Cultura del tifo

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mondOvALE
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Re: Cultura del tifo

Messaggio da mondOvALE » 9 mar 2016, 17:07

ElBono ha scritto:Guarda che io non ho trovato una motivazione al diverso modo di intendere il tifo. Ho solo detto che il fattore numerico non conta, perchè non è diverso rispetto ad altre realtà. Escluderei questa possibile motivazione insomma, poi so bene che non si può parlare di genetica... Magari di abitudine, ma certo non di genetica!

E sulle presenze, ti ho citato anche quelle della scorsa stagione. 1400, 1300, 1250, davvero credi che la differenza la facciano quei 50-100 spettatori?
Ma io era proprio in una possibile motivazione che speravo. Perchè c'è. C'è sempre. Anche l'abitudine ne ha una. La mia ho provato a darla ma non dico sia il Verbo.
Sulle presenze, l'anno scorso Rovigo ha fatto una media di 1.722 e l'anno prima di 2.160. http://www.onrugby.it/2015/05/12/stagio ... ccellenza/

ElBono
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Re: Cultura del tifo

Messaggio da ElBono » 10 mar 2016, 8:19

1722 calcolando il derby-day, che altera il risultato effettivo essendo la somma di due diverse partite, di 4 squadre, e quindi 4 tifoserie, calcolate come una. Anche il risultato di Mogliano dell'anno scorso è stato nettamente sovrastimato, perchè durante il derby-day risultava come squadra di casa. Togliendo il derby day dal calcolo, e ovviamente considerando 8 partite invece di 9, la media di Rovigo dello scorso anno è stata 1437 spettatori. Quella di Padova, su 9 partite, non dovendo togliere il rugby day dal calcolo (giocato, l'anno scorso, come squadra in trasferta), era di 1394. 43 spettatori di media in meno. In generale, ci sono state 2 squadre che viaggiavano intorno ai 1400, 3 intorno ai 1000, e le rimanenti, esclusa Prato, tra i 500 e gli 800. Davvero, differenze troppo esigue per essere considerate una possibile motivazione di diversità di abitudini.

(se tu ti becchi la medaglia ad honorem dalle Posse, io ne voglio una dalle Ombre Nere, magari già domenica!!)

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mondOvALE
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Re: Cultura del tifo

Messaggio da mondOvALE » 14 mar 2016, 10:47

Bon.
Ieri si è giocata una partita di campionato cosiddetta "di cartello" ma dall'importanza relativa, dato che serviva solo come ulteriore step verso i possibili abbinamenti p-o. Non valeva lo scudetto. Non c'erano antipatie ideologiche. Non c'erano campanilismi regionali. Solo un bel test per entrambi (squadre e supporters).
C'ero come diversi dei qui presenti forumisti.
Se però ne parlo in questo thread è perchè il focus del mio commento riguarda per l'appunto il tifo, al di là della allegra combriccola del terzo tempo.
Entro allo stadio e noto immediatamente la posizione dei (tanti) tifosi petrarchini autocollocatisi in un settore normalmente occupato dai tifosi gialloneri. Non ne conosco il motivo ma ho sempre pensato che fosse bello mischiarsi senza aree appositamente destinate a quelli o a quegli altri, cosa che sa molto di pallatonda. Insomma...cosa piuttosto anomala ma...meglio così. Solo che ho 45 anni, giro stadi da una vita e so che questa bellissima tradizione del mescolamento del tifo a volte funziona e a volte no.
A chi non è avvezzo agli stadi e preferisce la tivvù dico che di quei colorati, festosi e buffi tifosi rugbistici che normalmente vede sulle tribune del 6N o nei campionati stranieri (presente?) qui nell'Eccellenza non ne vede manco l'ombra. Nel campionato italiano non c'è uno che sia uno che abbia la faccia pitturata o il cappellaccio con le manine che battono. Qui i tifosi sono pochi, si autoghettizzano spontaneamente, son già predisposti all'incazzatura e vestono come nei normali giorni feriali. Ecco, giusto per farlo presente...
Insomma: la partita è orribile come ultimamente lo è sempre tra queste due squadre, l'arbitro fa la sua parte (cioè, nessuno si aspetti Nigel Owens ma non è assolutamente peggiore di chi gioca) e, come succede sempre ed ovunque, capitano in campo episodi contraddittori. Ed è lì la prova del nove. Quella che stabilisce l'importanza o l'inutilità di questo thread.
Bene... Stavo a bordo campo e da dietro le spalle ne ho sentite di tutti i tipi e colori. Mi son poi confrontato con chi stava nel cuore della tribuna e mi ha raccontato tutto ciò che mi sono perso non essendo stato coinvolto direttamente. Tutte cose piuttosto miserevoli.
Le stesse cose peraltro capitate all'andata...
Le stesse cose capitate anche l'anno scorso... (meditate gente, meditate...)
Cambiano le annate, cambiano giocatori ed arbitri ma certi clichè rimangono perchè comunque sono più forti di noi.
Ho la fortuna di avere un carattere che non si fa coinvolgere dalle caciare. Anche perchè penso che tutto sia adeguato a ciò a cui si assiste. Se vado al Bolshoi mi aspetto cose che poi trovo e se vado ad una corrida a Pamplona, idem. Girando su me stesso di 360° lo spettacolo era modestissimo comunque. Per fortuna rimane sempre il Terzo Tempo che salva tutto, anche se è una tradizione che sfugge sempre più all'evento rugbistico in se, diventando un piacevole ritrovo fra amici che già si conoscono e che potrebbe avvenire ovunque, mettendosi d'accordo. Trovando un comune evento piacevole come potrebbe essere la sagra della polpetta o del luppolo, sarebbe la stessa cosa. Una splendida, allegra tavolata di amici.
Ho "buttato un'occhio" in OnRugby (che, piaccia o no, è il maggior sito in materia) e su un centinaio di commenti non ce n'è uno non che parli di un'unica partita (eppure ce ne son state altre), di un unico episodio (eppure ce ne son stati tanti) e di...arbitro. Immancabilmente di arbitro. L'alibi perfetto di chi perde e deve spiegarne il perchè. E poi, vabbè... Galvisano, Gavazzi, CNAR...
E non riguarda una tifoseria precisa. Perchè comunque ad uno dei due tocca perdere. Sempre. E per fortuna, per loro, c'è l'incapacità del referee di turno o il deus ex machina che dall'Alto guida le sorti di tutti noi poveri scemotti.
Su, coraggio. Ancora due mesetti e possiamo rilassarci coi play off...

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da JosephK. » 14 mar 2016, 13:35

Chiedo, perché non ho visto la partita, ma veramente De Santis si è "accasciato" apposta a terra per far fare un cambio e far entrare Costanzo (che comunque poteva eventualmente solo entrare per un pilone)?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da ElBono » 14 mar 2016, 13:46

JosephK. ha scritto:Chiedo, perché non ho visto la partita, ma veramente De Santis si è "accasciato" apposta a terra per far fare un cambio e far entrare Costanzo (che comunque poteva eventualmente solo entrare per un pilone)?
A sensazione, sembra di sì. La botta alla caviglia, o al piede, c'è stata, e il giocatore zoppicava veramente. Poi, su suggerimento arrivato tramite gesti eloquenti dalla panchina, il giocatore si è seduto per favorire un cambio comunque impossibile.

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da JosephK. » 14 mar 2016, 13:51

ElBono ha scritto:
JosephK. ha scritto:Chiedo, perché non ho visto la partita, ma veramente De Santis si è "accasciato" apposta a terra per far fare un cambio e far entrare Costanzo (che comunque poteva eventualmente solo entrare per un pilone)?
A sensazione, sembra di sì. La botta alla caviglia, o al piede, c'è stata, e il giocatore zoppicava veramente. Poi, su suggerimento arrivato tramite gesti eloquenti dalla panchina, il giocatore si è seduto per favorire un cambio comunque impossibile.
Grazie.
Una cosa del genere spero, se venga accertata (cosa che non so se sia possibile), sia possibile da penalizzare pesantemente.
Poi far entrare il pilone già sostituito per il 15, vabbè, almeno facessero infortunare un pilone... :x :shock:
Scusate l'Ot, ma una cosa del genere è molto grave se è veramente successa.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da ElBono » 14 mar 2016, 14:02

Sul commento di "mondo": ma davvero hai 45 anni?? Ne dimostri molto meno! Fai parte della categoria degli anziani, non ci scappi!!

La partita è stata vissuta in modo civile fino alla pantonima della sostituzione negata a Costanzo. Fino ad allora, come ho fatto notare ieri a Forrest, solo una piccola nota di colore: la signora petrarchina con voce stridula che urlava TENUTOOOOOOOOO una volta ogni 30 secondi circa, in qualunque situazione, compresa una in cui Panico era palla in mano e ancora in piedi.

Sulla tentanta furbata finale, perchè questo è stato, non giriamoci intorno, tra l'altro fatta in barba al quarto uomo ma subito sgamata dall'arbitro, il bon ton è andato un po' a farsi benedire, e alcuni tifosi sono scesi sull'insulto personale ai giocatori. Ecco, questa cosa è stata forse la più indigesta. Se la panchina, intesa come gli allenatori, tentano di fare una cosa scorretta, perchè prendersela con chi entra, o esce, dal campo? Perdendo ogni senso della misura, tra l'altro, quando Morelli, da capitano, è andato dall'arbitro a verificare la situazione vicino alla panchina, si è pensato che stesse tentanto di uscire al posto di Costanzo, ed è stato insultato, quando è entrato Zdrillich, con un cambio lecito, è stato senza nessun motivo apostrofato come "buffone" (facendo arrabbiare il suo fratellino che, sotto la tribuna, ha tentato di farsi "giustizia verbale" contro l'intera tribuna stessa). Insomma, si è persa un po' la misura della protesta, che comunque ho trovato abbastanza legittima. Ci ha poi pensato il giocatore del Petrarca che, aprendo il gioco invece di far ripetere la mischia, ha regalato di fatto la vittoria al Calvisano. A quel punto l'attenzione di tutta la tribuna si è concentrata più su quel gesto incomprensibile e la situazione è tornata subito alla normalità.

Poi, Ale, anche tu, se utilizzi come "termometro rugbistico" i commenti, e soprattutto i commentatori, di onrugby, un po' te le vai a cercare, dai!!

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da ElBono » 14 mar 2016, 14:27

JosephK. ha scritto:
ElBono ha scritto:
JosephK. ha scritto:Chiedo, perché non ho visto la partita, ma veramente De Santis si è "accasciato" apposta a terra per far fare un cambio e far entrare Costanzo (che comunque poteva eventualmente solo entrare per un pilone)?
A sensazione, sembra di sì. La botta alla caviglia, o al piede, c'è stata, e il giocatore zoppicava veramente. Poi, su suggerimento arrivato tramite gesti eloquenti dalla panchina, il giocatore si è seduto per favorire un cambio comunque impossibile.
Grazie.
Una cosa del genere spero, se venga accertata (cosa che non so se sia possibile), sia possibile da penalizzare pesantemente.
Poi far entrare il pilone già sostituito per il 15, vabbè, almeno facessero infortunare un pilone... :x :shock:
Scusate l'Ot, ma una cosa del genere è molto grave se è veramente successa.
Sì, in effetti credo sia impossibile misurare se l'intensità del dolore causato dalla botta era tale da impedirgli di continuare a giocare, o meno. Può anche darsi che l'infortunio fosse reale e il giocatore davvero non ce la facesse a continuare, ma come ho detto, a sensazione non sembrava niente di insopportabile. Oltretutto, come hai detto, se davvero volevi simulare un infortunio, potevi far rimanere a terra Biancotti dopo in una delle 5 o 6 volte in cui la mischia calvina è finita a terra, e a quel punto sì che Costanzo sarebbe potuto rientrare, essendo l'unico giocatore di prima linea rimasto in panchina. Secondo me semplicemente Beppe Mor ha avuto un attimo di blackout mentale.

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da jpr williams » 14 mar 2016, 16:17

Ragazzi, una roba davvero sgangherata.
Per fortuna, nell'ordine:
1- Un arbitro sveglio e presente a sè stesso ha disinnescato il potenziale casino.
2- Il Petrarca ha buttato via da solo una partita che, a quel punto, era più facile vincere che perdere, Costanzo farlocco o meno.

I commentatori di Non rugby li considero sullo stesso piano dei sostenitori di Trump, quindi figurati se calcolo le stronzate che gli escono di tastiera.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da enrico land » 24 apr 2016, 16:46

A proposito di cultura del tifo, vorrei proporvi una lettera pubblicata all'una di notte di oggi, ora italiana, da una mamma di Auckland. L'ho trovata su Facebook grazie alla condivisione di Filippo Frati, l'ho tradotta, e l'ho pubblicata sul mio blog perché mi è piaciuta molto.
Ecco il link: http://acquaalmare.blogspot.it/2016/04/ ... lo-un.html
"Chi sono, i Puntinisti? Donne e uomini pigri, che non hanno la costanza e il coraggio di finire un ragionamento. Le loro frasi galleggiano nell'acqua come le ninfee di Monet [...]. Raramente questa overdose di puntini esprime un pensiero compiuto"

"Qualcuno sarà partito dalle terre della palla ovale, per venire qui nel tempio della palla tonda"
Davide Van De Sfroos, San Siro, 9 giugno 2017

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da time vortex » 24 apr 2016, 17:25

enrico land ha scritto:A proposito di cultura del tifo, vorrei proporvi una lettera pubblicata all'una di notte di oggi, ora italiana, da una mamma di Auckland. L'ho trovata su Facebook grazie alla condivisione di Filippo Frati, l'ho tradotta, e l'ho pubblicata sul mio blog perché mi è piaciuta molto.
Ecco il link: http://acquaalmare.blogspot.it/2016/04/ ... lo-un.html
Intanto scopro che hai un blog, e già questa è una bella notizia! L'ho sbirciato solo di sfuggita, ma l'ho salvato tra i link preferiti e tornerò a dargli un'occhiata con più calma perchè mi sembra interessante!

Più nello specifico, concordo con tutto quello che dice la Downunder Mom, tra l'altro sono cose di tale buon senso che non dovrebbe neanche esserci bisogno di ribadirle, ma tant'è... a quanto pare il nostro mondo è più sottosopra della Nuova Zelanda :shock:
Ma leggendo quelle parole, non è venuta in mente anche a te un'altra mamma di nostra conoscenza pronta a scagliarsi (...anche fisicamente) contro chiunque provi ad offendere il suo figliolo?!!! A parte qualche eccesso, ci vorrebbero più madri così, e non solo in ambito sportivo. Credo che il mondo mondo sarebbe un posto migliore
Nasciamo nudi, sporchi e affamati. Poi le cose peggiorano.

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Re: Cultura del tifo

Messaggio da enrico land » 25 apr 2016, 2:43

time vortex ha scritto:
enrico land ha scritto:A proposito di cultura del tifo, vorrei proporvi una lettera pubblicata all'una di notte di oggi, ora italiana, da una mamma di Auckland. L'ho trovata su Facebook grazie alla condivisione di Filippo Frati, l'ho tradotta, e l'ho pubblicata sul mio blog perché mi è piaciuta molto.
Ecco il link: http://acquaalmare.blogspot.it/2016/04/ ... lo-un.html
Intanto scopro che hai un blog, e già questa è una bella notizia! L'ho sbirciato solo di sfuggita, ma l'ho salvato tra i link preferiti e tornerò a dargli un'occhiata con più calma perchè mi sembra interessante!

Più nello specifico, concordo con tutto quello che dice la Downunder Mom, tra l'altro sono cose di tale buon senso che non dovrebbe neanche esserci bisogno di ribadirle, ma tant'è... a quanto pare il nostro mondo è più sottosopra della Nuova Zelanda :shock:
Ma leggendo quelle parole, non è venuta in mente anche a te un'altra mamma di nostra conoscenza pronta a scagliarsi (...anche fisicamente) contro chiunque provi ad offendere il suo figliolo?!!! A parte qualche eccesso, ci vorrebbero più madri così, e non solo in ambito sportivo. Credo che il mondo mondo sarebbe un posto migliore
La mamma in questione non si scaglierebbe contro chiunque solo per difendere il suo figliolo, ma anche quelli altrui a cui tiene molto e che tratta come figli suoi (tipo una coppia di gemelli a caso e un pilone destro con due anni meno di me...). La cosa che le fa onore è, oltre alla sua genuinità e schiettezza, il fatto che inciti e difenda, mai o quasi si sprechi nel lanciare accuse.
Passando all'argomento secondario, ovvero il mio blog, sinceramente pensavo di avervelo già detto! :) Ti consiglio la serie di interviste Uomini, oltre che atleti, con i ragazzi di alcune delle u20 del mondiale dello scorso anno. Archetti è l'azzurro di turno che conosciamo bene, poi intervistai Romaine (IRL/Connacht), Wainui (NZ/Crusaders), Hanigan (AUS), Boffelli (ARG/Jaguares) e il caro Ivan van Zyl (SAF/Bulls), l'intervista a quest'ultimo (che è quello nella mia foto profilo e di cui conservo i pantaloncini della finale 3/4 posto) è di gran lunga la più curiosa e approfondita. Questo è il link: http://acquaalmare.blogspot.it/2015/06/ ... -ivan.html
Ho provato ad intervistare anche Simon Picone: interessante, un bravo ragazzo, però le risposte erano perfino più brevi delle domande, non funzionano interviste così... Spero di riuscire a intervistare Steyn come vi dicevo sabato, l'ho contattato ma deve ancora rispondermi. Nel mio piccolo cerco di fare quello che posso, e concludendo ti consiglio l'articolo Una finale lunga un anno, scritto subito dopo la vittoria dello scudetto a Rovigo, che ripercorre l'anno di polemiche tra le due squadre intercorso tra una finale e l'altra. L'articolo venne anche ricondiviso dalla pagina fb del Calvisano e ha fatto 372 visualizzazioni, che può sembrare poco ma per me è tantissimo, è il sesto articolo più letto del blog su 69 scritti finora.
Non ti ammorbo oltre con le statistiche, anche se ne avrei parecchie da raccontare. Goditelo pure, spero ti possa piacere :)
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