Ciao, cito la tua risposta ma vorrei legarmi anche agli interventi fatti ieri sera da altri utenti. Caliamo dal pero, non per menar vanto ma solo per chiarire i rapporti fra me e il nuovo focus della discussione: conosco Telmo perché afferisce al mio stesso corso di studi, e siamo quindi colleghi.Giandolmen ha scritto: ↑12 apr 2021, 8:10Questo è il rugby.it che riconosco! In un post si passa da "arbitro cornuto" a Sant'Agostino
Lucatopo, le tue parole su Pievani mi hanno molto colpito (quando lo paragoni a Mosca). Lavoro in un ambito disciplinare moooolto lontano da quello di Pievani. Per le competenze (scarse) che ho dei temi di cui si occupa l'ho sempre apprezzato per le sue capacità di divulgazione che ho potuto apprezzare sia dal vivo che da alcune sue pubblicazioni.
So che è una figura che divide per le sue posizioni molto nette su alcune questioni, ma mai avrei pensato di vederlo paragonato a Mosca e a Mastrota. Evidentemente le mie capacità di scegliere in questo ambito sono limitate.
Ti ringrazio perchè accendi un campanello... da tempo non cerco un centro di gravità permanente ma che fatica!![]()
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Permettemi un'obiezione: "...e una fortunata botterella al portafoglio (per lui). Per chiudere, una considerazione: se per essere considerati "esperti" e "competenti" basta saper vendere pentole e materassi, lasciamo la divulgazione scientifica a Mastrota, che è meglio di Pievani (ma, non vestendo abiti in tweed e occhiali in tartaruga, è meno credibile come "scienziato")."
E' un problema se qualcuno grazie all'attività di divulgazione (che è diversa da quella di ricerca, e che bisogna saper fare) guadagna dei soldi? Scusami ma ci vedo lo snobismo (che ritrovo molto anche nel mio ambito disciplinare) che bolla chi cerca di portare la scienza ad un pubblico un po' più vasto rispetto ai soliti giri che si ritrovano ai convegni e che scrivono nelle solite venti riviste come "venditore di materassi". Io credo ci sia spazio per tutte e due le figure, e che uno dei problemi in Italia sia proprio che mancano divulgatori. Ripeto, il mio è un ragionamento generale, in cui la vicenda Pievani ha solamente innescato la miccia.
Come ho già scritto (in modo evidentemente non cristallino

Da questo a sostenere che si tratta di una persona competente e preparata nel campo in cui opera, ce ne passa. Non che sia fondamentale in senso assoluto, beninteso: Piero Angela non ha una formazione accademica (escludiamo, ovviamente, le varie lauree HC), ma parla e discute di qualsiasi argomento con sicurezza e senza tentennamenti, e pure il figlio - che già vanta un dottorato, anche se ampiamente "sponsorizzato" dal cognome (relata refero, voce affidabile di chi ha condiviso con lui gli studi) - è tutt'altro che iper-competente, rispetto alla pletora di argomenti che illustra e commenta nei suoi programmi, dall'origine dell'Universo alle gallerie scavate sotto Napoli alla storia del badminton.
La forza di questi personaggi è la capacità, ONOREVOLISSIMA e invidiabile, di "assorbire" in modo efficace le informazioni e le conoscenze PRODOTTE DA ALTRI e di trasmetterle, in modo comprensibile e accessibile a chiunque, al grande pubblico. Fin qui, nulla di sbagliato, e giuro che non ci trovo nulla di male se questo aiuta a sbarcare il lunario. Il problema sta nel fatto che, rimanendo nell'ambito del Pievani, quando ricevi uno stipendio da Professore Ordinario, finanziato anche con le tasse degli studenti, la tua priorità devono essere gli utenti che pagano il servizio, ossia gli studenti stessi. Nel momento in cui i tuoi studenti vengono lasciati allo sbando perché tu devi andare in tv (a gettone, mica come il buon samaritano), o li usi come "schiavi" per organizzare mostre, altra attività retribuita, allora non fai un servizio alla collettività, e nemmeno posso pensare che la tua attività di divulgatore abbia come scopo principale illuminare le menti stolte ed obnubilate.
Riguardo le sue "competenze" da filosofo, voglio chiarire che ho abbandonato la filosofia molti anni fa, quando ho concluso il Liceo (quello che secondo Luigi Berlinguer corrompeva i giovani), ma come voi fate i distinguo fra Pievani e Mastrota (che, insisto, farebbe benissimo lo stesso mestiere, se solo ci guadagnasse di più e avesse voglia di smazzarsi un po'), io li faccio fra Pievani e Sant'Agostino. Non sono Russell o Severino, ma la storiella che Dio, ente supremo e perfetto, certamente non esiste perché altrimenti saremmo perfetti anche noi, o le questioni sull'autodeterminazione, le ricordo affrontate e "risolte" (sempre di filosofia si tratta) già da qualche tempo. Purtroppo, il Nostro mostra le piume dei giorni di festa con gli studenti usando questi argomenti da quinta ginnasio, e purtroppo per lui non sono più quelli i tempi.
Ricordo i bei tempi dell'università, quando noi studenti ignoranti (al tempo si aveva la consapevolezza della propria incompetenza, oggi con internet tutti sanno tutto di tutto) vedevamo comparire in aula i docenti. Ogni volta era quasi un'epifania: sembrava che davanti a noi si materializzassero per transustanziazione entità astratte, dotate di onniscenza, perché le cose calavano dall'alto e c'era sempre una risposta a tutte le domande. Finita la lezione, questi esseri sovrannaturali attraversavano la porta magica che separava le aule dagli uffici, e tornavano nel loro mondo etereo a produrre Scienza con arti e metodi vietati a noi poveri mortali. Fatto sta che, col passare degli anni, ho finito per conoscere meglio le stesse persone che veneravo, e nel momento in cui queste sono diventate colleghi e collaboratori l'incanto si è spezzato. Sembra una storiella scema, ma non lo è. Molti dei nostri studenti si iscrivono anche per la presenza fra i docenti di Telmo Pievani, così come a Parma ancor oggi moltissimi si iscrivono a Biologia perché un tempo lì insegnava il famoso etologo Danilo Mainardi.
Purtroppo, fra il personaggio mediatico e la realtà ci sono differenze abissali. basterebbe chiedere l'opinione degli studenti che seguono il suo corso di Divulgazione naturalistica (i dati sono pubblici, l'importante è confrontarli con le valutazioni degli altri corsi dello stesso CdS), o dei suoi laureandi. Ok portare avanti le idee di Dawkins o Eldredge, ma 1) quelle NON sono le TUE idee, stai solo facendo da megafono, e 2) ci sono altri studiosi di eccelso livello, vedi Conway Morris o Gould, a proporre ipotesi e ragioni diverse che puoi anche non condividere, per carità, ma NON PUOI tacere ne' rifiutare come spazzatura, se insegni all'Università. Altrimenti sei fazioso, punto. Questo è l'aspetto più critico e problematico del personaggio: ha sposato un'idea (o ideologia?) e la propone come la Verità assoluta. Magari lo è davvero, per carità, ma un bravo studioso e divulgatore dovrebbe saper combinare le proprie convinzioni personali con la pluralità delle opinioni, altrimenti finiamo come nell'URSS o nell'America maccartista del pensiero unico.
Ora, so che tutto questo sembrerà una secchiata di vomito bilioso gettato dal solito sfigato pieno di invidia contro il collega intelligente e meglio dotato, giusto per invidia di chi ce l'ha più lungo (il curriculum). Pensatelo pure, per me nulla cambia, lo stipendio mi arriva lo stesso


Visto che tanto ormai mi sono bruciato la credibilità e la dignità, dichiaro ufficialmente che per me l'argomento è chiuso; con questo voglio dire che voi potete continuare a discuterne finché volete (anzi, finche un moderatore non si stufa dell'OT


Ciao a tutti
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