PETRARCA 2014/2015

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ForrestGump
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PETRARCA 2014/2015

Messaggio da ForrestGump » 24 dic 2014, 18:33

Nessuno, nemmeno tra i più pessimisti, immaginava un Petrarca così in basso a questo punto della stagione, ma tant’è: a parte la sconfitta con Rovigo e con le FF.OO. del miracolo di Pasqualone, abbiamo perso con un Viadana mezzo allo sbando, un Calvisano da crisi mistica e un S. Donà piccolo piccolo piccolo.
Ognuno può divertirsi a trovare i motivi della debacle, io lo faccio, più per avviare una discussione che per presunzione di capirne qualcosa. Sarebbe simpatico anche vedere intervenire, su questa materia, anche chi dovrebbe metterci mano: Moretti, Salvan, Covi, Toffano, ma citati così, in ordine sparso. Tanto per dirne una, ricordo che Presutti lo fece, a suo tempo e a suo peculiarissimo modo, ma lo fece.
Proviamo a cominciare.

Prima linea: al di là di Bigi e Garfagnoli, che mi sembrano i più forti dei neri ma che non possono tirare sempre la carretta da soli, gli altri ragazzi devono crescere, soprattutto a livello tecnico, ma è qualcosa che ci sta. A tal proposito vedo bene Zani, che ha una voglia e una cattiveria agonistica davvero rare. L’unico che potrebbe già essere pronto è Leso: non potrò mai dimenticare il pilone dei mondiali giovanili, una bestia che oltre a farsi valere in chiusa si faceva sentire su ogni raggruppamento. Il ragazzo può anche contare su mani più buone della media dei piloni di Eccellenza, ma deve smaltire diverse cucchiaiate di finissimo adipe (cit.) e ricominciare a correre per il campo.

Seconda linea: con Eru, Rocchia, Tveraga e Trotta dietro a loro è probabilmente il reparto meglio assortito e più in forma del Petrarca. Tutti molto validi in touche, Tveraga garantisce chili e tanto lavoro, anche sporco, su ogni raggruppamento, ruck o maul che sia, gli altri due hanno gambe e testa per portare palla con efficacia. Rocchia in particolare ha anche mani buone, che non guasta mai.

Terza linea: questa è un mistero. OK, manca un placcatore feroce come Holmes, ma ci sono Targa e Conforti, due giocatori tutto sommato simili, che sanno portar palla e difficilmente lisciano il placcaggio. Conforti poi, forse grazie a qualche chilo in meno, è anche più reattivo nelle fasi di contestazione dell’ovale. Poi c’è Giusti, che per l’Eccellenza è un lusso. Io lo vorrei in campo anche zoppo, un giocatore così, che può coprire tutti i ruoli dal #4 all’ #8, che placca, che porta palla, che salta in touche e che soprattutto ha un’intelligenza superiore quando va a contatto (pensateci: avete mai visto Giusti perdere un possesso?) è solo un lusso. Dietro a questi c’è Zago, un “sacranon de toso” che ha tutti i mezzi fisici per diventare davvero una bella terza, e Nostran, altro ragazzo su cui si può ragionevolmente investire. Quindi, sulla carta, un bel reparto, ma che non performa come ci si aspetterebbe.
Soprattutto quando le cose vanno male, Targa sparisce e Conforti involve spaventosamente, dimenticando che a rugby si gioca sempre in 15, mai da soli.

Mediana: Ehm…qua è un po’ come sparare sul presepe. Su’a è l’unico vero MM che abbiamo, anzi, è l’unico vero MM che è passato da Padova dopo Travagli, peccato che deva ancora capire delle cose fondamentali. La prima è che, per quanto stretto gli stia, sta giocando al Petrarca, in Italia, non nella Nazionale di qualche arcipelago pacifico. Certe idee, come battere veloci le punizioni nella propria metà campo, funzionano ad Apia, non alla Guizza, e una squadra puoi farla correre solo finchè ne ha, non anche dopo. In una parola, Su’a deve rendersi conto che non ha a fianco dei fenomeni, e deve adattarsi. E poi deve passargli la voglia di far stronzputtancag ate. Certi numeri che gli ho visto provare (senza esito, ovviamente) nei finali di partita sono da giocolieri della palla ovale molto più capaci di lui e del Petrarca tutto. Lasci stare, per piacere.
L’apertura poi meriterebbe un thread a parte, ma siamo qui, e quindi…
Menniti è stato, negli ultimi 160 minuti, letteralmente disastroso. Al di là di una lentezza a tratti esasperante e una palese inattitudine ad attaccare la linea, il gioco al piede è stato sterile e senza idee, i passaggi tra l’improbabile e l’impossibile. Sabato scorso addirittura non si capiva a chi volesse passare la palla. All’esordio il ragazzo sembrava la soluzione ai problemi del Petrarca e forse qualcosa di più, si guadagnò i nomignoli di gioiellino, Mercier II, Carterino…un motivo forse c’era, e a meno che non siamo veramente in tanti a non capire un ciufolo di rugby, dev’essere successo qualcosa di pessimo. Personalmente non credo che l’anno passato a #15 abbia snaturato il ragazzo, sono più propenso a credere che la sua fragilità caratteriale sia stata gestita nel peggiore dei modi. Si ha l’impressione che, anziché creargli dei capisaldi a cui ancorarsi quando in campo emergono le sue debolezze, si sia semplicemente puntato il dito su quelle, rendendole ancor più spaventose. Tutto questo mentre Marcato se ne sta comodo in panca. Vien da pensare che abbia rigato la macchina a qualcuno…

Centri: Anche qui non saremmo messi male. Se n’è andato Jordaan, ma Woodhouse, seppur differente come giocatore, non lo fa rimpiangere. Bettin lo conosciamo, è un attaccante scaltro e capace, e poi c’è tosaerba Favaro, che anche se ha il “vizietto” di partire a testa bassa resta un difensore che farebbe gola a molti, se non a tutti. Purtroppo, perché i ¾ giochino dev’esserci un’apertura che li fa giocare, e torniamo al punto precedente.

Triangolo allargato: Nonostante Fadalti, che è un genio e ha fatto vedere delle cose con Woodhouse che meriterebbero un palcoscenico migliore, il reparto può essere annoverato tra i punti deboli del Petrarca. Rossi non si vede più, l’estremo, Capraro, supplisce con una montagna di muscoli e tanta buona volontà a delle carenze tecniche evidenti, a delle indecisioni palla in mano che non si possono accettare, nemmeno in Eccellenza. Vista l’età la cosa ci sta tutta, ma intanto, se anche i tifosi lo possono perdonare, gli avversari non lo fanno.
Bellini ha un fisicone, ma ho visto degli atteggiamenti Sabato che, fossi io l’allenatore, gli tolgo il nome dall’armadietto. Non ci si può permettere, mai, di andare in campo in surplace, non puoi passeggiare per il campo in attesa che i tuoi compagni ti diano la palla per andare in meta senza nemmeno spettinarti. Spero che Innocenti, ovvero uno che per una maglia da titolare s’è fatto un deretano a capanna, torni presto e dia a Moretti un alternativa a certi ragazzini viziati.

Staff: sarebbe ingiusto riversare su chi va in campo tutti i motivi di una situazione tanto negativa, specie quando le colpe di allenatori e dirigenti sono tanto palesi. Purtroppo il loro operato non è evidente come un placcaggio lisciato o una meta segnata, e mi è difficile ascrivere a ciascuna persona i propri meriti, ma riunendoli sotto il nome di “staff” si può fare più di qualche ragionamento.
La prima cosa (che mi fa persino tenerezza) è sentirli dire che con un mediano di mischia valido non avremmo mancato i playoff all’ultimo secondo, come è già accaduto per tre stagioni in fila. Un po’ di ragione ce l’hanno, perché quest’anno – con un mediano di mischia vero – i play off sono già sfumati, altro che mancarli per un soffio! E’ un atteggiamento incomprensibile: se in tre stagioni non hanno capito i problemi della squadra, che lo facciano fare a qualcun altro. Non voglio dilungarmi oltre su questo punto, perché l’unica risposta sensata è, paradossalmente, un’idiozia enorme, e cioè la malafede. Non riesco ad attribuirla agli arbitri, figuriamoci se riesco ad addossarla a Toffano & Co.
Altro grosso problema è il capitano, inteso non tanto come persona che parla coll’arbitro quanto come leader, trascinatore.
Posto che i leader naturali non crescono sugli alberi, è anche vero che uno di decente si può formare. E’ un processo che si può completare in meno di una stagione ed evita scelte improvvisate o improbabili duumvirati che non hanno portato niente. Certo, tra chi è sceso in campo Sabato è difficile trovare un candidato valido (magari Bigi? Ma la butto lì, modello bar sport), ma tra chi non è sceso in campo mi viene subito in mente Marcato: anche senza la grinta di un Galatro o di un Mahoney ha esperienza da vendere. Però è importante che la società rifletta su questo e si muova per tappare la falla: comperare mediani di mischia e continuare a lasciare la squadra senza un faro non porta a nulla.
Le ultime righe le riservo al buon Moretti. E' è un uomo che sa di rugby più di tutta la Guizza, l’ho sentito parlare due volte e tanto m’è bastato per restare incantato. Purtroppo però non capisce altrettanto di uomini: lo dimostrano la gestione di Menniti, l’immobilità dimostrata nelle ultime due partite, l’incapacità di dare uno scossone alla squadra e soprattutto l’ostinazione a non cambiare piano di gioco anche quando quello preparato a tavolino è palesemente perdente.

Per quanto mi possa dispiacere, sarebbe necessario coinvolgere anche il suo operato in una riflessione su scala molto vasta che dovrebbe, in tempi anche abbastanza rapidi, ridefinire gli obiettivi di questa stagione, visto che ormai parlare di playoff è totalmente fuori luogo.
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jpr williams
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da jpr williams » 26 dic 2014, 14:42

Caro Forrest, la tua requisitoria è così ampia ed articolata, oltre che argomentata, da essere difficilmente controvertibile. La situazione attuale del Petrarca è molto diversa da quella che mi sarei aspettato (del resto ne abbiamo lungamente discusso). Soprattutto è difficle comprendere la distanza fra la qualità del materiale umano (che nemmeno tu disconosci) e la indiscutibile e, per certi versi inspiegabile, scarsità di risultati. E' vero che, come ho detto spesso, questo campionato ha visto crescere l'equilibrio (poi è da vedere se verso l'alto o verso il basso :roll: ), per cui gli incontri fra le prime 8 si prestano a qualunque risultato, ma non è nemmeno possibile, senza un motivo, che da questa incertezza una squadra che ha tutto per competere con le altre 7 esca così male. Del resto il Petrarca ha battuto Mogliano, che non mi sembra affatto scarso. Quindi siamo punto e daccapo: perchè una così larga distanza fra potenzialità e risultati? A questo punto anche secondo me è difficile non chiamare in causa quello che tu chiami staff. Ero convinto che l'arrivo di Vittorio Munari, con le sue indubbie competenze, sarebbe stato in grado di portare anche il resto dello staff ad un più alto livello; invece non so cosa stia facendo e come, ma, di fatto, il suo apporto dall'esterno (sia chiaro che parlo da esterno e pongo dubbi, non giudizi che non avrei titolo e informazioni per dare) non si coglie per nulla. Esempio lampante di "spreco" di buone risorse è proprio quello di colui che io, credo fra i primi su questo forum, cominciai un paio di anni fa a chiamare "il gioiellino", non nascondendo nemmeno il desiderio di vederlo con la maglia della mia squadra. E' innegabile il talento cristallino di questo ragazzo, ma, altrettanto innegabile, l'appannamento di cui è vittima da troppo tempo. Io, diversamente da te, credo sia stato un errore farlo giocare da estremo: i due ruoli richiedono competenze simili, ma è mia convinzione che il passaggio indolore da un ruolo all'altro sia possibile per giocatori "formati" e già con un certo grado di "possesso" del proprio ruolo. Mercier poteva giocare indifferentemente 10 e 15 (e a me piaceva di più dietro, ma son gusti personali) anche perchè alla classe univa un bagaglio di esperienza e, diciamo così, sicurezza di sè che gli permetteva di passare senza problemi da uno slot all'altro. Magari un talento in piena fase di formazione avrebbe bisogno di impossessarsi per bene del proprio ruolo (anche nel senso di acquisizione di sicurezza e fiducia in sè stesso e da parte dei compagni) prima di shiftare fra ruoli. C'è poi, dal punto di vista generale, il problema di cui ho discusso con Yattaran in altro thread, il tema, cioè, del c.d. sconfittismo. E' possibile che, nell'intero ambiente, inteso come staff, società, giocatori, stampa e persino tifosi, sia diffusa sotto pelle una sorta di sindrome di predestinazione alla sconfitta. Un pò come succede alla nazionale: anni di sconfitte ti portano a ritenerti inconsciamente destinato alla sconfitta, una sorta di self fullfilling prophecy che, senza che tu te ne renda conto, ti porta a non rispondere adeguatamente alle sfide che ti si parano davanti. Pensa al match che abbiamo visto insieme alla Guizza: Calvisano aveva giocato orrendamente per tutto il match e stava perdendo meritatamente; quando la ridicola topica di Passacannando, però, gli ha offerto una immeritata occasione, la squadra calvina ha giocato un drive perfetto arrivando dritta all'obiettivo. Dall'altra parte il Petrarca, che per tutto il match aveva difeso senza particolari difficoltà, pur essendo in una situazione di punteggio che consentiva anche di spendere agevolmente falli e con pochissimo tempo da dover resistere, si è fatto bucare senza nemmeno troppa difficoltà. Mi sembra palese la differenza fra una squadra abituata a vincere e una abituata a perdere i playoff (ed evidentemente anche le partite) all'ultimo minuto. L'ultimo minuto, nello sport, spesso stabilisce il discrimine fra vittoria e sconfitta, ed è un minuto in cui gli aspetti psicologici contano anche più di quelli tecnici.
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da stilicone » 26 dic 2014, 16:19

Preliminarmente mi scuso con i tifosi petrarchini per l'intrusione, ma la mia impressione, da lontano, è quella di una squadra e di una società un po' "sedute".
Non so se esista lo sconfittismo, ma a me i petrarchini sembrano contenti di essere "il miglior vivaio d'italia" e di fare una squadra assai competitiva con i propri ragazzi fatti in casa. Forse si beano un po' troppo di questo. Forse rinunciare a prendere qualche veterano brutto sporco e cattivo (Costanzo e De Jager, per dire..) per lanciare i propri giovani è più che meritorio, oltre che meno dispendioso economicamente.
Facessero tutte così, non avremmo neanche tristi spettacoli come quello del Prato di quest'anno....però poi probabilmente non si vince.
Anche alcuni giocatori, sono lì da tre-quattro anni, ormai non sono più neanche giovanissimi (Targa, Leso, Menniti, ecc.), danno un po' il senso del petrarchino a vita, qualuque cosa succeda.
Del resto ricordo che, quando Barbini se n'è andato a Mogliano, qui sul forum qualcuno lo trattò grosso modo da traditore/mercenario...
Impressioni sparse, scritte dal punto di vista dell'osservatre totalmente neutrale, non vogliatemene...
MEMENTO MAROCCO.

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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da ForrestGump » 26 dic 2014, 17:05

jpr williams ha scritto:...Io, diversamente da te, credo sia stato un errore farlo giocare da estremo: i due ruoli richiedono competenze simili, ma è mia convinzione che il passaggio indolore da un ruolo all'altro sia possibile per giocatori "formati" e già con un certo grado di "possesso" del proprio ruolo... E' possibile che, nell'intero ambiente, inteso come staff, società, giocatori, stampa e persino tifosi, sia diffusa sotto pelle una sorta di sindrome di predestinazione alla sconfitta...
Diciamo quasi le stesse cose...sul passaggio da 10 a 15 ci frega l'età: anche se anagraficamente ci dividono meno di dieci anni (a mio favore, ovviamente), rugbisticamente abbiamo almeno vent'anni di differenza. Io son quello che a #8 schiera la seconda linea più agile, a #15 l'ala più intelligente e a #2 il flanker più solido.

E sulla predestinazione: se io posso ancora essere annoverato tra i tifosi del Petrarca, ebbene, mi sento predestinato alla sconfitta. Perchè è il Petrarca che, da tre (quattro con questo) anni a sta parte ce la mette tutta per convincermene.
stilicone ha scritto:Preliminarmente mi scuso con i tifosi petrarchini per l'intrusione, ma la mia impressione, da lontano, è quella di una squadra e di una società un po' "sedute".
Non so se esista lo sconfittismo, ma a me i petrarchini sembrano contenti di essere "il miglior vivaio d'italia" e di fare una squadra assai competitiva con i propri ragazzi fatti in casa. Forse si beano un po' troppo di questo...
Anche alcuni giocatori, sono lì da tre-quattro anni, ormai non sono più neanche giovanissimi (Targa, Leso, Menniti, ecc.), danno un po' il senso del petrarchino a vita, qualuque cosa succeda.
Del resto ricordo che, quando Barbini se n'è andato a Mogliano, qui sul forum qualcuno lo trattò grosso modo da traditore/mercenario...
Lungi da me demonizzare chi esprime la propria opinione con educazione e argomentazioni. Confesso che non avevo mai visto la faccenda da questo punto di vista, ma ripensandoci un po' di ragione tocca dartela (non certo sulla squadra assai competitiva).
Se fosse effettivamente come dici tu, staremmo ancora peggio di quanto si pensi: il paragone che mi viene in mente è quello con certe sacche di inefficienza della PA, dove qualsiasi cosa succeda le spalle sono coperte e la scusa è buona per fare sempre meno.
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da pilonegrosso » 26 dic 2014, 19:07

E' bello vedere disanime così oneste che denotano amore per il rugby. Personalmente prevedevo il Petrarca terza-quarta forza del campionato e sono come voi sorpreso. L'ho visto solo una volta recentemente e mi è sembrato con il freno tirato, un po' abulico e soprattutto con ottime individualità slegate da un filo conduttore. Sul''gioiellino'' ho le mie idee. Può ancora diventare forte, ma è stato lodato nella versione italica del giovanile mediano distributore e rischia di non capire la necessità di sacrificio e coraggio feroce che richiede il rugby moderno. L'esperienza ad estremo è per me sempre opportuna se non si perde l'obiettivo finale, e a Padova ci sono fior di allenatori e il ragazzo mi sembra intelligente da seguirli.

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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da jpr williams » 27 dic 2014, 13:53

C'è del vero in quanto dice @pilone grosso riguardo al gioiellino, e mi ci metto anch'io che lo definii così folgorato da alcune sublimi prestazioni, sopra tutte quella bellissima in un derby contro Rovigo. Però forse è vero che noi ovale dipendenti siamo così desiderosi di vedere un 10 italiano forte da perdere il lume del discernimento appena ne vediamo uno un po' sopra la media. Spero che quanto sto per dire non venga male interpretato, ma comincio a pensare che il ragazzo dovrebbe provare a cambiare aria perché forse l'ambiente da parastato di cui parla Forrest potrebbe non spingerlo a sufficienza verso la crescita che dovrebbe portare il suo indubbio talento (sul quale continuo a credere di non essermi sbagliato) alla maturazione che potrebbe regalarci un grande giocatore.
Caro @Forrest, è vero che quando giocavo 9 avevo Cavour come compagno di reparto :shock: , ma nemmeno a me sfugge l'utilità della flessibilità nei ruoli. Nel mio Calvisano ho sostenuto via via l'impiego di Hehea a 8, di Shawn Berne a 15, di Haimona a 12 e, a suo tempo, del flanker Ghiraldini come 2. Solo penso che uno debba prima impossessarsi di un ruolo (dopo, ovviamente, averne provati vari a livello junior) e poi possa flessibilizzarsi. Specie se si tratta di un ragazzo fragile che ha bisogno di costruire una sicurezza di sé e di sentirsi circondato di fiducia, in primis dei compagni. Quanto alla questione dello "sconfittismo" , se il problema esiste credo che l'unica soluzione sia una di quelle indiscriminate ramazzate che non guardano né torti né ragioni: via tutti, belli e brutti, perché se la situazione è quella diventa impossibile fare distinzioni. Ti porto un esempio dallo sport innominabile: l'arrivo di Conte, del suo staff e dei suoi metodi alla Juve che era diventata una squadra derelitta. Sai che apprezzo Moretti, ma il mio ragionamento non riguarda i singoli, ma tutta la mercanzia. Aria nuova per spazzare via quell'atmosfera da ASL inefficiente. Io un nome da cui ricominciare per voi ce l'avrei, e non ho usato il termine RI cominciare a caso, perché certe minestre, se hanno sostanza e qualità, riscaldate sono anche più buone...Il guaio è che, forse, imbandiscono ormai altre tavole.
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da ForrestGump » 27 dic 2014, 14:18

jpr williams ha scritto:...certe minestre, se hanno sostanza e qualità, riscaldate sono anche più buone...Il guaio è che, forse, imbandiscono ormai altre tavole.
Tutto condivisibile. Ma la storia va sempre avanti, e le minestre riscaldate sono più buone solo in cucina, non nelle aziende. Se c'è bisogno di aria nuova, dev'essere nuova del tutto.
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da mlancero » 28 dic 2014, 11:12

In modo più modesto, invito tutti ad una orazione in memoria del Petrarca rugby, scomparso prematuramente sabato ad opera dei fanti del Piave, dai quali è stato preso a calci nella Guizza. Le ragioni della scomparsa sono descritte in modo più tecnico da altri, io penso che invece la causa sia una malattia che chiama "progetto" , ovvero di rimodellare un impianto vivente tagliando i rami più vecchi ma vitali, con altri di più giovani ma amorfi, con minori caratteristiche e attributi. Dopo il terzo anno di cure anche un impianto solido non regge più e tende a scomparire miseramente. Dipiù se consideriamo che anziché alimentare con fertilizzanti quali lo "spirito di squadra" tipico del Petrarca o la "forza di gruppo" , lo si alimenta con presunzione, proclami, incensi col sindaco pallonaro ed altre amenità, in campo si avrà una armata Brancaleone destinata alla resa. Vedo analisi sui giocatori, confronti col passato recente, ma anche con il passato remoto; ma ancora credete che sia un problema di giocatori? Geremia Sudato, Sahn piERU Viminariu e Eleonoro Casalegno non possono essere errori visto che sono stati supervisionati da un mese di viaggio in Sud-est Pacifico di "Cadorna" Andrea e suo fratello Rocco, e confermati da DS, da Munari e da Toffano. Bastava andare a Belluno con il motorino per scovare Capraro, tanto per citarne uno. Qualcuno dice che ormai la stagione è compromessa e bisogna guardare al futuro, ma uno sguardo al fondo classifica, no vero? La lotta per la retrocessione è ancora aperta, a meno che non faccia parte del "progetto"
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da jpr williams » 28 dic 2014, 11:24

Capisco lo sconforto di @mlancero, ma credo di poter dire che almeno la lotta per non retrocedere non c'entra col Petrarca :shock:
La distanza delle ultime due dallo standing delle altre (Petrarca incluso) credo dia la sufficiente tranquillità per pensare davvero al futuro di una squadra che, per la sua storia e per quello che significa, è un patrimonio anche di coloro che, come me, non ne sono tifosi. In fondo è una squadra che, solo pochi anni fa, vinceva uno scudetto: non posso credere che non ci siano le possibilità di tornare ai vertici. E poi credo che sarebbe sciocco, comunque, gettare via questa stagione sin da subito: al di là del fatto che la classifica non è lunghissima e che anche le big non sembrano poter essere certe di nessuna vittoria, rimane il fatto che questa stagione potrebbe essere molto utile per "selezionare" gli elementi sui quali puntare per una ricostruzione vera.
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da Yattaran » 28 dic 2014, 20:29

avevo abbozzato un po' lo stesso ragionamento qui: http://www.rugby.it/viewtopic.php?f=72& ... 30#p748895
manca il leader, manca il gruppo, mancano tante cose... manca innanzitutto la voglia di lottare e di vincere, diciamola così.
Viadana e San Donà hanno vinto a Padova grazie a quello, non grazie ad una conclamata superiorità di gioco. O tornando allo scorso campionato, la sconcertante sconfitta a Calvisano (chi l'ha vista sa benissimo di cosa parlo).
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da HAKKA » 30 dic 2014, 16:15

leggo sul Boccaccio Rugby News gli ultimi due articoli, uno di Enrico ed uno di Volpe sull'intervista rilasciata da Toffano e sulla sua rassegnazione per aver buttato via un anno........salvo miracoli nelle rimanenti 11 partite. Cosa ne pensate? Come tifoso petrarchino direi atrocemente deluso, non saprei cosa pensare sulle cause di questa debacle ma poi analizzando "in modo superficiale" perchè non ho molte competenze gli ultimi due o tre anni mi faccio delle domande che giro anche a voi per ottenere qualche risposta (potrebbero contenere delle insattezze x i motivi di cui sopra):
1) settore giovanile fonte di giocatori da portare in prima squadra mi sembra in netto calo come qualità, nella lista dei convocati U20 per i test invernali (ma forse anche in U18) solo ragazzi del Valsugana nessuno del Petrarca, ultimi a portare a casa uno scudetto i 92-93 al tempo U17 ??
2) c'è stato veramente un valore aggiunto con l'arrivo di Moretti e Salvan? giocatori come quelli che avevano ed hanno in rosa se li metti in campo giocano da soli vista l'esperienza gli allenatori dovrebbero perfezionare schemi e skill? forse in tanti messi li come allenatore avrebbero raggiunto gli stessi risultati o simili?
3) perchè è stato mandato via Presutti, perchè così ho sentito dire, proprio quando aveva raggiunto il culmine del successo con lo scudetto?
4) i giovani "più anziani" del vivaio saliti in prima squadra che erano nel giro della nazionale (Conforti, Morsellino, Menniti Nazionale Emergenti, Favaro in lizza per essere eletto miglior giocatore 2013/2014, Russo Nazionale 7, Nostran Accademia) , mi sembra che non siano più stati convocati (semmai ce ne siano state di convocazioni ma mi sembra di si) mi chiedo perchè? da cosa dipende? dai giocatori, dagli allenatori che non hanno saputo farli crescere, dall'arrivo di giocatori "più bravi" o di raccomandati?
5) perchè non continuare con l'impostazione di utilizzare i giocatori di formazione Petrarchina invece di andarli a prendere fuori e magari con costi maggiori? Forse per il pacchetto di mischia la cosa non vale molto ma per i 3/4 potrebbe avere più senso? Quanti sono i giocatori che il Petrarca ha fuori presso altre squadre? sono validi più o quanto quelli arrivati o meno?
MI SCUSO IN ANTICIPO PER INESATTEZZE O STUPIDATE CHE POTREI AVER SCRITTO.
BUON 2015 A TUTTI

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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da jpr williams » 31 dic 2014, 11:18

HAKKA ha scritto: 3) perchè è stato mandato via Presutti, perchè così ho sentito dire, proprio quando aveva raggiunto il culmine del successo con lo scudetto?
Ecco, questa è la domanda alla quale non riesco a trovare risposta: con tutto il rispetto per Andrea Moretti, Pasqualone Presutti ha, secondo me, un solo difetto: ha un ufficio marketing che fa schifo. Sono convinto che sia uno dei migliori (se non il migliore) allenatore italiano, un umile artigiano in un mondo che ama i sedicenti scienziati. Il migliore in assoluto a tirare fuori da ciascuno il 110 e dal gruppo il 120. E, senza dubbio, il più sottovalutato. Ha vinto uno scudetto che, a giudicare dagli scienziati, nemmeno si doveva disputare. E l'anno dopo è stato cacciato al termine di una stagione nè bella nè brutta come ne capitano normalmente. Naturalmente non so (da lontano) cosa sia successo al termine di quella stagione, ma credo che quella decisione, da qualunque cosa sia dipesa, sia stata un errore gravissimo. La minestra riscaldata, purtroppo per i petrarchini, sta facendo la sua porca figura su un'altra tavola :?
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Yattaran
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da Yattaran » 2 gen 2015, 12:27

metto alcune risposte:
HAKKA ha scritto:leggo sul Boccaccio Rugby News gli ultimi due articoli, uno di Enrico ed uno di Volpe sull'intervista rilasciata da Toffano e sulla sua rassegnazione per aver buttato via un anno........salvo miracoli nelle rimanenti 11 partite.
finchè lo diciamo io e te, va bene, siamo tifosi delusi ma che il "non c'è più niente da fare, pensiamo all'anno prossimo" arrivi dal presidente è grave.
capisco il "sano realismo" ma la resa incondizionata non è un bel messaggio.
HAKKA ha scritto: 2) c'è stato veramente un valore aggiunto con l'arrivo di Moretti e Salvan? giocatori come quelli che avevano ed hanno in rosa se li metti in campo giocano da soli vista l'esperienza gli allenatori dovrebbero perfezionare schemi e skill? forse in tanti messi li come allenatore avrebbero raggiunto gli stessi risultati o simili?
ricordo che "prima" ci si lamentava dello scarso gioco, solo con la mischia, speculativo, a rompere il gioco avversario e a giocare sugli errori, da punire con i piazzati.
Con Moretti/Salvan si è rivisto anche un bel gioco coi trequarti, purtroppo a sprazzi. L'anno scorso Bellini, Favaro, Bettin, Jordaan (e Rossi) hanno fatto un bel rugby.
(adesso non sbranatemi: ho detto "a sprazzi": a partite e senza continuità).
rispetto all'ultimo Presutti/Bot si vedevano le differenze.
Perchè tutto il lavoro fatto si sia completamente perso, non lo so.
HAKKA ha scritto: 3) perchè è stato mandato via Presutti, perchè così ho sentito dire, proprio quando aveva raggiunto il culmine del successo con lo scudetto?
perchè all'epoca la società voleva provare qualcosa di nuovo, aprire un nuovo ciclo con nuovi giocatori e nuovo staff tecnico.
la stagione successiva allo scudetto fu uno shock (restare fuori dai playoff per un punto), ed il rapporto con Presutti si era già logorato.
insomma... dopo molti anni hanno pensato che i tempi fossero maturi per il divorzio.
I risultati dicono che è stata una scelta sbagliata, ma non abbiamo controprove.
HAKKA ha scritto: 4) i giovani "più anziani" del vivaio saliti in prima squadra che erano nel giro della nazionale (Conforti, Morsellino, Menniti Nazionale Emergenti, Favaro in lizza per essere eletto miglior giocatore 2013/2014, Russo Nazionale 7, Nostran Accademia) , mi sembra che non siano più stati convocati (semmai ce ne siano state di convocazioni ma mi sembra di si) mi chiedo perchè? da cosa dipende? dai giocatori, dagli allenatori che non hanno saputo farli crescere, dall'arrivo di giocatori "più bravi" o di raccomandati?
qui non c'entra la politica, ma scelte federali/politiche: so che ad un giocatore anni fa fu detto "o vai a giocare là o ti scordi la Nazionale (A o Maggiore)"
(per ovvie ragioni non posso dire il peccatore)
"non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello, poi ti batte con l'esperienza"

"poe sempre darsi che mi e ti no capimo un ca$$o de regbi" (cit. ForrestGump)

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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da Yattaran » 2 gen 2015, 13:17

jpr williams ha scritto:
HAKKA ha scritto: 3) perchè è stato mandato via Presutti, perchè così ho sentito dire, proprio quando aveva raggiunto il culmine del successo con lo scudetto?
Ecco, questa è la domanda alla quale non riesco a trovare risposta: con tutto il rispetto per Andrea Moretti, Pasqualone Presutti ha, secondo me, un solo difetto: ha un ufficio marketing che fa schifo. Sono convinto che sia uno dei migliori (se non il migliore) allenatore italiano, un umile artigiano in un mondo che ama i sedicenti scienziati. Il migliore in assoluto a tirare fuori da ciascuno il 110 e dal gruppo il 120. E, senza dubbio, il più sottovalutato. Ha vinto uno scudetto che, a giudicare dagli scienziati, nemmeno si doveva disputare. E l'anno dopo è stato cacciato al termine di una stagione nè bella nè brutta come ne capitano normalmente. Naturalmente non so (da lontano) cosa sia successo al termine di quella stagione, ma credo che quella decisione, da qualunque cosa sia dipesa, sia stata un errore gravissimo. La minestra riscaldata, purtroppo per i petrarchini, sta facendo la sua porca figura su un'altra tavola :?
Sul perchè si sia deciso di cambiare, ho già detto prima, cosa sia successo nelle segrete stanze in quei giorni non lo so.
Se ben ricordate quell'estate ci furono diversi nomi, poi si scelse Moretti e Salvan. Li conosco entrambi personalmente e non mi va di esprimere qui il mio pensiero, all'epoca mi era sembrata una scelta giusta. I risultati purtroppo danno torto a me e -peggio- a loro.

Tornando indietro, mi sarebbe piaciuto molto la promozione in prima squadra di Battistin e Failla: in fondo quelli che sono in prima squadra li hanno tirati su loro, basta guardare le vittorie che hanno avuto nelle under ed il lavoro che sta facendo Battistin al Valsugana per capire che si poteva rischiare "internamente".
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Re: PETRARCA 2014/2015

Messaggio da ForrestGump » 2 gen 2015, 13:22

Yattaran ha scritto:
HAKKA ha scritto: 2) c'è stato veramente un valore aggiunto con l'arrivo di Moretti e Salvan? ...
ricordo che "prima" ci si lamentava dello scarso gioco, solo con la mischia, speculativo, a rompere il gioco avversario e a giocare sugli errori, da punire con i piazzati.
Con Moretti/Salvan si è rivisto anche un bel gioco coi trequarti, purtroppo a sprazzi. L'anno scorso Bellini, Favaro, Bettin, Jordaan (e Rossi) hanno fatto un bel rugby.
(adesso non sbranatemi: ho detto "a sprazzi": a partite e senza continuità).
rispetto all'ultimo Presutti/Bot si vedevano le differenze.
Perchè tutto il lavoro fatto si sia completamente perso, non lo so.
Se avessi l'abitudine di bestemmiare, adesso farei tutto il calendario andata e ritorno...perche? Perchè ciò che dice Yattaran è tutto vero.
Santa patata, uno che legge il suo intervento senza sapere nulla del Petrarca pensa: "Ma questi davvero sono così MONE da barattare le vittorie col bel gioco?"
Ebbene, si. Sicuramente l'intenzione non era quella, ma il risultato si.
Sul bel gioco coi trequarti della gestione Moretti / Salvan, sono d'accordo con Yattaran, ma puntualizzo: perchè a sprazzi? Perchè Menniti, l'unica apertura che avevamo prima dell'arrivo di Marcato (e anche dopo, visto il minutaggio di Andrea Sr) giocava a sprazzi. Mia nipote, che ha 3 anni, sa benissimo che se non hai un apertura all'altezza, puoi avere i 3/4 della NZ ma non concludi nulla. Mentre il mischiaiolo la palla se la guadagna e se la gioca, con tutti i suoi limiti, il 3/4 va servito e talvolta anche coccolato, e senza un #10 tutto questo è utopia.
Lungi da me puntare il dito su Menniti, che avrà le sue colpe, ma come tutti i giocatori e sicuramente meno di chi ne ha gestito in maniera tanto scellerata la crescita, per tanti motivi che ho già detto e non mi metto a ripetere.
Sul fatto che il gioco di Presutti fosse brutto dissento. Il gioco di Presutti "sembra" brutto, esattamente come sembra brutto il gioco argentino e sudafricano (2 mondiali vinti).
Dire che il gioco di Presutti è brutto è come dire che la Monna Lisa fa schifo dopo averla vista nella foto scattata col telefonino di un conoscente. arà che io vengo da uno sport dove il sacrificio è tutto, e certe cose le vedo, le noto e le apprezzo, ma dico io, è proprio brutto vedere:
- I piloni che si mangiano gli avversari in mischia e ti portano tanti punti e una finale scudetto?
- Le maul avanzanti, con un organizzazione tale che i giocatori si legano meglio dei puzzle della Ravensburger?
- Le touche con 4 saltatori, impossibili da leggere e con gli avversari che saltano a caso? Ricordo il mantra Costa - primo blocco - Fletcher - maul e i metri che ci ha fatto fare.
- Il gioco della squadra che cambia in corsa per "soffocare" l'avversario nemmeno fosse un sacchetto di plastica?
- I centri che sembrano falciatrici BCS?
- L'ala dal lato aperto che stringe al centro per infoltire la linea di difesa e caso mai fa mezzo campo in apnea per recuperare quando viene scavalcata? Chiedere al vituperatissimo Spragg, che per questo schema ha macinato tanti di quei chilometri da far invidia a Yiannis Kouros (questo ve lo cercate su Google...) ma ha fatto recuperare tanti di quei palloni...
- Aperture avversarie braccate che dopo mezz'ora non guardano neanche più dove buttano la palla, basta liberarsene? Chiedere a Ngawini, che giocò la semifinale a Prato, quella che vincemmo 6 - 5, con uno zainetto biondo e rognoso addosso, uno zainetto che si chiamava Walsh.
- Ali ed estremi che sembravano pendolini da sensitivo tanto andavano su e giù per coprire davanti e dietro? Bortolussi, Innocenti, Spragg, persino Mercier, nel suo grasso...

Se vi basta, bene, se non vi basta potrei proseguire ancora per molto, ma aggiungo solo che con Presutti non ho mai visto nessuno passeggiare per il campo col paradenti in mano...
Progetto Villa Arzilla 2
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Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"

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