Le ali italiane...

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Moderatore: Emy77

TEO
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Messaggio da TEO » 15 feb 2005, 8:54

Non credo che Williams o Dominici siano più pesanti di Nitoglia o Robertson (almeno non molto se lo sono).
<BR>Certo un\'ala da 80 kg non deve cercare di giocare come Lomu ma piuttosto sfruttare le sue doti di agilità (certo che se non ha neanche quelle allora il problema è che si trova nel posto sbagliato a fare lo sport sbagliato).
<BR>In ogni caso la prima cosa da fare è tenere il pallone in mano altrimenti puoi essere sia molto veloce che molto agile ma non serve a niente: a rugby si gioca con il pallone altrimenti diventa atletica leggera, sport bellissimo ma, come ebbi modo di scrivere parecchio tempo fa, tutta un\'altra cosa.

yeti
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Messaggio da yeti » 15 feb 2005, 9:00

Teo, giustamente tu mi ricordo che è un ritorno al passato e io devo dirti che, nel riassunto ho omesso questo particolare. In effetti in questo articolo l\'anonimo scrittore parlava proprio di un ritorno ad una modalità di gioco più \"antica\".
<BR>
<BR>G.

Percy
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Messaggio da Percy » 15 feb 2005, 9:37

Credo cmq che abbiamo un ritardo mentale(non fraintendete), non siamo abituati alla velocità del gioco, soprattutto di testa:
<BR>gli avversari nel 6N quando prendono palla in mano sanno già cosa fare, i nostri pensano con la palla in mano!!!
<BR>Ciò è evidente nei 3/4, ma questo non vuole essere offensivo, ripeto che è questione di abitudine alla velocità che il nostro campionato non offre ancora.
<BR>
<BR>Arriveremo...... ;-)

tombolino
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Messaggio da tombolino » 15 feb 2005, 10:31

Ma non è che qualcuno dei nostri quando ha la palla in mano rallenta, quando giocavo avevamo in squadra un ex centometrista che era velocissimo e bravo nei recuperi, solamente quando aveva la palla in mano riduceva sensibilmente la sua velocità.
<BR>

KAIL
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Messaggio da KAIL » 15 feb 2005, 11:03

mah ... a me le nostre 2 ali Nitoglia e Robertson piacciono molto, malgrado siano un po\' la fotocopia uno dell\'altro. ma mi piacciono entrambi e li vorrei vedere giocare insieme. sono molto veloci e, in una nazionale relativamente lenta, come la nostra, sono manna dal cielo. sono entrambi grintosi, imprevedibili, un poco carogne, ... e nitoglia placca tutto.
<BR>
<BR>hanno entrambi un problemino, secondo me: giocano da soli. guardano poco i compagni, passano poco e cercano poco la copertura dei compagni quando attaccano.
<BR>
<BR>eppoi mi è venuto in mente una csa così, dopo aver visto le ultime partite .... ma non è che Orquera è un\'ala?

sniper
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Messaggio da sniper » 15 feb 2005, 11:09

x kail al mio parere non sono fotocopie, nitoglia placca tutto robertson un po meno ma in attacco robertson cerca il suo compagni e nioglia un po meno.pero sono d\'accordo con te che dovranno giocare insieme.

-
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Messaggio da - » 15 feb 2005, 11:31

io sono rimasto molto deluso da mirco bergamasco. ha solo 21 anni ma ha una grande esperienza, gioca nello stade français che è una delle migliori squadre e di solito gioca bene in francia. è in nazionale che non rende al meglio... fa spesso errori grossolani come col galles e con l\'irlanda quest\'anno e come quelle tre mancate prese consecutive in irlanda-italia dell\'anno scorso. secondo me kirwan lo usa troppo in difesa, praticamente l\'unica ala che attacca è nitoglia, mentre bergamirco in tutto questo 6nazioni non ha ancora fatto un\'azione... io lo utilizzerei secondo centro visto che ha fisico e un ottimo placcaggio.

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aladestra
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Messaggio da aladestra » 15 feb 2005, 11:31

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-02-2005 alle ore 07:40, yeti wrote:
<BR>Ricordo un articolo di un paio di settimane fa, dove Munari (suppongo), parlava di una nuova tendenza nel gioco dei 3/4. Invece della penetrazione sull\'asse a capocciata, si parlava di un avanzamento diagonale per fare in modo che il placcaggio fosse laterale e non frontale, quindi più \"blando\". Questo concede al placcato quell\'attimo di tempo per mantenere vivo il pallone e passarlo ad un compagno a sostegno. cosa che con la penetrazione sull\'asse non permette (soprattutto se sono in due a placcarti). E quello che si vede fare talvolta a O\'Driscoll e a Henson. La NZ lo ha fatto sistematicamente contro la Francia. Non è sbagliato quando lo fa Nitoglia, il problema è che poi bisognerebbe riaprire o avere un sostegno valido di un paio di giocatori Ovviamente per fare questo ci vogliono grandi doti di sprint.
<BR>Nell\'articolo si parlava di un cambiamento di tendenza nel gioco dei 3/4. Riporto qui queste informazioni per vedere cosa ne pensate.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Ricordo anche io questa notizia detta da Munari e Raimondi.
<BR>Quel tipo di gioco lo fanno soprattutto Australiani e NZs.
<BR>Nelle partite dei THE BLUES si vede sempre CARLOS SPENCER giocare in diagonale per poi con un reverse pass (passaggio all\'indietro) cercare di servire un compagno che giocando anche lui in diagonale nel senso opposto riesce a superare la difesa ormai aperta.
<BR>Queste tipo di giocate sono un misto di schemi di gioco collaudati e fantasia, oltre di intelligenza tattica dei 3/4.
<BR>Cioè, quando l\'apertura effettua quel tipo di giocate lo fà perchè sà che c\'è un compagno pronto ad agire di conseguenza.
<BR>Il sostegno, come lo chiamiamo noi, loro c\'è l\'hanno nel sangue.
<BR>Per cui diventa tutto facile.
<BR>
<BR>Comunque, per la Scozia, spero anche io che le due ali siano NITOGLIA e ROBERTSON. Con DE MARIGNY estremo. (speriamo che sia recuperabile).
<BR>Saluti.
Alla nascita siamo nudi, bagnati e affamati. Con il tempo le cose peggiorano.
L'Ottimista.

billingham
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Messaggio da billingham » 15 feb 2005, 13:49

l\'idea che ho avuto dei nostri trequarti è stata una: IMPAZIENZA
<BR>
<BR>impazienza perchè, visto che abbiamo una mischia tuttosommato rispettabile, è inutile alla quarta fase, sui 22 metri, stufarsi e ciabattare un calcio...ancora giù con sta capa ad andare avanti con gli avanti...il galles fa azioni anche di venti fasi quando i trequarti non riescono ad esprimersi per bene...certo, sono più forti di noi...però preferirei vedere più fasi della nostra mischia quando siamo attorno ai ventidue, e meno palle ciabattate per l\'impazienza di far punti e che puntualmente si traducono nel perdere settanta metri in dieci secondi
<BR>
<BR>e poi impazienza di fare...mi han dato l\'idea che pensassero al break o a quel che dovevano fare con la palla in mano...prima di avercela...e penso sia quella la fonte di tutti quegli errori nei momenti chiave della trasmissione
<BR>
<BR>poi noto spesso che facciano molti più salti d\'uomo degli altri, e ho notato una certa ripetitività...ho visto tre-quattro volte la stessa mossa con due ics di seguito in una decina di minuti...
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marcofk
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Messaggio da marcofk » 16 feb 2005, 19:31

Premetto che non ho mai giocato a rugby (anche se ho visto Ben Cohen in un supermercato l\'anno scorso...), ma seguo la nazionale dai tempi di Georges Coste e non mi sono perso una singola partita dell\'Italia nel 6 Nazioni dall\'esordio con la Scozia nel 2000. Quindi, liberi di insultarmi, ma mi devo sfogare.
<BR>
<BR>La mia impressione, guardando l\'annunciata batosta (e vi spiegherò perchè annunciata) contro il Galles, è che il movimento rugbystico italiano sia ancora arretrato rispetto alle altre 5 nazioni.
<BR>In Italia si parla di coraggio, di giocatori mitici, di funamboleria e grilli-talpa (almeno ad ascoltare le telecronache e leggendo il sito della Gazzetta), in Inghilterra si parla di tecnica, di angoli di corsa, di gain line. C\'è ancora una visione mistica del gioco che non è condivisa dai nostri concorrenti. Da un lato questo rende ogni momento di rugby italiano più piacevole e genuino, dall\'altro ci mette in una posizione di svantaggio nei confronti degli avversari perchè siamo ancora dilettanti (a partire dal presidente federale) che si cimentano contro professionisti.
<BR>
<BR>Storicamente, l\'Italia ha sempre sofferto squadre con tre-quarti veloci e sguscianti: i nostri tre-quarti somigliano troppo a terze linee (che non è necessariamente un male, guardate il suddetto Ben Cohen), ma purtroppo si muovono pure come terze linee. Cioè lenti, pesanti, con la tendenza alla percussione piuttosto che al cambio di direzione. Sabato ho visto fare schemi di una complicazione assurda che non hanno portato alcun vantaggio territoriale. Di contro, un cambio di direzione è stato spesso sufficiente ai Gallesi per creare enormi pericoli alla nostra difesa. Il Galles ha tre-quarti veloci e sguscianti e noi che li soffriamo eravamo condannati. Lo stesso si può dire della partita con l\'Irlanda dove però siamo riusciti a limitare il rifornimento di palloni ai loro tre-quarti (uso questo termine per riunire sotto un\'unica definizione i centri, le ali e l\'estremo) che, sebbene abbiano creato tre mete, non ci hanno spazzato via.
<BR>
<BR>Credo che il campionato italiano sia troppo squilibrato: probabilmente nel Super10, o come si chiama adesso, se si escludono gli scontri al vertice dove domina la mischia, basta correre addosso al placcatore per andare in meta (almeno basta alle squadre più forti). Ora, non so se sia questo il vero motivo delle prestazioni imbarazzanti dei nostri tre-quarti, o ci siano carenze di natura tecnica. Ma mi domando: di fronte al sistematico scempio che rende la realizzazione di una meta una notizia storica, vale la pena di lasciar fuori Gert Peens che, magari non sa fare altro, ma almeno sa calciare? Non è che che abbiamo cinque Brian O\'Driscoll o Will Greenwood là dietro!
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005

giannic
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Messaggio da giannic » 17 feb 2005, 6:48

Dico anche la mia. Secondo me noi di problemi ne abbiamo molti, che sommandosi ne danno uno enorme.
<BR>Intanto, parliamo di uomini. All\'ala hanno giocato Nitoglia, Mirco e Robertson. E tutti e tre largamente insufficienti a livello individuale.
<BR> Ludo è secondo me il miglio prospetto, ha stoffa, è veloce, sa placcare ma è ancora molto molto acerbo. Secondo me legge male le situazioni tatticamente, spesso si isola, non passa la palla al momento giusto. Però, lavorandoci, e molto, può migliorare. Il talento c\'è. Il problema è che, giocando nel SUP10, quanto tempo ci metterà a migliorare? Vien quasi da sperare vada a giocare all\'estero.....
<BR>Mirco è parso il più deludente. Non so, io ho visto parecchie sue partite in Francia e mi sembra un giocatore diverso, più sicuro di se. Non so se è un problema di testa (si emoziona quando gioca in nazionale?) o di contesto (squadra adatta o meno alle sue caratteristiche), ma il fatto è che con l\'italia commette un mare di errori che col SF non fa. Sabato, ogni volta che la bislunga arrivava dlle sue parti, trattenevamo il fiato....
<BR>Robertson....forse è quello con meno punte ma il più completo, un buon giocatore che dovrebbe garantire un livello medio-alto costante. Forse è entrato freddo, forse si è lasciato coinvolgere, ma Sabato non teneva una palla che era una!!!
<BR>
<BR>
<BR>Poi c\'è il discorso tattico. I nostri mi sono parsi più preoccupati di eseguire bene gli schemi che di fare danno, come imbrigliati nel loro istinto che dovrebbero avere. Non so, potrebbe essere una questione di tempo, per assimilare i nuovi giochi, o, e questo è più preoccupante, di attitudine. Volgio dire, gli altri, specie i Dragoni, nascono col pallone da rugby in mano, certe cose pare gli venagno più naturali. I nostri, pur con qualità simili, mi pare non abbiano quella fluidità naturale, sono macchinosi. Se così fosse, la cosa sarebbe invero preoccupante. Quindi giochi più semplci e spazio alla fantasia, o ripetitività per metabolizzare bene i nuovi schemi? Non so quale sia la via giusta, ai coach l\'arduo compito.
<BR>
<BR>Infine, l\'attiudine al sostegno, che da noi manca. Qua penso sia un problema di campionato, con le nostre difese bastano poche fasi, palla all\'ala e meta. A livello internazionale, tutto è più difficile, quindi sostegno continuo.

livrio
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Messaggio da livrio » 17 feb 2005, 10:00

NITOGLIA NON SI TOCCA!!!!
<BR>PER CORTESIA.....

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