Sta migliorando il livello del gioco?

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Luqa-bis
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Luqa-bis » 16 dic 2013, 11:05

Supponiamo di non avere scelto di entrare nella lega celtica:

Treviso avrebbe qualche soldo in meno, o forse no, ma sarebbe la stessa Treviso.
Visto con chi si confronta sarebbe una squadra alquanto forte, per la media italiana.

Le Zebre, beh, le Zebre potrebbero non esistere, o esistere lo stesso (in fond oesiste l'Accademia U20 in A).

Mi pare che alla fine la questione sia "Vale la spesa dei soldi per le Zebre e dei 3 mil di tassa celtica?"
Con il sottinteso "dateceli a noi"

Il "dateceli a noi" dovrebbe veder premiati chi?
I club di Eccellenza?
I club che formano i migliori propsetti U20?
Una ripartizione mirata tra Eccellenza, A1, A2?
E anche scegliendo d ipremiare la sola Eccellenza, in che maniera, 1/12 a club o secondo merito e quind iper classifica,

del tipo 45% alle prime 4, 35% alle 7 salvate, 10% alla neopromossa per renderla competiva , 10% a chi gioca meglio in coppa?
Ora, seguendo questo filone, i giocatori delle Zebre dovrebbero essere più o meno sparpagliati tra i primi 4-5 club di Eccellenza,
o forse giocherebbero in serie A , perché quei club sceglierebbero giocatori di formazione estera da schierare inprima squadra con i soldi federali.

L'Eccellenza vedrebbe quindi forse qualche budget aumentato.

Ma, citando chi ha posto la domanda, alla luce dei risultati dei club di Eccellenza in Challenge, le squadre che con il Super10 lottavano , adesso che figura farebbero?

TommyHowlett
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da TommyHowlett » 16 dic 2013, 11:54

Tranquillo, inevitabilmente finirà che le due celtiche saranno di ritorno in Italia...
Il Pro12 non credo avrà vita lunga; visto il continuo stillicidio dei migliori giocatori in uscita verso i denari di T14 (soprattutto) e AP, l'appeal del torneo celtico scemerà inevitabilmente e con esso anche i soldi di sponsor e diritti.
E quando Treviso si riaffaccerà nell'Eccellenza (e le Zebre spariranno) necessariamente si dovrà passare ad una diversa e, si spera, migliore gestione delle risorse, oltre ad una drastica riduzione del numero di squadre (8 sarebbe ancora tanto). E allora l'Italia dovrà alzare il livello di gioco delle squadre e dei giocatori potendo contare solo ed esclusivamente sulla propria forza ed intelligenza. Magari, perché no, anche imparando dagli altri con molto umiltà...
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.

Garryowen
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Garryowen » 16 dic 2013, 15:03

Si vede che non siete di Treviso...
Treviso in Eccellenza non ci vuole proprio stare (e fa bene...). Almeno finché rimangono i Benetton. Si erano stancati di vincere tutti gli anni e di arrivare alla HC senza la necessaria preparazione.
Adesso c'è molta delusione perché la crescita quest'anni ha subito un certo rallentamento, ma per loro l'Eccellenza sarebbe la morte civile...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)

http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria

Garryowen
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Garryowen » 16 dic 2013, 15:08

Ma per voi la FIR dovrebbe foraggiare i club privati?
Capisco i fondi che vengono assegnati per lo sviluppo, per le giovanili. Capisco anche che come si è sempre fatto si compensino i club per i prelievi di giocatori per la nazionale. Però dare soldi per pagare magari una qualsiasi schiappa o, che so, il magazziniere o l'addetto stampa, quello non lo capirei.

Al massimo la FIR potrebbe spartire fra i club i soldi che incassa per i diritti televisivi... :rotfl:
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Flanker999
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Flanker999 » 16 dic 2013, 15:52

Garryowen ha scritto:Ma per voi la FIR dovrebbe foraggiare i club privati?
Capisco i fondi che vengono assegnati per lo sviluppo, per le giovanili. Capisco anche che come si è sempre fatto si compensino i club per i prelievi di giocatori per la nazionale. Però dare soldi per pagare magari una qualsiasi schiappa o, che so, il magazziniere o l'addetto stampa, quello non lo capirei.

Al massimo la FIR potrebbe spartire fra i club i soldi che incassa per i diritti televisivi... :rotfl:
La FIR ha sempre fatto finora quello che ha voluto, e si è tenuta per sé in questi ultimi 8 anni il 90% dei soldi.
Il Rugby Italiano è fatto dai club privati , e senza di loro non ci sarebbe NULLA.
Però senza i club , senza la stramaledetta Eccellenza e serie A , giocatori cattivi o buoni non ne vengono fuori; c'erano anche tante altre possibilità oltre a quella di puntare tutto su un numero solo alla roulette , non glielo aveva ordinato il dottore di spendere tutto per la Pro12, né di pagare oltre 5 milioni di euro all'anno per gli staff nazionali maschili…

La Pro12 è finita , non solo non c'è più lo sponsor, ma i Gallesi si sono stufati di incassare la metà dei soldi degli Irlandesi e pagare 1,5 milioni per "diritti TV indiretti" … senza i nostri 3 milioni tutta la baracca salta e si dovrebbe sul serio pensare ad un piano alternativo.

Se non sanno come fare, qualche idea la potrebbero anche prendere qui , in passato ho letto anche delle proposte molto concrete ed intelligenti.

beetlebailey
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da beetlebailey » 16 dic 2013, 22:12

Dalla discussione che è venuta fuori, dopo il mio post lievemente provocatorio, vedo che ci sono idee e l'encefalogramma non è piatto (come quello della fir....). Questa discussione potrebbe essere utile e provocare ulteriori proposte. Spero in altri interventi

Luqa-bis
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Luqa-bis » 17 dic 2013, 11:59

Lievemente ...
diciamo conforme al famoso motto "A noi di ... ecc. ecc." che ammetteva difficoltà all'apparato digestivo.


Può darsi che il Pro12 sia ormai destinato a sparire.
personalemnte credo che andrebbe difeso quello di buono che permetteva:
consentrire a federazioni che non possono organizzare un torneo a 10-12 squadre domestico, tutto di alto livello, di competere in un torneo competitivo.

I gallesi si sono stufati, e magari guardano con interesse al campionato inglese (del resto è da millanni che stanno con gli inglesi...)
Gli scozzesi vogliono risparmiare e anche loro guardano in Inghilterra.

La mia proposta di Lega internazionale (per il nome scegliete voi) resta valida:

a me vedere un torneo con le 4 province irlandesi, la selezione romena, magari Spagna e Portogallo e 4-6 italiane non dispiacerebbe.
Con le italiane che in base alla classifica finale retrpocedono in A o vanno ai playoff scudetto, e le poszioni per le coppe assegnate secondo classifica di lega.

GiorgioXT
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da GiorgioXT » 18 dic 2013, 10:47

L'errore continua ad essere l'attenzione esclusiva verso la punta della piramide. Come dimostrano i fatti , non è tanto importante , non dà risultati duraturi partecipare alla Celtic League se a valle non si è fatto nulla (anzi).
Come ho scritto molte volte, l'ingresso in CL doveva essere accompagnato da uno sforzo se non eguale ma almeno minimo nei campionati interni e nelle giovanili.

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giuseppone64
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da giuseppone64 » 19 dic 2013, 8:42

Comunque aspettiamo l'anno prossimo per capire quanto vale Rovigo in europa.io ho una certa curiosità .
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
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MA CHE ORA E'?
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beetlebailey
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da beetlebailey » 31 dic 2013, 0:34

DERBY DA RABO

29 dicembre 2013 Posted in F.I.R.

Touche_Treviso_ZebreUno spettacolo vedere le tribune del Monigo piene di tifosi, fatto questo inusuale per il rugby italiano, normale invece per le esibizioni del XV della Marca nella competizione celtica. Peccato che la rappresentazione non sia stata all’altezza delle attese. Si è giocato ad un ritmo decisamente superiore a quello al quale siamo abituati nel campionato di Eccellenza e pure gli scontri fisici sono di portata decisamente diversa. Ma il gioco non è stato certo superiore a quello che settimanalmente vediamo nei campionati di casa nostra. Se escludiamo qualche bella giocata delle Zebre, con chiaro marchio di fabbrica by Umberto Casellato, ed un paio di spunti del solito Williams, il resto della gara è stata sufficientemente noiosa e ricca di errori.
Al Monigo si è avvertito lo stesso disagio che negli ultimi tempi si prova assistendo alle partite della Nazionale e nelle coppe europee. Il rugby dell’alto livello, come roboantemente lo si è voluto etichettare, sta decisamente segnando il passo, dimostrando tutti i limiti di un progetto nato male e portato avanti ancora peggio.
I numeri parlano da soli. Nel primo anno di Celtig, 2011/12, per le formazioni italiane si è registrato un ultimo posto con gli Aironi che hanno chiuso il torneo a quota 12 punti e con una sola vittoria. Il Treviso di successi ne ha totalizzati 9, chiudendo in decima posizione con 38 punti. L’anno successivo le cose sono leggermente migliorate con gli Aironi sempre ultimi, ma con 22 punti e quattro vittorie, mentre per il Treviso un passo indietro nel computo delle gare vinte, solo 7, mentre in classifica viene confermato il 10 posto però con 36 punti.
Nel 2012/13 si assiste alla querelle Fir-Aironi che si chiude disastrosamente, anche se immeritatamente, per Viadana e spunta la nuova franchigia: le Zebre. I mantovani, unica formazione italiana ad aver raggiunto una finale di coppa, vengono tristemente relegati al brutto rugby di casa nostra. La musica però non cambia. La new entry chiude la stagione in ultima posizione a quota 10 e con zero vittorie, mentre il XV della Marca fa un balzo al settimo posto alla ragguardevole quota di 50 punti, frutto di 10 vittorie e 2 pareggi. Il tutto contornato da bel gioco e tanto entusiasmo.
Ma era nell’aria che qualche cosa stava per accadere. Il cambio al vertice della Fir non ha certo giovato al movimento e gran parte degli sforzi profusi da Dondi per portare l’Italia ai vertici sono lentamente sfumati. La Nazionale nel corso del tour estivo e dei test match di novembre ha messo assieme una serie di prestazioni sconcertanti, non tanto per il risultato che resta pur sempre negativo, quanto per la chiara denuncia che un ciclo è arrivato alla fine e, ciò che più sconcerta, alle spalle non ci sono ricambi.
Le coppe danno la solita triste sentenza. Le formazioni del campionato di Eccellenza non sono all’altezza delle competizioni europee e pure le celtiche si adeguano, rimediando sonore sconfitte.
Non va meglio in Rabo. A Treviso il disagio è evidente, forse determinato anche dall’incertezza sul futuro della franchigia. Nello spogliatoio le cose non sembrano più girare nel giusto verso ed i primi malumori si manifestano evidenti, tanto da arrivare all’esonero del tecnico sudafricano Franco Smith. La squadra viene affidata a Goosen, ma le cose non sembrano cambiare.
Mettendo a confronto i numeri della passata stagione con quelli di questa edizione risultano evidenti i limiti del Treviso. Dopo 11 giornate nel 2012/13 i bianco verdi avevano già totalizzato 6 vittorie, mentre oggi si trovano con solo 3 successi ed un pareggio. E’ pur vero che hanno ancora una partita da recuperare, ma non si può certo sperare che possano andare a vincere, in queste condizioni, in casa dei Glasgow Worriors, attuale quarta forza del torneo. Un pochino meglio sono andate le Zebre che vantano nel confronto, pur restando sempre ultime in classifica, gli stesi punti che lo scorso anno avevano totalizzato nel corso dell’intera stagione, ed una vittoria contro nessuna nel 2012/13. Un po’ poco per poter cantare vittoria, soprattutto se si ascoltano le voci poco rassicuranti che arrivano dallo spogliatoio di Parma.
In quattro anni di competizioni celtiche si è speso tanto quanto l’intero bilancio di cassa della Fir di una stagione. Per ottenere cosa? Ne valeva la pena? La Fir è l’unica federazione che manda due formazioni a giocare in un campionato estero, dichiarando apertamente di non essere in grado di formare atleti di buon livello in casa propria.
Non era forse meglio investire in Italia, rafforzando e migliorando la base, con concreti sostegni economici? Non certo con progetti poco produttivi, per non dire nulla, come le accademie. Ma sembra che questi discorsi, fatti da più parti, non arrivino mai ai piani alti, dove, noncuranti di quanto sta accadendo, si continua a percorrere una strada che sta portando il rugby italiano indietro di 20 anni.

Umberto Nalio

beetlebailey
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da beetlebailey » 31 dic 2013, 0:38

DALLA RABO ALLE COPPE, ANCORA CRITICHE

30 dicembre 2013 Posted in F.I.R.

Un lettore, interessato dall’articolo”Derby da Rabo”, pubblicato su Polesine Rugby dopo la gara celtica tra le due italiane, ci ha inviato una e mail che pubblichiamo, nella quale ribasci in maniera forte i concetti da noi espressi.

“Il contrasto stridente tra le tribune del Monigo piene di tifosi e l’usuale partecipazione di pubblico alle gare dei campionati del rugby italiano è normale. Si suppone che le rappresentazioni non siano conformi alle aspettative. Si gioca ad un ritmo poco spettacolare ad ogni livello, rispetto a quelli praticati in altri campionati esteri. Il disagio che negli ultimi tempi si prova assistendo alle partite della Nazionale e nelle coppe europee, sta decisamente dimostrando tutti i limiti di una programmazione nata male e portata avanti ancora peggio.

Gli operatori della formazione da tempo hanno avvertito delle difficoltà in arrivo e che qualche cosa di negativo stava per accadere: voci però inascoltate. Il cambio al vertice della Fir non ha certo giovato al movimento e gran parte degli sforzi profusi da Dondi nei primi tre mandati, per portare l’Italia ai vertici stanno lentamente sfumati.

La recessione economica ha spronato le altre FEDERAZIONI a fare proposte organizzative diverse per la HEINEKEN, AMLIN, CELTIG, relegando la FIR a comprimaria partecipativa.

In quattro anni di competizioni celtiche si è speso troppo. Per ottenere cosa?

E’ da chiedersi perché e quali possano essere le reali cause che stanno conducendo al disastro?

1. Per subordinata, obbligatoria obbedienza nella programmazione tecnica.

2. Troppe norme coercitive.

3. Carenze di base nella sostenibilità del sistema.

4. Conservazione dell’esistente organizzativo senza innovazione e conseguente sviluppo.

Non era forse meglio investire in Italia, rafforzando e migliorando la base, con concreti sistemi di sostegno? Con progetti produttivi con Norme già esistenti nella legislazione dello STATO ITALIANO. Ma sembra che questi discorsi, fatti da più parti, non arrivino mai ai piani alti, dove, noncuranti di quanto sta accadendo, si continua a percorrere una strada che sta portando il rugby italiano a programmazioni ante ASCANTINI, cioè indietro di 20 anni”.

E Mail firmata

Queste righe arrivano prima di un nuovo turno di Rabo e alla vigilia del secondo turno delle coppe europee che dalla prossima settimana vedranno impegnate sei formazioni italiane, due in Heineken e quattro in Amlin.

Saranno ancora due fine settimane di sofferenza? Tutto fa pensare che sarà così. Nella prima tornata le Zebre hanno rimediati 4 sconfitte su altrettanti incontri, relegate in ultima posizione con 0 punti. Solo 24 i punti segnati(2 mete) dalla franchigia federale, a fronte di 403 subiti. E non è che se la passi meglio il Treviso pure ultimo a zero punti nel girone, autore di una sola meta in 4 gare, con 16 punti segnati e 371 subiti.

La situazione non migliora certo nella Amlin dove troviamo Mogliano con 4 sconfitte, zero punti e ultimo posto, 4 mete all’attivo con 36 punti segnati e 393 subiti. Non si discosta il Viadana, pure ultimo a quota 0. Sette le mete per i lombardi che contanno 50 punti segnati e 324 subiti. Leggermente migliore il quadro per Calvisano, ma solo in apparenza avendo i calvini il Bucarest nel girone. Due punti in classifica che lo relegano ugualmente in fondo alla graduatoria del girone, superati anche dai rumeni che sono a quota 6. Sette le mete, 60 i punti messi a segno a fronte di 285 subiti. Delle italiane chi sembra stare meglio è il Prato penultimo in classifica a quota 11, con due vittorie all’attivo, 12 mete, 97 punti fatti e 170 subiti. Ma anche qui non ci si deve lasciar ingannare. Punti, mete e vittorie sono stati ottenuti nelle doppia sfida con i portoghesi del Lusitanos, formazione che ha preso il posto degli spagnoli, dopo la rinuncia del Rovigo.

Volendoci fare ancora un po’ di male chiudiamo il sunto delle 4 partite per girone giocate dai 6 team italiani. Su 24 gare complessive(Heineken+Amlin) due sole vittorie, un pareggio e 21 sconfitte, con 283 punti totali segnati e 1946 subiti.

Che senso ha continuare a parlare di ALTO LIVELLO?

Umberto Nalio

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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Garryowen » 31 dic 2013, 1:04

Cosa aveva fumato Nalio prima di scrivere l'articolo?
Ma sono un sacco di sciocchezze, come al solito.

La prima che salta all'occhio: le Zebre hanno subito in 4 partite 174 punti. Certamente tanti, troppi. però lui ha scritto che hanno subito 403 punti. Più di 100 punti a partita... :rotfl:
Il Treviso ne ha subiti 144 e lui scrive che ne hanno subiti 371.

Era ubriaco o ha fatto apposta tanto per sbadilare un po' di m... contro il rugby italiano?
Adesso che riguardo, fa pensare che abbia fatto apposta, visto che invece i punti che hanno segnato Zebre e Treviso sono giusti.
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Campo11 » 31 dic 2013, 8:46

La Fir deve investire sulla base in maniera seria, non rivolgersi ai club solo x vendere biglietti del vi nazioni!!
Deve investire su tecnici, strutture, sembra che le Accademie, costosissime, siano state fatte x insegnare il rugby in 5 minuti.
I club sono la base, i piccoli club ancora di piu '. La formazione del Giocatore e' lunga e complicata e oltretutto i campionati giovanili non aiutano.

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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da giuseppone64 » 31 dic 2013, 13:49

beetlebailey ha scritto:DALLA RABO ALLE COPPE, ANCORA CRITICHE

30 dicembre 2013 Posted in F.I.R.

Un lettore, interessato dall’articolo”Derby da Rabo”, pubblicato su Polesine Rugby dopo la gara celtica tra le due italiane, ci ha inviato una e mail che pubblichiamo, nella quale ribasci in maniera forte i concetti da noi espressi.

“Il contrasto stridente tra le tribune del Monigo piene di tifosi e l’usuale partecipazione di pubblico alle gare dei campionati del rugby italiano è normale. Si suppone che le rappresentazioni non siano conformi alle aspettative. Si gioca ad un ritmo poco spettacolare ad ogni livello, rispetto a quelli praticati in altri campionati esteri. Il disagio che negli ultimi tempi si prova assistendo alle partite della Nazionale e nelle coppe europee, sta decisamente dimostrando tutti i limiti di una programmazione nata male e portata avanti ancora peggio.

Gli operatori della formazione da tempo hanno avvertito delle difficoltà in arrivo e che qualche cosa di negativo stava per accadere: voci però inascoltate. Il cambio al vertice della Fir non ha certo giovato al movimento e gran parte degli sforzi profusi da Dondi nei primi tre mandati, per portare l’Italia ai vertici stanno lentamente sfumati.

La recessione economica ha spronato le altre FEDERAZIONI a fare proposte organizzative diverse per la HEINEKEN, AMLIN, CELTIG, relegando la FIR a comprimaria partecipativa.

In quattro anni di competizioni celtiche si è speso troppo. Per ottenere cosa?

E’ da chiedersi perché e quali possano essere le reali cause che stanno conducendo al disastro?

1. Per subordinata, obbligatoria obbedienza nella programmazione tecnica.

2. Troppe norme coercitive.

3. Carenze di base nella sostenibilità del sistema.

4. Conservazione dell’esistente organizzativo senza innovazione e conseguente sviluppo.

Non era forse meglio investire in Italia, rafforzando e migliorando la base, con concreti sistemi di sostegno? Con progetti produttivi con Norme già esistenti nella legislazione dello STATO ITALIANO. Ma sembra che questi discorsi, fatti da più parti, non arrivino mai ai piani alti, dove, noncuranti di quanto sta accadendo, si continua a percorrere una strada che sta portando il rugby italiano a programmazioni ante ASCANTINI, cioè indietro di 20 anni”.

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Queste righe arrivano prima di un nuovo turno di Rabo e alla vigilia del secondo turno delle coppe europee che dalla prossima settimana vedranno impegnate sei formazioni italiane, due in Heineken e quattro in Amlin.

Saranno ancora due fine settimane di sofferenza? Tutto fa pensare che sarà così. Nella prima tornata le Zebre hanno rimediati 4 sconfitte su altrettanti incontri, relegate in ultima posizione con 0 punti. Solo 24 i punti segnati(2 mete) dalla franchigia federale, a fronte di 403 subiti. E non è che se la passi meglio il Treviso pure ultimo a zero punti nel girone, autore di una sola meta in 4 gare, con 16 punti segnati e 371 subiti.

La situazione non migliora certo nella Amlin dove troviamo Mogliano con 4 sconfitte, zero punti e ultimo posto, 4 mete all’attivo con 36 punti segnati e 393 subiti. Non si discosta il Viadana, pure ultimo a quota 0. Sette le mete per i lombardi che contanno 50 punti segnati e 324 subiti. Leggermente migliore il quadro per Calvisano, ma solo in apparenza avendo i calvini il Bucarest nel girone. Due punti in classifica che lo relegano ugualmente in fondo alla graduatoria del girone, superati anche dai rumeni che sono a quota 6. Sette le mete, 60 i punti messi a segno a fronte di 285 subiti. Delle italiane chi sembra stare meglio è il Prato penultimo in classifica a quota 11, con due vittorie all’attivo, 12 mete, 97 punti fatti e 170 subiti. Ma anche qui non ci si deve lasciar ingannare. Punti, mete e vittorie sono stati ottenuti nelle doppia sfida con i portoghesi del Lusitanos, formazione che ha preso il posto degli spagnoli, dopo la rinuncia del Rovigo.

Volendoci fare ancora un po’ di male chiudiamo il sunto delle 4 partite per girone giocate dai 6 team italiani. Su 24 gare complessive(Heineken+Amlin) due sole vittorie, un pareggio e 21 sconfitte, con 283 punti totali segnati e 1946 subiti.

Che senso ha continuare a parlare di ALTO LIVELLO?

Umberto Nalio
almeno i numeri dovrebbero essere non opinabili ,403 e 371 da dove li ha presi?
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
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Re: Sta migliorando il livello del gioco?

Messaggio da Mr Ian » 31 dic 2013, 17:04

Al di là dei numeri, verificabilissimi ma è autolesionismo puro, non è che abbia poi tanto tarto.
Il problema è di chi non vuol sentire.

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