Loghi e significati
Moderatori: user234483, Mods
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<BR>Questo è il simbolo dell\' Ivrea Rugby i colori sono della nostra città mentre lo scorpione è uno di quegli animaletti simpatici che si possono trovare per le vie della città vecchia e non
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<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.ivrearugby.it/" TARGET="_blank">Ivrea Rugby Club</A><!-- BBCode End -->
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<BR>Questo è il simbolo dell\' Ivrea Rugby i colori sono della nostra città mentre lo scorpione è uno di quegli animaletti simpatici che si possono trovare per le vie della città vecchia e non
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http://www.ivrearugby.it
... dal 1968 il rugby a Ivrea!!!
... dal 1968 il rugby a Ivrea!!!
<!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.rugbyoderzo.it/home/logo.jpg"><!-- BBCode End -->
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<BR>Questo e\' il logo di Oderzo.
<BR>Le due figure stilizzate sopra il pallone sono cigni e sono neri in campo bianco-rosso a scacchi. (inutile che tiriate gli occhi, l\'immagine che ho inserito non ha lo sfondo! )
<BR>Data e nome della squadra completano il quadro.
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<BR>Quando ero nelle giovanili li avevo scambiati per 2 draghi.. che figura quando mi hanno detto cos\'erano veramente.... :-[
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<BR>Questo e\' il logo di Oderzo.
<BR>Le due figure stilizzate sopra il pallone sono cigni e sono neri in campo bianco-rosso a scacchi. (inutile che tiriate gli occhi, l\'immagine che ho inserito non ha lo sfondo! )
<BR>Data e nome della squadra completano il quadro.
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<BR>Quando ero nelle giovanili li avevo scambiati per 2 draghi.. che figura quando mi hanno detto cos\'erano veramente.... :-[
VILLORBA ha un logo stupendo...sorry non ho l\'immagine ma ve lo racconto:
<BR>colori gialloblu con stemma araldico comunale...ok niente di strano, ma il vero simbolo mascotte è il \"porcospino\" animaletto che ben rientra nella fantasia araldica rugbystica pur essendo molto originale...ma data la carenza di foto e disegni di porcospini (animali un po\' timidi e riservati!) per il disegno del porcospino si è preso il disegno del ratto del manifesto ZONA DERATTIZZATA e si è modificato il tutto con aggiunta di spine! così narra la leggenda...
<BR>colori gialloblu con stemma araldico comunale...ok niente di strano, ma il vero simbolo mascotte è il \"porcospino\" animaletto che ben rientra nella fantasia araldica rugbystica pur essendo molto originale...ma data la carenza di foto e disegni di porcospini (animali un po\' timidi e riservati!) per il disegno del porcospino si è preso il disegno del ratto del manifesto ZONA DERATTIZZATA e si è modificato il tutto con aggiunta di spine! così narra la leggenda...
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<BR>Il logo del Rugby Benevento, società che si avvicina ai suioi primi 40 anni, rievoca due momenti storici di questa parte d\'Italia conosciuta anche come Sannio.
<BR>Uno è l\'episodio delle <b>Forche Caudine</b>, avvenuto appunto a pochi chilometri da Benevento (l\'antica Caudium): l\'esercito sannita sconfisse in maniera memorabile quello romano che voleva conquistare la zona perchè transito importante verso il sud-est. In quella occasione, l\'esercito romano oltre ad essere sconfitto, fu anche umiliato: i superstiti furono infatti costretti dai sanniti a passare sotto una serie di \"forche\" formate con le lance dei soldati (il perchè è tutt\'oggi oggetto di diverse ricostruzioni storiche, anche molto forti). Questo episodio fu così fortemente subito da Romani che è descritto da molti famosi scrittori dell\'epoca, ed è entrato nel linguaggio comune: ci si riferirsce alle Forche Caudine come sinonimo di sconfitta e di sofferenza. Da quell\'episodio, tra l\'altro, nacque il mito del soldato sannita, fiero e combattivo: questo spirito si trova tutt\'ora nei giocatori di rugby della provincia. Per chi fosse interessato e si trova in città (magari per seguire una trasferta della propria squadra), a Benevento c\'è il più importante <b>Museo del Sannio</b> pieno di manufatti e testimonianze di quel popolo italico pre-romano la cui dominazione si estendeva dalla Campania all\'Abruzzo, alla parte meridionale delle Marche e settentrionale della Puglia. Nel logo c\'è una porta di rugby formata da lance, a ricordare appunto le Forche. L\'altro elemento è un albero. Si tratta del <b>Noce delle Streghe</b>. Benevento è appunto famosa per la leggenda delle streghe (da cui, ad esempio, il nome del famoso liquore che sponsorizza anche il premio letterario). La leggenda vuole che le streghe di Benevento si riunissero presso un Noce fuori dalle porte della città e lì eseguissero balli e festini orgiastici. Il Noce fu fatto tagliare dalla Chiesa.
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<BR>Il logo del Rugby Benevento, società che si avvicina ai suioi primi 40 anni, rievoca due momenti storici di questa parte d\'Italia conosciuta anche come Sannio.
<BR>Uno è l\'episodio delle <b>Forche Caudine</b>, avvenuto appunto a pochi chilometri da Benevento (l\'antica Caudium): l\'esercito sannita sconfisse in maniera memorabile quello romano che voleva conquistare la zona perchè transito importante verso il sud-est. In quella occasione, l\'esercito romano oltre ad essere sconfitto, fu anche umiliato: i superstiti furono infatti costretti dai sanniti a passare sotto una serie di \"forche\" formate con le lance dei soldati (il perchè è tutt\'oggi oggetto di diverse ricostruzioni storiche, anche molto forti). Questo episodio fu così fortemente subito da Romani che è descritto da molti famosi scrittori dell\'epoca, ed è entrato nel linguaggio comune: ci si riferirsce alle Forche Caudine come sinonimo di sconfitta e di sofferenza. Da quell\'episodio, tra l\'altro, nacque il mito del soldato sannita, fiero e combattivo: questo spirito si trova tutt\'ora nei giocatori di rugby della provincia. Per chi fosse interessato e si trova in città (magari per seguire una trasferta della propria squadra), a Benevento c\'è il più importante <b>Museo del Sannio</b> pieno di manufatti e testimonianze di quel popolo italico pre-romano la cui dominazione si estendeva dalla Campania all\'Abruzzo, alla parte meridionale delle Marche e settentrionale della Puglia. Nel logo c\'è una porta di rugby formata da lance, a ricordare appunto le Forche. L\'altro elemento è un albero. Si tratta del <b>Noce delle Streghe</b>. Benevento è appunto famosa per la leggenda delle streghe (da cui, ad esempio, il nome del famoso liquore che sponsorizza anche il premio letterario). La leggenda vuole che le streghe di Benevento si riunissero presso un Noce fuori dalle porte della città e lì eseguissero balli e festini orgiastici. Il Noce fu fatto tagliare dalla Chiesa.
TRATTO DALLE NEWS DEL MODENA RUGBY CLUB
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<BR>\"Considerando che, forse anche molti dei giocatori modenesi non conoscono l’origine di questo logo ci siamo decisi a raccontare la vera storia del logo del Modena Rugby. C’era una volta…. Primi anni 70’ (73) l’AS Modena Rugby decide che è venuto il momento di avere un logo, sono passati quasi 10 anni dalla fondazione e ci si deve dare un’immagine. Uno dei giocatori della prima squadra dice di avere un amico, Guido Silvestri modenese, poi diventato Silver, che disegna molto bene e collabora con Bonvi (Sturmtruppen ricordate?), potrebbe essere d’aiuto. Detto e fatto affidato l’incarico! Dopo qualche settimana il giocatore ritorna con il logo, un lupo con una faccia simpatica che in posizione da “frontino” corre verso la meta sullo sfondo un ovale a rimarcare l’appartenenza al mondo del rugby. Perplessità, dubbi, poca attinenza con la tradizione anglosassone che vuole loghi complicati ed importanti, un po’ di tutto ma si decide che quel logo è positivo e viene adottato. A quel tempo Lupo Alberto non era ancora uscito sui giornali e nessuno sapeva che sarebbe diventato un fenomeno mondiale (forse neppure Silver) non c’erano rischi di essere identificati come burloni. Il Modena Rugby è cresciuto, si sono succedute promozioni e retrocessioni, l’AS Modena dal 2002 non esiste più , il lupo dalla faccia simpatica è diventato una Star, ma è sempre lì sulle maglie del Modena Rugby Club a ricordarci di correre verso la meta e ne siamo un po’ orgogliosi.\"
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<BR>Purtroppo non so come inserire immagini, se qualcuno me lo indica, le posterò.
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<BR>\"Considerando che, forse anche molti dei giocatori modenesi non conoscono l’origine di questo logo ci siamo decisi a raccontare la vera storia del logo del Modena Rugby. C’era una volta…. Primi anni 70’ (73) l’AS Modena Rugby decide che è venuto il momento di avere un logo, sono passati quasi 10 anni dalla fondazione e ci si deve dare un’immagine. Uno dei giocatori della prima squadra dice di avere un amico, Guido Silvestri modenese, poi diventato Silver, che disegna molto bene e collabora con Bonvi (Sturmtruppen ricordate?), potrebbe essere d’aiuto. Detto e fatto affidato l’incarico! Dopo qualche settimana il giocatore ritorna con il logo, un lupo con una faccia simpatica che in posizione da “frontino” corre verso la meta sullo sfondo un ovale a rimarcare l’appartenenza al mondo del rugby. Perplessità, dubbi, poca attinenza con la tradizione anglosassone che vuole loghi complicati ed importanti, un po’ di tutto ma si decide che quel logo è positivo e viene adottato. A quel tempo Lupo Alberto non era ancora uscito sui giornali e nessuno sapeva che sarebbe diventato un fenomeno mondiale (forse neppure Silver) non c’erano rischi di essere identificati come burloni. Il Modena Rugby è cresciuto, si sono succedute promozioni e retrocessioni, l’AS Modena dal 2002 non esiste più , il lupo dalla faccia simpatica è diventato una Star, ma è sempre lì sulle maglie del Modena Rugby Club a ricordarci di correre verso la meta e ne siamo un po’ orgogliosi.\"
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<BR>Purtroppo non so come inserire immagini, se qualcuno me lo indica, le posterò.
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- Messaggi: 580
- Iscritto il: 29 feb 2004, 0:00
- Località: brescia
Ermes, ecco \"Lupo Alberto\".
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<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.modenarugby.it/files/news/Lupoal%20solo.JPG"><!-- BBCode End -->
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<BR>Giuliana
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<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.modenarugby.it/files/news/Lupoal%20solo.JPG"><!-- BBCode End -->
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<BR>Giuliana
- manchester
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- Iscritto il: 19 mag 2003, 0:00
- Località: Piacenza
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<BR>Gossolengo rugby
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<BR>Gossolengo rugby
in questo sito ce la storia del petrarca rugby.
<BR>http://www.petrarcarugby.it/storia.php
<BR>ciao a tutti
<BR>http://www.petrarcarugby.it/storia.php
<BR>ciao a tutti