Satiro ha scritto: infatti se c'era Aglietti a tirare il rigore decisivo avremmo vinto la coppa del mondo...
Il mondiale dei rimpianti
Re: Il mondiale dei rimpianti
Re: Il mondiale dei rimpianti
L'espulsione può essere un rimorso, difficilmente un rimpianto.Laporte ha scritto:2) Rimpianti del Galles.. l'espulsione
Re: Il mondiale dei rimpianti
Purtroppo qualche tempo fa il capo mondiale degli arbitri, il giorno dopo una partita nella quale era coinvolta la sua nazionale, fece delle dichiarazioni pubbliche durissime e critiche sull'operato dell'arbitro (suo sottoposto), con circostanziati riferimenti a varie azioni (nelle quali la nazionale del suo paese fece delle magre figure).RattoVolante ha scritto:Ma non si diceva che l'arbitro non va contestato, che quello che dice l'arbitro è legge, che "è fallo quando arbitro fischia"? I francesci avranno anche le loro ragioni, ma a leggere ste righe mi viene in mente uno sport con la palla rotonda...
Dopo quelle dichiarazioni infelici e le polemiche che ne seguirono, quel personaggio non diede le dimissioni e l'IRB non lo licenzio'.
Da quella volta e' diventato "legittimo" criticare gli arbitri, con buona pace di tutti gli idealisti che la vedevano come dici tu.
Purtroppo
Grazie al cielo l'hanno inventato a Rugby e non a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!
Re: Il mondiale dei rimpianti
Non è proprio così ...ayr ha scritto:Purtroppo qualche tempo fa il capo mondiale degli arbitri, il giorno dopo una partita nella quale era coinvolta la sua nazionale, fece delle dichiarazioni pubbliche durissime e critiche sull'operato dell'arbitro (suo sottoposto), con circostanziati riferimenti a varie azioni (nelle quali la nazionale del suo paese fece delle magre figure).RattoVolante ha scritto:Ma non si diceva che l'arbitro non va contestato, che quello che dice l'arbitro è legge, che "è fallo quando arbitro fischia"? I francesci avranno anche le loro ragioni, ma a leggere ste righe mi viene in mente uno sport con la palla rotonda...
Dopo quelle dichiarazioni infelici e le polemiche che ne seguirono, quel personaggio non diede le dimissioni e l'IRB non lo licenzio'.
Da quella volta e' diventato "legittimo" criticare gli arbitri, con buona pace di tutti gli idealisti che la vedevano come dici tu.
Purtroppo
se avesse espresso le opinioni come privato cittadino al pub potrei essere d'accordo ma visto che le ha espresse in pubblico, quindi come suo diretto superiore, ne ha tutti i diritti (giuste o sbagliate che fossero) ...
è come se il tuo capo criticasse come hai eseguito un lavoro: questo non permette a tutti di dire che non sai farlo (che abbia ragione o meno)
Re: Il mondiale dei rimpianti
E' una cosa talmente "normale" che nessuno si era mai sognato di farla prima...mauott ha scritto:Non è proprio così ...ayr ha scritto:Purtroppo qualche tempo fa il capo mondiale degli arbitri, il giorno dopo una partita nella quale era coinvolta la sua nazionale, fece delle dichiarazioni pubbliche durissime e critiche sull'operato dell'arbitro (suo sottoposto), con circostanziati riferimenti a varie azioni (nelle quali la nazionale del suo paese fece delle magre figure).
Dopo quelle dichiarazioni infelici e le polemiche che ne seguirono, quel personaggio non diede le dimissioni e l'IRB non lo licenzio'.
Da quella volta e' diventato "legittimo" criticare gli arbitri, con buona pace di tutti gli idealisti che la vedevano come dici tu.
Purtroppo
se avesse espresso le opinioni come privato cittadino al pub potrei essere d'accordo ma visto che le ha espresse in pubblico, quindi come suo diretto superiore, ne ha tutti i diritti (giuste o sbagliate che fossero) ...
è come se il tuo capo criticasse come hai eseguito un lavoro: questo non permette a tutti di dire che non sai farlo (che abbia ragione o meno)
Qui si sta' discutendo della "tradizione" rugbystica di NON criticare MAI le scelte dell'arbitro IN PUBBLICO.
Paddy O'Brian come superiore dell'arbitro in questione aveva tutti i diritti di criticare le particolari decisioni dell'arbitro in questione A QUATTROCCHI, mentre ha scelto di criticarlo pubblicamente a mezzo stampa, senza prima confrontarsi con lui.
Se il mio capo va dalla stampa a criticarmi senza prima parlare con me, lo denuncio.
Se comunque il capo degli arbitri ha il diritto di criticare pubblicamente le decisioni di un arbitro, in quanto e' il suo capo, allora anch'io ho il diritto di farlo, visto che PAGO per vedere uno spettacolo (per le partite di rugby si paga la SIAE) e se qualche partecipante allo spettacolo non si comporta bene ho il diritto di criticarlo (come si puo' fare al teatro, all'opera, al cinema eccetera...): non e' certo sul DIRITTO CIVILE di criticare l'arbitro che si discuteva, ma sull'OPPORTUNITA' che questa cosa venga fatta nell'ambito del rugby.
Siccome le critiche all'arbitro sono state fatte pubblicamente anche dal capo degli arbitri (per non parlare di tutti gli allenatori delle squadre del Tri-nations, che cominciano a fare le loro critiche e i loro appunti ancora prima che la partita cominci... ), la cosa e' stata (purtroppo ) sdoganata.
Se l'IRB avesse voluto, avrebbe potuto lanciare dei segnali FORTI, licenziando Paddy O'Brian e comminando multe e squalifiche PESANTI agli allenatori delle squadre del tri-Nations per ogni virgola fuori posto.
Purtroppo (per motivi geopolitici?) non l'hanno fatto ed ecco che le critiche all'arbotro sono diventate all'ordine del giorno, con buona pace di molti "poveri nostalgici".
Grazie al cielo l'hanno inventato a Rugby e non a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch!
Re: Il mondiale dei rimpianti
Io posso anche essere d'accordo sulla tradizione e sull'opportunità di non criticare l'operato dell'arbitro ma permettimi di farti presente che stai sostenendo il discorso con una serie di considerazioni veramente bizzarre ....ayr ha scritto:E' una cosa talmente "normale" che nessuno si era mai sognato di farla prima...mauott ha scritto:
Non è proprio così ...
se avesse espresso le opinioni come privato cittadino al pub potrei essere d'accordo ma visto che le ha espresse in pubblico, quindi come suo diretto superiore, ne ha tutti i diritti (giuste o sbagliate che fossero) ...
è come se il tuo capo criticasse come hai eseguito un lavoro: questo non permette a tutti di dire che non sai farlo (che abbia ragione o meno)
Qui si sta' discutendo della "tradizione" rugbystica di NON criticare MAI le scelte dell'arbitro IN PUBBLICO.
Paddy O'Brian come superiore dell'arbitro in questione aveva tutti i diritti di criticare le particolari decisioni dell'arbitro in questione A QUATTROCCHI, mentre ha scelto di criticarlo pubblicamente a mezzo stampa, senza prima confrontarsi con lui.
Se il mio capo va dalla stampa a criticarmi senza prima parlare con me, lo denuncio.
Se comunque il capo degli arbitri ha il diritto di criticare pubblicamente le decisioni di un arbitro, in quanto e' il suo capo, allora anch'io ho il diritto di farlo, visto che PAGO per vedere uno spettacolo (per le partite di rugby si paga la SIAE) e se qualche partecipante allo spettacolo non si comporta bene ho il diritto di criticarlo (come si puo' fare al teatro, all'opera, al cinema eccetera...): non e' certo sul DIRITTO CIVILE di criticare l'arbitro che si discuteva, ma sull'OPPORTUNITA' che questa cosa venga fatta nell'ambito del rugby.
Siccome le critiche all'arbitro sono state fatte pubblicamente anche dal capo degli arbitri (per non parlare di tutti gli allenatori delle squadre del Tri-nations, che cominciano a fare le loro critiche e i loro appunti ancora prima che la partita cominci... ), la cosa e' stata (purtroppo ) sdoganata.
Se l'IRB avesse voluto, avrebbe potuto lanciare dei segnali FORTI, licenziando Paddy O'Brian e comminando multe e squalifiche PESANTI agli allenatori delle squadre del tri-Nations per ogni virgola fuori posto.
Purtroppo (per motivi geopolitici?) non l'hanno fatto ed ecco che le critiche all'arbotro sono diventate all'ordine del giorno, con buona pace di molti "poveri nostalgici".
Per esempio non puoi sapere se arbitro e zio Paddy si siano parlati o no, a meno che tu sia l'arbitro in questione...
Sulla minaccia di denuncia non saprei che lavoro fai ma mi sembra improbabile che non ti ridano dietro ... E' curioso poi che tu sia propenso a denunciare uno che, pur essendo il tuo capo, rilasci dichiarazioni pubbliche circa il tuo lavoro senza consultarti e poi pretenda che qualcuno si dimetta o peggio venga licenziato per avere espresso delle opinioni perché " tradizionalmente" non si e' mai fatto...
Sugli allenatori invece ti do' ragione visto che sono dei tesserati parti in causa.....
Finisco con una battuta sul diritto di critica... La SIAE e' un ente italiano... Con il tuo metro di giudizio potresti criticare solo le partite per cui viene pagato un biglietto in Italia
se vuoi critica se non vuoi non farlo ma evita di giustificare un tuo diritto con tesi fantasiose....