Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

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porcorosso
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Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da porcorosso » 6 feb 2013, 13:34

Leggete, io condivido quasi tutto :)
IL NERO IL RUGBY
RIDURRE LE SPESE DEL “CLUB-FIR” ED INVESTIRE IN ECCELLENZA E SERIE A

A proposito di Eccellenza diceva il comunicato FIR realizzato a margine della riunione del Consiglio Federale del trascorso fine settimana “ E’ inoltre oggetto di valutazione la riduzione delle Società partecipanti al massimo campionato.” Potrebbero non essere più dodici, tornare alla formula a dieci o, come vorrebbe qualcuno, addirittura a otto?

Posto che il raggiungimento di quota dodici nel campionato di Eccellenza non è stata una scelta strategica ma una contingente situazione dovuta al rientro di Viadana, giova ricordare che il Presidente Federale nella sua campagna elettorale aveva promesso una sostanziale “intangibilità” degli attuali equilibri in Eccellenza, ora però lascia questo messaggio riconducibile alla evidenza che quel Campionato così com’è non sta in piedi, troppi team del massimo campionato in sofferenza di budget, insomma la questione pare girare solo intorno al profilo economico.

Il Presidente del Comitato Regionale Veneto Marzio Innocenti all’atto della sua recente elezione ha creato un metafora che farà strada:”Nel rugby il convento è ricco ma i frati sono poveri“. Facendoci coinvolgere da questa metafora pare proprio che “il convento FIR” abbia in mente di trovare la sua soluzione eliminando un buon numero di frati!! “

La FIR , di fatto un club fra i club, un ricco fra troppi poveri, un vaso di ferro fra tanti vasi di coccio, ha avuto fino ad oggi una sua strategia accentratrice forte della propria ampia disponibilità economica che riesce a condizionare pesantemente tutto intorno a se, chiaro che la possibile soluzione di ridurre i team di Eccellenza sembra solo un modo in più per garantire un ulteriore stretto controllo verso le maggiori Società.

Sfugge al totale controllo federale solo il miglior team d’Italia, la Benetton Rugby, e, sotto il profilo economico, la vita si fa difficile per la FIR, pesano infatti le dichiarazioni proprio di questi giorni del Presidente Zatta che a nome del club trevigiano chiede a gran voce a mezzo stampa:” …un fair play finanziario della federazione. Non è possibile che prosegua una situazione in cui la Fir stanzi una cifra per le Zebre e un’altra, molto minore, per Treviso”.

Insomma questo convento pare lavori solo per l’Abate ed allora facciamogli un po’ i conti in tasca a questo capo-convento molto taccagno. Si suppone spenda circa 7/8 milioni per le Zebre e ne deposita, anche qui si suppone, solo 2/3 alla ben più quotata Benetton Rugby; le squadre di Eccellenza che partecipano alla Amlin Challenge Cup percepiscono 435.000 euro a testa, le altre di Eccellenza 178.000 euro a Società. Totale investito nella Eccellenza circa 3, 1 milioni di euro fra dodici club. La sproporzione è evidente come lo è il fatto di quante cose bellissime si sarebbero potute fare, anche ma non solo in Eccellenza, se quell’extra-budget destinato alle Zebre non fosse mai esistito.

Non sono pochi coloro che vedono la ri-costituzione di una Lega di Eccellenza (e qualcuno parla anche di serie A) come una soluzione adeguata al modello vincente europeo, una cosa che faccia fare alla Federazione la Federazione ed ai club i club ma, sia i fallimenti passati in questo ambito sia i motivi federali di cui sopra non inducono a pensare ci sarà molto dibattito su questo. Rimane il fatto che sotto la Eccellenza c’è un vivaio chiamato Serie A che si deve assolutamente guardare e sul quale si deve intervenire. Non di sole Accademie vive il rugby.

Diminuire i team di Eccellenza? Anche no. Su questo Campionato si deve prima di tutto investire, portare pubblico, attivare una campagna di marketing che ne ristabilisca l’immagine e ne accentui l’interesse, potenziare il livello di gioco attraverso forti investimenti sui giovani e soprattutto sui coach, portare stranieri che siano veri esempi di rugby e portatori di esperienza concreta. Diversamente da tutto questo una Eccellenza da dodici, dieci o diciassette o ventisette, cosa cambia ?
Saluti PR-WSM
Porcorosso - Mediano da Salotto

dinamite
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da dinamite » 6 feb 2013, 13:43

porcorosso ha scritto:Leggete, io condivido quasi tutto :)
IL NERO IL RUGBY
RIDURRE LE SPESE DEL “CLUB-FIR” ED INVESTIRE IN ECCELLENZA E SERIE A

A proposito di Eccellenza ...
Diversamente da tutto questo una Eccellenza da dodici, dieci o diciassette o ventisette, cosa cambia ?
Saluti PR-WSM
Quoto!

giangi2
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da giangi2 » 6 feb 2013, 16:49

Sbaglio o qualcuno diceva che se la FIR avesse dato 1,5 milioni in più (una tantum) agli Aironi, la Benetton avrebbe poi preteso uguale trattamento, invece con le zebre....

mariemonti
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da mariemonti » 6 feb 2013, 22:48

giangi2 ha scritto:Sbaglio o qualcuno diceva che se la FIR avesse dato 1,5 milioni in più (una tantum) agli Aironi, la Benetton avrebbe poi preteso uguale trattamento, invece con le zebre....
Quoto.

E poi un'altra cosa. Quanti milioni dovrebbe investire la FIR per richiamare pubblico, per rilanciare l'Eccellenza?
Perchè per me con un budget di 40 milioni c'è spazio per il rilancio del settore giovanile, per l'Eccellenza, per le Zebre e per Treviso.

Ho paura che per qualcuno "rilancio dell'Eccellenza" significhi invece che la FIR debba fare l'elemosina a club malgestiti, a dilettanti allo sbaraglio, a coltivatori ossessivi del proprio orticello. Per questa cosa, invece, credo che i soldi non saranno mai sufficienti.

L'unico "dovere" della FIR nei confronti dei club è di investire in formazione. Formazione di tecnici e formazione di dirigenti, anche se tutto può essere inutile, finché non ci sarà la forza di fare piazza pulita della cricca di incapaci che infesta parecchi club.

giangi2
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da giangi2 » 7 feb 2013, 8:08

Concordo con la formazione tecnica, ma credo che la FIR abbia il DOVERE, soprattutto con la disponibilità economica che si ritrova e con la popolarità della nazionale, di fare propaganda e aiutare i club a fare reclutamento.

GiorgioXT
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da GiorgioXT » 7 feb 2013, 8:18

Il problema e' che finora la FIR ha sempre protetto e sostenuto proprio i club peggio gestiti, purché fossero schierati dalla parte "giusta" , e si è sempre rifiutata di fare una analisi seria e realistica che poi permettesse un vera meritocrazia :
- perché non si conta chi scende in campo sul serio per giocare e non i tesserati?
- perché non si deroga al limite di tempo per i trasferimenti per i giocatori che non vengono pagati?

Laporte
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da Laporte » 7 feb 2013, 15:08

1) Creare una vera struttura di promozione che manca dai tempi della pur scarsa da questo punto di vista LIRE
2) Pubblicizzare il campionato sul web (manco una pagina facebook, ha il compionato di eccellenza, peggio di una bocciofila di paese)
3) Introdurre un controllo contabile forte com, e imnpedire alle società fallite di rposeguire sotto altro nome senza perdere il titolo sportivo.Difficile in una federazione dove un prersidente regionale manco sapeva se presentare il bilancio ...
4) Realizzare un programma TV sul campionato da "regalare" alle TV coem fanno molte federazioni.
5) Una pagina "sposnorizzata" sui quotidiani sportivi.
6) Imporre anche degli standard "estetici" per i terreni di gioco: basta sedie da picnic e sgabelli arruginiti a bordo campo.

Studiare un alternativa all'attuale poartceipazine alla Challenge... dalle franchigie alla creazione di una competizone di altro tipo sullo stile della British and Irish Cup che con l'Italai diventerebbe una celtic allargate agli inglesi.

Laporte
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da Laporte » 7 feb 2013, 15:11

Ma in ogni caso NESSUN SOLDO elargito ai club. anzi i club si tassino anche solo simbolicamente per la promozione.

Luqa-bis
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da Luqa-bis » 7 feb 2013, 16:59

Non condivido la tesi dell'articolo e men che meno la richiesta di Zatta, che a me suona come il pigolìo del privato che campa sul pubblico.

Che Treviso sia ben gestita e che abbi afunzionatomeglio di Viadana non conta.

1. I postiin celtica li ha ottenuti la FIR
2. . Treviso è un club che ha ottenuto il posto in celtica (la tiritera pretoriani conta zero ora)
3. L'altro posto era di Viadana che non ha rispettato dei parametri societari (le eventual storture adesso contano zero)

4. la federazione gestice in proprio una franchgia al 100% d isua strategia

Quindi, non vedo motivazioni per dare ad un provato gli stessi soldi della società federale se non intende rispettare accordi e strategie.
Anzi legherei il contributo a criteri ben più serrati.

Riguardo alle tesi:

Se FIR dovess ridurre l'impegno nella franchigia significherebbe indebolire l'organico delle Zebre a vantaggio di chi?
Di benetton che potrebeb scegliere meglio e dei club d iEccellenza che come prima , magari ricomincerebbero a pigolare per poter schierare più stranieri.

Ergo, se si vuole stetagicamente spostare il bilancio federale dalal franchigia (e aggiungo dalla Nazionale allora), allora che i soldi vadano in primis in formazione tecnici e dirigenti per formare atleti e società migliori, e che gli incentivi ai club vadano solo per i risultati e per i vivai , ma per tutti, dalla giovanili , alla B alla A alla Eccellenza.

Altriemnti s itratta solo d iallargare l'oligarchia.

E mentre penso che potremmo arrivare a 4 franchigie da Challenge, non penso che si possano avere al moemnto 8-10 club da Challenge se non infarciti di stranieri.

s6tefano71
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da s6tefano71 » 7 feb 2013, 22:07

Luqa-bis ha scritto:Non condivido la tesi dell'articolo e men che meno la richiesta di Zatta, che a me suona come il pigolìo del privato che campa sul pubblico.

Che Treviso sia ben gestita e che abbi afunzionatomeglio di Viadana non conta.

1. I postiin celtica li ha ottenuti la FIR
2. . Treviso è un club che ha ottenuto il posto in celtica (la tiritera pretoriani conta zero ora)
3. L'altro posto era di Viadana che non ha rispettato dei parametri societari (le eventual storture adesso contano zero)

4. la federazione gestice in proprio una franchgia al 100% d isua strategia

Quindi, non vedo motivazioni per dare ad un provato gli stessi soldi della società federale se non intende rispettare accordi e strategie.
Anzi legherei il contributo a criteri ben più serrati.

Riguardo alle tesi:

Se FIR dovess ridurre l'impegno nella franchigia significherebbe indebolire l'organico delle Zebre a vantaggio di chi?
Di benetton che potrebeb scegliere meglio e dei club d iEccellenza che come prima , magari ricomincerebbero a pigolare per poter schierare più stranieri.

Ergo, se si vuole stetagicamente spostare il bilancio federale dalal franchigia (e aggiungo dalla Nazionale allora), allora che i soldi vadano in primis in formazione tecnici e dirigenti per formare atleti e società migliori, e che gli incentivi ai club vadano solo per i risultati e per i vivai , ma per tutti, dalla giovanili , alla B alla A alla Eccellenza.

Altriemnti s itratta solo d iallargare l'oligarchia.

E mentre penso che potremmo arrivare a 4 franchigie da Challenge, non penso che si possano avere al moemnto 8-10 club da Challenge se non infarciti di stranieri.
Vista la ormai prossima di-partita dei Benetton (ben preannunciata dalla "cortina fumogena" alzata già dai vari Zatta-Munari-Innocenti e soprattutto dai benetton) gli orizzonti si stanno restringendo, o allargando, a seconda del punto di vista..
Il compito della Federazione dovrebbe essere, a mio avviso, quello di creare le condizioni per alzare, o, far rimanere alto il livello agonistico almeno dei nostri migliori giocatori, se non quello di creare le condizioni per organizzare un campionato di massimo livello degno di una competizione Nazionale. Non dovrebbe essere quello di sostituirsi alle condizioni che non ha saputo creare, crendo squadre "proprie", come è ora. Sono d'accordo sulla responsabilità di creare un centro tecnico di formazione permanente, sia strettamente tecnico, che arbitrale, come quello che la Figc ha a Covercino, per esempio. Non sono d'accordo quando la Federazione si sostituisce alle Società nella formazione diretta dei giocatori, come avviene ora nelle Accademie Federali (Accademie che sono presenti anche negli altri campionati stranieri, ma sono organizzate e gestite esclusivamente dalle Società) perchè qua in Italia sappiamo come vanno le cose -mi pare che siamo tutti adulti e vaccinati qui- e le suddette strutture federali diventerebbero (o lo sono già) solo una "casemmata" del più becero clientelismo all'italiana. Insomma la Fir deve creare le condizioni, i presupposti per la crescita e lo sviluppo del rugby, non deve essa stessa porsi in concorrenza contro Società private ad essa affibiate....ora come ora, le cose stanno messe così: come se la Figc avesse creato una squadra sua, vi avesse riunito molti tra i più forti giocatori del campionato italiano e poi andasse a partecipare il campionato francese perchè quello italiano non è competitivo, entrando in palese conflitto con: a.tutte le società private alle quale "sequestra", promettendo con il ricatto neanche tanto velato che "se non giochi con noi la nazionale te la sogni"; b. con se stessa, che dovrebbe pensare allo sviluppo del rugby a livello nazionale e non solo di uno sparuto gruppo di giocatori selezionato con non si sa quale criterio (molto probabilmente con quello clientelare dell'asterisco delle Accademie) e raggruppato in squadra che per giunta gioca in un campionato estero!!
In breve la Fir dovrebbe occuparsi solo che il rugby si sviluppi secondo criteri esclusivamente basati sulla competizione fra squadre, nel miglioramento continuo, punto, come in Argentina. E' tanto difficile? A meno che, la Fir non persegua altri fini, ma, si sa, l'Italia è il Paese dei misteri.

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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da giangi2 » 8 feb 2013, 9:09

Riprendendo anche il discorso partito nel topic sul campionato, la mia opinione è che in FIR ci sia stata incompetenza e disinteresse nei confronti del campionato, con un atteggiamento miope. Io lo ripeterò fino allo sfinimento:
la popolarità della nazionale prima, e l'entrata in celtic poi (almeno fino ad oggi), sono state due occasioni malamente sprecate per aumentare la popolarità del gioco, la sua diffusione e la sua appetibilità. Laporte ha proposto alcune cose di buon senso e condivisibili, ma secondo me (soprattutto oggi) la situazione è quella di una FIR forte e di club deboli o debolissimi, molto più che in passato, e i vari progetti di "accademizzazione spinta" che sta portando avanti anche Gavazzi vanno sempre più in questa direzione. Piaccia o no gli Aironi avevano impostato un lavoro che avrebbe dovuto essere valorizzato e diffuso (ad esempio avevano anche la trasmissione TV, da distribuire ai vari club della franchigia), ma evidentemente non lo si è voluto fare (e le Zebre ne avrebbero avuta la possibilità). Forse si è sperato che qualche vittoria della Nazionale avrebbe magicamente messo in moto un circolo virtuoso, ma io ho dei dubbi, e gli ultimi 10 anni secondo me lo dimostrano, così come la situazione Benetton, che ha buoni risultati, ma fatica ad uscire dal suo guscio, e per la FIR è sufficiente trovarsi 15/20 giocatori pronti per la nazionale senza preoccuparsi di altro. Se poi la famiglia Benetton dovesse decidere di defilarsi dal Rugby avremmo la FIR come unico attore nel panorama dell'alto livello con ancora meno necessità di far crescere i club (dal suo punto di vista) potendo gestire tutto direttamente.

GiorgioXT
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da GiorgioXT » 8 feb 2013, 10:29

il "peccato originale", che ha determinato e causato questi problemi , è stato il fatto che la dirigenza federale ha concepito il progetto Celtic contro il resto del movimento, ed infatti il progetto originale prevedeva due squadre a controllo federale pressochè totale alimentato esclusivamente dalle accademie FIR.
Ci sono state (e ci sono ancora) persone di responsabilità che vedevano le squadre e le società molto più come un ostacolo fastidioso con cui doversi rapportare piuttosto che per quello che sono : il rugby italiano .

Adesso ci si trova con questa situazione : abbiamo due squadre , Benetton e Zebre, che sono in grado di competere con contuinità nella fascia medio-bassa dei club di Heineken Cup, una è anche un successo di pubblico, l'altra un disastro sotto questo aspetto, ma non è questo il punto importante!, allarghiamo la visione a 4-5 anni e cosa troviamo?:

Troviamo che l'ossatura di Benetton e Zebre è fatta da pochi giocatori di qualità ormai avanti negli anni , e si fa una fatica dannata a formare e soprattutto a far competere ad un livello adeguato per permettere il salto di qualità richiesto. I giovani ci sono, ma sono troppo pochi e continuano ad essere selezionati da una platea troppo piccola.
Proviamo ad immaginare una Benetton senza Zanni, Pavanello, Di Bernardo, Ghiraldini, Rizzo, Rouyet, Cittadini che ci sembra giovane ma nel 2015 avrà 32 anni..

Paradossalmente, l'eccellenza attuale è già un passo in avanti (anche se dovuto molto più alla mancanza di soldi che ai vari diktat) ma per funzionare deve riuscire ad andare in avanti e non all'indietro.

Il progetto di Benetton per il futuro non è quello di abbandonare il rugby , sia perchè per la famiglia sono sostanzialmente briciole, sia perchè la passione è autentica - i Benetton hanno tagliato Basket e Volley, ma quello professionale (con le sue storture, errori e perdite), perchè nelle giovanili continuano ad investire. il progetto è quello di riuscire ad elevare il campionato di eccellenza come qualità ed aprire ad un passaggio molto più libero e facile fra eccellenza e celtic, la futura squadra veneta in celtic potrebbe avere un "cuore"di 15/20 giocatori Benetton ed il resto raccolti dalle altre squadre.

La condizione necessaria perchè questo possa avvenire è che si pensi a tutta la catena di produzione, incominciando dalle giovanili che vanno concepite con l'ottica opposta a quella finora usata : "visto che non ci sono giocatori dappertutto per fare le giovanili eliminiamo delle classi di età" si deve passare a "chi lo può fare deve schierare giovanili di anno in anno, a chi non ci riesce gli si dà una mano per arrivarci", ed anche rivedere sostanzialmente la divisione dei soldi FIR, che non sono proprietà della dirigenza perchè guadagnati dalla nazionale ma frutto del lavoro di tutto il movimento perchè senza le società - tutte- col cavolo che la nazionale entrava e restava nel sei nazioni , Laporte, non preoccuparti per i soldi ai Club, ho già dimostrato con i pochi dati disponibili che fra nazionale e celtiche viene assorbito il 97% dell'intero budget.

Questa distribuzione non fa gli interessi del movimento e nemmeno della nazionale.

mariemonti
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da mariemonti » 8 feb 2013, 10:38

GiorgioXT ha scritto:il "peccato originale", che ha determinato e causato questi problemi , è stato il fatto che la dirigenza federale ha concepito il progetto Celtic contro il resto del movimento, ed infatti il progetto originale prevedeva due squadre a controllo federale pressochè totale alimentato esclusivamente dalle accademie FIR.

Mai sentito un progetto del genere.
Dondi diceva che avrebbe fatto le franchigie federali SOLO SE nessun privato si fosse fatto avanti, e si capiva benissimo che non aveva nessuna voglia di prendersi quelle franchigie (perché conosceva i suoi polli).

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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da s6tefano71 » 8 feb 2013, 11:03

GiorgioXT ha scritto:il "peccato originale", che ha determinato e causato questi problemi , è stato il fatto che la dirigenza federale ha concepito il progetto Celtic contro il resto del movimento, ed infatti il progetto originale prevedeva due squadre a controllo federale pressochè totale alimentato esclusivamente dalle accademie FIR.
Ci sono state (e ci sono ancora) persone di responsabilità che vedevano le squadre e le società molto più come un ostacolo fastidioso con cui doversi rapportare piuttosto che per quello che sono : il rugby italiano .

Adesso ci si trova con questa situazione : abbiamo due squadre , Benetton e Zebre, che sono in grado di competere con contuinità nella fascia medio-bassa dei club di Heineken Cup, una è anche un successo di pubblico, l'altra un disastro sotto questo aspetto, ma non è questo il punto importante!, allarghiamo la visione a 4-5 anni e cosa troviamo?:

Troviamo che l'ossatura di Benetton e Zebre è fatta da pochi giocatori di qualità ormai avanti negli anni , e si fa una fatica dannata a formare e soprattutto a far competere ad un livello adeguato per permettere il salto di qualità richiesto. I giovani ci sono, ma sono troppo pochi e continuano ad essere selezionati da una platea troppo piccola.
Proviamo ad immaginare una Benetton senza Zanni, Pavanello, Di Bernardo, Ghiraldini, Rizzo, Rouyet, Cittadini che ci sembra giovane ma nel 2015 avrà 32 anni..

Paradossalmente, l'eccellenza attuale è già un passo in avanti (anche se dovuto molto più alla mancanza di soldi che ai vari diktat) ma per funzionare deve riuscire ad andare in avanti e non all'indietro.

Il progetto di Benetton per il futuro non è quello di abbandonare il rugby , sia perchè per la famiglia sono sostanzialmente briciole, sia perchè la passione è autentica - i Benetton hanno tagliato Basket e Volley, ma quello professionale (con le sue storture, errori e perdite), perchè nelle giovanili continuano ad investire. il progetto è quello di riuscire ad elevare il campionato di eccellenza come qualità ed aprire ad un passaggio molto più libero e facile fra eccellenza e celtic, la futura squadra veneta in celtic potrebbe avere un "cuore"di 15/20 giocatori Benetton ed il resto raccolti dalle altre squadre.

La condizione necessaria perchè questo possa avvenire è che si pensi a tutta la catena di produzione, incominciando dalle giovanili che vanno concepite con l'ottica opposta a quella finora usata : "visto che non ci sono giocatori dappertutto per fare le giovanili eliminiamo delle classi di età" si deve passare a "chi lo può fare deve schierare giovanili di anno in anno, a chi non ci riesce gli si dà una mano per arrivarci", ed anche rivedere sostanzialmente la divisione dei soldi FIR, che non sono proprietà della dirigenza perchè guadagnati dalla nazionale ma frutto del lavoro di tutto il movimento perchè senza le società - tutte- col cavolo che la nazionale entrava e restava nel sei nazioni , Laporte, non preoccuparti per i soldi ai Club, ho già dimostrato con i pochi dati disponibili che fra nazionale e celtiche viene assorbito il 97% dell'intero budget.

Questa distribuzione non fa gli interessi del movimento e nemmeno della nazionale.
BRAVO!

GiorgioXT
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Re: Una BUONA Riflessione --- se parla de schei :)

Messaggio da GiorgioXT » 8 feb 2013, 11:51

mariemonti ha scritto:
GiorgioXT ha scritto:il "peccato originale", che ha determinato e causato questi problemi , è stato il fatto che la dirigenza federale ha concepito il progetto Celtic contro il resto del movimento, ed infatti il progetto originale prevedeva due squadre a controllo federale pressochè totale alimentato esclusivamente dalle accademie FIR.

Mai sentito un progetto del genere.
Dondi diceva che avrebbe fatto le franchigie federali SOLO SE nessun privato si fosse fatto avanti, e si capiva benissimo che non aveva nessuna voglia di prendersi quelle franchigie (perché conosceva i suoi polli).
Infatti hanno preferito gli Aironi 2 e tirar fuori 2 milioni invece di 8 ... :lol: incominciamo a distinguere fra fatti e parole?

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