Bilancio Fir nei Mondiali

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zorrykid
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Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da zorrykid » 6 ott 2011, 13:45

Penso sia il caso di guardare i risultati avuti negli ultimi mondiali, piuttosto che guardare a cos'è successo il Nuova Zelanda nel 2011. Come al solito fuori dai quarti, come al solito la colpa ricade sull'allenatore e sui giocatori... Ogni volta sembra che con l'arrivo del nuovo allenatore le cose cambieranno, che i risultati mai arrivati giungeranno. Ma non sarà così. Finchè il sistema che governa il rugby non cabierà nulla di nuovo potrà accadere. Che competenze possono avere i vari responsbili del'alto livello, allenatori, manager se non quelle di far parte del bungabunga Dondi? Chi fa rugby veramente prende gente con curriculm importanti, con competenze reali. Il carrozzone dei consiglieri Fir, continua la gita turistica in Nz. Saranno a vedere i quarti... La Federazione ha lavorato bene in questi anni, era normale passare il turno... certo che se si fa male subito Castro, se l'apertura non ha voluto indossare la magli azzurra, se qualcuno nella partita più importante tira il c*** indietro.... Nessuna autocritica, il sistema fatto di Accademie, del massimo campionato fatto di dopolavoristi, di pagare la pensione a giocatori che faranno panchina in Celtic, funziona.... L'Italia rugby è forte, purtroppo siamo solo sfortunati.... solo per questo non passiamo mai il turno...
Più che pensare ad allenatori francesi pittosto che tongani sarebbe bene introdurre un vocabolo nuovo il federazione: umiltà... Certamente avremmo fatto le cose, non dico meglio, ma con più cuore.... Certamente ci saremmo comportati da sportivi, salutando con un giro di campo i quattro imbecilli che credevano all'Italia e la sostenevano allo stadio in un oceano verde...
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TommyHowlett
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da TommyHowlett » 6 ott 2011, 15:12

Effettivamente siamo passati da un mondiale in cui siamo usciti per un calcio sbagliato, ad uno in cui siamo usciti con tanti calci presi nel didietro, senza possibilità di ricercare i soliti alibi (partite ravvicinate, assenza di calciatori, umidità relativa, ecc.); gioire sui due bonus ottenuti fa ridere i polli (noi) perché di fronte c'erano Russia e Usa.
Bilancio fallimentare. A chi dare la colpa? Si potrebbe dire un po' a tutti, ma vien difficile non buttare l'occhio sulla punta della piramide, dove sta seduto (anzi, dove dovrebbe stare seduto :-] ) il Sig. Dondi. Lui, attento osservatore delle partite azzurre... dalla tv di casa, che critica da lontano, la stessa lontananza mostrata dalla federazione nei confronti del rugby italiano.
Si fa presto ad analizzare la debacle: mancanza di un adeguato supporto alla nazionale da parte del movimento. Punto.
Manca un apertura degna di tal nome, manca un calciatore, manca uno schema di gioco, mancano sufficienti ricambi. Esattamente quello che manca a questa nazionale sin dai primi anni del 6N (dal dopo Dominguez). Tutte cose che se fossero state affrontate alle primissime avvisaglie in modo competente e meno superficiale, a quest'ora sarebbero ampiamente superate. Invece abbiamo assistito a una serie di scelte perlomeno assurde: scelta di ct in alternanza tra la scuola transalpina e quella anglosassone, massiccio impiego di oriundi ed equiparati, mancato sostegno tecnico-economico dei vivai, creazione di accademie completamente distaccate dalla realtà dei club, inutili e sbandierati progetti per le giovanili (es. il famoso "progetto statura"), franchige della CL scollegate dai club di Eccellenza e Serie A, ruoli dirigenziali strategici assegnati politicamente e non per competenza tecnica, totale incapacità a gestire e pubblicizzare eventi che non riguardino la nazionale.
Alla luce di questa triste realtà, si può quasi dire che la Nazionale in questi mondiali si sia comportata bene...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.

zorrykid
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da zorrykid » 6 ott 2011, 15:54

TommyHowlett ha scritto:Effettivamente siamo passati da un mondiale in cui siamo usciti per un calcio sbagliato, ad uno in cui siamo usciti con tanti calci presi nel didietro, senza possibilità di ricercare i soliti alibi (partite ravvicinate, assenza di calciatori, umidità relativa, ecc.); gioire sui due bonus ottenuti fa ridere i polli (noi) perché di fronte c'erano Russia e Usa.
Bilancio fallimentare. A chi dare la colpa? Si potrebbe dire un po' a tutti, ma vien difficile non buttare l'occhio sulla punta della piramide, dove sta seduto (anzi, dove dovrebbe stare seduto :-] ) il Sig. Dondi. Lui, attento osservatore delle partite azzurre... dalla tv di casa, che critica da lontano, la stessa lontananza mostrata dalla federazione nei confronti del rugby italiano.
Si fa presto ad analizzare la debacle: mancanza di un adeguato supporto alla nazionale da parte del movimento. Punto.
Manca un apertura degna di tal nome, manca un calciatore, manca uno schema di gioco, mancano sufficienti ricambi. Esattamente quello che manca a questa nazionale sin dai primi anni del 6N (dal dopo Dominguez). Tutte cose che se fossero state affrontate alle primissime avvisaglie in modo competente e meno superficiale, a quest'ora sarebbero ampiamente superate. Invece abbiamo assistito a una serie di scelte perlomeno assurde: scelta di ct in alternanza tra la scuola transalpina e quella anglosassone, massiccio impiego di oriundi ed equiparati, mancato sostegno tecnico-economico dei vivai, creazione di accademie completamente distaccate dalla realtà dei club, inutili e sbandierati progetti per le giovanili (es. il famoso "progetto statura"), franchige della CL scollegate dai club di Eccellenza e Serie A, ruoli dirigenziali strategici assegnati politicamente e non per competenza tecnica, totale incapacità a gestire e pubblicizzare eventi che non riguardino la nazionale.
Alla luce di questa triste realtà, si può quasi dire che la Nazionale in questi mondiali si sia comportata bene...
...forse si, una Nazionale che non è frutto di una programmazione ma di scelte fatte all'ultimo momento... di una visione del futuro che non va oltre la mezz'ora... più che cercare i motivi, giustificazioni perchè in questo mondiale siamo usciti in maniera vergognosa, qualcuno dovrebbe chiedersi: cosa abbiamo fatto di buono negli ultimi dieci anni...
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da bep68 » 6 ott 2011, 16:55

"Più che pensare ad allenatori francesi pittosto che tongani sarebbe bene introdurre un vocabolo nuovo il federazione: umiltà... Certamente avremmo fatto le cose, non dico meglio, ma con più cuore.... Certamente ci saremmo comportati da sportivi, salutando con un giro di campo i quattro imbecilli che credevano all'Italia e la sostenevano allo stadio in un oceano verde...[/quote]"
aggiungo, quei quattro imbecilli che a fine partita son montati sulla graziella e han pedalato fino a casa...
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..

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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da paga1 » 6 ott 2011, 17:30

il problema dell'apertura non si risolve perche', se un'apertura di talento come Iannone arriva a Parma e gioca 12 perche' c'e' Irving e se lo stesso gioca ala a TV con Morisi 12 perche' c'e' Burton evidentemente manca un po' di buona volonta' per farli crescere.

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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da HagarTheHorrible » 6 ott 2011, 21:28

zorrykid ha scritto:...Certamente ci saremmo comportati da sportivi, salutando con un giro di campo i quattro imbecilli che credevano all'Italia e la sostenevano allo stadio in un oceano verde...
[youtube]http://www.youtube.com/v/T5Obrj3IjBY[/youtube]
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da zorrykid » 7 ott 2011, 9:58

HagarTheHorrible ha scritto:
zorrykid ha scritto:...Certamente ci saremmo comportati da sportivi, salutando con un giro di campo i quattro imbecilli che credevano all'Italia e la sostenevano allo stadio in un oceano verde...
[youtube]http://www.youtube.com/v/T5Obrj3IjBY[/youtube]
...tre son qua, ed io scattavo la foto.... i torni contano.... :wink:
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da milesgersenroma » 7 ott 2011, 11:15

zorry ma sai se almeno ti hanno inquadrato?
visto che eravate pochi forse ti abbiamo salutato senza saperlo :)

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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da zorrykid » 7 ott 2011, 11:42

milesgersenroma ha scritto:zorry ma sai se almeno ti hanno inquadrato?
visto che eravate pochi forse ti abbiamo salutato senza saperlo :)
...riguardo la partita per vedere se mi vedo.. :roll:
...certo che dai 15 fenomeni che hanno dato tutto in campo non puoi mica pretendere che compiano un giro di campo... non riesco ancora a capire dove hanno trovato la forza, per alzare il braccino e far ciao da metà campo... veri atleti... :?
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metabolik
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da metabolik » 7 ott 2011, 21:46

ammazzate o , quanto sei incassato Zorry !!!!!!

Ti posso capire, e dico sul serio, ma il bungabunga no, addirittura il bungbunga Dondi non se lo merita , essere associato allo spurcaciun cun la pumpèta è il massimo dell'offesa concepibile.
Se lo viene a sapere non la passi liscia.

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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da ellis » 8 ott 2011, 16:47

paga1 ha scritto:il problema dell'apertura non si risolve perche', se un'apertura di talento come Iannone arriva a Parma e gioca 12 perche' c'e' Irving e se lo stesso gioca ala a TV con Morisi 12 perche' c'e' Burton evidentemente manca un po' di buona volonta' per farli crescere.
Già.

Con la non trascurabile differenza che Parma è una squadra di Eccellenza che tira fuori i propri soldi e fa quello che vuole; mentre Treviso dovrebbe essere una franchigia (ed hanno battuto i piedi tutti per farla diventare dopo la famosa "votazione degli inganni") con aiuti economici della FIR, con linee di gestione tecnica concordate con la FIR e programmi finalizzati alla costruzione/miglioramento di giocatori di interesse nazionale..............

ellis
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da ellis » 8 ott 2011, 17:13

zorrykid ha scritto:Penso sia il caso di guardare i risultati avuti negli ultimi mondiali, piuttosto che guardare a cos'è successo il Nuova Zelanda nel 2011. Come al solito fuori dai quarti, come al solito la colpa ricade sull'allenatore e sui giocatori... Ogni volta sembra che con l'arrivo del nuovo allenatore le cose cambieranno, che i risultati mai arrivati giungeranno. Ma non sarà così. Finchè il sistema che governa il rugby non cabierà nulla di nuovo potrà accadere. Che competenze possono avere i vari responsbili del'alto livello, allenatori, manager se non quelle di far parte del bungabunga Dondi? Chi fa rugby veramente prende gente con curriculm importanti, con competenze reali. Il carrozzone dei consiglieri Fir, continua la gita turistica in Nz. Saranno a vedere i quarti... La Federazione ha lavorato bene in questi anni, era normale passare il turno... certo che se si fa male subito Castro, se l'apertura non ha voluto indossare la magli azzurra, se qualcuno nella partita più importante tira il c*** indietro.... Nessuna autocritica, il sistema fatto di Accademie, del massimo campionato fatto di dopolavoristi, di pagare la pensione a giocatori che faranno panchina in Celtic, funziona.... L'Italia rugby è forte, purtroppo siamo solo sfortunati.... solo per questo non passiamo mai il turno...
Più che pensare ad allenatori francesi pittosto che tongani sarebbe bene introdurre un vocabolo nuovo il federazione: umiltà... Certamente avremmo fatto le cose, non dico meglio, ma con più cuore.... Certamente ci saremmo comportati da sportivi, salutando con un giro di campo i quattro imbecilli che credevano all'Italia e la sostenevano allo stadio in un oceano verde...
Brother Muccato, secondo me c'è una cosa che forse un po' tutti trascuriamo: l'unica cosa che è cresciuta in modo veramente esponenziale in questi ultimi 10-12 anni è la passione del popolo rugbistico italiano.
Alla passione di noi ex-giocatori si sono aggiunti simpatizzantì che, in modo bellissimo, si sono appassionati quanto e più di noi, aiutandoci ad uscire dal ghetto dello sport povero e poco seguito; sono arrivati a frotte bambini ai corsi di minirugby e papà a giocare nelle squadre old; abbiamo ottenuto San Siro, i titoloni della Gazzetta dello Sport, un occhio di riguardo da parte del Coni anche rispetto ad altre discipline.
Una volta un pallonaro mi prendeva in giro dicendo: ma fate tutto questo casino voi del rugby e poi non vincete mai ???
Io gli risposi per le rime; ma tutti i torti, pur nella sua ignoranza sportiva, non li aveva; in nessun altro sport si farebbero titoloni sui giornali per il tentaivo di passare il primo turno ai Mondiali o di entrare nelle prime 9 del ranking mondiale come fossero due traguardi di chissà quale portata !
Ecco forse, il popolo italiano del rugby ha caricato in questi anni la nazionale, i relativi allenatori che si sono succeduti e la stessa FIR di aspettative difficilmente raggiungibili.
In 12 edizioni del 6N dovremmo aver imparato che le 4 regine d'Europa si alternano sia nelle vittorie del Torneo che nella supremazia a livello di forma; la peggiore (a turno) di quelle 4, unita alla Scozia, diventavano di volta in volta l'obiettivo da mettere nel nostro mirino; obiettivo che talvolta veniva centrato a metà, talvolta veniva completamente cannato ed un sola volta è stato centrato nella sua interezza (nel 2007).
Mallett non ha fatto miracoli, come non li avevano fatti JK e PB; l'Italia fece il vero salto di qualità con Coste; da quel momento ha aumentato il divario con le squadre inferiori a noi (ma vi siete dimenticati che 30 anni perdevamo dal Marocco e dalla Russia in casa ????) ma non quello con le squadre che le stanno sopra: non ci sono mai più state partite in cui siamo stati vicini agli AB come il 12-18 di Rovigo o il 21-31 di una delle prime RWC; ed in fin dei conti la volta che siamo vermanete andati più vicini a passare il turno è stata quella del 1987, in cui siamo usciti per la differenza mete (di una meta !!!) pur terminando il girone a pari punti con Fiji e Argentina, in un girone che oggi sarebbe proibitivo per noi o quasi... (l'altra squadra era la NZ....).
Poi c'è stata St Etienne 2007 e qui ci sarebbe da scrivere un libro; quella Scozie era la peggior quinta squadra che un 6N abbia mai generato nella sua storia !!!
Anzi era proprio la sesta squadra del 6N in quei 7/8 mesi....
Ma da lì in poi gli scozzesi si sono tirati di nuovo su, noi no.
Insomma se non cresciamo come movimento certi traguardi resteranno sempre sogni, caricati di estreme aspettative da false illusioni e da calendari fuorvianti, che mettono all'ultima giornata la partita che sembra essere decisiva: ma nel 2003 e nel 2011 le vere partite decisive del ns girone sono state AB-Galles e Irlanda - Australia.....
E quando dico "crescere come movimento" non vorrei far pensare che basterbbero le dimissioni di Dondi: nemmeno lui e il suo staff hanno fatto miracoli; ma i miracoli partono dal basso; dalla base; ci deve essere la voglia di giocare a rugby, la competitività giusta; ogni bambino che gioca a rugby dovebbe sentire lui stesso la passione e dall'istruttore ricevere l'insegnamento che a rugby si vince giocando meglio della'vversario, trattando l'ovale come fosse un violino, qualsiasi sia il ruolo in cui giochi; non facendo a testate oppure andando tutti a giocare nella squadra più forte per vincere 120-0 contro la squadra dei bambini meno alti, meno veloci, meno bravi.

Trepuzzi Rugby
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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da Trepuzzi Rugby » 8 ott 2011, 17:31

ellis ha scritto:[Ecco forse, il popolo italiano del rugby ha caricato in questi anni la nazionale, i relativi allenatori che si sono succeduti e la stessa FIR di aspettative difficilmente raggiungibili.
In 12 edizioni del 6N dovremmo aver imparato che le 4 regine d'Europa si alternano sia nelle vittorie del Torneo che nella supremazia a livello di forma; la peggiore (a turno) di quelle 4, unita alla Scozia, diventavano di volta in volta l'obiettivo da mettere nel nostro mirino; obiettivo che talvolta veniva centrato a metà, talvolta veniva completamente cannato ed un sola volta è stato centrato nella sua interezza (nel 2007).
Mallett non ha fatto miracoli, come non li avevano fatti JK e PB; l'Italia fece il vero salto di qualità con Coste; da quel momento ha aumentato il divario con le squadre inferiori a noi (ma vi siete dimenticati che 30 anni perdevamo dal Marocco e dalla Russia in casa ????) ma non quello con le squadre che le stanno sopra:
E quando dico "crescere come movimento" non vorrei far pensare che basterbbero le dimissioni di Dondi: nemmeno lui e il suo staff hanno fatto miracoli; ma i miracoli partono dal basso; dalla base; ci deve essere la voglia di giocare a rugby, la competitività giusta; ogni bambino che gioca a rugby dovebbe sentire lui stesso la passione e dall'istruttore ricevere l'insegnamento che a rugby si vince giocando meglio della'vversario, trattando l'ovale come fosse un violino, qualsiasi sia il ruolo in cui giochi; non facendo a testate oppure andando tutti a giocare nella squadra più forte per vincere 120-0 contro la squadra dei bambini meno alti, meno veloci, meno bravi.
condivido tutto, in particolare questi passaggi.
abbiamo fatto il salto di qualità con Coste e abbiamo posto un divario non indifferente con altre federazioni, anche per una diversa disponibilità economica e crescita del movimento. il 'problema' è che in questi anni chi ci era sopra non è stato con le mani in mano, non si può pensare di colmare in poco più di un decennio circa un secolo di cultura rugbistica.
dobbiamo avere pazienza, lavorare sul territorio, sulla formazione, portare il rugby nelle scuole e correggere gli errori di programmazione. cercando finalmente di toglierci di dosso la 'pretesa' del risultato immediato.

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Re: Bilancio Fir nei Mondiali

Messaggio da zorrykid » 9 ott 2011, 17:23

ellis ha scritto:
E quando dico "crescere come movimento" non vorrei far pensare che basterbbero le dimissioni di Dondi: nemmeno lui e il suo staff hanno fatto miracoli; ma i miracoli partono dal basso; dalla base; ci deve essere la voglia di giocare a rugby, la competitività giusta; ogni bambino che gioca a rugby dovebbe sentire lui stesso la passione e dall'istruttore ricevere l'insegnamento che a rugby si vince giocando meglio della'vversario, trattando l'ovale come fosse un violino, qualsiasi sia il ruolo in cui giochi; non facendo a testate oppure andando tutti a giocare nella squadra più forte per vincere 120-0 contro la squadra dei bambini meno alti, meno veloci, meno bravi.
carissimo Amico, quello che dovrebbe succedere e che purtroppo ho paura che non accadra' e' la ripartizione dei compiti. Il dovere del club e' fare quello che dici, insegnare a giocare, insegnare a far parte di un gruppo. Il problema e' il dopo. In che struttura andranno a giocare sti ragazzi? Nelle Accademie? Mi sembra che a fronte di bei fogliettoni di euro i risultati son stati ben pochi, nell'ultimo mondiale under 20 abbiamo fatto una squallida figura...
Nel campionato di Eccellenza? Pochi club hanno i soldi per fare dei giocatori dei professionisti. Siamo tornati indietro di 20 anni, quando gli allenamenti si svolgevano alla sera terminato il lavoro. Per non retrocedere o per vincere il campionato le squadre si affidano a vecchi marpioni o allo straniero piuttosto che far giocare i giovani del vivaio...
In Celtic? Chi investe soldi e vuol avere risultati e ben poco gli frega di mettere in campo i giocatori di interesse nazionale. Per vincere le partite fai giocare chi sa gia' giocare...
Una Federazione seria dovrebbe programmare un percorso, formativo... troppo semplice dire facciamo quello che possiamo con la gente che abbiamo... cresci solamente se giochi, piu' il livello e' alto piu' impari... Qua non solo non si fanno ste cose, non sei neppure capace ad organizzare i campionati.... un anno fai l'under 20... quello dopo un'under 18 allargata... probabilmente il prossimo anno ci saranno due gironi... nel primo giocheranno quelli che son nati in un giorno pari, nell'altro quelli nati in un giorno dispari... :?
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