6° Giornata
Re: 6° Giornata
Ah, un'altra cosa: Ghini in due mesi ha già fatto meglio di Manghi...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Re: 6° Giornata
Ricapitolando la classifica (perché per la FIR è ancora troppo presto per aggiornarla) per le prime posizioni sarebbe questa, giusto ?
Viadana 29
Padova 27
Prato 25
Calvisano 23
Rovigo 18
Mogliano 14
Viadana 29
Padova 27
Prato 25
Calvisano 23
Rovigo 18
Mogliano 14
L'allenatore, dalla tribuna, al Turano:
"Barba !!! Metti il testone in quella c4$$o di ruck !!!"
"Barba !!! Metti il testone in quella c4$$o di ruck !!!"
Re: 6° Giornata
Leggo che il Reggio addirittura ha avuto due gialli: ma il Rovigo che diavolo ha fatto?
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Re: 6° Giornata
Il problema di rovigo e' l'allenatore, non sa far giocare la sua squadra, non ha un gioco Trova sempre grandi alibi, vediamo quello di questa settimana quale sara', appena e' andato via da padova dopo anni il tricolore e' tornato nella citta' del Santo.
Re: 6° Giornata
E questa dovrebbe essere la classifica completa, sempre in attesa dell FIR...
la classifica è la seguente:
Rugby Viadana punti 29; Petrarca Padova punti 27; Estra I Cavalieri Prato punti 25; Cammi Calvisano punti 23; Vea Femi Cz Rovigo Delta punti 18; Marchiol Mogliano punti 14; Mantovani Lazio punti 12;Fiamme Oro Roma punti 10 ; M-Three San Donà punti 10; Rugby Reggio punti 4; L’Aquila Rugby punti 3; Crociati Rfc punti 1;
Vista dal vivo Lazio-Petrarca , in mezzo a pochi appassionati , proprio pochi purtroppo... ma la coincidenza con Italia Tonga avrà certo pesato; Petrarca che gioca tutto il primo tempo praticamente dentro i 22 della Lazio , senza concretizzare nulla per una enormità di palle buttate via (con i Laziali che hanno fatto lo stesso) se non un piazzato. Dopo l'intervallo la Lazio rientra in campo con il "sangue agli occhi" e mette ancora più intensità in quello che fa meglio : pressione e punti d'incontro. Arriva il piazzato del pareggio ma subito dopo appena padova accelera riesce ad andare in meta con Favero anche se infortunato dopo una bella azione dei trequarti. Menniti sbaglia la trasformazione e poi la Lazio piazza un altro CP poco prima di subire la meta tecnica (inevitabile, e poteva tranquillamente starci pure il giallo) per il 14 biancoazzurro che falcia Bortolussi lanciato a schiacciare il pallone con un "tackle scivolato" alla Beppe Furino .
Lazio che non molla mai, e da uno degli ancora innumerevoli in-avanti , ottenuta la supremazia in mischia dentro i 22 padovani, Manu riesce a prendere l'interno di Sanchez e a segnare in mezzo i pali, dopo poco un altro CP di Gerber ed il giallo a Sanchez segnano il momento di minimo distacco con solo 3 punti, ma anche con un uomo in meno il Petrarca riesce a portarsi in attacco ed a segnare la 3° meta con una bella maul che Menniti trasforma. A tempo scaduto l'ultimo piazzato di Gerber da il meritato punto di bonus difensivo ai biancoazzurri.
la classifica è la seguente:
Rugby Viadana punti 29; Petrarca Padova punti 27; Estra I Cavalieri Prato punti 25; Cammi Calvisano punti 23; Vea Femi Cz Rovigo Delta punti 18; Marchiol Mogliano punti 14; Mantovani Lazio punti 12;Fiamme Oro Roma punti 10 ; M-Three San Donà punti 10; Rugby Reggio punti 4; L’Aquila Rugby punti 3; Crociati Rfc punti 1;
Vista dal vivo Lazio-Petrarca , in mezzo a pochi appassionati , proprio pochi purtroppo... ma la coincidenza con Italia Tonga avrà certo pesato; Petrarca che gioca tutto il primo tempo praticamente dentro i 22 della Lazio , senza concretizzare nulla per una enormità di palle buttate via (con i Laziali che hanno fatto lo stesso) se non un piazzato. Dopo l'intervallo la Lazio rientra in campo con il "sangue agli occhi" e mette ancora più intensità in quello che fa meglio : pressione e punti d'incontro. Arriva il piazzato del pareggio ma subito dopo appena padova accelera riesce ad andare in meta con Favero anche se infortunato dopo una bella azione dei trequarti. Menniti sbaglia la trasformazione e poi la Lazio piazza un altro CP poco prima di subire la meta tecnica (inevitabile, e poteva tranquillamente starci pure il giallo) per il 14 biancoazzurro che falcia Bortolussi lanciato a schiacciare il pallone con un "tackle scivolato" alla Beppe Furino .
Lazio che non molla mai, e da uno degli ancora innumerevoli in-avanti , ottenuta la supremazia in mischia dentro i 22 padovani, Manu riesce a prendere l'interno di Sanchez e a segnare in mezzo i pali, dopo poco un altro CP di Gerber ed il giallo a Sanchez segnano il momento di minimo distacco con solo 3 punti, ma anche con un uomo in meno il Petrarca riesce a portarsi in attacco ed a segnare la 3° meta con una bella maul che Menniti trasforma. A tempo scaduto l'ultimo piazzato di Gerber da il meritato punto di bonus difensivo ai biancoazzurri.
Re: 6° Giornata
INCREDIBILE! ANCORA NON CI CREDO!
riporto dal sito del Rugby Reggio:
Rovigo – Rugby Reggio 12 - 16
Vea-Fermi-CZ Rovigo = Basson, Zorzi, Van Niekerk, Pedrazzi,Bacchetti, Lenarduzzi, Calabrese (47’ Zanirato), De Marchi, Ciochina, Persico, Montauriol, Tumiati, Ceglie, Datola, Quaglio.
Rugby Reggio = Castagnoli, Russotto, Daupi, Mantovani, Giannotti, Bricoli, Cigarini, Vaky, Mannato, De Bruyn, Delendati (62’ Bezzi), Perrone, Lanfredi (52’ Lanzano), Scalvi Giovanni (76’ Bigi), Fontana (52’ Rizzelli).
Marcatori: 11’ cp Basson (RO); 23’ cp Basson (RO); 25’ cp Mantovani (RE); 42’ cp Basson (RO); 46’ cp Mantovani (RE); 60’ meta Scalvi Giovanni tr Mantovani (RE); 68’ cp Mantovani (RE); 72’ cp Basson (RO).
Man of the match: Johan De Bruyn (RE)
Se usassimo il termine “miracolo”, vi sembrerebbe eccessivo, se non addirittura blasfemo? Eppure come definire, sportivamente parlando, la vittoria ottenuta in campo esterno dall’ultima della classifica, dalla Cenerentola del Campionato d’Eccellenza, da quel Rugby Reggio ancora ferma a zero punti dopo cinque giornate di gara e altrettante sconfitte? E dove, poi? Non sul campo abbordabile di un’altra formazione in affanno di risultati, ma su uno dei più mitici, e quindi ostici, terreni della pallovale italiana: quello Stadio Battaglini intitolato a Mario Battaglini, campione in patria, in Francia e della nazionale azzurra. Un campo dove difficilmente gli ospiti riescono a far punti; in questa stagione ancora nessuno. Bene, finito l’entusiasmo da vittoria impensabile, viene ora la parte più difficile: come raccontare, spiegare, giustificare tutto questo? Com’è stato cioè possibile che il brutto anatroccolo si sia d’incanto trasformato in uno splendido cigno? Buttando un occhio alla formazione rossonera, spicca subito la novità dell’esordio, finalmente!, del sudafricano Johan De Bruyn. Già trovata dunque la risposta esauriente? Certamente no, perché sappiamo benissimo che nel rugby, competizione di XV contro XV, il singolo ben poco può fare. Ma forse la spiegazione è un’altra: rassicurati dalla sua presenza, rincuorati dagli evidenti progressi degli ultimi incontri, fattisi convinti dopo i primi minuti di gioco condotti col cuore in mano che l’impossibile era forse possibile, gli uomini di Ghini hanno finalmente messo sul piatto tutta la loro capacità di resistenza (nessuna meta subita, ed è la prima volta che accade in questa stagione) e quegli sprazzi di attacco, portati in modo particolare con il pack, che anche ieri hanno permesso a Giovanni Scalvi di toccare in meta. Il risultato è sempre stato in bilico, con il Rovigo avanti con calci piazzati, ma sempre a portata di tiro grazie alle risposte precise, sempre al piede, di Mantovani. Poi, a metà ripresa, la meta del sorpasso, il vantaggio arrotondato con un altro calcio di punizione, il rientro in gara dei rodigini con un ultimo calcio tra i pali. Poi quegli interminabili 8 minuti finali, lunghi, a sentire il presidente Giorgio Bergonzi: “più o meno un’eternità” e, finalmente, il triplice fischio finale. Questa sintesi vi è forse sembrata troppo entusiastica? Magari un filino retorica? E allora sappiate che al termine della gara i giornalisti presenti al “Battaglini” hanno scelto Johan De Bruyn come Uomo del Match; e che la tribuna, come sempre gremitissima di veri “loggionisti” del rugby, ha tributato ai nostri rossoneri tre minuti d’applausi. E questo è il rugby.
riporto dal sito del Rugby Reggio:
Rovigo – Rugby Reggio 12 - 16
Vea-Fermi-CZ Rovigo = Basson, Zorzi, Van Niekerk, Pedrazzi,Bacchetti, Lenarduzzi, Calabrese (47’ Zanirato), De Marchi, Ciochina, Persico, Montauriol, Tumiati, Ceglie, Datola, Quaglio.
Rugby Reggio = Castagnoli, Russotto, Daupi, Mantovani, Giannotti, Bricoli, Cigarini, Vaky, Mannato, De Bruyn, Delendati (62’ Bezzi), Perrone, Lanfredi (52’ Lanzano), Scalvi Giovanni (76’ Bigi), Fontana (52’ Rizzelli).
Marcatori: 11’ cp Basson (RO); 23’ cp Basson (RO); 25’ cp Mantovani (RE); 42’ cp Basson (RO); 46’ cp Mantovani (RE); 60’ meta Scalvi Giovanni tr Mantovani (RE); 68’ cp Mantovani (RE); 72’ cp Basson (RO).
Man of the match: Johan De Bruyn (RE)
Se usassimo il termine “miracolo”, vi sembrerebbe eccessivo, se non addirittura blasfemo? Eppure come definire, sportivamente parlando, la vittoria ottenuta in campo esterno dall’ultima della classifica, dalla Cenerentola del Campionato d’Eccellenza, da quel Rugby Reggio ancora ferma a zero punti dopo cinque giornate di gara e altrettante sconfitte? E dove, poi? Non sul campo abbordabile di un’altra formazione in affanno di risultati, ma su uno dei più mitici, e quindi ostici, terreni della pallovale italiana: quello Stadio Battaglini intitolato a Mario Battaglini, campione in patria, in Francia e della nazionale azzurra. Un campo dove difficilmente gli ospiti riescono a far punti; in questa stagione ancora nessuno. Bene, finito l’entusiasmo da vittoria impensabile, viene ora la parte più difficile: come raccontare, spiegare, giustificare tutto questo? Com’è stato cioè possibile che il brutto anatroccolo si sia d’incanto trasformato in uno splendido cigno? Buttando un occhio alla formazione rossonera, spicca subito la novità dell’esordio, finalmente!, del sudafricano Johan De Bruyn. Già trovata dunque la risposta esauriente? Certamente no, perché sappiamo benissimo che nel rugby, competizione di XV contro XV, il singolo ben poco può fare. Ma forse la spiegazione è un’altra: rassicurati dalla sua presenza, rincuorati dagli evidenti progressi degli ultimi incontri, fattisi convinti dopo i primi minuti di gioco condotti col cuore in mano che l’impossibile era forse possibile, gli uomini di Ghini hanno finalmente messo sul piatto tutta la loro capacità di resistenza (nessuna meta subita, ed è la prima volta che accade in questa stagione) e quegli sprazzi di attacco, portati in modo particolare con il pack, che anche ieri hanno permesso a Giovanni Scalvi di toccare in meta. Il risultato è sempre stato in bilico, con il Rovigo avanti con calci piazzati, ma sempre a portata di tiro grazie alle risposte precise, sempre al piede, di Mantovani. Poi, a metà ripresa, la meta del sorpasso, il vantaggio arrotondato con un altro calcio di punizione, il rientro in gara dei rodigini con un ultimo calcio tra i pali. Poi quegli interminabili 8 minuti finali, lunghi, a sentire il presidente Giorgio Bergonzi: “più o meno un’eternità” e, finalmente, il triplice fischio finale. Questa sintesi vi è forse sembrata troppo entusiastica? Magari un filino retorica? E allora sappiate che al termine della gara i giornalisti presenti al “Battaglini” hanno scelto Johan De Bruyn come Uomo del Match; e che la tribuna, come sempre gremitissima di veri “loggionisti” del rugby, ha tributato ai nostri rossoneri tre minuti d’applausi. E questo è il rugby.
non credo, ergo sum
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Re: 6° Giornata
Complimenti ai cugini di Reggio per la vittoria al Battaglini,sono questi episodi che mi fanno amare sempre di più questo sport,unica nota di rammarico è che con la loro impresa ( perchè di questo si tratta) i mie Crociati scivolano sempre di più nel baratro della retrocessione e non vedo all' orizonte nessun Johan De Bruyn che ci possa salvare.
Complimenti ancora ai Diavoli di Reggio.
Complimenti ancora ai Diavoli di Reggio.
OGNI VOLTA CHE DEVO CENTRARE I PALI PENSO AL SESSO FEMMINILE. ()
“Jonny Wilkinson”
“Jonny Wilkinson”
Re: 6° Giornata
Addirittura tre, dice il tabellino del sito FIR: Mannato al 30', Vaki al 41', Delendati al 48'. Tutti terza o seconda lineaGarryowen ha scritto:Leggo che il Reggio addirittura ha avuto due gialli: ma il Rovigo che diavolo ha fatto?
Se i dati sono giusti, Reggio ha giocato in 13 contro 15 per tre minuti
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Re: 6° Giornata
Caro tifoso del Rugby Reggio, ti parlo da tifoso del Rovigo presente oggi al Battaglini ti dico che, se non ti sei dato tu un pizzicotto e per quelli che leggono qui che magari non ci credono, è tutto vero quello che hai scritto riguardo gli avvenimenti di oggi. Una squadra ha giocato a rugby, con voglia e grinta, l'altra si è adagiata prosaicamente convinta che il suo blasone comunque l'avrebbe tenuta al riparo da sorprese. E invece no. La legge del Battaglini è che in quello stadio vince sempre e comunque chi gioca a rugby, e non è detto che sia per forza sempre la squadra di casa. Da tifoso del Rovigo sono veramente dispiaciuto per la sconfitta, ma soprattutto per la poca voglia e impegno dimostrato dai nostri ragazzi, ma ho applaudito i giocatori del Reggio perchè si sono dimostrati dei bravi e valorosi giocatori oggi, di più dei nostri. Non ho fischiato il Rovigo, come qualche mio compagno deficiente, che si dimentica che comunque un giocatore, anche quando perde, ve sempre rispettato, è la prima regola dello sport, che per definizione ammette la vittoria e la sconfitta. A Rovigo c'è già chi ne fa un nuovo dramma, io no, perchè, perchè alla fine bisegna essere onesti e ammettere di avere giocato peggio, punto. Sono felice per il Reggio che non ho mai, personalmente, considerato l'ultima della classe, nenche ieri, semplicemente perchè il Campionato finisce 5 maggio 2013. Grazie per aver ripostato la sportività testimoniata dai tifosi del Rovigo, onore ai vincitori.bender ha scritto:INCREDIBILE! ANCORA NON CI CREDO!
riporto dal sito del Rugby Reggio:
Rovigo – Rugby Reggio 12 - 16
Vea-Fermi-CZ Rovigo = Basson, Zorzi, Van Niekerk, Pedrazzi,Bacchetti, Lenarduzzi, Calabrese (47’ Zanirato), De Marchi, Ciochina, Persico, Montauriol, Tumiati, Ceglie, Datola, Quaglio.
Rugby Reggio = Castagnoli, Russotto, Daupi, Mantovani, Giannotti, Bricoli, Cigarini, Vaky, Mannato, De Bruyn, Delendati (62’ Bezzi), Perrone, Lanfredi (52’ Lanzano), Scalvi Giovanni (76’ Bigi), Fontana (52’ Rizzelli).
Marcatori: 11’ cp Basson (RO); 23’ cp Basson (RO); 25’ cp Mantovani (RE); 42’ cp Basson (RO); 46’ cp Mantovani (RE); 60’ meta Scalvi Giovanni tr Mantovani (RE); 68’ cp Mantovani (RE); 72’ cp Basson (RO).
Man of the match: Johan De Bruyn (RE)
Se usassimo il termine “miracolo”, vi sembrerebbe eccessivo, se non addirittura blasfemo? Eppure come definire, sportivamente parlando, la vittoria ottenuta in campo esterno dall’ultima della classifica, dalla Cenerentola del Campionato d’Eccellenza, da quel Rugby Reggio ancora ferma a zero punti dopo cinque giornate di gara e altrettante sconfitte? E dove, poi? Non sul campo abbordabile di un’altra formazione in affanno di risultati, ma su uno dei più mitici, e quindi ostici, terreni della pallovale italiana: quello Stadio Battaglini intitolato a Mario Battaglini, campione in patria, in Francia e della nazionale azzurra. Un campo dove difficilmente gli ospiti riescono a far punti; in questa stagione ancora nessuno. Bene, finito l’entusiasmo da vittoria impensabile, viene ora la parte più difficile: come raccontare, spiegare, giustificare tutto questo? Com’è stato cioè possibile che il brutto anatroccolo si sia d’incanto trasformato in uno splendido cigno? Buttando un occhio alla formazione rossonera, spicca subito la novità dell’esordio, finalmente!, del sudafricano Johan De Bruyn. Già trovata dunque la risposta esauriente? Certamente no, perché sappiamo benissimo che nel rugby, competizione di XV contro XV, il singolo ben poco può fare. Ma forse la spiegazione è un’altra: rassicurati dalla sua presenza, rincuorati dagli evidenti progressi degli ultimi incontri, fattisi convinti dopo i primi minuti di gioco condotti col cuore in mano che l’impossibile era forse possibile, gli uomini di Ghini hanno finalmente messo sul piatto tutta la loro capacità di resistenza (nessuna meta subita, ed è la prima volta che accade in questa stagione) e quegli sprazzi di attacco, portati in modo particolare con il pack, che anche ieri hanno permesso a Giovanni Scalvi di toccare in meta. Il risultato è sempre stato in bilico, con il Rovigo avanti con calci piazzati, ma sempre a portata di tiro grazie alle risposte precise, sempre al piede, di Mantovani. Poi, a metà ripresa, la meta del sorpasso, il vantaggio arrotondato con un altro calcio di punizione, il rientro in gara dei rodigini con un ultimo calcio tra i pali. Poi quegli interminabili 8 minuti finali, lunghi, a sentire il presidente Giorgio Bergonzi: “più o meno un’eternità” e, finalmente, il triplice fischio finale. Questa sintesi vi è forse sembrata troppo entusiastica? Magari un filino retorica? E allora sappiate che al termine della gara i giornalisti presenti al “Battaglini” hanno scelto Johan De Bruyn come Uomo del Match; e che la tribuna, come sempre gremitissima di veri “loggionisti” del rugby, ha tributato ai nostri rossoneri tre minuti d’applausi. E questo è il rugby.
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Re: 6° Giornata
Sono l'unico ad essere rimasto piuttosto deluso da Calvisano-Mogliano? per essere uno "scontro al vertice" fra le squadre più forti non è che abbia proprio mostrato un gran spettacolo.
Mogliano una delusione , poco gioco, tanti errori e troppo deboli in mischia (ma gli manca qualcuno? e non Costa Repetto, la stagione scorsa era molto più forte davanti)
Calvisano ... e il "bel gioco di Cavinato" dov'è finito? lo schema è mischia oppure palla agli isolani, e se manca Griffen sono dolori - basti vedere che ieri quando è uscito hanno preso una meta e potevano prenderne altre senza gli errori dei veneziani...
Considerato quanto siano costate queste squadre, e specialmente quanti nazionali ha in campo Calvisano mi pare giusto chiedere di più.
Mogliano una delusione , poco gioco, tanti errori e troppo deboli in mischia (ma gli manca qualcuno? e non Costa Repetto, la stagione scorsa era molto più forte davanti)
Calvisano ... e il "bel gioco di Cavinato" dov'è finito? lo schema è mischia oppure palla agli isolani, e se manca Griffen sono dolori - basti vedere che ieri quando è uscito hanno preso una meta e potevano prenderne altre senza gli errori dei veneziani...
Considerato quanto siano costate queste squadre, e specialmente quanti nazionali ha in campo Calvisano mi pare giusto chiedere di più.
- giuseppone64
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Re: 6° Giornata
mogliano aveva lo scorso anno una apertura che era un lusso per l'eccellenza. calvisano questo è , io non ho mai visto il gioco alla francese; poi mi sfuggono tutti
gli attuali nazionali del calvisano...
gli attuali nazionali del calvisano...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
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Re: 6° Giornata
Ammirevole, ma ci vuole rispetto anche e soprattutto per la maglia che indossi, per i tuoi tifosi e, prima della partita, per gli avversari. Applaudire un Rovigo come quello di ieri lo potevano fare tranquillamente i tifosi del Reggio, in nome del rispetto ai perdenti di cui parli tu. Ma i fischi ai PROPRI giocatori ci stanno tutti, perché non è concepibile che una squadra con ambizioni da playoff (almeno) subisca una sconfitta del genere senza segnare mete in casa contro una squadra che finora non aveva ottenuto nè vittorie nè punti di bonus e in più costretta a giocare in 13 (!) per un certo periodo. Il tutto nella giornata immediatamente successiva alla grande vittoria a Mogliano.s6tefano71 ha scritto: ... Non ho fischiato il Rovigo, come qualche mio compagno deficiente, che si dimentica che comunque un giocatore, anche quando perde, ve sempre rispettato, è la prima regola dello sport, che per definizione ammette la vittoria e la sconfitta. A Rovigo c'è già chi ne fa un nuovo dramma, io no, perchè, perchè alla fine bisegna essere onesti e ammettere di avere giocato peggio, punto. Sono felice per il Reggio che non ho mai, personalmente, considerato l'ultima della classe, nenche ieri, semplicemente perchè il Campionato finisce 5 maggio 2013. Grazie per aver ripostato la sportività testimoniata dai tifosi del Rovigo, onore ai vincitori.
Sabato oltre 50 mila tifosi gallesi si sono permessi di fischiare la loro squadra al Millenium per una sconfitta che era comunque nelle possibilità; e se lo fanno loro...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
Re: 6° Giornata
Solo per mettere i puntini sulle i: da noi il Signore in questione ha dato una gran mano a portare a casa una "patacchetta a tre colori", anche se qualcuno ogni tanto se lo dimentica sparando a zero. Ora anche lui non sarà Dio in terra, ma è uomo di peso... su questo non c'è dubbio alcuno percui Paquale buon lavoro pure là!!senonoraquando ha scritto:Venite a vedere che bel lavoro sta facendo nelle Fiamme Oro Pasquale Presutti con solo giovani italiani ed esordienti. Qualche risultato sta arrivando ed è altamente probabile che ne arrivino altri.
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Re: 6° Giornata
Fischiare o meno la squadra, la figura l'hai fatta.. Cmq i fischi sono più una sveglia per la squadra, per stimolarla a tirar fuori tutte le proprie qualità.. Ieri in campo Basson, Zorzi, Van Niekerk, Bacchetti, Leonarduzzi.. possibile che gente come loro non riescano a fare una meta.. Oltre che la mischia in sofferenza e touche sbagliate ( è vero però che non avevamo nè Mahoney nè Gatto ), i trequarti non sono stati in grado di impensierire gli avversari..
A NOI ROSSOBLU.. LA CELTIC NON VA GIU..
Re: 6° Giornata
La squadra rispecchia il proprio allenatore. Non mi riferisco a un giudizio tecnico, ma all'equilibrio psicologico. Hanno alti e bassi proprio come Roux, non hanno capito che l'atteggiamento mentale da tenere contro il Reggio è lo stesso che devi tenere contro il Petrarca
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
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