GiorgioXT ha scritto:
Io ho parlato con quelli del mio club , che mi hanno confermato una certezza di assoluta inutilità della funzione, perché le decisioni non sono prese nel consiglio federale che ratifica velocemente le carte preparate dalla segreteria di presidenza, il presidente ha un gruppo di fedeli consiglieri (che hanno la maggioranza) e i pochi outsider hanno la sensazione di essere lì a fare presenza e basta; poi c'è chi ha il coraggio di evidenziare la propria opposizione e di far mettere a verbale il voto contrario (pratica decisamente malvista) come ha fatto Rinaldo nel voto sulle partecipanti alla CL che bocciò Treviso e promosse i Pretoriani.
Un consigliere federale in 5 anni di mandato non è mai riuscito a conoscere il bilancio FIR e soprattutto i conti veri, perché nella bozza presentata per l'approvazione -per fare un esempio- nella voce "attività internazionale" è compreso dal 6N ai TM alle nazionali giovanili agli stage e/o collaborazioni straniere etc.
Caro MM . la gestione degli ultimi 10 anni della FIR da parte Dondi è indifendibile sotto l'aspetto di trasparenza e democrazia ... solo che queste dovrebbero essere le condizioni base di un organismo pubblico
Non attribuirmi il ruolo da difensore di Dondi, perchè non mi sono mai schierato. Mi danno fastidio le falsità, tutto qui.
Qui si insiste sulla tiritera della trasparenza. Io non posso pronunciarmi perché non è il mio campo (non so se sia il tuo), però mi sembra molto strano che una federazione affiliata al Coni possa fare dei suoi soldi quello che vuole senza che nessuno dia un'occhiata ai conti. Non dico che non sia possibile, perché non lo so, ma mi sembra molto strano, soprattutto se pensa che si sta parlando della terza federazione del Coni, quanto a budget.
Ti chiedo solo, e lo chiedo a tutti gli altri, di leggere, se puoi, l'intervista a Dondi e Gavazzi pubblicata su All Rugby. Che argomenti si possono opporre alle loro risposte? All'elenco dei risultati che riportano?
Da quello che dicono, sarebbe da votare subito Gavazzi, per il bene della nostra federazione e del livello che ha così faticosamente conquistato.
Quanto alla democrazia, guai se una federazione fosse "democratica". Guai anche se lo fosse un club. Non dirmi che il Petrarca è "democratico", perché allora sarebbe destinato ad un inevitabile decadimento. Queste strutture hanno bisogno di una guida forte e decisa, non ci sono dubbi. Certo deve saper delegare e deve, virtù più importante di tutte, SAPER SCEGLIERE I COLLABORATORI.
Però guai se tutte le volte che si decide una strategia, una nuova strada da intraprendere, si interrogasse la base.
Pensa che casino se per la Celtic League avessero fatto un bel referendum...