mondOvALE ha scritto:enrico land ha scritto:mondOvALE ha scritto: Laura Castelletti, consigliere comunale bresciana
Scusa se faccio il pelo nell'uovo Ale, ma la Laura Castelletti è vicesindaco, non un consigliere comunale qualunque
Il suo articolo era interessante, anche se non condivido alcuni punti. Innanzitutto non è vero che la colorazione "arlecchino" dello Stadio Friuli di Udine faccia risaltare i posti vuoti. Anzi, proprio perché di colori diversi sembrano pieni, a prima vista, ma poi ovviamente ti accorgi che è finzione. Ti accorgi che uno stadio è vuoto dove è la tribuna è monocroma, non dove è multicolore. In secondo luogo, è fondamentale decidere la locazione dello stadio: ti pare che avere lo stadio a Mompiano, al giorno d'oggi, abbia un senso? Dovrebbe essere nella zona servita dalle autostrade e dalla metro, praticamente a Brescia Centro o Brescia Est (quasi Castenedolo, capolinea sud-ovest della metro... siamo lì). Non si può fare finta che doversi fare tutta la "tangenziale" ovest è un grosso disincentivo ad andare allo stadio, considerando che la stragrande maggioranza dei tifosi delle rondinelle non viene di certo dalla ValTrompia e che il 100% di chi arriva in trasferta dovrà passare di lì. Penso all'ubicazione degli stadi in altre città, penso al Bentegodi a Verona ma anche a Parma, sia per l'ovale Lanfranchi che per il calcistico Tardini, che sono comodi da raggiungere. Raggiungere il Rigamonti è un'Odissea, sarebbe folle abbatterlo e ricostruirlo nello stesso posto, non è un dettaglio secondario su cui sorvolare (come dice la Castelletti), per me è un punto cardine su cui poi possono costruirsi altri mille ragionamenti su tutto il resto, ma senza questo non si va da nessuna parte.
Ma il pelo nell'uovo, invece di farlo, non si cerca?
C'avrai un bel da fare... SABOTATORE DI UOVA!
Sul ruolo della Castelletti hai ragione. Il concetto del discorso cambia poco. Il focus era ragionare su come portare più gente negli stadi, al di là della modernità o comodità di un impianto sportivo. E questa correlazione sembrerebbe non esserci. Il "cliente-tifoso" andrebbe fidelizzato a tal punto che possa portarne di nuovi per un'osmosi della passione e non per quanto è bello uno stadio. Quindi...merchandising fornitissimo con ordini e spedizioni, omaggi a "costo zero" (o quasi) anche ai bimbi, interazione continua e coinvolgente tramite internet, personale brillante, giovane ed accogliente negli stadi etc... Un tifoso non va mai dato per acquisito per sempre. Va coltivato, come un amico. Altrimenti, prima o poi, lo perdi. Inutile ricordare quanto questo processo sia assente a Calvisano, in cui si fa tutto ciò che non dovrebbe essere fatto. Ed infatti si fanno bastare i quattro gatti che hanno. Ma quella è una mia riflessione circoscritta a loro, quindi eviterei di approfondire.
Riguardo nello specifico il Rigamonti di Brescia, beh... Al tempo, il progetto di Corioni di farlo a Castenedolo abbinato ad un centro commerciale si arenò per mille motivi economico-logistico-burocratici ma nemmeno io ricordo di esser stato favorevole, al di là della vicinanza di autostrade e tangenziali. Uno stadio deve avere un'identità e deve essere un posto a cui i cittadini possano e debbano affezionarsi. Tutti, anche quelli che non amano il calcio. Dev'essere parte di una città perchè testimonianza della sua storia sportiva, culturale, sociale e territoriale. Farlo lontano vorrebbe dire perdere un legame che già oggi è fievolissimo, soprattutto per una parte di pubblico indolente, anziana o semplicemente curiosa. La vicinanza con i grandi canali stradali sarebbe di vantaggio solo per quei due o tre pullman ospiti. Per il resto si emarginerebbe una struttura che invece dovrebbe coinvolgere non solo mille ultras ma la città intera. Io lo stadio lo rifarei proprio lì dov'è. Più piccolo, raccolto, all'inglese, più parcheggi funzionali e...più sicurezza, altrimenti allo stadio non ci si porta più nessuno. Brescia è "IL" Mario Rigamonti ed il Mario Rigamonti può essere solo a "Mompià". Un "Rondinelle Stadium" a venti chilometri sarebbe una bella scatola vuota.
Non sono d'accordo. Il tifo del Brescia Calcio mi sembra tanto cittadino quanto "di provincia", purtroppo conosco molta gentaglia che frequenta la curva delle Rondinelle ed è a causa loro se non ho mai visto dal vivo una partita del Brescia. Non sarà tutta gentaglia, del resto anche tu eri tra loro un tempo e ora invece sei qui, e ormai posso dire di conoscerti e affermare che non sei fatto a stampino come invece tanti di quegli esaltati sono, però sono tanti e parlando di sicurezza, ora come ora a andare a vedere il fobal c'è da aver paura anche coi pulcini, a volte.
Il progetto di Corioni, pace all'anima sua proprio oggi che è spirato, non lo conosco e non so perché sia stato accantonato. L'idea di un ennesimo centro commerciale non mi intriga (ne abbiamo più che troppi), ma quella di uno stadio a sud decisamente sì. Buffalora-Sant'Eufemia-San Polo, i centri urbani di Brescia appena a nord di Castenedolo, in termini di distanze sono in città tanto quanto lo è Mompiano, e pure tanto quanto lo è San Zeno (anche se è comune a sé, disgraziatamente) o il Villaggio Sereno. è il capolinea della metro, non facciamo passare il messaggio che quella zona sia scollegata e lontanissima dal resto della città perché non è così. Anche a Mompiano arriva la metro, certo, ma tu mi parli di "più parcheggi". A che servono i parcheggi, a Mompiano, se manca la strada?
La nostra è la provincia più "atomizzata" d'Italia, 1mln e 250mila abitanti con la città che non arriva a 200mila. Uno che arriva da Palazzolo, da Pontevico, da Desenzano, ecc, non prende né autostrada né tangenziale sud quando va allo stadio? Molto probabilmente le usa entrambe.
I chilometri da Bs centro alle zone di cui parlo, tra l'altro, non sarebbero 20 come dici tu, ma meno di 10, come dicevo con collegamenti ottimali per tutti i fruitori, tra mezzi pubblici e mezzi propri. A quel punto basterebbe soltanto farsi venire la voglia di andarci, allo stadio, magari con un po' di sale in zucca evitando di fare danni come accade di solito.
Si può discutere sull'importanza "storica" per la città del Rigamonti di Mompià, anche se da quando sono nato l'ho sempre sentito odiato da tutti, considerato un obbrobrio (cosa che, in effetti, è...) e dunque non penso che mancherà a qualcuno. Per quanto riguarda l'ubicazione, penso ci sia da guardare più alla comodità che alla tradizione o alla nostalgia, altrimenti non cambieremmo mai nulla. Proprio a Buffalora, tra l'altro, c'è il Centro Sportivo Rigamonti (nomen omen), con vicino un posticino molto carino chiamato Anda Tropicale...
PS: il pelo nell'uovo l'onesto lo cerca, il bravo lo trova e il furbo lo crea
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"
"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017