V° giornata Eccellenza
Re: V° giornata Eccellenza
Sintesi di Mogliano-Rovigo, con le due mete di Odiete https://www.youtube.com/watch?v=i9HCaCk2w_E
- jpr williams
- Messaggi: 35527
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: V° giornata Eccellenza
Giornata davvero interessante quella di ieri, che ci dice alcune cose importanti.
Innanzitutto ci dice quello che scrivevo già in precampionato, e cioè che Mogliano è la squadra più forte in lizza: con gli 8 punti in meno dovuti ad una stupidaggine commessa per imperizia e sciatteria sarebbe primo in classifica ed unica squadra a punteggio pieno.
Poi Rovigo è sicuramente più forte quest'anno che non negli anni scorsi in cui era tanto strombazzata.
Ci rivela l'esistenza di una terza forza, quella del Petrarca, che vince largo una di quelle partite in cui fino all'anno scorso stentava e perdeva: ricordo come l'anno scorso si faceva spesso la considerazione per cui i neri avrebbero potuto essere in lizza per il titolo se solo avessero vinto 4/5 partite che avevano perso per colpa dei propri limiti mentali più che per inferiorità tecnica. E' evidente che il lavoro di Cavinato e l'inserimento di qualche "manico" in campo hanno cambiato l'orizzonte di una squadra che era forte e non lo sapeva.
Ma voglio dire che la cosa più bella di ieri, per me, è stata la stentata, faticosa e perigliosa vittoria del mio Calvisano sul campo della Lazio. Una formazione fatta quasi solo di giovanissimi italiani (e per quasi un tempo si poteva toglier il quasi) ha dimostrato di poter competere nella parte alta della classifica; le due mete sono state segnate da Minozzi e Giammarioli, due ragazzi che fino a pochi mesi fa giocavano con l'under 20. Ma molti altri erano i giovani italiani in campo attorno al totem Costanzo: Luus, Zanetti, Raffaele, Buscema, Mbandà, Zdrilich, Di Giulio; volendo, poi, considerare vecchi esperti gente come Castello, Morelli, Chiesa e Susio. Quest'ultimo, addirittura, pur essendo un'ala, si è adattato nell'ultima difficilissima parte di match a fare il flanker essendo finiti i cambi. Quest'anno non si vincerà il titolo, e probabilmente non si andrà nemmeno in finale, ma sono già adesso fiero della mia squadra.
Innanzitutto ci dice quello che scrivevo già in precampionato, e cioè che Mogliano è la squadra più forte in lizza: con gli 8 punti in meno dovuti ad una stupidaggine commessa per imperizia e sciatteria sarebbe primo in classifica ed unica squadra a punteggio pieno.
Poi Rovigo è sicuramente più forte quest'anno che non negli anni scorsi in cui era tanto strombazzata.
Ci rivela l'esistenza di una terza forza, quella del Petrarca, che vince largo una di quelle partite in cui fino all'anno scorso stentava e perdeva: ricordo come l'anno scorso si faceva spesso la considerazione per cui i neri avrebbero potuto essere in lizza per il titolo se solo avessero vinto 4/5 partite che avevano perso per colpa dei propri limiti mentali più che per inferiorità tecnica. E' evidente che il lavoro di Cavinato e l'inserimento di qualche "manico" in campo hanno cambiato l'orizzonte di una squadra che era forte e non lo sapeva.
Ma voglio dire che la cosa più bella di ieri, per me, è stata la stentata, faticosa e perigliosa vittoria del mio Calvisano sul campo della Lazio. Una formazione fatta quasi solo di giovanissimi italiani (e per quasi un tempo si poteva toglier il quasi) ha dimostrato di poter competere nella parte alta della classifica; le due mete sono state segnate da Minozzi e Giammarioli, due ragazzi che fino a pochi mesi fa giocavano con l'under 20. Ma molti altri erano i giovani italiani in campo attorno al totem Costanzo: Luus, Zanetti, Raffaele, Buscema, Mbandà, Zdrilich, Di Giulio; volendo, poi, considerare vecchi esperti gente come Castello, Morelli, Chiesa e Susio. Quest'ultimo, addirittura, pur essendo un'ala, si è adattato nell'ultima difficilissima parte di match a fare il flanker essendo finiti i cambi. Quest'anno non si vincerà il titolo, e probabilmente non si andrà nemmeno in finale, ma sono già adesso fiero della mia squadra.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Re: V° giornata Eccellenza
Va bene, avranno giocato con l'Accademia, serie A di alta classifica, eh, non una giovanile, comunquejpr williams ha scritto: le due mete sono state segnate da Minozzi e Giammarioli, due ragazzi che fino a pochi mesi fa giocavano con l'under 20...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
Re: V° giornata Eccellenza
Non esiste da qualche parte una classifica marcatori di Eccellenza visibile a tutti?
Re: V° giornata Eccellenza
boccacciorugbynews.blogspot.com/
qui trovi la classifica marcatori.
qui trovi la classifica marcatori.
-
- Messaggi: 3218
- Iscritto il: 3 gen 2008, 13:32
- Località: Oriago (VE)
Re: V° giornata Eccellenza
Che bella giornata al Geremia. Non tanto per la vittoria coi 5 punti, che fanno sempre bene, ma perchè finalmente si vede una squadra che gioca, che è convinta dei propri mezzi e che sa ciò che vuole.
La partita parte in realtà un po' sonnolenta, con Nikora, che anche senza il piede chirurgico di due settimane fa, esplora la profondità sandonatese mettendo più di qualche brivido agli ospiti, che vanno sistematicamente in difficoltà.
Bisogna arrivare al quarto d'ora per vedere Mortali sbloccare il risultato, e uno spento Zago, un minuto dopo, farsi espellere per 10 minuti a seguito di un placcaggio sull'uomo in volo. Apro una piccola parentesi: Zago non salta, semplicemente si abbatte sull'uomo in volo, arrivando anche sul punto con un certo ritardo. La settimana scorsa questo aveva fruttato un rosso - che continuo a considerare esagerato - all'ala piacentina, per cui Sabato un po' di ansia c'è stata.
I dieci minuti di inferiorità numerica passano senza danni nonostante il S. Donà crei due superiorità al largo che però nemmeno un guizzante Bortolussi riesce a sfruttare. In effetti, i trequarti sandonatesi giocano molto ma sempre troppo scolasticamente, con schemi più coreografici che incisivi.
S. Donà rinuncia a 3 punti facili per una touche che non porta a nulla, ma il dubbio più grande, durante questi 10 minuti, ce lo mette proprio Zago, che continua a tenersi una spalla. Infatti, verrà sostituito poco prima della fine del tempo con Trotta, dopo che Mortali e Nikora si scambiano la cortesia di un piazzato a testa.
Dopo il rientro di Zago il Petrarca cambia marcia e diventa molto più feroce sui punti d'incontro, pur continuando col leit motiv dei primi minuti, ovvero palla al largo con Benettin che cerca di creare il buco in cui far correre Francesco Nonlapassomai Favaro, Menniti o più raramente Bellini
Proprio mentre il primo tempo sembra scivolare verso gli spogliatoi sul 6 - 3 ospite, un bel drive della mischia nera - non certo dominante come contro Calvisano - porta ad una situazione di superiorità numerica che Cicciobello Acosta decide di non sfruttare per andare a marcare personalmente la prima meta dell'incontro. Nikora trasforma e si va al riposo sul 10 - 6.
Il rientro in campo è scoppiettante per i neri, con un piazzato di Nikora e subito dopo la prima azione da ala di Bellini: ricezione funambolica di una palla almeno mezzo metro indietro rispetto all'uomo e 50m di corsa sull'out sinistro. La velocità di Bellini lo aiuta fino agli ultimi metri, dove si ritrova con un avversario davanti e uno che rimonta da destra, ma il petrarchino è abile a infilarsi nello spazio tra i due prima che questo si chiuda e va a schiacciare in mezzo ai pali.
Io che faccio i complimenti a Bellini può suonare strano, ma stavolta il ragazzo li merita sul serio, non tanto per la velocità o la ricezione di una palla difficile quanto per l'ultimo cambio di direzione, davvero tempestivo.
C’è a malapena il tempo di gioire che Bertetti restituisce la cortesia per il momentaneo 20 – 13.
Al 50esimo giallo per Bacchin e subito il Petrarca ne approfitta, mandando in meta uno dei suoi uomini migliori, il terza ala Nostran, in seguito a una bella azione al largo dei neri. Un quarto d’ora dopo Erasmus marca in bandiera sfruttando un momento di rilassatezza dei neri che placcano con poca convinzione e poca organizzazione, ma è il canto del cigno: i biancocelesti, provati anche dai 10 minuti di inferiorità numerica, hanno finito la benzina e difendono come possono. In difesa si aprono buchi spaventosi e prima Nostran su maul e poi Bettin su cross kick di Marcato fissano il punteggio sul 39 – 18, punteggio a dire il vero bugiardo che racconta 15 minuti di S. Donà sfinito più che 80 minuti di dominio nero.
In effetti, in mischia non s’è vista una prevalenza dell’una o dell’altra parte, anche se è un fatto che l’ #1 sandonatese fosse sempre molto lungo e spesso facesse cadere la mischia senza che l’arbitro ci capisse qualcosa.
In touche si è registrata una leggera prevalenza petrarchina dopo l’ingresso di Trotta, che sembra dare più ordine a touche e maul. Non ricordo rubate clamorose, ma ho l’impressione che la qualità dei palloni conquistati in rimessa sia aumentata dopo l’ingresso di Trotta.
Il discorso è molto diverso in ruck, quando, dopo il 20esimo, la ferocia petrarchina è salita di tono. Pulizie velocissime e Nostran in trance agonistica (secondo me il ragazzo ci gode proprio in ruck) hanno innescato due mediani poco appariscenti ma efficaci, nonostante i passaggi di Su’a non fossero perfetti e Nikora dovesse fare ogni volta un po’ di stretching extra per ricevere la palla.
Il gioco al piede ha favorito il Petrarca grazie a un discreto Nikora, un più che buono Menniti e una difesa sandonatese molto molto confusa.
Passando ai singoli:
Ferraro: finalmente una partita come si deve e come ci si aspetta da lui. Porta le sue palle, fa i suoi placcaggi, ma soprattutto detta i tempi a tutta la mischia nera. Viene sostituito quando finisce la voce.
Trotta: Ripeto, sarà solo un’impressione ma quando c’è lui in campo vedo più ordine, più efficacia in touche e in maul
Nostran: reattivo, veloce, agonisticamente cattivo e deciso. In una parola mostruoso.
Benettin: Molto continuo (fu uno dei pochi a salvarsi nel naufragio della prima giornata), attivissimo e molto efficace, non si limita a trasmettere la palla ma cerca di impegnare la difesa. Poi, quando capisce che l’arbitro non è fiscalissimo sui fuorigioco, ne combina di cotte e di crude in ogni ruck in cui viene coinvolto.
Menniti: Spero che chi lo vede sprecato a estremo si ricreda. Sabato, una vera sicurezza. Mai un’incertezza in presa, intelligente e preciso col piede, puntuale e corretto in ogni riposizionamento. Si propone bene anche in attacco, appoggiando spesso le iniziative di Folletto Benettin e aprendo bene la palla per Favaro o per le ali.
Cavinato: Se la squadra cambia marcia tra il primo e il secondo tempo, non penso che il merito sia di S. Antonio. E qui, all’architetto, va il mio personale complimento, perché questa cosa mi ricorda tanto il buon Pasqualone, che sapeva stravolgere la squadra in dieci minuti di intervallo, e alla fine ho perso il conto delle partite vinte con questi cambi di rotta.
La partita parte in realtà un po' sonnolenta, con Nikora, che anche senza il piede chirurgico di due settimane fa, esplora la profondità sandonatese mettendo più di qualche brivido agli ospiti, che vanno sistematicamente in difficoltà.
Bisogna arrivare al quarto d'ora per vedere Mortali sbloccare il risultato, e uno spento Zago, un minuto dopo, farsi espellere per 10 minuti a seguito di un placcaggio sull'uomo in volo. Apro una piccola parentesi: Zago non salta, semplicemente si abbatte sull'uomo in volo, arrivando anche sul punto con un certo ritardo. La settimana scorsa questo aveva fruttato un rosso - che continuo a considerare esagerato - all'ala piacentina, per cui Sabato un po' di ansia c'è stata.
I dieci minuti di inferiorità numerica passano senza danni nonostante il S. Donà crei due superiorità al largo che però nemmeno un guizzante Bortolussi riesce a sfruttare. In effetti, i trequarti sandonatesi giocano molto ma sempre troppo scolasticamente, con schemi più coreografici che incisivi.
S. Donà rinuncia a 3 punti facili per una touche che non porta a nulla, ma il dubbio più grande, durante questi 10 minuti, ce lo mette proprio Zago, che continua a tenersi una spalla. Infatti, verrà sostituito poco prima della fine del tempo con Trotta, dopo che Mortali e Nikora si scambiano la cortesia di un piazzato a testa.
Dopo il rientro di Zago il Petrarca cambia marcia e diventa molto più feroce sui punti d'incontro, pur continuando col leit motiv dei primi minuti, ovvero palla al largo con Benettin che cerca di creare il buco in cui far correre Francesco Nonlapassomai Favaro, Menniti o più raramente Bellini
Proprio mentre il primo tempo sembra scivolare verso gli spogliatoi sul 6 - 3 ospite, un bel drive della mischia nera - non certo dominante come contro Calvisano - porta ad una situazione di superiorità numerica che Cicciobello Acosta decide di non sfruttare per andare a marcare personalmente la prima meta dell'incontro. Nikora trasforma e si va al riposo sul 10 - 6.
Il rientro in campo è scoppiettante per i neri, con un piazzato di Nikora e subito dopo la prima azione da ala di Bellini: ricezione funambolica di una palla almeno mezzo metro indietro rispetto all'uomo e 50m di corsa sull'out sinistro. La velocità di Bellini lo aiuta fino agli ultimi metri, dove si ritrova con un avversario davanti e uno che rimonta da destra, ma il petrarchino è abile a infilarsi nello spazio tra i due prima che questo si chiuda e va a schiacciare in mezzo ai pali.
Io che faccio i complimenti a Bellini può suonare strano, ma stavolta il ragazzo li merita sul serio, non tanto per la velocità o la ricezione di una palla difficile quanto per l'ultimo cambio di direzione, davvero tempestivo.
C’è a malapena il tempo di gioire che Bertetti restituisce la cortesia per il momentaneo 20 – 13.
Al 50esimo giallo per Bacchin e subito il Petrarca ne approfitta, mandando in meta uno dei suoi uomini migliori, il terza ala Nostran, in seguito a una bella azione al largo dei neri. Un quarto d’ora dopo Erasmus marca in bandiera sfruttando un momento di rilassatezza dei neri che placcano con poca convinzione e poca organizzazione, ma è il canto del cigno: i biancocelesti, provati anche dai 10 minuti di inferiorità numerica, hanno finito la benzina e difendono come possono. In difesa si aprono buchi spaventosi e prima Nostran su maul e poi Bettin su cross kick di Marcato fissano il punteggio sul 39 – 18, punteggio a dire il vero bugiardo che racconta 15 minuti di S. Donà sfinito più che 80 minuti di dominio nero.
In effetti, in mischia non s’è vista una prevalenza dell’una o dell’altra parte, anche se è un fatto che l’ #1 sandonatese fosse sempre molto lungo e spesso facesse cadere la mischia senza che l’arbitro ci capisse qualcosa.
In touche si è registrata una leggera prevalenza petrarchina dopo l’ingresso di Trotta, che sembra dare più ordine a touche e maul. Non ricordo rubate clamorose, ma ho l’impressione che la qualità dei palloni conquistati in rimessa sia aumentata dopo l’ingresso di Trotta.
Il discorso è molto diverso in ruck, quando, dopo il 20esimo, la ferocia petrarchina è salita di tono. Pulizie velocissime e Nostran in trance agonistica (secondo me il ragazzo ci gode proprio in ruck) hanno innescato due mediani poco appariscenti ma efficaci, nonostante i passaggi di Su’a non fossero perfetti e Nikora dovesse fare ogni volta un po’ di stretching extra per ricevere la palla.
Il gioco al piede ha favorito il Petrarca grazie a un discreto Nikora, un più che buono Menniti e una difesa sandonatese molto molto confusa.
Passando ai singoli:
Ferraro: finalmente una partita come si deve e come ci si aspetta da lui. Porta le sue palle, fa i suoi placcaggi, ma soprattutto detta i tempi a tutta la mischia nera. Viene sostituito quando finisce la voce.
Trotta: Ripeto, sarà solo un’impressione ma quando c’è lui in campo vedo più ordine, più efficacia in touche e in maul
Nostran: reattivo, veloce, agonisticamente cattivo e deciso. In una parola mostruoso.
Benettin: Molto continuo (fu uno dei pochi a salvarsi nel naufragio della prima giornata), attivissimo e molto efficace, non si limita a trasmettere la palla ma cerca di impegnare la difesa. Poi, quando capisce che l’arbitro non è fiscalissimo sui fuorigioco, ne combina di cotte e di crude in ogni ruck in cui viene coinvolto.
Menniti: Spero che chi lo vede sprecato a estremo si ricreda. Sabato, una vera sicurezza. Mai un’incertezza in presa, intelligente e preciso col piede, puntuale e corretto in ogni riposizionamento. Si propone bene anche in attacco, appoggiando spesso le iniziative di Folletto Benettin e aprendo bene la palla per Favaro o per le ali.
Cavinato: Se la squadra cambia marcia tra il primo e il secondo tempo, non penso che il merito sia di S. Antonio. E qui, all’architetto, va il mio personale complimento, perché questa cosa mi ricorda tanto il buon Pasqualone, che sapeva stravolgere la squadra in dieci minuti di intervallo, e alla fine ho perso il conto delle partite vinte con questi cambi di rotta.
Progetto Villa Arzilla 2
Proverbio cinese: "Se sbatti la testa su un muro e ti fai male, puoi riprovarci. Ma è meglio se cerchi la porta"
Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"
Proverbio cinese: "Se sbatti la testa su un muro e ti fai male, puoi riprovarci. Ma è meglio se cerchi la porta"
Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"
Re: V° giornata Eccellenza
Grazie. Controllerò se hanno pubblicato gli aggiornamenti oggi o domanijajass ha scritto:http://www.boccacciorugbynews.blogspot.com
qui trovi la classifica marcatori.
Re: V° giornata Eccellenza
Petrarca Sandonà vista alla Guizza. Partita piacevole, giocata in modo aperto dalle due squadre, anche divertente, senza troppe pause e con spunti degni di interesse. Donà si è difeso bene e ha contrattaccato altrettanto bene giocando sulla parità fino a che non ha ceduto la mischia. Allora il Petrarca ha affondato gli attacchi con continuità e vinto la partita
Qualche appunto sempre di pancia. Inizio dalla fine. Quinta meta del Petrarca, Raggruppamento a terra a tre metri dalla linea, finta di proseguire con la percussione a sinistra, uscita della palla velocisssssima a destra, veronica-pass di Andrea1 e facile tuffo di Andrea3 oltre la linea. Mi sono battuto i gioielli per capire se ero vivo e se ero alla Guizza. Meta da incorniciare e da ricordare visto che non se ne vedono molte da noi di tale fattura
Poi Nostran per dovere di priorità. MoM giustamente per le due meta una di tecnica come fosse un centro, l'altra in compagnia della mischia. Al di là di questo ha placcato radente, mangiando molta erba, e tignoso in tutte le zone del campo. Veramente un crescita del ragazzo che speriamo sia costante
Io comunque avrei dato il MoM per simpatia ad Andrea2 . Non ho mai visto il ragazzo giocare così da estremo, recuperi su palle alte, percussioni, passaggi e pedate lunghissime. Addirittura ha dato sicurezza al reparto che è sempre stato un problema negli ultimi anni. Mi sembrava quasi un estremo gallese più che nostrano. Speriamo anche in lui che finalmente esprima il suo potenziale
Ho visto bene sia Ma'a Favaru , sembra in pieno recupero, sempre combattuto fra difesa (anche per lui tanta erba da mangiare) e attacco, qui magari sempre in sfondamento senza trasmissione della palla.
Citazione particolare per Robocop Tveraga , scotch, nastri e fascie nel 90% del corpo , ma una montagna
Due considerazioni negative alla fine: la prima Bellini, a parte la meta molto tecnica, ha perso almeno tre palle buone e Donà ha fatto le due mete nella sua parte di orticello da difendere. Di contrapposto mi spiace che le stesse palle buone che arrivano a lui non arrivino a Simone Rossi: solo due arrivate "in avanti" quando aveva già lanciato il treno e avrebbe fatto notevoli danni
La seconda a margine della partita, una "esibizione" di armigeri contemporanei: Per favore.....una cosa pietosa, siamo in presenza di un pubblico intelligente.
Qualche appunto sempre di pancia. Inizio dalla fine. Quinta meta del Petrarca, Raggruppamento a terra a tre metri dalla linea, finta di proseguire con la percussione a sinistra, uscita della palla velocisssssima a destra, veronica-pass di Andrea1 e facile tuffo di Andrea3 oltre la linea. Mi sono battuto i gioielli per capire se ero vivo e se ero alla Guizza. Meta da incorniciare e da ricordare visto che non se ne vedono molte da noi di tale fattura
Poi Nostran per dovere di priorità. MoM giustamente per le due meta una di tecnica come fosse un centro, l'altra in compagnia della mischia. Al di là di questo ha placcato radente, mangiando molta erba, e tignoso in tutte le zone del campo. Veramente un crescita del ragazzo che speriamo sia costante
Io comunque avrei dato il MoM per simpatia ad Andrea2 . Non ho mai visto il ragazzo giocare così da estremo, recuperi su palle alte, percussioni, passaggi e pedate lunghissime. Addirittura ha dato sicurezza al reparto che è sempre stato un problema negli ultimi anni. Mi sembrava quasi un estremo gallese più che nostrano. Speriamo anche in lui che finalmente esprima il suo potenziale
Ho visto bene sia Ma'a Favaru , sembra in pieno recupero, sempre combattuto fra difesa (anche per lui tanta erba da mangiare) e attacco, qui magari sempre in sfondamento senza trasmissione della palla.
Citazione particolare per Robocop Tveraga , scotch, nastri e fascie nel 90% del corpo , ma una montagna
Due considerazioni negative alla fine: la prima Bellini, a parte la meta molto tecnica, ha perso almeno tre palle buone e Donà ha fatto le due mete nella sua parte di orticello da difendere. Di contrapposto mi spiace che le stesse palle buone che arrivano a lui non arrivino a Simone Rossi: solo due arrivate "in avanti" quando aveva già lanciato il treno e avrebbe fatto notevoli danni
La seconda a margine della partita, una "esibizione" di armigeri contemporanei: Per favore.....una cosa pietosa, siamo in presenza di un pubblico intelligente.
Life is same as a ponaro's ladder : short and shitfull (W.Shakespeare)
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
-
- Messaggi: 6
- Iscritto il: 27 mag 2015, 14:44
Re: V° giornata Eccellenza
E' evidente come il San Donà abbia un calo fisico nel secondo tempo. E così lo ha avuto in tutte le partite che ha disputato fino ad ora: primo tempo combattuto, secondo tempo caduta libera.
Anche sabato con il Petrarca, ha resistito per il primo tempo direi discretamente con un risultato parziale che poteva far pensare ad entrambe le squadre come vincitrici, ma nel secondo tempo il calo ha fatto si che la squadra di casa approfittasse di tutte le loro carenze in difesa, anche a causa dei cambi che i biancocelesti non hanno perchè tutti in infermeria.
Anche sabato con il Petrarca, ha resistito per il primo tempo direi discretamente con un risultato parziale che poteva far pensare ad entrambe le squadre come vincitrici, ma nel secondo tempo il calo ha fatto si che la squadra di casa approfittasse di tutte le loro carenze in difesa, anche a causa dei cambi che i biancocelesti non hanno perchè tutti in infermeria.
- jpr williams
- Messaggi: 35527
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: V° giornata Eccellenza
Questa è la più bella di giornatamlancero ha scritto: Ma'a Favaru
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
-
- Messaggi: 3218
- Iscritto il: 3 gen 2008, 13:32
- Località: Oriago (VE)
Re: V° giornata Eccellenza
D'accordissimo su Rossi, su Bellini diciamo pure che sulla meta di Erasmus non ha più colpe del resto della squadra...mlancero ha scritto:...Due considerazioni negative alla fine: la prima Bellini, a parte la meta molto tecnica, ha perso almeno tre palle buone e Donà ha fatto le due mete nella sua parte di orticello da difendere. Di contrapposto mi spiace che le stesse palle buone che arrivano a lui non arrivino a Simone Rossi: solo due arrivate "in avanti" quando aveva già lanciato il treno e avrebbe fatto notevoli danni...
Progetto Villa Arzilla 2
Proverbio cinese: "Se sbatti la testa su un muro e ti fai male, puoi riprovarci. Ma è meglio se cerchi la porta"
Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"
Proverbio cinese: "Se sbatti la testa su un muro e ti fai male, puoi riprovarci. Ma è meglio se cerchi la porta"
Calvisano, 10 Maggio 2014. "Fate fallo!"
- jpr williams
- Messaggi: 35527
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: V° giornata Eccellenza
Dite la verità: è bello poter disquisire di questi dettagli quando la squadra va come un treno, eh?
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Re: V° giornata Eccellenza
D'accordissimo, anche sui riti apotropaici.jpr williams ha scritto: Quest'anno non si vincerà il titolo, e probabilmente non si andrà nemmeno in finale, ma sono già adesso fiero della mia squadra.
Keep on rockin' in the free world.
Re: V° giornata Eccellenza
Mah, non è tutto bianconero quello che luccica alla Guizza, però... voglio essere sincero, anch'io avevo molti dubbi su Andrea99 arch. 50% in Treviso e 50% in Padova, ma intra-vedo un altro spirito di squadrajpr williams ha scritto:Dite la verità: è bello poter disquisire di questi dettagli quando la squadra va come un treno, eh?
vedremo, come disse l'orbo
Life is same as a ponaro's ladder : short and shitfull (W.Shakespeare)
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
Capii che la vita sarebbe stata dura quando, il mio compagno di banco alle elementari, tale Immanuel (di origine tedesca), mi disse scartando un ovetto Kinder: La filosofia è la palingenetica obliterazione dell'io cosciente, che si infutura nell'archetipo prototipo dell'antropomorfismo universale.
- jpr williams
- Messaggi: 35527
- Iscritto il: 26 mar 2012, 11:58
- Località: Gottolengo (BS)
- Contatta:
Re: V° giornata Eccellenza
Diciamo che, come dicevo già all'amico Forrest, quando hai un coach con la mentalità vincente ed in campo gente con le palle di titanio a forma di icosaedro come Gigi Ferraro certe partite che perderesti di meno di tre punti le vinci. E sono i risultati che fanno la differenza fra mediocrità e vertice.
Bon, come detto tante volte, la nostra Eccellenza ha bisogno di un Petrarca che lotta per il vertice; un'avversaria che mi è decisamente mancata negli ultimi anni.
Bon, come detto tante volte, la nostra Eccellenza ha bisogno di un Petrarca che lotta per il vertice; un'avversaria che mi è decisamente mancata negli ultimi anni.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)