Si, naturalmente, il tono di Kino era scherzoso ( e poi anche la mia stout faceva la sua parte) e stava difendendosi da me che lo prendevo in giro (siparietto fra me e lui prima del match: K "Ma che cacchio di maglia ti sei messo? Dovevi metterti quella della squadra che vince" - jpr "Guarda che è questa quella che vince, e poi vedrai lo scherzetto che ti abbiamo combinato in prima linea oggi"). Ma il suo giudizio sul ragazzo era davvero molto positivoPioneer ha scritto:Io però non credo sia solo c*** ma anche capacitá di scelta dei giocatori da parte della società.
XVI giornata, settima di ritorno
- jpr williams
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Certo che se tutti i migliori vanno a Calvisano, già il campionato è abbastanza monotono e squilibrato.. perde ancora di più di interesse..jpr williams ha scritto:Il commento arriverà nel pomeriggio.Pioneer ha scritto:In attesa di leggere il commento dell'ineffabile jpr sulla partita Calvisano-Mogliano voglio complimentarmi con il giovanissimo pilone Riccioni per la straordinaria partita di ieri.
Avere un sostituto di Costanzo così forte, sará importantissimo nei play off.
Per intanto ti riporto cosa mi ha detto ieri il buon Kino Properzi (uno che di piloni qualcosuccia ne sa) al nostro tavolo del terzo tempo: "Certo che ne avete di c*** voi di Calvisano: adesso vi smette Costanzo e trovate questo qua!"
Direi che c'è poco da aggiungere.
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Comunque complimenti a riccioni e buon futuro a lui all estero!
- jpr williams
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Allora, qualche impressione dal match di ieri al San Peroni; innanzitutto una bella e importante vittoria per Calvisano contro un Mogliano che, secondo me, non è che avesse una gran voglia di dannarsi l'anima per inseguire un terzo posto (il quarto è in freezer da un pezzo) che conta poco o nulla e anzi, probabilmente, porta più svantaggi che vantaggi come ho scritto nel pre-match
Nella partita di ieri ho soprattutto assistito all'inizio di due probabili grandi carriere: una spero verrà interrotta molto presto per il bene del rugby italiano, mentre l'altra spero continuerà per il bene del rugby italiano. Mi spiego.
La prima carriera che sperò non continuerà è quella di un bambino dell'apparente età di 5/6 anni che assisteva al match a pochi metri da me insieme al padre; il padre era un tizio sui 35/40 che per tutta la partita ha urlato, insultato, bestemmiato e inveito come un ossesso contro giocatori, arbitri e altri tifosi con a fianco questo bambino per tutta la partita immobile, in piedi e con lo sguardo palesemente spaventato. Il padre-idiota evidentemente lo vuole avviare ad una carriera da idiota quale lui è riuscito a diventare, presumibilmente grazie ad innato talento. Spero che il bambino, una volta affrancatosi dalla custodia dell'adulto-idiota al suo fianco decida autonomamente di interrompere la carriera da idiota cui il padre lo vuole avviare ed intraprenda quella dello sportivo innamorato del più bello degli sport. Per tutto il match non sono riuscito a fare a meno di pensare "Ma che esempio sta dando questo idiota a quel povero bambino?"
Ma passo ad altro, per fortuna.
La carriera che spero sarà luminosa è, invece, quella di Marco Riccioni, 18 anni pilone destro teramano di formazione aquilana che ieri ha incantato l'intero stadio giocando una partita magistrale ed efficacissima, avendo contro, per giunta, quello che probabilmente è il miglior sinistro dell'intera Eccellenza, vale a dire il moglianese Zani. Riccioni, per dire, sostituiva un certo Salvatore Costanzo ed è stato perfetto praticamente in tutto: in chiusa ha perso il primo confronto con Zani, ma poi gli ha preso le misure e ha vinto tutti quelli successivi; come ball-carrier è sembrato non solo potente (e con quel fisico ci mancherebbe), ma anche intelligente e ben inserito negli schemi; come placcatore è una specie di terminator implacabile: insomma, se non mi sono bevuto il cervello questo ragazzo arriverà dritto in nazionale fra qualche anno. Certo, ha 18 anni e le prime linee a quell'età sono molto acerbe, ma erano molti anni che non vedevo un giovane pilone di questo livello assoluto.
E poi vengo alla partita, che è stata godibile nonostante Vlaicu all'apertura cercasse di rendermela indigesta : intendiamoci, non ha giocato male, è stato pure discreto al piede, ma se lo vedi giocare capisci benissimo che NON è un'apertura. Lo capisci, innanzitutto, dalla tecnica di passaggio e, poi, quando hai soppesato quella, ti accorgi che manca anche del timing che un'apertura deve avere per servire adeguatamente soprattutto i propri centri. Del resto mi sembra evidente che è un centro che può adattarsi a 10, non il contrario. Parte bene Calvisano, aggressiva sui punti d'incontro e abrasiva nel carry, specie con Tuivaiti, Giammarioli e Cavalieri. Dopo 10' Vlaicu la mette dentro per un fallo della mischia ospite, ma, poco dopo, Odiete potrebbe pareggiare per un fuorigioco della linea calvina: incredibilmente da posizione così facile che io ne approfitto per stappare una rossa centra il palo Si riprende e Calvisano ha chiaramente in mano il pallino, soprattutto con gli avanti, visto che il reparto arretrato sembra piuttosto guardingo: anche i solitamente avventurosi Minozzi e Di Giulio se ne stanno parecchio abbottonati, probabilmente per ordini tecnici ricevuti. Mogliano, però, difende con efficacia e la partita vive momenti di buon equilibrio finchè Cicchinelli non decide di squilibrarla: l'8 trevigiano entra brutto di sola spalla in una ruck e, segnalato dal guardalinee, va a farsi 10' in panca puniti. Calvisano accentua la spinta e, su una serie di pick&go partiti da una touche Surugiu è molto bravo a vedere il ritardo di una guardia in ruck e serve lestamente Cavalieri che si appoggia sul difensore in ritardo e cade in meta. Mogliano, però, è viva e anche in 14 mette su un bel multifase in attacco che Calvisano cerca di frenare esagerando nel rallentare: palla facilissima da mettere in mezzo ai pali, ma anche Renata ha il piede sbilenco e sbaglia incredibilmente. Così è Calvisano che allunga ancora con Vlaicu che da 40 metri centra i pali su un fuorigioco radiciotto e poi si va al riposo sul 13-0. Bel punteggio, ma Mogliano ha sprecato non poco. Al rientro in campo sono gli ospiti che monopolizzano il gioco e qua si vede quanto sia bella ed efficace la difesa calvina: per 20' ci provano in ogni modo, ma la difesa tiene botta, in ben due casi riuscendo addirittura a tenere alto il portatore di palla entrato in area di meta. Incredibilmente quando sembra che l'impeto di Mogliano vada ad esaurirsi Calvisano fa una specie di autometa: probabilmente stanchi i biancoblù tentano una variazione alle dispendiose manovre tentate fin li provando un calcetto su cui, però, ci sono pronti e tranquilli due gialloneri. La prende Zdrillo...no, non la prende, anzi, l'ha presa e gli è caduta ed è arrivato il babau travestito da Odiete che, incredulo, la raccogli e la deposita di là. Sugli spalti calvini c'è un pò di timore, ma in campo no: la meta è arrivata inaspettata a spinta ospite ormai in esaurimento e, infatti, da qui in poi è solo Calvisano. Prima va in meta Susio e allunga e poi Mogliano esce dalla partita da solo cominciando a sbagliare di tutto, fra cui, in ordine sparso, ben 6 touche, una punizione che non trova la touche, un intercetto poi buttato nella letamaia e...la pazienza di Kino Properzi che in panchina, diciamo così, mostra di non gradire. A 10' dalla fine esce Riccioni fra gli applausi: da notare che il ragazzo è stato anche l'iniziatore dell'azione della meta di Susio, riuscendo a recuperare una touche sbagliata, divincolandosi in avanzamento da due avversari e servendo perfettamente il proprio 9 che ha dato il là all'azione. La partita, poi, finisce con un'azione personale insistita e caparbia di Zdrilich che si trascina lungo l'out due avversari attaccati alla maglia e alle caviglie, ma riesce lo stesso ad arrivare in fondo dimostrando qual'è il modo giusto di reagire quando si è commesso un errore: bravissimo Zdrillo.
Gran terzo tempo, poi, con Kino al nostro tavolo sempre simpatico e allegro come suo solito, pur dando della partita dei suoi un giudizio tecnico approfondito e argomentato (Che partita di m...). Molto ehm, osservate sugli spalti le pallavoliste del rugby Casalmaggiore fresco campione d'Europa: anche il baffo del nostro ospite si è arricciato non poco
Nella partita di ieri ho soprattutto assistito all'inizio di due probabili grandi carriere: una spero verrà interrotta molto presto per il bene del rugby italiano, mentre l'altra spero continuerà per il bene del rugby italiano. Mi spiego.
La prima carriera che sperò non continuerà è quella di un bambino dell'apparente età di 5/6 anni che assisteva al match a pochi metri da me insieme al padre; il padre era un tizio sui 35/40 che per tutta la partita ha urlato, insultato, bestemmiato e inveito come un ossesso contro giocatori, arbitri e altri tifosi con a fianco questo bambino per tutta la partita immobile, in piedi e con lo sguardo palesemente spaventato. Il padre-idiota evidentemente lo vuole avviare ad una carriera da idiota quale lui è riuscito a diventare, presumibilmente grazie ad innato talento. Spero che il bambino, una volta affrancatosi dalla custodia dell'adulto-idiota al suo fianco decida autonomamente di interrompere la carriera da idiota cui il padre lo vuole avviare ed intraprenda quella dello sportivo innamorato del più bello degli sport. Per tutto il match non sono riuscito a fare a meno di pensare "Ma che esempio sta dando questo idiota a quel povero bambino?"
Ma passo ad altro, per fortuna.
La carriera che spero sarà luminosa è, invece, quella di Marco Riccioni, 18 anni pilone destro teramano di formazione aquilana che ieri ha incantato l'intero stadio giocando una partita magistrale ed efficacissima, avendo contro, per giunta, quello che probabilmente è il miglior sinistro dell'intera Eccellenza, vale a dire il moglianese Zani. Riccioni, per dire, sostituiva un certo Salvatore Costanzo ed è stato perfetto praticamente in tutto: in chiusa ha perso il primo confronto con Zani, ma poi gli ha preso le misure e ha vinto tutti quelli successivi; come ball-carrier è sembrato non solo potente (e con quel fisico ci mancherebbe), ma anche intelligente e ben inserito negli schemi; come placcatore è una specie di terminator implacabile: insomma, se non mi sono bevuto il cervello questo ragazzo arriverà dritto in nazionale fra qualche anno. Certo, ha 18 anni e le prime linee a quell'età sono molto acerbe, ma erano molti anni che non vedevo un giovane pilone di questo livello assoluto.
E poi vengo alla partita, che è stata godibile nonostante Vlaicu all'apertura cercasse di rendermela indigesta : intendiamoci, non ha giocato male, è stato pure discreto al piede, ma se lo vedi giocare capisci benissimo che NON è un'apertura. Lo capisci, innanzitutto, dalla tecnica di passaggio e, poi, quando hai soppesato quella, ti accorgi che manca anche del timing che un'apertura deve avere per servire adeguatamente soprattutto i propri centri. Del resto mi sembra evidente che è un centro che può adattarsi a 10, non il contrario. Parte bene Calvisano, aggressiva sui punti d'incontro e abrasiva nel carry, specie con Tuivaiti, Giammarioli e Cavalieri. Dopo 10' Vlaicu la mette dentro per un fallo della mischia ospite, ma, poco dopo, Odiete potrebbe pareggiare per un fuorigioco della linea calvina: incredibilmente da posizione così facile che io ne approfitto per stappare una rossa centra il palo Si riprende e Calvisano ha chiaramente in mano il pallino, soprattutto con gli avanti, visto che il reparto arretrato sembra piuttosto guardingo: anche i solitamente avventurosi Minozzi e Di Giulio se ne stanno parecchio abbottonati, probabilmente per ordini tecnici ricevuti. Mogliano, però, difende con efficacia e la partita vive momenti di buon equilibrio finchè Cicchinelli non decide di squilibrarla: l'8 trevigiano entra brutto di sola spalla in una ruck e, segnalato dal guardalinee, va a farsi 10' in panca puniti. Calvisano accentua la spinta e, su una serie di pick&go partiti da una touche Surugiu è molto bravo a vedere il ritardo di una guardia in ruck e serve lestamente Cavalieri che si appoggia sul difensore in ritardo e cade in meta. Mogliano, però, è viva e anche in 14 mette su un bel multifase in attacco che Calvisano cerca di frenare esagerando nel rallentare: palla facilissima da mettere in mezzo ai pali, ma anche Renata ha il piede sbilenco e sbaglia incredibilmente. Così è Calvisano che allunga ancora con Vlaicu che da 40 metri centra i pali su un fuorigioco radiciotto e poi si va al riposo sul 13-0. Bel punteggio, ma Mogliano ha sprecato non poco. Al rientro in campo sono gli ospiti che monopolizzano il gioco e qua si vede quanto sia bella ed efficace la difesa calvina: per 20' ci provano in ogni modo, ma la difesa tiene botta, in ben due casi riuscendo addirittura a tenere alto il portatore di palla entrato in area di meta. Incredibilmente quando sembra che l'impeto di Mogliano vada ad esaurirsi Calvisano fa una specie di autometa: probabilmente stanchi i biancoblù tentano una variazione alle dispendiose manovre tentate fin li provando un calcetto su cui, però, ci sono pronti e tranquilli due gialloneri. La prende Zdrillo...no, non la prende, anzi, l'ha presa e gli è caduta ed è arrivato il babau travestito da Odiete che, incredulo, la raccogli e la deposita di là. Sugli spalti calvini c'è un pò di timore, ma in campo no: la meta è arrivata inaspettata a spinta ospite ormai in esaurimento e, infatti, da qui in poi è solo Calvisano. Prima va in meta Susio e allunga e poi Mogliano esce dalla partita da solo cominciando a sbagliare di tutto, fra cui, in ordine sparso, ben 6 touche, una punizione che non trova la touche, un intercetto poi buttato nella letamaia e...la pazienza di Kino Properzi che in panchina, diciamo così, mostra di non gradire. A 10' dalla fine esce Riccioni fra gli applausi: da notare che il ragazzo è stato anche l'iniziatore dell'azione della meta di Susio, riuscendo a recuperare una touche sbagliata, divincolandosi in avanzamento da due avversari e servendo perfettamente il proprio 9 che ha dato il là all'azione. La partita, poi, finisce con un'azione personale insistita e caparbia di Zdrilich che si trascina lungo l'out due avversari attaccati alla maglia e alle caviglie, ma riesce lo stesso ad arrivare in fondo dimostrando qual'è il modo giusto di reagire quando si è commesso un errore: bravissimo Zdrillo.
Gran terzo tempo, poi, con Kino al nostro tavolo sempre simpatico e allegro come suo solito, pur dando della partita dei suoi un giudizio tecnico approfondito e argomentato (Che partita di m...). Molto ehm, osservate sugli spalti le pallavoliste del rugby Casalmaggiore fresco campione d'Europa: anche il baffo del nostro ospite si è arricciato non poco
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Grande report , come suol ; la perla è ' teramano di formazione aquilana'.
Finchè ci sarà un teramano (per dire ..da un posto quasi impensabile) c'è speranza per il rugby d'Italia; la ricchezza genetica italiana ... vincerà!
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- Sergio Martin
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Ottimo commento, @jpr! Teniamo d'occhio questo giovane pilone, allora!jpr williams ha scritto:Allora, qualche impressione dal match di ieri al San Peroni; innanzitutto una bella e importante vittoria per Calvisano contro un Mogliano che, secondo me, non è che avesse una gran voglia di dannarsi l'anima per inseguire un terzo posto (il quarto è in freezer da un pezzo) che conta poco o nulla e anzi, probabilmente, porta più svantaggi che vantaggi come ho scritto nel pre-match
Nella partita di ieri ho soprattutto assistito all'inizio di due probabili grandi carriere: una spero verrà interrotta molto presto per il bene del rugby italiano, mentre l'altra spero continuerà per il bene del rugby italiano. Mi spiego.
La prima carriera che sperò non continuerà è quella di un bambino dell'apparente età di 5/6 anni che assisteva al match a pochi metri da me insieme al padre; il padre era un tizio sui 35/40 che per tutta la partita ha urlato, insultato, bestemmiato e inveito come un ossesso contro giocatori, arbitri e altri tifosi con a fianco questo bambino per tutta la partita immobile, in piedi e con lo sguardo palesemente spaventato. Il padre-idiota evidentemente lo vuole avviare ad una carriera da idiota quale lui è riuscito a diventare, presumibilmente grazie ad innato talento. Spero che il bambino, una volta affrancatosi dalla custodia dell'adulto-idiota al suo fianco decida autonomamente di interrompere la carriera da idiota cui il padre lo vuole avviare ed intraprenda quella dello sportivo innamorato del più bello degli sport. Per tutto il match non sono riuscito a fare a meno di pensare "Ma che esempio sta dando questo idiota a quel povero bambino?"
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La carriera che spero sarà luminosa è, invece, quella di Marco Riccioni, 18 anni pilone destro teramano di formazione aquilana che ieri ha incantato l'intero stadio giocando una partita magistrale ed efficacissima, avendo contro, per giunta, quello che probabilmente è il miglior sinistro dell'intera Eccellenza, vale a dire il moglianese Zani. Riccioni, per dire, sostituiva un certo Salvatore Costanzo ed è stato perfetto praticamente in tutto: in chiusa ha perso il primo confronto con Zani, ma poi gli ha preso le misure e ha vinto tutti quelli successivi; come ball-carrier è sembrato non solo potente (e con quel fisico ci mancherebbe), ma anche intelligente e ben inserito negli schemi; come placcatore è una specie di terminator implacabile: insomma, se non mi sono bevuto il cervello questo ragazzo arriverà dritto in nazionale fra qualche anno. Certo, ha 18 anni e le prime linee a quell'età sono molto acerbe, ma erano molti anni che non vedevo un giovane pilone di questo livello assoluto.
E poi vengo alla partita, che è stata godibile nonostante Vlaicu all'apertura cercasse di rendermela indigesta : intendiamoci, non ha giocato male, è stato pure discreto al piede, ma se lo vedi giocare capisci benissimo che NON è un'apertura. Lo capisci, innanzitutto, dalla tecnica di passaggio e, poi, quando hai soppesato quella, ti accorgi che manca anche del timing che un'apertura deve avere per servire adeguatamente soprattutto i propri centri. Del resto mi sembra evidente che è un centro che può adattarsi a 10, non il contrario. Parte bene Calvisano, aggressiva sui punti d'incontro e abrasiva nel carry, specie con Tuivaiti, Giammarioli e Cavalieri. Dopo 10' Vlaicu la mette dentro per un fallo della mischia ospite, ma, poco dopo, Odiete potrebbe pareggiare per un fuorigioco della linea calvina: incredibilmente da posizione così facile che io ne approfitto per stappare una rossa centra il palo Si riprende e Calvisano ha chiaramente in mano il pallino, soprattutto con gli avanti, visto che il reparto arretrato sembra piuttosto guardingo: anche i solitamente avventurosi Minozzi e Di Giulio se ne stanno parecchio abbottonati, probabilmente per ordini tecnici ricevuti. Mogliano, però, difende con efficacia e la partita vive momenti di buon equilibrio finchè Cicchinelli non decide di squilibrarla: l'8 trevigiano entra brutto di sola spalla in una ruck e, segnalato dal guardalinee, va a farsi 10' in panca puniti. Calvisano accentua la spinta e, su una serie di pick&go partiti da una touche Surugiu è molto bravo a vedere il ritardo di una guardia in ruck e serve lestamente Cavalieri che si appoggia sul difensore in ritardo e cade in meta. Mogliano, però, è viva e anche in 14 mette su un bel multifase in attacco che Calvisano cerca di frenare esagerando nel rallentare: palla facilissima da mettere in mezzo ai pali, ma anche Renata ha il piede sbilenco e sbaglia incredibilmente. Così è Calvisano che allunga ancora con Vlaicu che da 40 metri centra i pali su un fuorigioco radiciotto e poi si va al riposo sul 13-0. Bel punteggio, ma Mogliano ha sprecato non poco. Al rientro in campo sono gli ospiti che monopolizzano il gioco e qua si vede quanto sia bella ed efficace la difesa calvina: per 20' ci provano in ogni modo, ma la difesa tiene botta, in ben due casi riuscendo addirittura a tenere alto il portatore di palla entrato in area di meta. Incredibilmente quando sembra che l'impeto di Mogliano vada ad esaurirsi Calvisano fa una specie di autometa: probabilmente stanchi i biancoblù tentano una variazione alle dispendiose manovre tentate fin li provando un calcetto su cui, però, ci sono pronti e tranquilli due gialloneri. La prende Zdrillo...no, non la prende, anzi, l'ha presa e gli è caduta ed è arrivato il babau travestito da Odiete che, incredulo, la raccogli e la deposita di là. Sugli spalti calvini c'è un pò di timore, ma in campo no: la meta è arrivata inaspettata a spinta ospite ormai in esaurimento e, infatti, da qui in poi è solo Calvisano. Prima va in meta Susio e allunga e poi Mogliano esce dalla partita da solo cominciando a sbagliare di tutto, fra cui, in ordine sparso, ben 6 touche, una punizione che non trova la touche, un intercetto poi buttato nella letamaia e...la pazienza di Kino Properzi che in panchina, diciamo così, mostra di non gradire. A 10' dalla fine esce Riccioni fra gli applausi: da notare che il ragazzo è stato anche l'iniziatore dell'azione della meta di Susio, riuscendo a recuperare una touche sbagliata, divincolandosi in avanzamento da due avversari e servendo perfettamente il proprio 9 che ha dato il là all'azione. La partita, poi, finisce con un'azione personale insistita e caparbia di Zdrilich che si trascina lungo l'out due avversari attaccati alla maglia e alle caviglie, ma riesce lo stesso ad arrivare in fondo dimostrando qual'è il modo giusto di reagire quando si è commesso un errore: bravissimo Zdrillo.
Gran terzo tempo, poi, con Kino al nostro tavolo sempre simpatico e allegro come suo solito, pur dando della partita dei suoi un giudizio tecnico approfondito e argomentato (Che partita di m...). Molto ehm, osservate sugli spalti le pallavoliste del rugby Casalmaggiore fresco campione d'Europa: anche il baffo del nostro ospite si è arricciato non poco
Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Io parlo da torinese e granata, quindi acerrimo rivale degli atalantini. Ma con grande rispetto. La curva nord avrà trovato ne L'Aquila dei valori che il calcio ha smarrito da molto tempo e non vedo nulla di male in un sostegno sia sugli spalti che fuori. E il segno di questo sulla maglia. Poi la realtà ultras ha mille sfaccettature delle quali bisognerebbe anche tenere conto.
Io non sono Laporte, odio la Georgia e i nazisti dell'Illinois
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Ah Sè, lo so benissimo, il Cicchi ha giocato (e bene) anche da noi e lo conosco bene; lo definivo trevigiano per appartenenza di squadra: era l'8 che la squadra trevigiana schierava ieri. Io sono un innamorato dell'Urbe, figurati se mi viene di togliergli qualcosaSergio Martin ha scritto:Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)jpr williams ha scritto:
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Ah, ok. Allora avevo capito bene di aver frainteso...ma non ero sicuro...jpr williams ha scritto:Ah Sè, lo so benissimo, il Cicchi ha giocato (e bene) anche da noi e lo conosco bene; lo definivo trevigiano per appartenenza di squadra: era l'8 che la squadra trevigiana schierava ieri. Io sono un innamorato dell'Urbe, figurati se mi viene di togliergli qualcosaSergio Martin ha scritto:Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)jpr williams ha scritto:
Ma allora quando ce vieni a trovà, a Roma?!
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Faccio un appunto a me stesso. Ripensandoci potrei essermi confuso e l'errore di cui parlo potrebbe averlo commesso Gabriele Di Giulio anzichè Zdrilich.jpr williams ha scritto:Calvisano fa una specie di autometa: probabilmente stanchi i biancoblù tentano una variazione alle dispendiose manovre tentate fin li provando un calcetto su cui, però, ci sono pronti e tranquilli due gialloneri. La prende Zdrillo...no, non la prende, anzi, l'ha presa e gli è caduta ed è arrivato il babau travestito da Odiete
Francamente non ho le idee chiare: i due portano caschetti uguali e...davanti a me avevo le pallavoliste di Casalmaggiore ed ero, ehm, un pò distratto
Se qualcuno che era alla partita può chiarire.
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Verissimo... Me lo ricordo in giovanile, grande giocatore...Sergio Martin ha scritto:Ottimo commento, @jpr! Teniamo d'occhio questo giovane pilone, allora!
Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)
Tuco: "Ci... ci ri... rivedre..."
Il Biondo: "Ci rivedremo, idioti. E' per te."
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
C'è stato un tempo in cui a Roma ci venivo spesso; da anni non mi capita più.Sergio Martin ha scritto:Ah, ok. Allora avevo capito bene di aver frainteso...ma non ero sicuro...jpr williams ha scritto:Ah Sè, lo so benissimo, il Cicchi ha giocato (e bene) anche da noi e lo conosco bene; lo definivo trevigiano per appartenenza di squadra: era l'8 che la squadra trevigiana schierava ieri. Io sono un innamorato dell'Urbe, figurati se mi viene di togliergli qualcosaSergio Martin ha scritto:Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)jpr williams ha scritto:
Ma allora quando ce vieni a trovà, a Roma?!
Con alcuni amici si sta pensando a qualcosa per Italia-AB's.
Se son rose...
Intanto salutami piazza Santa Maria in Trastevere, che amo alla follia.
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Re: XVI giornata, settima di ritorno
Allora ti aspetto, e intanto presenterò i tuoi saluti...jpr williams ha scritto:C'è stato un tempo in cui a Roma ci venivo spesso; da anni non mi capita più.Sergio Martin ha scritto:Ah, ok. Allora avevo capito bene di aver frainteso...ma non ero sicuro...jpr williams ha scritto:Ah Sè, lo so benissimo, il Cicchi ha giocato (e bene) anche da noi e lo conosco bene; lo definivo trevigiano per appartenenza di squadra: era l'8 che la squadra trevigiana schierava ieri. Io sono un innamorato dell'Urbe, figurati se mi viene di togliergli qualcosaSergio Martin ha scritto:Solo un appunto: Cicchinelli e' romano, di formazione Capitolina (peppiacere...)jpr williams ha scritto:
Ma allora quando ce vieni a trovà, a Roma?!
Con alcuni amici si sta pensando a qualcosa per Italia-AB's.
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Intanto salutami piazza Santa Maria in Trastevere, che amo alla follia.