevo ti dò la possibilità di arrivarci,in termini di sostegno economico, tutoraggio,ecc..il cepu,lo userei come poligono per carri armati, con bersagli mobili nani con capelli tinti.Bergshamra ha scritto:come al CEPU.bep68 ha scritto:...e io ti garantisco la laurea se vieni ad allenarti o cose simili a questa.
La laurea te la garantisce solo il personale impegno sui libri e le ore di studio sottratte al tempo libero.
Piuttosto come società ti posso agevolare (come dici anche tu) in altro modo, magari procurando l'alloggio per studenti universitari fuori sede che giocano in club di una città universitaria (come da tempo fanno quelli del Lido Venezia). Oppure individuando degli spazi e del personale nelle strutture del club per proporre una sorta di doposcuola per i ragazzi delle giovanili durante i pomeriggi di allenamento (anche questa cosa mi sembra di ricordare che è stata portata avanti da qualche società).
Per degli incentivi monetari (borse di studio...) la vedo dura, innanzitutto per un discorso di principio e poi per le ristrettezze economiche in cui i club oggigiorno si trovano ad operare....
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
Re: effetto del mondiale sul rugby in Italia
@ pierrebi non credo che si possa fare un paragone tra la NBA e il 3N anche se fosse stato trasmesso da 10 anni in chiaro.
il galles non perde mai in casa al massimo concede 1 punto in piu'