Amatori Milano

[rapa]

qualcuno ha notizie dell' Amatori Milano sito irraggiungibile su Facebook tutto tace so che e' retrocessa e forse fallita pero' non e' possibile che non se ne sappia piu' niente di una squadra che ha 80 anni di storia e 18 scudetti !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

[andrea12]

Rapa,
guarda che fallire, in Italia, non è di moda. Comunque, ti consiglierei di rintracciare qualche ragazzo (guarda che ci vorrà almeno un GPS ultima generazione) perchè il Club si è comportato davvero male. Al di là degli scherzi: verifica nelle Società dove sono confluiti e chiedi direttamente a loro. Io ne so veramente poco, anche se come ex (di tanti anni fa) sono molto incazzato. Buona fortuna

[rapa]

io come semplice tifoso sono strainca**ato perche dopo tanti paroloni spesi dalla dirigenza ci si trova con un pugno di mosche !!! vorrei sapere qualcosa di piu' per esempio cosa intende fare l' Amatori per il prossimo anno se si sono iscritti a campionato di serie B se hanno intenzione per esempio di mettere in piedi delle giovanili e una rete di club satellite come ad esempio ha il Grande Milano tutte cose che al giorno d' oggi sono indispensabili per fare quel passo che ti potrebbe portare verso il rugby che conta . Milano si merita almeno una squadra in eccellenza ovviamente conquistata sul campo non come qualche anno fa che l' Amatori grazie alla fusione con la Leonessa e' approdata alla serie A con i risultati che tutti noi abbiamo sottocchio. Per esempio la Rugby Roma altra squadra vecchissima e gloriosa ,ha dei problemi societari che sembra siano stati risolti mettendo insieme vecchie glorie della stessa societa' , e' qui' a Milano cosa fanno ?????? booohhhh non si sa un ca**o bella fine che fara' l' Amatori !!!!!!!!!!

[Mad Max]

La squadra che avrebbe dovuto gestire esclusivamente i giovani (fino all'under 16) l'avevano fondata e si chiama Amatori Milano Rugby Junior; Poi un bel giorno volendo ricalcare i fasti di Domiguz, Berni, Cutitta, Campese, Properzi e compagnia bella hanno deciso di farne a meno preferendo puntare su giocatori professionisti...
L'Amatori Milano Rugby Junior esiste ancora (ci gioca mio figlio), funziona benissimo e fà parte della franchigia della Grande Milano.
Poi si sono resi conto dell'errore ed allora hanno delegato la formazione dei giovani alla Rugby Union Milano, che dopo anni di promesse non mantenute, hanno deciso di foemare una squadra a sè stante distaccandosi dall'Amatori Milano: ora come ora è un'onestissima società la cui prima squadra naviga in serie C e le cui giovanili sono mantenute per alimentare la prima squadra.
A questo punto e siamo al 2009 - 2010 all'Amatori Milano Rugby rimane solo un under 18 raccogliticcia, le casse praticamente vuote e una dirigenza da denuncia penale.
Quest'anno parte della dirigenza ha lasciato, ma ha anche lasciato la società buona parte dei giocatori della prima squadra causa mancato pagamento degli stipendi e grossa parte delle giovanili; i pochi rimasti hanno orgogliosamente onorato il campo senza uno straccio di stipendio e/o futuro fino all'ultima gara ufficiale e da allora solo il buio assoluto.
Ad oggi credo manchino sia i soldi (rimangono da pagare stipendi arretrati per molti mesi) che i giocatori e persino la dirigenza.
A malincuore credo sia meglio che cedano i titoli sportivi e il nome a chi meglio stà rappresentando questo sport a Milano e poi spariscano per sempre...

[Tallonatore80]

CAvoli ma è davvero cosi' disastrosa sul fronte milanese? mi spiace per l'amatori.
Se qualcuno ha notizie ci tenga aggiornato.

[Mad Max]

A Milano rugbisticamente il fondo lo si è toccato quando L'Amatori Milano ex-Milan è fallito (primi anni 2000) anche perchè la seconda squadra di Milano L'A.S.R. Milano era ripionbata comntemporaneamente nel gorgo della C lasciando Milano senza una minima realtà rugbistica di livello.

Da allora sono successe molte cose ed ora abbiamo
1) Amatori Milano Rugby: ne abbiamo discusso nel post precedente e comunque attualmente non pervenuta... Comunque se si dovesse iscrivere l'anno prossimo sarebbe in B
2)Grande Milano: franchigia milanese che fà giocare i ragazzi cresciuti nelle giovanili della sua franchigia, prima squadra in A2 e tre seria C
3) Associazione Sportiva Rugby Milano: quest'anno ha conquistato il diritto a partecipare al campionato di A2; è composta solo da ragazzi cresciuti nelle sue giovanili e vanta collaborazioni con gli Ospreys
4) Union Rugby Milano: onestissima società che milita in serie C
Questo solo a Milano poi ci sono le realtà dell'hinterland tipo il Rho Rugby (serie C),Monza (terza forza nazionale del campionato femminile) .
Complessivamente il movimento è buono, sia come numero di peartecipanti che (credo) come qualità ma permangono ancora troppi problemi: a Milano mancano le strutture (non ci sono campi a sufficienza e sono tutti concentrati in un unica zona della città), ci sono ancora troppi "campanilismi" che a fatica si cerca di superare, pochissimi soldi (a Milano trovare sponsor per qualcosa che non sia il calcio è quasi impossibile), manca una realtà professionistica di livello che si potrebbe avere solo se si passasse sopra ai vari campanilismi, se si venisse a creare una struttura del tipo franchigia, ma a livello di tutta la città ed hinterland, se si riuscisse a convogliare in un unico punto le magre risorse finanziarie... ma credo che questa sia una storia italiana...


Credo sia meglio provare con facebook per avere notizie sull'Amatori Milano Rugby, piuttosto che i canali ufficiali...

[Luqa-bis]

ma sino a qualche anno fa non aveva una sua squadra anche il Cus Milano?

[totorugby]

ma sino a qualche anno fa non aveva una sua squadra anche il Cus Milano?

Si e su quella ossatura si è costituita la Grande Milano.

[Mad Max]

ma sino a qualche anno fa non aveva una sua squadra anche il Cus Milano?

Si e su quella ossatura si è costituita la Grande Milano.

Esatto il Grande Milano è nata dalla fusione della prima squadra del CUS,dell'Iride Cologno e di ragazzi provenienti dall'Amatori Milano Rugby Junior e credo anche del Chicken Rozzano; queste società permangono all'interno della franchigia con il compito far crescere i giovani fino all'under 16(anche se in certi casi mantengono una squdra in C: molti ragazzi non hanno voglia di andare a lavorare e poi farsi anche 5 allenamenti settimanali + partita per poi scendere in campo magari una sola volta all'anno in A2...), si sono unite poi altre società tipo Cernusco.

E' una bellissima realtà che però rimane a livello di semi-professionismo per scelta, poi se uno vuole fare di più, deve andare altrove a cercare gloria...


Per poter avere una realtà professionistica servirebbero altri soldi, altre strutture, ma soprattutto una forte dose di serietà...

ciauuu

[maxs]

dal sito grillotalpa:

Giorgio Sbrocco per QS

Otimismo sì, ma con riserva. L’eventualità di dover assistere impotenti alla scomparsa dell’Amatori Milano dai panorama del rugby italiano pare, anche se in assenza di
atti concreti, molto meno probabile di quanto non apparisse all’indomani della doppia retrocessione che ha portato il club più scudettato d’Italia dalla Al alla serie B, dopo la doppia sconfitta ai play out con la matricola padovana del Roccia Rubano.
«UNA SCONFITTA solo per gli annali e per gli archivi dei giornali – la definisce Marcello Cutitta, che del retrocesso Amatori è stato allenatore.
«Nel merito – continua l’ex ala azzurra – si è trattato dì una vittoria dell’orgoglio e del senso di appartenenza. Ottenuta fra mille difficoltà da un gruppo di 20 ragazzi e dai miei amici Tommasi e Merlo (dello staff tecnico della squadra, nda) che, a dicembre, hanno visto
letteralmente fuggire ben 15 compagni, evidentemente non più disposti a sopportare una gestione societaria che ha brillato per la colpevole assenza e per l’incapacità di prendere
coscienza dei problemi».
CONTINUA CUTITTA: «Altri avrebbero alzato bandiera bianca. Noi no! E fino all’ultimo siamo scesi in campo a ranghi completi, senza mai mancare un impegno di calendario.
Anche a costo di segnarci il campo con le mani a poche ore dal calcio d’inizio». Dopo la doppia discesa le premesse per un’ingloriosa e definitiva uscita di scena c’erano tutte. «Ma negli ultimi giorni – spiega – pare che Massimo Giovanelli e Francesco Cavallaro siano riusciti a individuare una cordata intenzionata a sanare la situazione e far fronte agli impegni della nuova stagione sportiva».
RIPARTIRE, anche se dalla serie B, non sarà però operazione scontata e priva di difficoltà: «L’Amatori è attualmente una società senza giocatori, senza settore giovanile, senza
società delegate e senza campo di gioco. Mi auguro che il Giova riesca nel suo tentativo. Ma so già che non sarà facile». Improbabile, secondo Cutitta, anche un ripescaggio in A2, del quale si era sentito parlare nei giorni scorsi. Certo, ogni refolo di notizia che possa portare
qualche speranza in più sul futuro delll’Amatori è sempre ben accetta, anche se poi è sempre meglio tenere i piedi ben saldi per terra e per un club rugbistico è cosa buona
e giusta non almanaccare troppo con la fantasia».
ALLA DOMANDA su chi guiderà l’Amatori dalla panchina l’ex azzurro non ha dubbi: «Nelle attuali condizioni, allenare l’Amatori è cosa che non augurerei al mio peggior nemico». Le offerte non gli mancano di certo «e forse a Milano il mio tempo è finito». Pausa teatrale: «Però l’Amatori è la società dove sono cresciuto. È qui che sono le mie radici…».

[Mad Max]

dal sito grillotalpa:

Giorgio Sbrocco per QS

Otimismo sì, ma con riserva. L’eventualità di dover assistere impotenti alla scomparsa dell’Amatori Milano dai panorama del rugby italiano pare, anche se in assenza di
atti concreti, molto meno probabile di quanto non apparisse all’indomani della doppia retrocessione che ha portato il club più scudettato d’Italia dalla Al alla serie B, dopo la doppia sconfitta ai play out con la matricola padovana del Roccia Rubano.
«UNA SCONFITTA solo per gli annali e per gli archivi dei giornali – la definisce Marcello Cutitta, che del retrocesso Amatori è stato allenatore.
«Nel merito – continua l’ex ala azzurra – si è trattato dì una vittoria dell’orgoglio e del senso di appartenenza. Ottenuta fra mille difficoltà da un gruppo di 20 ragazzi e dai miei amici Tommasi e Merlo (dello staff tecnico della squadra, nda) che, a dicembre, hanno visto
letteralmente fuggire ben 15 compagni, evidentemente non più disposti a sopportare una gestione societaria che ha brillato per la colpevole assenza e per l’incapacità di prendere
coscienza dei problemi».
CONTINUA CUTITTA: «Altri avrebbero alzato bandiera bianca. Noi no! E fino all’ultimo siamo scesi in campo a ranghi completi, senza mai mancare un impegno di calendario.
Anche a costo di segnarci il campo con le mani a poche ore dal calcio d’inizio». Dopo la doppia discesa le premesse per un’ingloriosa e definitiva uscita di scena c’erano tutte. «Ma negli ultimi giorni – spiega – pare che Massimo Giovanelli e Francesco Cavallaro siano riusciti a individuare una cordata intenzionata a sanare la situazione e far fronte agli impegni della nuova stagione sportiva».
RIPARTIRE, anche se dalla serie B, non sarà però operazione scontata e priva di difficoltà: «L’Amatori è attualmente una società senza giocatori, senza settore giovanile, senza
società delegate e senza campo di gioco. Mi auguro che il Giova riesca nel suo tentativo. Ma so già che non sarà facile». Improbabile, secondo Cutitta, anche un ripescaggio in A2, del quale si era sentito parlare nei giorni scorsi. Certo, ogni refolo di notizia che possa portare
qualche speranza in più sul futuro delll’Amatori è sempre ben accetta, anche se poi è sempre meglio tenere i piedi ben saldi per terra e per un club rugbistico è cosa buona
e giusta non almanaccare troppo con la fantasia».
ALLA DOMANDA su chi guiderà l’Amatori dalla panchina l’ex azzurro non ha dubbi: «Nelle attuali condizioni, allenare l’Amatori è cosa che non augurerei al mio peggior nemico». Le offerte non gli mancano di certo «e forse a Milano il mio tempo è finito». Pausa teatrale: «Però l’Amatori è la società dove sono cresciuto. È qui che sono le mie radici…».

Personalmente ho il massimo rispetto per chi tra mille difficoltà ha onorato i propri impegni sino alla fine avendo nel cuore la certezza che solo un miracolo avrebbe potuto salvare la società...

Però non si può fare un attività professionistica con una dirigenza da denuncia penale che sà fare solo comunicati stampa seduta al tavolino del bar dove sta prendendo l'aperitivo (Milano da bere??)... Credo che questo problema sia abbastanza endemico in Italia di questi tempi del resto, tornando a noi che lascino titoli sportivi e/o nome ad altri che sicuramente sono più seri e comunque rappresentano realtà solide vedi Grande Milano ed al limite A.S.R. Milano...

Questo lo dico con la morte nel cuore perchè per me l'associazione delle parole "Rugby" e "Milano" per me ancora adesso equivale ad "Amatori", infatti mio figlio non è a caso che fà minirugby nell'Amatori Milano Rugby Junior...

[pepe carvalho]

Però non si può fare un attività professionistica con una dirigenza da denuncia penale che sà fare solo comunicati stampa seduta al tavolino del bar dove sta prendendo l'aperitivo (Milano da bere??)... Credo che questo problema sia abbastanza endemico in Italia di questi tempi del resto, tornando a noi che lascino titoli sportivi e/o nome ad altri che sicuramente sono più seri e comunque rappresentano realtà solide vedi Grande Milano ed al limite A.S.R. Milano...

di solito si lascia il titolo sportivo ad una società che sta in una serie inferiore, vedi la stessa amatori con il calvisano, non credo che asr e grande oggi ne abbiano bisogno...
rimane lo sconforto di vedre un pezzo di storia rischiare di sparire così.
Amatori junior potrebbe prendersi il titolo, ma questo vorrebbe dire, credo, uscire dalla franchigia della Grande mi.

[maxs]

a milano c'è la union in c/elite, ma non so se interessa la cosa...

madmax in che under gioca?

[Mad Max]

Però non si può fare un attività professionistica con una dirigenza da denuncia penale che sà fare solo comunicati stampa seduta al tavolino del bar dove sta prendendo l'aperitivo (Milano da bere??)... Credo che questo problema sia abbastanza endemico in Italia di questi tempi del resto, tornando a noi che lascino titoli sportivi e/o nome ad altri che sicuramente sono più seri e comunque rappresentano realtà solide vedi Grande Milano ed al limite A.S.R. Milano...

di solito si lascia il titolo sportivo ad una società che sta in una serie inferiore, vedi la stessa amatori con il calvisano, non credo che asr e grande oggi ne abbiano bisogno...
rimane lo sconforto di vedre un pezzo di storia rischiare di sparire così.
Amatori junior potrebbe prendersi il titolo, ma questo vorrebbe dire, credo, uscire dalla franchigia della Grande mi.

A Milano, oltre alle due serie A2 c'è rimasta la Union serie C elite credo, poi nei dintorni il Rho che credo militi in C, il Monza la cui maschile credo sia in C, Iride Cologno, Chicken Rozzano e Cernusco sono le seconde squadre Grande Milano - serie C, il San Donato serie C e varie altre squadre amatoriali, i Mastini di opera ??

L'Amatori Milano Rugby Junior arriva solo fino all'Under 16 e credo sia costituito come società di Rugby educativo e quindi non penso possa anche volendo ricevere i titoli sportivi di una squadra professionistica...

[Mad Max]

a milano c'è la union in c/elite, ma non so se interessa la cosa...

madmax in che under gioca?

mio figlio ha finito l'under 6 e comincierà l'under 8...

Io sono over.. o come chi piace chiamarci "diversamente giovani"...



ciauuuuu