jaco ha scritto:Yattaran ha scritto:... Menniti chiede la piazzola e la panchina non la trova, il preparatore atletico va verso gli spogliatoi, ma Menniti capisce che non può fare in tempo e così scava la buchetta sul terreno, mette il pallone, r*** veloce e calcio fuori...
Credo che si dovrebbero ingaggiare i Bettarello, Gaetaniello, Torresan, Collodo... insomma i "piedini d'oro" anni '70-'80 per un corso di emrgenza su come scavarsi la "buchetta" e su come calciare con la "buchetta" così da non perdere certi punti...
più che buchetta si dovrebbe dire, semmai, montagnetta, cioè una piazzola in terra. se fai una buca nel terreno e ci infili la punta dell'ovale sarà inevitabile che colpendo il pallone lo stesso acquisti una qualche controforza rispetto alla direzione del calcio, i quali effetti dinamici sulla traiettoria sarebbe anche arduo prevedere, dovuta dalla resistenza che inevitabilmente il terreno rappresenterebbe rispetto alla parte di ovale infilata al di sotto del piano, appunto il buco citato. Solitamente veniva portata con un bicchiere della terra o sabbia umida, in modo da poterla modellare, da utilizzare per realizzare manualmente un cono approssimativo sul quale si adagiava l'ovale nella posizione preferita tenedo il pallone elevato da ogni possibile ostacolo rappresentato dal terreno di gioco. possibile che il Petrarca Padova, storico club del rugby italiano che ieri festeggiava 150 partite giocate con il Rovigo, ergo, almeno 70/75 anni di vita agonistica, non sia in condizione di far calciare degnamente il proprio calciatore? A quel punto non sarebbe stato meglio che un compagno tenesse la palla ferma con una mano? Certo, se il motivo della fallosita di Menniti Ippolito dalla piazzola fosse questo ............. . Io, comunque, continuo a vedere nel calcio di Menniti Ippolito un po' troppa forza, un'esecuzione troppo frustata (come, peraltro, fatto dallo lo stesso Basson che nella medesima partita si è distinto per altrettanta fallosità) che riduce, inevitabilmente, la sensibilità e precisione dell'esecuzione. Può succedere, quindi, che in condizioni non ottimali, anche di stress e particolare ansia, ciò incida riducendo ulteriormente il livello di affidabilità.